Parchi dell’Ovest degli Usa e California
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Abbiamo acquistato il volo su Expedia 4 mesi prima della partenza e questo ci ha permesso di risparmiare un bel po’ (1800 € in due, compresa l’assicurazione viaggio e spese sanitarie). Abbiamo volato con British Airways con partenza da Milano e scalo a Londra Heathrow; come compagnia è molto buona, noi ci siamo trovati bene, sia come qualità dei pasti sia come comodità dei sedili.
Abbiamo pianificato le tappe prima di partire e prenotato tutti i motel già dall’Italia; in questo modo siamo stati ovviamente più legati all’itinerario scelto con poche possibilità di cambiare idea all’ultimo momento, ma è stato molto comodo per evitare di girare la sera alla ricerca di un motel, anche perché molte strutture, essendo alta stagione, erano piene, soprattutto mentre visitavamo i parchi. Inoltre prenotando su Booking o Expedia, abbiamo strappato dei prezzi un po’ più convenienti. In genere converrebbe, se si vuole risparmiare un po’, cercare motel con la colazione inclusa, anche se in questo modo si rinuncia ad assaggiare le colazioni americane che sono abbondanti e il più delle volte molto buone, un vero e proprio pranzo anticipato di qualche ora.
Ecco le tappe del nostro viaggio (i prezzi sono riferiti al costo della camera).
12/07
Partenza da Milano Linate e arrivo a Los Angeles la sera. Abbiamo dormito al motel Super 8, una delle catene di motel presenti in tutti gli Stati americani, vicino all’aeroporto. Quando si esce dall’aeroporto ci sono dei telefoni di “cortesia” dai quali si può telefonare gratuitamente ai principali hotel della città per richiedere la navetta gratuita; noi abbiamo aspettato un po’, ma poi sono arrivati a prenderci. Il motel non è niente di che, ma per dormire va bene; 56 euro con colazione inclusa.
13/07
Andiamo a ritirare la macchina all’agenzia Dollar, che avevamo prenotato dall’Italia con molti mesi di anticipo utilizzando il sito economycarrentals.com. Alcuni consigli: conviene andare a ritirare la macchina al mattino presto per evitare code anche molto lunghe (così ci ha detto l’impiegato); il costo del noleggio stabilito on line non comprendeva l’assicurazione totale in caso di incidente o problemi alla macchina, tipo gomme bucate o atti di vandalismo. Alla fine abbiamo deciso che per noi era meglio spendere un po’ di più ma viaggiare tranquilli, così abbiamo scelto l’assicurazione completa (ma è opzionale e si può anche non fare; in questo modo abbiamo speso circa 200 $ in più rispetto a quanto pensavamo, totale speso per il noleggio auto 852 $ per 22 giorni con due guidatori). Per noleggiare un’auto è necessario avere una carta di credito non prepagata, i soldi vengono bloccati al momento del noleggio sul conto corrente e il pagamento avviene al momento in cui si riconsegna la macchina, perché in caso di danni o pezzi rotti il costo ovviamente aumenta! Dopo aver scelto la macchina partiamo verso Las Vegas; ci eravamo portati dall’Italia un navigatore satellitare, assolutamente fondamentale! La strada Los Angeles – Las Vegas attraversa zone desertiche, poi all’improvviso spunta Las Vegas all’orizzonte. Durante il tragitto abbiamo fatto una tappa a Barstow, sonnolenta cittadina sulla Route 66, dove abbiamo pranzato. A Las Vegas abbiamo dormito per 3 notti all’Hotel Flamingo, 250 $ in tutto, camera molto bella, piscina carina. Il 13 e 14 luglio abbiamo girato i vari hotel, casinò e la piscina del Flamingo…che dire di Las Vegas? Che sicuramente è da vedere facendo un viaggio da quelle parti, la sera è molto bella perché piena di luci e stramberie, ma dopo un po’ non la sopportavamo più!
