Parigi 4
Ecco una piccola raccolta di notizie utili, da utilizzare insieme alle faq di Carla ovviamente e con i vari siti, dei musei come di tanto altro, lì indicati (). Ritengo di aver speso abbastanza poco, così credo di postare dei riferimenti adatti per chi volesse visitare Parigi con un budget ridotto.
Abbiamo volato con Ryanair, prenotando (con carta di credito di una mia cara amica perché il loro sito non accetta la mia American Express) il 18 marzo la partenza da Roma Ciampino del 21 giugno alle 06:35 e il ritorno da Paris Beauvais del 28 giugno alle 09:10. In totale abbiamo pagato per 3 biglietti andata e ritorno 153,33euro, quindi 51,11 a testa. Entrambi i voli sono stati puntuali, senza problemi, i sedili comodi ma fissi e ovviamente le bevande in vendita, seguite dai cosmetici e dal gratta e vinci!! Ai check-in, a Ciampino e a Beauvais, ho mostrato la pagina stampata con il codice di conferma della prenotazione insieme ai passaporti e in pochi secondi abbiamo avuto le carte d’imbarco (anche se è indicato un numero ci si siede dove si vuole), anche perché avevamo solo bagaglio a mano (sul peso dei bagagli sono abbastanza rigidi: i nostri due zaini non li hanno pesati ma il trolley medio-piccolo della mamma sì e pesava esattamente il limite di 10kg, mentre per il bagaglio da imbarcare il limite è di 15kg, oltre i quali sono 7 euro a kg e davanti a noi una statunitense con 55 kg di bagaglio era ancora frastornata per aver dovuto pagare 280euro (55-15=40kg*7euro=280). Il sito della Ryanair consiglia di “confermare” i voli tra le 24 e le 72 ore prima della partenza: non significa la conferma come per le compagnie tradizionali, per cui se non la fai perdi la prenotazione del volo bensì, al contrario, serve ai passeggeri per accertarsi delle eventuali modifiche degli orari dei voli. Sul sito c’è anche la possibilità di acquistare on-line, con una commissione di un paio di euro se ricordo bene, il pullman per il transfer dall’aeroporto di Beauvais a Paris – Porte Maillot dove c’è la metropolitana (si trova ad un paio di fermate dall’Arco di Trionfo), ma non è necessario a meno che si voglia evitare la fila di un quarto d’ora per acquistarli al botteghino all’esterno dell’aeroporto, proprio accanto ai pullman. Nessuna paura se questi si riempiono e partono, ce ne sono diversi pronti in base alla lunghezza della fila. Il biglietto costa 13euro cadauno a tratta. Al botteghino a Beauvais si può comprare anche il biglietto per il ritorno, ma poiché non si può mai sapere ed essendo al ritorno il personale a venderlo direttamente a bordo del pullman in pochi minuti (passeggeri seduti, passa l’addetto), questo forse anche a causa dell’orario di partenza del bus da Porte Maillot per Beauvais verso le 05:50/06:00 del mattino, direi che se ne possa fare a meno.
A Porte Maillot, la metropolitana si raggiunge entrando nel grande palazzo dei congressi, andando dall’altra parte della strada rispetto al parcheggio d’arrivo del pullman e poi sulla destra e scendendo con le scale mobili, seguendo l’indicazione di una M cerchiata e il numero della linea come in tutti i cunicoli tra le varie linee nell’intera città.
Alle biglietterie della fermata ho fatto una carte orange per ciascuno, con il coupon hebdomadaire per la settimana in corso (la tessera settimanale va dal lunedì alla domenica, noi siamo arrivati di martedì e le tessere le abbiamo usate fino a domenica sera, poi per il lunedì successivo abbiamo preso un carnet) consegnando una foto e 15,40euro a testa. Il biglietto settimanale va timbrato subito al primo viaggio e ripreso dopo la vidimazione e così per tutti i successivi utilizzi in metropolitana e RER, i treni regionali che effettuano anche alcune fermate all’interno della città, mentre per gli autobus va mostrata al conducente. Consiglio di farsi dare una mappa delle linee del metrò con l’RER, essendoci i capilinea di direzione è utile per spostarsi da una linea all’altra.
