Parco naturale del Vercors
Abbiamo anche trovato una creperie bretonne che non è certo tipica della zona, ma fa le vere crepes bretoni (quelle con il grano saraceno) molto ma molto buone.
VIAGGIO: noi da Torino siamo andati in macchina sono circa 270 km seguendo l’autostrada, meno se si passa da Briançon, ma ci si impiega molto più tempo. Per la scarsità di tempo che avevamo a disposizione abbiamo scelto di passare dal traforo del Frejus che è piuttosto costoso, c’è però la possibilità di fare il biglietto di andata e ritorno se si rientra entro 7 giorni ed è piuttosto vantaggioso.
ALBERGO: leggendo qua e là alla fine abbiamo scelto l’Auberge des Montauds perchè aveva delle ottime recensioni e offriva anche uno “studio” con cucina che faceva al caso nostro. L’albergo si trova a qualche chilometro dal paese, accanto ad un bosco, circondato da prati e montagne, tranquillo e silenzioso. Lo “studio” è in stile chalet di montagna corredato di tutto, nuovo, pulito e comodo. Abbiamo assaggiato la cucina dell’albergo ed è davvero ottima. Avevamo un ingresso indipendente e non abbiamo frequentato molto l’albergo, ma le persone con le quali abbiamo avuto a che fare sono state molto gentili e disponibili e per quello che abbiamo visto era tutto molto pulito e curato.
LUOGHI: per gli appassionati di montagna non c’è che l’imbarazzo della scelta: passeggiate, trekking, arrampicate, discesa nelle grotte con guide speleologhe, ecc., ma ci sono anche molte cose più “tranquille” da vedere. Innanzitutto la grotta di Choranche, una vera meraviglia con laghi e corsi d’acqua e stalattiti bianche e sottilissime che formano delle cascate dai soffitti. La visita è guidata e dura un’ora, la spiegazione è in francese, ma all’ingresso ci sono i depliants in tutte le lingue. Le strade che percorrono il parco passano spesso attraverso gole strettissime molto suggestive. Nella zona ci sono anche molti siti, compreso un museo, sulla Resistenza che è stata parte della storia di questi luoghi. Sul fiume Isere c’è la possibilità di fare un tour con il battello a vapore oppure di fare giri più lunghi con battelli sui quali si può anche pranzare anche abbinati con un trenino storico che si arrampica in mezzo alle montagne. Abbiamo visitato un bellissimo giardino il Jardin des Fontaines Pietrifiantes, con piante di ogni genere e cascate d’acqua vicino al fiume Isere a La Sone , un “giardino ferroviario” il Jardin Ferroviaire a Chatte, uno spazio dove si cammina in mezzo ai trenini che si incrociano tra ricostruzioni accurate di case, strade, persone, ecc.
Avendo tempo a disposizione ci sono molte altre cose da vedere per tutti i gusti e le età.
CIBO: noi facevamo la spesa al supermecato cercando di comprare il più possibile i prodotti tipici della zona, i prezzi sono simili ai nostri e alcune cose costano anche meno. Da assaggiare i formaggi, il gratin di patate alla dophinoise (quello dell’albergo era strepitoso!), la tartiflette e i dolci. E’ stata una settimana davvero piacevole e rilassante in una zona non molto affollata perchè meta più che altro invernale. Ancora una volta la Francia non mi ha delusa! Buoni viaggi a tutti.