Parigi, Belgio e Olanda on the road
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Siamo partiti il 15 luglio verso le undici da Milano. Abbiamo guidato fino a Parigi, circa 9 ore di macchina, e nella notte c’erano 9°. Bene! Noi abbiamo dietro solo magliette a mezza manica e pantaloncini, a parte un paio di felpe e pantaloni lunghi del “non si sa mai”!
1° giorno: 16 luglio, PARIGI
Siamo arrivati intorno alle 10 al nostro albergo per poter depositare i bagagli, Etap Hotel, prenotato su Booking, come tutti i successivi alberghi. L’albergo era situato in una brutta zona di parigi, ma di sera si poteva passeggiare tranquillamente, più che di giorno. Troviamo un personale abbastanza scortese, che non ci lascia appoggiare i bagagli prima delle 14, ora in cui ci avrebbero dato le camere. Pazienza, le lasciamo in macchina e iniziamo a girare per Parigi. Partiamo dal Sacre Coeur, scendendo alla fermata Abbesses, una delle fermate più caratteristiche, e una volta usciti dalla maestosa chiesa pranziamo al sacco li vicino e appena finito andiamo nella via dei pittori e in Place du Tertre. Da lì passiamo dalla Madeleine per vedere l’Operà de Paris e finire nella cioccolateria Pierre Hermè dove abbiamo assaggiato i famosi Macarones (dolce tipico francese). Dopo una breve sosta siamo andati diretti all’arco di trionfo e classica passeggiata sugli Champs-élysées dove vi sono i negozi piu importanti (da Cartier a Louis Vuitton). La sera decidiamo di andare a cenare nel quartiere Pigalle in modo da vedere il Moulin Rouge illuminato. Dopo aver cenato siamo andati diretti a nanna.
2° giorno: 17 luglio, PARIGI
Il secondo giorno a Parigi era destinato al cimitero Perè; volevamo vedere la tomba di Jim Morrison, però una volta li avevamo optato (giustamente) per vedere anche altre tombe come quella di Oscar Wilde, Modigliani, Chopin, Honorè de Balzac, Delacroix. Finito il giro, abbiamo ripreso la metrò e siamo scesi alla fermata più vicino a pont nouf, uno dei ponti piu belli di Parigi. L’unica cosa che non mi volevo perdere a Parigi, visto che ci andavo per la seconda volta, era la Sainte Chapelle, ma l’immensa fila e il poco tempo a disposizione non ci hanno dato scelta: saltiamo, e andiamo a Notre Dame, e dopo averla visitata tutta, ci siamo presi un bel panino e del meritato riposo ai giardini li vicino. Poco dopo abbiamo ripreso il cammino per il Louvre e dopo ciò siamo andati all’Hard Rock Cafè. Passiamo in albergo per cambiarci e riposarci un’oretta che alle 22 avremmo avuto il giro sul battello e ci siamo goduti la splendida Parigi illuminata con tanto di gioco di luci della Tour Eiffel.
3° giorno: 18 luglio BRUGGE
A malincuore dobbiamo salutare Parigi, e ci dirigiamo a Brugge (Belgio). Non offre tantissimo, ma dopo due giorni a correre per Parigi ci vuole. Il paesaggio è comunque suggestivo, andiamo al lago dell’amore, passiamo nelle cioccolaterie (il Belgio è famoso per questo e per le patatine fritte. A Brugge vi sono due musei, uno dedicato al cioccolato e uno alle patatine fritte, ma purtroppo non c’eravamo informati sugli orari e li abbiamo trovati chiusi.) e giriamo per i vari vicoli e stradine di questa particolare cittadina, notando che alle 17 chiudono tutti i negozi e non c’è piu in giro nessuno seppur fino quasi alle 23 c’è luce naturale.
4° giorno: 19 luglio KINDERDIJK, ROTTERDAM, DELFT
Siamo appena partiti dall’albergo che Michele si accorge che la macchina fa uno strano rumore. Ci accostiamo e realizziamo di aver preso un chiodo nella gomma, anche se piu che un chiodo sembrava un bullone tanto era grosso. Appena abbiamo fatto aggiustare la gomma andiamo diretti ai Mulini di Kinderdijk (19 mulini in fila che sono patrimonio dell’UNESCO). Facciamo il giro in battello e dopo il rituale delle foto partiamo alla volta di Rotterdam, una città che ci avevano consigliato, ma che non ci ha sorpreso particolarmente. Tantissimi grattacieli, una città molto moderna, con la particolarità delle case cubiche, e dopo averne visitata una (molto scomoda per abitarci) siamo andati a Delft dove avevamo prenotato le camere. Una bellissima città, ponti ovunque, ninfee, la porta della città stile medievale e con il ponte levatoio. Ci ha affascinato.