Abbiamo alloggiato all’hotel Vicq d’Azir (trovate i riferimenti nelle faq di Carla, ma il sito dell’hotel non è in funzione). Si trova a pochi passi da Piazza Colonel Fabien, dov’è la fermata della linea 2 del metrò, esattamente di fronte all’ANPE (Agenzia Nazionale per l’Impiego) di zona. Il viale che dalla fermata porta all’incrocio con la via dell’hotel (rue Vicq d’Azir appunto) è abbastanza animato la sera e molto ben illuminato di notte e all’inizio della via restano da fare pochi passi per l’entrata dell’hotel. Complessivamente la zona è abbastanza gradevole, ci ha fatto una buona impressione. Ci sono due supermercati alla fine della rue e a poca distanza, scendendo verso rue Saint Maur, un sacco di ristorantini turchi. Su rue de Meaux, che parte dalla piazza, uno accanto all’altro, un ristorantino turco e un traiteur cinese, anche se con poca scelta. Questi due, col supermarket (il 3°) all’angolo, possono bastare per tutte le necessità. L’hotel noi l’abbiamo trovato carino ed accogliente. Eravamo al pianterreno, sul cortiletto-giardino interno. Le tariffe sono (tutte senza colazione): camera con lavandino e basta 22euro, con lavandino e WC ma senza doccia 26 (doccia ai piani a 2euro), con lavandino e doccia ma senza WC 26 (bagni ai piani), ed infine camera con lavandino, WC e doccia 34euro. Le nostre camere, la numero 69 (non l’avevo chiesta io …) per noi due e la 68 accanto per la mamma erano entrambe da 34euro: sono da 1 o 2 persone, per loro è indifferente, ti danno la chiave in formato tessera magnetica che porti con te (dopo le 22:00 serve anche per la porta dell’hotel), il letto è sufficiente per due persone (magari non troppo robuste), il cuscino è costituito da un grosso tubo (essendo molto morbido si è rivelato insufficiente per le nostre abitudini, per cui l’abbiamo sollevato con il copriletto subito tolto per il caldo: la sera dopo, c’erano altri due cuscini in ogni stanza oltre al tubo, evidentemente chi risistema le camere ha compreso le esigenze …); i rivestimenti della camera sono tutti nuovi e formati da pannelli come se fosse un prefabbricato, il pavimento è in parquet, non c’è aria condizionata ma nella nostra c’era la finestra (di giorno a Parigi faceva abbastanza caldo, ma di notte la temperatura scendeva di molto, diversamente da qui, e con la finestra aperta e la tenda usata per chiudere si dormiva benissimo senza coprirsi mentre la mattina presto si sentiva il bisogno di tirar su il lenzuolo), nell’altra camera invece non c’era, perché aveva la porta che dava direttamente sul cortiletto, quindi c’era un’apertura sopra che si poteva lasciare aperta, però ci faceva più caldo che nella nostra, (insomma io suggerirei la numero 69); per chi volesse farci un salto in inverno, nelle camere abbiamo notato dei grandi riscaldamenti e le finestre sono moderne e isolanti; nel bagno la doccia è in un box rialzato, con le ante trasparenti che si chiudono e l’impianto moderno con l’acqua calda senza problemi; l’entrata del bagno è costituita da una tendina non da una porta, loro forniscono asciugamani e saponetta, non shampoo e bagno-schiuma. Sia la camera che il bagno sono sempre stati pulitissimi. L’hotel l’ho prenotato già ad aprile, con