Parco Nazionale dei laghi di Plitvice
Apre alle 7 del mattino e chiude alle 20. Il prezzo del biglietto d’ingresso varia a seconda della stagione e si può scegliere se farne uno giornaliero o per due giorni. Il parco si visita percorrendo sentieri e passerelle di legno che costeggiano le sponde dei laghi, li attraversano, passano sopra e sotto le cascate. Il percorso completo ha una lunghezza di 18Km, ma si possono scegliere delle varianti più corte (che prevedono spostamenti in autobus e battello) a seconda della propria preparazione fisica e forza di volontà.
Sorgenti sotterranee contribuiscono all’alimentazione dei laghi, ma maggior parte dell’acqua arriva dai fiumi Bijela e Crna (rispettivamente Bianco e Nero). Il parco è diviso in due zone: i laghi superiori e quelli inferiori. I laghi superiori sono più profondi, separati tra loro da barriere di roccia dolomitica e circondati da fitti boschi. Quelli inferiori scavati nella pietra, sono più piccoli e meno profondi. Acqua, organismi vegetali e roccia sono protagonisti attivi di questo luogo in quanto, grazie al loro impercettibile operare, il paesaggio è in continuo mutamento.
Anche il colore dell’acqua muta. Grazie ai microrganismi che la popolano è di un turchese così intenso da sembrare finto. Ma a seconda della stagione, della concentrazione dei minerali e dalla luce solare, le sfumature si estendono dal verde al grigio.
Ho dedicato un’intera giornata a questo paradiso. La bellezza dei paesaggi era talmente coinvolgente da distrarmi dalle ore che passavano e dai chilometri che macinavo. Ma la stanchezza non ha tardato a farsi sentire a fine giornata, appena raggiunta la macchina. Avrei voluto lasciarmi andare sul sedile e cedere ad un pisolino, ma ho resistito e sono scivolata via lungo le tortuose strade di montagna.