Parigi… Che delusione

Siamo partiti da Napoli il mio compagno ed io nel primo pomeriggio del 30-12 alla volta di Malpensa con volo Alitalia. Il chek-in è stato unico a Napoli,e a Milano nel breve tempo di attesa del vola Air France per Parigi è stato comodo non avere bagaglio a seguito. Comodo anche il raggiungimento del gate per il volo successivo. All'arrivo a...
Scritto da: Giulia *****
parigi... che delusione
Partenza il: 30/12/2004
Ritorno il: 09/01/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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Siamo partiti da Napoli il mio compagno ed io nel primo pomeriggio del 30-12 alla volta di Malpensa con volo Alitalia. Il chek-in è stato unico a Napoli,e a Milano nel breve tempo di attesa del vola Air France per Parigi è stato comodo non avere bagaglio a seguito. Comodo anche il raggiungimento del gate per il volo successivo.

All’arrivo a Parigi le cose si sono complicate.

Prchè dopo un ora di attesa vana il nastro trasportatore dei bagagli si è fermato senza consegnare il nostro ed anche il bagaglio di altri 4 o 5 sfortunati come noi. Alcuni pernottavano una sola notte per poi proseguire e sarebbe stato un bel problema visti gli sviluppi della cosa.

Abbiamo fatto reclamo all’ufficio competente in aeroporto e poi verso la mezzanotte abbiamo messo la testa finalmente, stanchi e scoraggiati, fuori dell’aeroporto. Naturalmente la macchina dei viaggi dell’airone prenotata da Napoli che avrebbe dovuto accompagnarci all’Hotel Scribe era sparita. Abbiamo trovato un tassista gentile che ci ha paventato una spesa di 45 euro, ed infatti a tassametro sono stati 47.

L’hotel Scribe è un 4 stelle ottimo. Siamo riusciti a mangiare qualcosa in camera all’una di notte.

Naturalmente il morale era a terra pensando alle tre valigie sparite. Non avevamo neanche l’intimo di ricambio…

Contattato il corrispondente a Parigi del Tour operator ci ha detto che è prassi normale che il bagaglio da Malpensa a Parigi non arrivi assieme al passeggero. Lui si porta sempre qualcosa di prima necessita nel bagaglio a mano in cabina! E così, saltato il cenone di S.Silvestro per assenza di abbigliamento adeguato, abbiamo dovuto aspettare fino al pomeriggio del 1° gennaio per riavere il nostro bagaglio. Per la cronaca una valigia, chiusa col lucchetto era stata aperta ed il lucchetto sparito.

Inutile parlare delle bellissime cose di Parigi. Quelle sono famose in tutto il mondo.

Visto che entrambi ci eravamo già stati altre volte, abbiamo fatto una lunga vacanza relax, alla scoperta…

E che scoperta! Vorrei solo darvi delle dritte epr non farvi fregare dai parigini addetti ai contatti con i turisti. E cioè ristoratori, guide turistiche, locali vari etc.

Non comperate mai biglietti per spettacoli tramite agenzie, andate voi direttamente.

Noi i biglietti del Lido li abbiamo pagati 55 euro in più ognuno e se tenete conto che il ns. Spettacolo, non festivo, costava 80 euro…

Non andate assolutamente a mangiare, ma che dico, neanche a prendere un caffè al rinomato “cafè de la paix” locale lussuosissimo e carissimo che si trova a fianco all’Opera. Hanno i topi! Sì i topi! Ci andammo a cena. Per la verità nulla da eccepire per la cucina, le ostriche divine, ed anche il pesce ed i vini, ma mentre leggevo al carta dei dessert… Un topolino grigio attraversò velocissimo il mio campo visivo per finire a lato del mio tavolo. Scattai in piedi comunicandolo al mio compagno, che decisamente pensò che avessi bevuto parecchio vino. Ma al mio rifiuto di proseguire la cene e di metermi a sedere, lui controvoglia interrogò un cameriere in merito che sì, ammise che avevano i topi. Il conto è stato pagato intero, nè loro hanno accennato a volersi “scusare per l’inconveniente”.

Uscendo dal locale, ammirando dalle vetrate che davano sulla strada gli interni,abbiamo altrsesì potuto ammirare un topo in agonia lì nella sala, che aveva appena avuto la svantura di assaggiare e esche. Esche che, non ci potevamo credere, erano per terra in un piatto di plastica accanto ad ogni tavolo della parte caffetteria, quella visibile dalle vetrate sulla strada.

Informato il corrispondente a Parigi, questi si è recato lì a chiedere spiegazioni. Conclusione loro ammettono di avere i topi “ma di quelli piccoli che non portano malattie” che tutti nella zona ce li hanno perchè sono proprio sulle fermate della metro dell’0pera, e che comunque riescono a tenerli a bada con il veleno…

Non andate neanche da Capucine, sulla strda omonima.

Si mangia male ed i camerieri sono di un odioso.

Se andate da Fouchon, e come non fare una puntatina nel tempio della gastronomia parigina! ( a proposito il negozio di boulevard de la Madaleine ha un delizioso ristorante sala da the al piano superiore. Peccato chiuda alle 18, e che man mano che passa il tempo esaurisca i suoi piatti più prelibati.) Comunque da Fouchon “inavvertitamente” ci hanno calcolato del patè a 250 euro il kg invece che 198.

Per il resto una preziosa scoperta. Le boulangerie “Paul” ne troverete alcune disseminate per la città. La migliore a nostro avviso è quella che si trova a rue Buci, una traversa del boul. De S. Germain.

E’ da provare perchè ha una sala interna dove poter gustare le loro specialità rustiche o dolci, o anche solo per un caffè. La quiche lorraine era fantastica, servita con insalata ed il loro pane alle spezie varie che è una delizia. E per il dolce la gallette de roy è anche da provare. Il caffè, per essere francese non è neanche male per noi italiani sempre alla ricerca dell’espresso e naturalemte non ultimo è molto economica. Altro punto vendita ma con meno tavoli e la possibilità solo di un dolce o un caffè o cioccolata si trova a avenue de l’Opera, anche se i camerieri sono scorbutici e lasciano il cliente in attesa per ore intere.

Che dire i prezzi nei negozi sono carissimi ed i saldi da loro cominciano verso il 20 di gennaio.

Altre due cose che mis ento di raccomandarvi sono la visita alla Saint Chapelle, vicino notre Dame, che ne vale davvero la pena, e poi trovandovi lì andate a dar un occhiata all’altra isoletta collegata Ile st. Louis è veramente carina e poco frequentata, con negozietti e ristoranti carini.

Il Louvre l’avevamo già visto entrambi ed allora ci siamo persi nel museo d’Orsay, una struttura molto particolare, già bello in se architettonicamente parlando.

Spero che il mio diario di viaggio vi torni utile almeno per evitare brutte sorprese!



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