un paio di e-mails, una per chiedere info, hanno risposto dopo pochi giorni, e la seconda per riservare le camere ma, poiché non ricevevo risposta, qualche giorno dopo ho telefonato, e loro hanno fatto riferimento alle mia e-mail di prenotazione e registrato la mia richiesta per le date che volevo, pregandomi di richiamare per confermare il 13 giugno, una settimana prima del nostro arrivo, cosa che puntualmente ho fatto. In entrambe le chiamate hanno sottolineato l’importanza di arrivare entro la mattina e che comunque dopo le 22:00 sarebbe stato impossibile perché la reception chiudeva. Per tutta la settimana della nostra permanenza ho sentito spesso rispondere alla reception che l’hotel era completo e fuori la porta lampeggiava un cartello “complet”, credo che i prezzi richiedano una prenotazione assai precoce. In effetti ci risiedono diverse persone, soprattutto ragazze, che lavorano in città e risiedono lì abitualmente per lunghi periodi, credo costi meno di un affitto, soprattutto condividendo la camera e in una di quelle meno costose puoi avere un buon letto a 11euro a notte, 330 al mese … La colazione, facoltativa, si può prendere al bar proprio attaccato, e pagandola ogni volta alla reception dell’hotel viene 4,50euro e si ha: un succo d’arancia, una bevanda calda (a scelta tra caffè, caffellatte, thé, cioccolata) più un croissant (molto grande) oppure del pane imburrato e una ciotola di marmellata … io e il mio ragazzo amiamo colazioni diverse: per lui dolce e bevanda calda con caffè, per me salato e niente bevanda calda, così lui ogni mattina ha preso un caffellatte e un croissant senza passare dalla reception, pagando meno dei 4,50euro e io comprando nei supermercati pane e formaggio e succhi di frutta.
Preso possesso della camera e pagato subito l’intero periodo, 34euro a camera per 7 notti = 238euro per noi due e altrettanti per mia madre (per chi avesse ancora titubanze sull’hotel, preciso che ha 66anni e si è trovata benone, forse ha sentito un po’ di caldo di notte), metrò per Bastille e lunga passeggiata per il Marais, poi il Beaubourg (Centre Pompidou), l’Hotel de Ville e Notre Dame.
Il giorno dopo, mercoledì, facciamo la carta musei e monumenti, c’è da 1 giorno a 18euro, da 3 giorni a 36euro e da 5 a 54euro, noi da 3 giorni. Si fa ad una qualunque fermata del metrò, però io ho dovuto girarne alcune prima di trovarla disponibile. Non ci vuole la foto, ti danno una tesserina da compilare indicando chiaramente il giorno d’inizio della validità e una piccolo pieghevole con tutti i siti dove è valida. Ovviamente ciascuno, prima di acquistarla, faccia due conti su quali siti intende vedere e quanto costano; però tener presente che con la tessera si saltano anche le file, e la cosa ha un valore … Così da mercoledì a venerdì abbiamo concentrato i siti a pagamento compresi nella carta, sabato vogliamo andare a Montmartre e il pomeriggio ci attende il Gay Pride da Montparnasse a Bastille, domenica a Versailles, lunedì a gironzolare tra un’occhiata alla Defense e lo shopping nell’area gay del Marais e in un negozio di dischi dove vado sempre, Harmonia Mundi su Rue de Rivoli, con bellissime edizioni di musica barocca, sia da camera che lirica.
