Parchi U.S.A on the road
E’ domenica mattina, la sveglia suona. E’ ora di partire.
Ci aspetta l’aeroporto di Bologna, per imbarcarci con il primo volo che ci porterà ad Amsterdam per poi salire sul secondo, con destinazione San Francisco.
Volo ok con KLM arrivo a San Francisco nel primo pomeriggio, ritiriamo la macchina che ci scarrozzerà e via verso il motel per appoggiare i bagagli… Best Western in Union Street… Niente di che, come zona è sicuramente meglio Fisherman’s Warf (molto molto carina) Appena appoggiati i bagagli cominciamo il nostro giro esplorativo a piedi verso il centro distante circa 15 min.
Incrociamo le vie centrali con tutti i negozi classici: nike town, levis, tiffany, louis vuitton… e proseguiamo per chinatown quartiere molto caratteristico per gli innumerevoli negozietti di souvenir, materiale elettronico ecc… Attenzione ai prezzi in quanto su molti articoli elettronici non sono esposti, ma vanno a discrezione del negoziante che a seconda della simpatia sparerà il suo prezzo che naturalmente bisogna trattare (bisogna calare almeno della metà poi se ancora il prezzo non ci soddisfa far finta di uscire e allora lì il negoziante si farà avanti con un’ultima offerta stracciata). Prendiamo la cable car che ci trasporta fino al capolinea 6 AGOSTO Con i residui del fuso ci alziamo prestissimo e cominciamo un’altra giornata per goderci la vista della città. Cominciamo dal porto fino a Fisherman’s warf dove ci perdiamo in mezzo ai vari locali e ristorantini che ti attraggono con le specialità di pesce , ma soprattutto con i loro crabs ovvero enormi granchi che ti servono anche per strada è simpatico vederli cuocere. Percorriamo la caratteristica Lombard Street famosa strada ripida e tutta curve di San Francisco, sempre piena di turisti curiosi. Continuiamo la visita di Sisco attraversando il Golden Gate per andarci a godere la vista dall’altro lato, ed essendo una bella giornata non troppo fredda riusciamo a scattare belle foto del ponte e della baia. Troviamo una strada panoramica che sale sulla montagna e dove possiamo godere di una vista ancora migliore, seguendo la strada fino in fondo arriviamo in un punto di osservazione di uccelli di vari tipi come cormorani, pellicani ecc. Incontriamo anche due cerbiatti!! (che carini) Arriviamo fino a Sausalito, una caratteristica città con case su palafitte: davvero carine.
7 AGOSTO: partenza per Yosemite, questo parco a detta di molti non merita e quindi lo attraverseremo solamente. Appena arrivati all’ingresso facciamo subito la tessera dei National Parks valida per un anno, che costa € 80,00 che risulterà utilissima per la visita di quasi tutti i parchi. Km dopo km il paesaggio cambia molto, non sono d’accordo con chi pensa che il paesaggio di questo parco sia come le nostre dolomiti, ci assomiglia molto, ma ha diverse cose che lo differenziano. La cosa che ci ha divertito molto sono i vari avvertimenti che vengono dati ai turisti riguardo alla salvaguardia del parco ma soprattutto per gli orsi. Siccome qui ce ne sono molti si raccomandano di mettere tutti i cibi e cose profumate in appositi contenitori di acciaio che si trovano a disposizione di tutti, in quanto gli orsi attirati dagli odori possono anche scassinare le auto. Sono dell’idea che meriterebbe una visita di un paio di giorni per viverlo meglio e magari per incontrare un orso!! Ad un certo punto del nostro percorso… opplà ecco apparirci proprio davanti un dingo che ci coglie impreparati e non riusciamo ad immortalarlo, ma ne siamo rimasti rapiti e stupiti e rimaniamo a guardarlo finchè sparisce. Dimenticavo di dire che per affrontare il caldo torrido che si prospetta nei successivi parchi, ma soprattutto nella Death Valley ci procuriamo un frigo che risulterà utilissimo in quanto in ogni motel troviamo distributori di ghiaccio con cui riempire il frigo e mantenere al fresco l’acqua.