15/07
Al mattino ci siamo sollazzati nella piscina dell’hotel Flamingo, pranzo in un locale che si chiama Margaritaville (ottimi i Margarita!), mentre verso le 14 partenza per la Death Valley. Abbiamo scelto di visitarla da Las Vegas perché dormire nel parco era poco invitante viste le temperature che si registrano a metà luglio (intorno ai 45-50°C). Tutto sommato da Las Vegas è un viaggio piacevole che dura un paio d’ore. La strada diventa sempre più selvaggia e solitaria, km di nulla interrotti da qualche cittadina anonima. Noi ci siamo fermati a Parhumps, dove abbiamo comprato un cooler di polistirolo, del ghiaccio e una buona scorta di acqua e bibite per il viaggio. Il cooler è stato molto utile durante tutto il viaggio, l’abbiamo sempre tenuto in macchina e ogni giorno lo rifornivamo di ghiaccio per avere sempre qualcosa di fresco da bere. Costo intorno ai 7 $!
Arrivati alla Death Valley abbiamo acquistato il pass annuale per visitare i parchi al costo di 80 $ Consigliato se si intendono visitare almeno 3-4 parchi, comunque i rangers sono molto gentili perché ci hanno aiutato nella scelta per capire se effettivamente ci conveniva comprarlo.
Abbiamo visitato Furnace Creek, la bellissima deviazione Artist’ Drive che permette di vedere magnifici scorci del deserto, Badwater Basin, Golden Canyon. Il tutto in modo da essere all’ora del tramonto a Zabrieskie Point, che è un vero spettacolo.
Siamo poi partiti in direzione Las Vegas, abbiamo fatto una tappa per cenare lungo la strada e poi abbiamo contemplato le stranezze di Las Vegas vista da lontano, con tutte le sue luci, grattacieli, elicotteri che la sorvolano di notte con i turisti a bordo. Molto bello arrivare in città di notte, consigliato!
16/07
Al mattino sveglia alle 7,45 e partenza per il Grand Canyon. La strada verso l’Arizona è meravigliosa, si vede il Lake Mead e poi si sale verso la Kaibab Forest, che circonda il Grand Canyon. Arriviamo a destinazione verso le 13 e faremo il check in allo Yavapay Lodge (al Grand Canyon Village) alle 16. Costo di una doppia 122 $/notte.
Abbiamo visitato il parco usando il sistema di navette gratuito, molto efficiente e che raggiunge tutte le principali mete di interesse. Abbiamo ammirato il tramonto da Mather Point, che essendo così facile da raggiungere era un po’ affollato. Se preferite le tranquillità vi consiglio di cercare altri posti più isolati. A cena abbiamo mangiato in camera con alcune provviste acquistate al supermercato del Grand Canyon Village.
17/07
Sveglia alle 6,30 e partenza verso la Monument Valley! La strada attraversa la Kaibab Forest e poi il canyon del Little Colorado, a mano a mano diventa tutto di colore rosso e si entra nella Navajo Nation. Superata la città di Kayenta si arriva dopo qualche miglia all’ingresso della Monument Valley, costo 5 $ (l’ingresso non è compreso nel pass annuale perché non è un parco statale). Il parco si può visitare tranquillamente con la propria auto, basta procedere piano piano e far riposare il motore ogni tanto. Ci sono dei tour con fuoristrada e guida, ma sono esageratamente cari (da 75 a 80 $ a persona per giri di 1 ora o 1 ora e mezza). I monumenti mi hanno lasciata senza parole, forse questo parco è quello che per la sua maestosità mi ha entusiasmato di più!
Abbiamo dormito al Goulding’s Lodge, un posto bellissimo da cui si gode di una meravigliosa vista sulla Monument Valley. Noi avevamo prenotato la Red Rock Casita, una casetta di legno dentro il campeggio del Goulding’s Lodge (c’è sia il lodge che il campeggio), costo 119$/notte. Abbiamo cenato nella casetta, visto che c’era la cucina con frigo, formo a microonde e terrazzina con vista sulla Monument Valley.