Con la tessera musei e monumenti noi abbiamo visitato: Museo del Louvre, Museo d’Orsay, Terrazza dell’Arco di Trionfo, Museo del Medio Evo (Cluny), Pantheon, Basilica di Saint-Denis, Conciergerie, Sainte-Chapelle (ai primi due e all’ultima abbiamo saltato considerevoli file grazie alla tessera). Ovviamente i 3 musei li abbiamo suddivisi nei 3 giorni. Per salire alla Tour Eiffel armarsi di pazienza, noi siamo andati in serata per vederla illuminata e con la ville lumiére (tenere presente che in questo periodo l’imbrunire è verso le 22:00, non prima), per evitare caldo e fila, ma abbiamo fatto più di un’ora di coda e poiché per andare al terzo piano si cambia ascensore al secondo, con un’altra coda di una trentina di minuti, per non perdere l’ultimo metrò (giuro che ‘sta frase non era studiata …) ci siamo limitati al secondo piano (i prezzi sono: 4,10euro per il primo, 7,50 per il secondo, 10.70 per il terzo, ai primi due piani si può anche salire a piedi, costa meno, al terzo solo con l’ascensore – e lo credo!!!! – … comunque poiché c’era fila anche per scendere dai primi due piani con gli ascensori, allora siamo scesi a piedi, ma solo scesi!!) … sarà la decima volta che vado a Parigi, tra visite e lavoro, e non sono mai riuscito a salire al terzo piano della Tour … non che questa sia uno dei miei siti preferiti, tutt’altro, ma sta diventando una sfida salire in cima … Dei siti visti, nel mio caso in maggioranza rivisti, la Conciergerie non merita davvero, la cosa più bella è la grande sala gotica subito entrando ma è occupata da una mostra che le toglie molto fascino. Una bellissima scoperta, per me che non l’avevo ancora mai vista, è stata la Basilica di Saint-Denis,con le tombe dei re di Francia. Il d’Orsay è bellissimo come e dove è sistemato, i quadri già li conoscevo avendoli visti quando erano ancora all’altro museo, ma gli impressionisti fa sempre piacere rivederli, un po’ di ressa solo nella sala Van Gogh, ma non è niente rispetto a quella che si trova nel Louvre davanti alla Gioconda, o alla Venere di Milo e in parte davanti alla Vittoria (lo scrivo così invece che in greco per evitare di fare involontariamente pubblicità ad un marchio che sfrutta bambini del terzo mondo per le sue produzioni) di Samotracia, anche per la sua collocazione in cima ad una scalinata uno dei pezzi che ho sempre prediletto al museo. Grandissima calca troveremo domenica a Versailles, già nel treno (fermata Versailles Rive Gauche, capolinea del RER C5) comincerà a vedersi, consiglio di salirci già a Gare d’Austerlitz per essere sicuri di sedersi. Il forfait a 21,10euro a testa comprende il biglietto andata e ritorno col treno, l’entrata al castello saltando la fila (cosa davvero importante se lunghissima come abbiamo vista noi), l’audioguida per gli appartamenti reali ed un’altra per le camere del re, e l’ingresso ai 2 Trianons nel Parco. Per girare in quest’ultimo, abbiamo utilizzato il Petit Train all’interno, al costo di 5,50euro a testa, che effettua il giro con una fermata al Petit Trianon, da dove a piedi si va al Belvedere e allo Hameau de la Reine, davvero splendido, un’altra al Grand Trianon e infine una al Grand Canal prima di tornare al punto di partenza … complessivamente circa 5km si può salire e scendere alle varie soste e prendere il successivo, percorribili anche a piedi e gratuitamente s’intende.
Come visite magari non previste da molti, aggiungerei un po’ di tempo da spendere alle Galeries Lafayettes, per l’architettura interna oltre che per lo shopping (mentre per la Samaritane ora che è chiusa bisogna limitarsi alla pur bella veduta esterna) e 5 minuti ai bagni pubblici, gratuiti con un’eventuale offerta per l’addetta, del 1905 in stile liberty sulla destra della chiesa della Madeleine.