In serata raggiungiamo la cittadina di bishop e alloggiamo in un motel super 8. Riusciamo a malapena a mangiare qualcosa perché i locali chiudono presto!! 8 AGOSTO: partenza per la Death Valley, nel tragitto ci fermiamo a Lone Pine una cittadina carina, dove facciamo una vera colazione americana al Coffee Shop con un enorme piatto di uova, bacon e patate, con immancabile bicchierone di acqua gelida con ghiaccio che ci accompagnerà sempre. (è incredibile come gli americani mettano il ghiaccio in tutte le bevande).
Altro avvertimento: l’acqua è proprio cattiva!!! Quella in bottiglia è priva di sali minerali sembra acqua distillata che non disseta per niente. Prima di addentrasi nella famigerata valle della morte ci procuriamo abbondante acqua sia da bere che per la macchina (dato il caldo non vogliamo fondere il motore!) Comunque lungo la strada ogni tanto si trovano serbatoi d’acqua per il radiatore.
Il percorso si fa sempre più arido e lunare. Facciamo una breve sosta ristoratrice a Fournace Creek piccolo paese stile western con il campo da golf più basso del mondo – 65 mt sotto il livello del mare.
Sotto il picco del sole ci addentriamo nel Golden Canyon a piedi dove si prospetta una camminata di qualche km, ma siccome fa veramente troppo caldo (quasi 50°C) dopo pochi pochissimi km torniamo indietro. Proseguiamo con la macchina e arriviamo a Bad Water il punto più basso del mondo – 85 m caratteristico per il lago salato dove spesso si svolgono gare di velocità. Prossima tappa Zabrinsky point reso famoso dal film e qui ci sembra di essere in Italia dato che attorno si sente parlare solo italiano incredibile! Per la notte abbiamo prenotato al Luxor di Las Vegas bellissimo come sempre. Facciamo una breve passeggiata e notiamo che rispetto al 2004 ci sono stati notevoli cambiamenti hanno abbattuto diversi alberghi sullo strip e ne stanno costruendo altri sempre più grandi.
9 AGOSTO Partenza da Las Vegas direzione Zion Park. Lasciamo la macchina al parcheggio e prendiamo la navetta (obbligatoria) facciamo una passeggiata fino a Upper Emeral Pod dove troviamo una cascatina ed un laghetto (il paesaggio è molto simile alle nostre alpi) incontriamo diversi scoiattoli amichevoli. Non contenti della faticaccia ci dirigiamo al Temple of Sinawava dove proviamo l’emozione del guado del ruscello a piedi con il rischio di bagnarci completamente ma molto suggestivo.
Pernottamento a Cedar City al Travel Lodge (squallido). A proposito… Nello Utah l’orario è differente quindi per non sbagliare conviene chiedere l’ora all’arrivo come abbiamo fatto noi, infatti bisogna fare attenzione perché i ristoranti alle 21 chiudono e se arrivate la sera rischiate di non mangiare.
10 AGOSTO Partenza per Bryce National Park prima di arrivare attraversiamo un altro parco il Dixie National Forest dove incontriamo dei bambi ed un bellissimo paesaggio di montagna.
Entrati al Bryce ci dirigiamo all’ultimo punto per poi vedere tutti gli altri al ritorno. Al Raimbow Canyon si apre un panorama spettacolare con i pinnacoli di varie forme a perdita d’occhio, il colore rosso fuoco che fa contrasto con il blu del cielo. Bellissimo!!! Qui incontriamo personaggi stravaganti con altrettanto stravaganti moto anzi enormi scooter con carretto attaccato ma la cosa buffa è che a condurli sono ultra cinquantenni (e poi e poi) con la moglie al seguito seduta sul sedile posteriore che sembra un trono! Fantastici! A seguire i punti panoramici sono Ponderosa canyon, Agua canyon, Natural Bridge, Farview point, Swamp canyon, e Bryce Point dove abbiamo fatto una passeggiatina abbastanza faticosa, soprattutto per il fatto che l’altitudine si fa sentire (più di 2.000 mt).