18/07
Sveglia presto per abbandonare la Monument Valley in direzione Moab, nella Utah. Attraversiamo la White Mesa, un’ampia pianura coltivata dai Mormoni e raggiungiamo Moab verso mezzogiorno. Decidiamo di visitare nello stesso giorno i due parchi vicino a Moab: Canyonlands e Arches. Del primo visitiamo la parte più facilmente raggiungibile con la macchina e comoda da visitare, cioè Island in the Sky, che si trova a qualche miglia da Moab. Il parco è bellissimo e anche questo rientra nell’abbonamento annuale che abbiamo comprato. Nel tardo pomeriggio andiamo a visitare Arches, un altro posto spettacolare. C’è la possibilità di camminare sui sentieri vicino agli archi naturali, peccato solo il temporale che ci ha impedito di ammirare i colori degli archi al tramonto! Abbiamo pernottato all’Inca Inn Motel di Moab, un posto grigio senza infamia e senza lode. Prezzo della camera 73 $ con colazione inclusa. Cena nell’ottimo ristorante messicano Juan Miguel di Moab (62 $ in due, cena mlto buona).
19/07
La nostra destinazione odierna è il Bryce Canyon; la strada da Moab si congiunge con la Freeway 70 a Green River, poi abbiamo attraversato 106 miglia di deserto roccioso, dove non si trova nulla (ma proprio nulla) oltre alle rocce. Si cambia poi paesaggio sulla HW 89, infatti abbiamo attraversato una zona montuosa con paesini, campi coltivati, un fiume in cui fare rafting. La strada da Moab al Bryce Canyon è un po’ lunga, in tutto avremo guidato per 6 ore, ma è spettacolare. Anche per il Bryce Canyon vale l’Annual Pass per l’ingresso; abbiamo girato con la nostra macchina seguendo l’itinerario proposto dalle guide che ci hanno fornito all’ingresso, inoltre abbiamo fatto una passeggiata tra gli hoodoo di roccia lungo il Navajo Trail, molto bello e neanche troppo faticoso. La sera abbiamo pernottato al Bryce Canyon Pines (117 $ a camera), appena fuori dal parco, perché dentro i prezzi erano molto maggiori. Abbiamo cenato nel ristorante di fianco al motel, si trovano entrambi sulla strada di ingresso al parco.
20/07
Sveglia presto con destinazione Zion National Park, che si trova a un’ora e mezza circa dal Bryce Canyon. Zion è interessante come parco, penso possa essere molto apprezzato da chi vuole fare un po’ di trekking in montagna.
Dopo pranzo siamo partiti con destinazione Las Vegas (di nuovo!), perché il nostro viaggio continua in California e la tappa intermedia a Las Vegas è molto comoda. Consiglio di fare tappa a Las Vegas a questo punto del viaggio e di evitare di visitare la città a più riprese come abbiamo fatto noi, secondo me una visita unica di un paio di notti è più che sufficiente.
Pernottamento all’Hotel Tropicana, molto carino e semplice (79 $ a camera) e con una bella piscina.
21/07
Consigliamo una colazione galattica al ristorante Hash Haus a Go Go, che si trova nella periferia di Las Vegas ed è consigliato anche dalla Lonely Planet. C’è la possibilità di portare via ciò che non si è mangiato, viste le porzioni gigantesche che propinano!
Abbiamo viaggiato tutto il giorno con destinazione Visalia, in California (nella Central Valley). Pernottamento al Comfort Inn $ Suites (94 $ con colazione inclusa). Cena in un ristorante messicano nel centro di Visalia, di cui però non ricordo il nome… si trova comunque nella via centrale, ho mangiato un veggie burrito buonissimo che è piaciuto anche al mio fidanzato, noto carnivoro!