5° giorno: 20 luglio VOLENDAM, AMSTERDAM
Un ultimo saluto a Delft, prima di dirigerci a Volendam, dove una volta arrivati abbiamo posato le valigie in albergo, e ci siamo diretti al porto per mangiare il nostro pranzo al sacco. Una volta rientrati in albergo ci siamo organizzati per andare ad Amsterdam; parcheggiando la macchina nella zona industriale (gratuita) potevamo prendere il traghetto (gratuito) che collega appunto, la zona industriale alla stazione centrale dei treni di Amsterdam. Arrivati alla stazione abbiamo preso un tram per andare a visitare il museo di Van Gogh. Una volta finito il giro del museo la scritta gigante I Amsterdam ha attirato la nostra attenzione, tanto che ci siamo “saliti” tutti e 4, ognuno su una lettera. Dopodiché ci siamo diretti all’hard rock cafè, soliti acquisti, e solito rituale di fotografie. È ora di rientrare a Volendam, visto che l’ultimo traghetto per la zona industriale parte dalla stazione intorno alle 23 e 15, ma abbiamo tempo per vedere un’esibizione in strada, e fermarci in un locale che fa solo patatine fritte, pare uno dei migliori di Amsterdam (vlaamse fritis).
6° giorno: 21 luglio VOLENDAM, AMSTERDAM
Io e Francesco prima di tornare ad Amsterdam abbiamo fatto tappa nel museo delle tradizioni di Volendam, dove oltre a vedere tutti i tipi di cappelli e vestiti usati nei secoli precedenti, vi è una casa completamente rivestita di “bollini” dei sigari (sigarenhouse), dove sono stati riprodotti alcune delle maggiori attrazioni del mondo (come big ben) e sono stati rivestiti anche i mobili. Successivamente ritorniamo ad Amsterdam per la visita della città. Prendiamo il solito traghetto e dopo una breve passeggiata arriviamo in Piazza Dam, abbastanza deludente come piazza di una capitale europea. Continuiamo il nostro giro, entrando nella chiesa vecchia, situata in piazza Dam, e ci siamo diretti poi, al begijnhof (una zona abitata dalle beghine, donne che non avevano preso i voti, ma che dedicavano la propria vita alla cura di malati e anziani) ma nella strada abbiamo trovato un coffee shop e abbiamo deciso di entrarvi e scoprire anche questa parte di Amsterdam. Dopodiché abbiamo passeggiato nel mercato dei fiori, e infine siamo andati a fare l’heineken experience; dove ci hanno spiegato come viene fatta la birra, e l’abbiamo assaggiata, tutto un altro gusto! Molto più buona! Usciti dalla fabbrica dell’heineken ci siamo diretti al traghetto passando per il quartiere a luci rosse, dove non vi sono limiti d’età per le ragazze che ci lavorano.
7° giorno: 22 luglio AMSTERDAM, HAARLEM, VOLENDAM
Torniamo ad Amsterdam che avevamo prenotato i biglietti per visitare la casa di Anna Frank, uno dei luoghi piu spaventosi e al tempo stesso ingegnosi che abbia mai visto. Al solo pensiero mi vengono ancora i brividi, nonostante la visita di quest’estate alla sua dimora non fosse la prima. Di certo non è uno dei luoghi più divertenti di Amsterdam, ma credo che una visita sia obbligatoria; per quanto riguarda i biglietti vi consigliamo di prenotarli online, perché quando noi siamo usciti dalla casa vi era una fila immensa, che costeggiava tutto l’isolato. Amsterdam di domenica mattina è molto piu tranquilla e godibile del resto della settimana, e dopo una veloce colazione ci siamo diretti all’Amsterdam arena. Abbiamo fatto la visita guidata dello stadio, e dopo aver visto gli spogliatoi e la sala stampa, ci siamo diretti ad Haarlem. Una cittadina molto bella e caratteristica, che a nostro gusto merita una visita. Anche qui abbiamo trovato le famose “case a luci rosse” e dopo una birra ci siamo messi in cammino per il rientro a Volendam.