Pernottamento a Cedar city.
11 AGOSTO Partenza per Page. Attraversiamo di nuovo la Dixie National Forest, facciamo sosta a Pine Wood località tipica di montagna (sembra di essere in tirolo).
Prendiamo la 89 Panoramic e lungo il percorso facciamo una piccola deviazione per andare a vedere il Coral Pink Sand Dunes State Park, un parco poco conosciuto ma caratteristico per le sue dune di sabbia rosa, sembra di essere nel Sahara. La cosa che ci ha sconvolto è il deturpamento del parco dovuto a certi automobilisti che si divertivano a correre sulle dune con le loro Dune buggy con il benestare del ranger. Incredibile.
Vale la pena vederlo anche perché ci si impiega molto poco.
Riprendiamo la nostra strada panoramica che ci porta a Kanab, e successivamente a Lone Rock sul Lake Powell, il nome deriva dalla roccia che spunta dal centro del lago, dove più che in un lago sembra di essere al mare con tanto di spiaggia e barche a non finire.
Gli americani sono incredibili perché hanno attrezzature che noi ci sognamo!! Vanno a trascorrere i week end in riva al lago Powell come noi andiamo al mare, la differenza è che loro hanno delle vere e proprie case su ruote con tanto di barca al seguito!! Non potete immaginare che razza di camper abbiamo visto!! Immensi con tutte le dotazioni possibili ed immaginabili.
Dato che è presto passiamo Page e andiamo verso il Marble canyon che è un canyon in terra indiana dove passa il fiume Colorado (ma niente di particolare). Ritorno verso Page e sostiamo all’Horse shoe bend un punto di osservazione fantastico!! Lo si trova venendo da Page sulla sinistra si vede una P dipinta sulla roccia dopo pochi metri sulla destra c’è un parcheggio, si prosegue a piedi per circa 20 min ed ecco uno spettacolo bellissimo!!! Il fiume colorado sotto i nostri piedi a circa 1000 mt che forma un ansa in particolare, che si vede fotografata in tutte le guide. Pernottamento a Page al motel 6 (pulito e confortevole) 12 AGOSTO Partenza per Antilope canyon.
Anche questo parco è poco conosciuto e poco menzionato nelle guide, ma vi assicuro che è stupefacente!!! Abbiamo fatto delle foto meravigliose.
Questo canyon è particolare perché innanzitutto è gestito solo dagli indiani che si fanno pagare molto bene, e poi perché non si tratta che di una piccola insenatura tra due pareti di sabbia che si è solidificata e quando il sole alto nel cielo, dalle 11 alle 14, filtra, genera degli effetti spettacolari con colori che vanno dal rosso, al viola, al rosa. E’ sicuramente da vedere!! Nel pomeriggio ci riposiamo a Lone Rock e facciamo il bagno.
Pernottamento a Page questa volta al Super 8 (molto confortevole) 13 AGOSTO Partenza per Monument Valley Ormai è famosissima per le “tre sorelle” tre rocce una a fianco all’altra che si vedono in lontananza e teatro di numerosi film western. Ci inoltriamo con la nostra macchina (non conviene prendere i loro mezzi perché ne uscireste pieni di sabbia!!) e seguiamo il percorso… Vi assicuro che ci aspettavamo che da un momento all’altro comparissero gli indiani a cavallo seguiti dai cowboys.