Per mangiare: abbiamo acquistato nei supermercati formaggio fresco spalmabile o sottilette, prosciutto di tacchino/pollo, pane per toasts e tramezzini morbido, qualche volta anche biscotti e stuzzichini, latte, pomodori e insalata; altri pasti soprattutto la sera ai traiteurs asiatici, self service cinesi o vietnamiti con le pietanze pronte e il prezzo ad etto o al pezzo se involtini/spiedini/ravioli, si può mangiare sul posto sui tavolini o portar via, oppure nei ristorantini turchi, dove al kebab nel panino abbiamo sempre preferito la versione nel piatto, così c’è anche insalata, patatine fritte, salse e pane/ focaccia. In 3 spendiamo tra i 18 e i 22euro a seconda della carne e del bere. Alcuni traiteurs asiatici sono ottimi, ne segnalo uno all’inizio di Rue Vieille du Temple, in pieno Marais e centrale via della zona gay, molto carina e accogliente, con diversi negozi chic e curiosi (e costosi!!!), dove abbiamo mangiato benissimo, ottimi e grandi gli spiedini di pollo. Grande mangiata per 20euro in 3. In alternativa le baguettes, farcite in ogni modo, e la straordinaria croissenterie francese.
Due ultime note: il metrò è eccellente, certo ci fa un po’ caldo e i segni del tempo talvolta cominciano a vedersi (poche scale mobili nei passaggi tra le diverse linee nelle stesse stazioni), ma i tempi medi di attesa sono molto più brevi dei nostri e ben segnalati, l’Italia sembra davvero lontana; sabato 25 giugno al Gay Pride o, come lo chiamano qui, Marcia delle Fierezze gay lesbiche ecc… C’era il sindaco Delanoe in testa al corteo e parecchie altre personalità, una sfilata lunghissima piena di carri di associazioni partiti sindacati e locali di divertimento, una moltitudine di persone, tanta musica e allegria, buona organizzazione e ottima atmosfera, tema centrale l’uguaglianza definitiva (qui hanno già le unioni civili con il PACS, ma ho l’impressione, dai manifesti e dagli slogan, che si sentano per una volta sorpassati nei diritti civili da un paese, la Spagna, che proprio non s’aspettavano, non si rendono conto di chi ancora non ha niente come in Italia e su questi temi invece dei Fassino/Prodi/Rutelli/D’Alema c’accontenteremmo di uno Chirac o anche di un Aznar, perché le loro posizioni destre sono più avanti di quelle dei nostri sinistri …) e l’homoparentalità, partecipanti per gli organizzatori 750.000, per la questura 500.000 … l’Italia non sembra soltanto, è proprio tanto ma tanto lontana da qui, dall’Europa.
Per il volo di ritorno previsto per le 09:10, il pullman della Ryanair parte da Porte Maillot 3 ore e 15 minuti prima, quindi col metrò aperto da poco e dovendo cambiare linea si rischia di non fare in tempo, così si impone la scelta del taxi, che da Place Colonel Fabien, dove c’è una stazione di taxi, ci porta in meno di venti minuti e con 14,80 euro compreso il bagaglio al parcheggio dei pullman che l’autista conosce bene. Segnalo che a Ciampino avevo lasciato l’auto in uno dei parcheggi non a pagamento dell’aeroporto, raggiungibili con una camminata di meno di dieci minuti.
Riepilogo con i prezzi a persona: 1 biglietto Ryanair andata e ritorno Ciampino – Beauvais = 51,11euro 1 biglietto pullman da Beauvais a Paris Porte Maillot = 13,00euro 1 tessera (carte orange) settimanale dei mezzi pubblici = 15,40euro 7 notti albergo a 34,00 = 238,00euro (ci siamo stati in 2) 1 carta musei e monumenti da 3 giorni = 36,00euro 1 entrate alla Tour Eiffel al secondo piano = 7,50euro 1 biglietto forfait per Versailles (RER andata e ritorno ed entrata al castello) = 21,10euro 1 biglietto trenino (Petit Train) nel parco di Versailles = 5,50euro 1 carnet da 10 biglietti dei mezzi pubblici (però l’abbiamo usato in 3) = 10,50euro Taxi da Place Colonel Fabien al parcheggio pullman Porte Maillot (anche questo in 3) = 14,80euro 1 biglietto pullman da Paris Porte Maillot a Beauvais = 13,00euro.