8° giorno: 23 luglio ISOLA DI TEXEL
Partiamo alla volta di Den Helder, ed una volta arrivati li abbiamo preso il traghetto che ci avrebbe portato sull’isola di Texel. Il traghetto costa veramente poco, massimo 2 euro andata e ritorno, e la “traversata” dura circa 20 minuti. Una volta che il traghetto ha lasciato il porto di Den Helder sono arrivati una miriade di gabbiani, e abbiamo avuto la loro compagnia fino all’arrivo. Una volta arrivati abbiamo preso un taxi per farci portare all’Ecomare, dove abbiamo visto le foche, le falene, e altre specie di animali. Dopo il solito pranzo al sacco ci siamo diretti alla spiaggia di De Koog dove abbiamo messo i piedi in acqua. Purtroppo non avevamo molto tempo a disposizione, e quindi non siamo riusciti a vedere completamente il tipico paesaggio che si forma con la bassa marea, perché non ci siamo nemmeno voluti allontanare molto dalla costa, ma ci siamo fatti un’idea della sua bellezza tipica. Una volta rientrati a Volendam avevamo optato per andare in un altro paesino li vicino, Edam, ma una volta arrivati abbiamo notato che non c’era in giro nessuno e nessun locale aperto per cenare! Quindi retro front e abbiamo cenato e Volendam e poi nanna.
9°giorno: 24 luglio BRUXELLES
Ultimo giorno di vacanza. È la volta di Bruxelles e il 25 luglio saremmo dovuti rientrare in Italia. Arriviamo a Bruxelles intorno alle 10 e dopo una colazione veloce partiamo per goderci questa splendida capitale. Visitiamo il Notre Dame di Bruxelles, e passeggiamo attraverso le stradine del centro per sbucare poi nella piazza principale dove c’è il municipio e anche l’hard rock cafè. Putroppo l’hard rock cafè lo troviamo chiuso per ristrutturazione, vabbè andiamo alla volta di Pierrè Marcolini altra cioccolateria molto importante. Facciamo un’assaggio di qualche prelibatezza, dal cioccolatino all’arancia, al pistacchio, e quello al cioccolato bianco, una vera bontà! A circa 50 metri dalla cioccolateria vi è la cattedrale di Bruxelles quindi decidiamo di farci un salto e visitare anche questa chiesa. Una volta usciti ci rendiamo conto che facciamo in tempo solo ad andare alla macchina e cambiare il ticket del parcheggio però arrivati alla macchina abbiamo avuto la brillante idea di spostarla e posizionarla sotto la cattedrale perché le attrazioni che ci mancavano da visitare erano tutte posizionate li vicino. Una volta ri-parcheggiata la macchina siamo ancora andati in giro per Bruxelles e abbiamo visto il panorama della citta, poi il Palais de Justice, un castello, e ci siamo fatti qualche foto di noi quattro tutti insieme perché doveva essere il penultimo giorno di vacanza. Sono le 3 meno 10 e il ticket della macchina scade alle 3 e abbiamo visto tutto quello che volevamo vedere di bruxelles, ci mancava solo l’atomium che nel nostro programma era segnato per le 18 dopo una rinfrescata e un riposino in albergo. Come siamo tornati alla macchina nessuno di noi quattro aveva realizzato la cosa. Se n’è accorto Francesco nell’aprire la macchina: ci hanno rotto il finestrino. In un primo momento sembrava cosi, invece ci avevano derubato: valigie, navigatore, telecamera, zaini. Solo Michele è rientrato a casa con i vestiti. Ci siamo diretti alla polizia, e forse un po per paura, e un po perché abbiamo visto troppi film ci siamo sentiti presi di mira. Saremo stati circa un paio d’ore alla centrale di polizia di Bruxelles per cercare di fare la denuncia, quando nessuno per almeno un’ora ha preso la nostra testimonianza dicendo di essere troppo impegnati. Probabilmente ci credevano sordi ma vi posso assicurare che abbiamo sentito distintamente la canzoncina “happy birthday to you”. Una volta fatta la denuncia non sapevamo da che parte andare (senza navigatore, senza cartina della città perché noi abbiamo sempre preso quelle del centro città, e con la paura ancora addosso). Il problema principale era quello di chiudere il buco nel finestrino sennò non si poteva andare da nessuna parte. La paura e il finestrino rotto hanno deciso per noi. Rientriamo in Italia, in anticipo, e a malincuoreCi siamo fatti 13 ore di macchina perché volevamo rientrare il prima possibile; questo furto ci ha rovinato l’ultima sera della vacanza tutti e 4! Almeno io e francesco avremmo avuto altri giorni di vacanza nella nostra splendida puglia, ma Michele e Annalisa rientravano a lavorare praticamente subito.
Appunti per il prossimo viaggio: portare meno valigie! Non parcheggiare piu sotto la cattedrale di Bruxelles perché è una brutta zona e siamo venuti a sapere che furti del genere succedono molto spesso lì! Informarsi meglio sugli orari dei vari musei e punti d’interesse!
Tutto sommato è stata una bellissima vacanza, peccato per le valigie; probabilmente era ora di rifarsi il guardaroba!
Glenda & Francesco