Finita la visita della monument procediamo per il Canyon de Chelly (si legge canyon de sci). Anche qui siamo in terra indiana e soprattutto qui dobbiamo stare attenti ai brutti incontri… Come non detto: al Mc donald cercano subito di aprire l’auto per derubarci, ma l’occhio attento ci permette di evitare problemi. Francamente le facce non sono molto belle e Chinle il paese alle porte del parco non è sicuramente tra i più accoglienti…
Il canyon è chiuso e quindi ci limitiamo a visitare i punti d’osservazione in alto. Il potente zoom della macchina fotografica ci permette di vedere i resti della civiltà degli indiani che vivevano in questo posto circondato da alte pareti di roccia. Incontriamo un indiano molto gentile che ci racconta una storia indiana e tenta di venderci qualche manufatto artigianale. Adocchio uno strano strumento musicale e gli chiedo quanto costa ma mi dice che non è in vendita e stranamente comincia a suonare; gli chiedo se posso riprenderlo con la video camera e mi da il permesso (strano perché gli indiani non vogliono farsi riprendere perché dicono che gli si ruba l’anima).
Pernottamento a Chinle al Best Western (molto consigliato) 14 AGOSTO Partenza per l’altro versante del Canyon de Chelly.
Molto bello e pieno di storia. Praticamente è un santuario degli indiani che sono stati massacrati dagli spagnoli. Troviamo i resti delle antiche civiltà indiane che vivevano nelle caverne scavate nella roccia dove era impossibile arrivarci se non con delle scale a pioli che loro toglievano una volta entrati nella dimora.
Visitiamo velocemente il parco solo dall’alto per poi incamminarci per il successivo: Pietrified Forest National Park.
Questo parco è caratterizzato dai tronchi di alberi che nel tempo si sono pietrificati, sono diventati come i fossili, proprio qui facciamo un incontro incredibile: il beep beep ovvero il road runner del cantone animato. Sinceramente restiamo un po’ basiti perché non lo immaginavamo così. E’ grande come una gazza ladra, blu, becco lungo e però corre veloce come nel cartone animato.
Andiamo alla volta del Painted Desert, affascinante per i colori che cambiano continuamente.
Arriviamo a Flagstaff. Graziosa cittadina montana da visitare. Caratteristica per la posizione centrale dove si incontrano 4 arterie stradali principali. Passa il treno a tute le ore che si fa sentire per i prolungati fischi che emana. (consiglio: non alloggiate sulla route 66 o nelle vicinanze delle rotaie, il rumore è terrificante!!) Pernottamento al Travel Lodge (uno schifo!!) 15 AGOSTO Partenza per il Grand Canyon Visita della riva Sud con la navetta.
La vista è sicuramente mozzafiato ma pensavamo a qualcosa di meglio, così per il giorno successivo prenotiamo a fatica un giro in elicottero al costo di $145.
Pernottamento al Best Western (bellissimo) 16 AGOSTO Giro in elicottero. Una sola parola: FANTASTICO!!! Soprattutto chi è davanti con il pilota gode di una vista a 360 gradi. Assolutamente consigliato.
Il giro dura 30 min che bastano comunque per avere una visione quasi completa del canyon. Un’emozione unica!!! Finito il giro in elicottero non contenti andiamo a vedere il versante est del Grand Canyon. A strapiombo della roccia troviamo una torre di avvistamento molto bella che ora è attrezzata come negozio caratteristico souvenir e da cui si può ammirare uno strepitoso panorama. Merita la visita.
Prossima tappa Las Vegas.
Lungo il tragitto arriviamo alla Hoover Dam (Diga di Hoover) famosa perché è stata costruita appositamente per alimentare con l’energia elettrica Las Vegas. La diga è stata eretta su di un bacino artificiale creato dal Colorado. Attraversiamo la diga e alla nostra destra scorgiamo il lago Mead.
Pernottamento a Las Vegas al New York New York.
17-18-19 AGOSTO Mitica Las Vegas con le sue sfavillanti luci e il caldo torrido fuori ma come metti piede in Hotel meglio mettersi una giacca perché l’escursione termica è tremenda! Quest’anno decidiamo di andare a visitare la parte vecchia della città: Freemont Street . Con molta sorpresa scopriamo un angolo di città ancora più scintillante e raccolta, un piccolo centro pedonale chiuso da una cupola che ogni 2 ore circa (solo la sera) si illumina con giochi di luci. In quel momento tutti si fermano con il naso all’insù per guardare e una volta finito lo spettacolo tutto riprende. E’ bello vedere come qui ci siano molti artisti di strada che si esibiscono lontano dalla città snob. Qui abbiamo trovato anche le slot machines che vanno con i $ ormai negli alberghi vanno solo con i ticket che non ti danno il gusto della vincita. E’ così bello sentire il tintinnio delle monetine che cadono! Visitiamo i soliti alberghi Luxor, Paris, Bellagio, Venetian, MGM Eexcalibur e assistiamo a qualche spettacolo: le fontane al Bellagio (bellissimo), i pirati al Tresaure Island (molto bello) e il vulcano al Mirage. Fatevi un giro anche sullo Stratosphere dove potrete godere di una splendida vista dalla cima della torre. Tanto shopping!!! Un giorno decidiamo di pranzare all’Hard Rock cafè con un tipico hamburger con patate e anelli di cipolla (grandioso!) ad un certo punto al suono di YMCA tutti si alzano (compresi i camerieri) e cominciano a ballare. Fantastico.
Che dire… Las Vegas va vista una volta nella vita, è l’esempio lampante di come gli americani sappiano attirare i turisti e i soldi. Perché a Las Vegas sostanzialmente non c’è nulla da vedere tranne la magnificenza degli alberghi.
20-21-22 SAN DIEGO San Diego è la nostra ultima meta dove incontreremo i nostri parenti che abitano qui da generazioni. Splendida città spagnola che si affaccia sull’Oceano poco conosciuta e poco sponsorizzata dai tour operator. Quest’anno invece più delle altre volte abbiamo incontrato degli italiani!!!! (anche qui) Il maggior divertimento è fare sport e soprattutto surf. Dai bambini ai nonni, tutti lo praticano. E’ fantastico. Qui sembrano tutti giovani, non vedi mai persone dai 50 anni in su. Che strano ma dove saranno? Qui si incontrano le classiche bellezze californiane tutte curve e senza ciccia, tutti hanno la massima cura del corpo.
Una rapida visita alla città e via in spiaggia a surfare… Ci sono onde bellissime che ti attirano e se non stai attento ti inghiottono. Non dimenticate di andare anche alla Jolla pochi km a nord di San Diego molto bella per le case e per la natura incontaminata. Possiamo trovare adagiati sulla spiaggia delle foche e dei leoni marini.
Per la sera raccomandatissima passeggiata al Gaslamp Quarter, centro città con tanti ristoranti e street bar che fanno colore e rendono viva la città. Molto più snob e esclusiva invece è Coronado famosa per il suo Hotel Coronado totalmente fatto in legno e dove hanno girato vari films.
Finalmente in questi pochi giorni che restano di vacanza potremmo mangiare bene!!!!! La cucina è più simile alla mediterranea con pesce, pasta e verdure.
Immancabile appuntamento da Vincenzo’s nel quartiere Little Italy dove possiamo gustare il vero cibo italiano con i sapori della nostra terra. Vincenzo è simpaticissimo e ci riconosce subito al nostro arrivo. E’ felice quando vede qualche italiano nel suo locale così può parlare la sua lingua natale.
Questi giorni passati in relax ci distendono molto prima della partenza.
Sono stata molto prolissa nel mio diario ma penso che un viaggio così vada descritto anche meglio per tutto quello che ti da dal punto di vista emozionale e visivo. Non potrò mai dimenticare i colori e le distese immense di quei posti. Se volete suggerimenti indirizzi o consigli non esitate a contattarmi! Vi do appuntamento al prossimo viaggio…Ciao stefania