22/07
Da Visalia abbiamo visitato il Sequoia National Park. Strada bellissima, abbiamo solo fatto un’ora circa di coda perché c’erano dei lavori all’interno stradali del parco. Abbiamo percorso la General Highway, che porta dritto dritto nel cuore del parco e nella Foresta dei Giganti. Da lì se c’è tempo a sufficienza si può visitare il Kings Canyon National Park, ma noi abbiamo scelto di riprendere la marcia in direzione Yosemite National Park. Non abbiamo trovato posto a dormire all’interno del parco ed è stato un vero peccato. Se vi interessa farlo dovrete prenotare con 6 mesi di anticipo, noi ci siamo svegliati ad aprile e luglio era già tutto pieno dappertutto! Le strutture ricettive dentro il parco non sono neanche tante e la domanda è altissima! Abbiamo dormito in un posto veramente brutto, assolutamente non consigliato: Yosemite Ridge Resort, 174 $ per due notti. La casetta che ci hanno dato era veramente scomoda e microscopica.
23/07
Visita allo Yosemite Park. Abbiamo scelto di visitare il parco usando le navetta gratuite, infatti essendo sabato c’era molta gente nel parco. Abbiamo visitato i principali punti del parco: le Yosemite Falls, Happy Isle, Mirror Lake che raggiungiamo camminando su un sentiero carino che costeggia la strada asfaltata.
24/07 – 26/07
Il 24/07 partenza di buon’ora per andare a San Francisco! Abbiamo pernottato 3 notti al Touchstone Hotel, a due passi da Union Square. In totale abbiamo speso 320 $ per una camere doppia senza colazione. Spostarsi con la macchina a San Francisco è molto costoso, perché non esistono parcheggi gratuiti; noi abbiamo deciso di sfruttare un servizio offerto dal nostro hotel di parcheggio a 30 $ al giorno. Così abbiamo girato San Francisco quasi tutta a piedi… un po’ stancante, ma la città è così bella che ne vale la pena! Consigliati una visita al SFMoma, il museo di arte moderna di San Francisco, un giro al Financial District e a Chinatown. Caldamente consigliata una colazione fantastica al Mama’s vicino a Washington Square… abbiamo fatto quasi un’ora di coda, ma i French Toast che fanno lì ti fanno dimenticare tutto. Basta dire che è un locale molto frequentato da gente del posto piuttosto che da turisti. Il Fisherman’s Warf non è niente di che, mentre la passeggiata sul mare è molto bella e i leoni marini del Pier 39 fanno ridere un sacco.
Per quanto riguarda il Golden Gate, a noi è piaciuta molto di più la vista da Ford Point, dove si può lasciare la macchina e percorrere il ponte a piedi. Sia il Golden Gate che il Bay Bridge sono a pagamento in entrata verso San Francisco.
27/07 – 28/07
Abbiamo scelto di pernottare a Monterey per visitare anche la costa tra San Francisco e Los Angeles. Abbiamo dormito al Cannery Row Inn, costo 145 $ per 2 notti con colazione inclusa. Montery è una cittadina carina con delle belle spiagge, soprattutto quelle di Pacific Grove, se non tira troppo vento. Abbiamo visitato l’acquario, visita molto piacevole.
29/07
La strada a sud di Monterey, la Hwy 1, è meravigliosa: una strada serpeggiante che permette di vedere scorci mozzafiato sulla costa della California. Quando l’abbiamo percorsa noi sembrava di stare in Irlanda, visto che il cielo era grigio e c’era la nebbia, forse così ha aggiunto un tocco di magia al paesaggio che ammiravamo. Si possono trovare anche delle colonie di leoni marini che prendono il sole sulla spiaggia. Abbiamo fatto tappa a Santa Barbara, dove abbiamo pernottato al Motel 6 per 146 $, postaccio che non consiglio perché era veramente sporco con tanto di peli di qualche altro cliente nelle lenzuola che forse non erano state cambiate… Santa Barbara è una bella cittadina di mare, molto benestante e con delle belle spiagge larghe.
30/07-03/08
Los Angeles. Dormiamo 4 notti a Los Angeles al Ritz Milner Hotel, nel Downtown, al costo di 292 $ con colazione inclusa. La scelta dell’albergo è un po’ complicata, perché Los Angeles non ha un centro vero e proprio, ma vari quartieri sparsi qua e là. Tutto sommato noi ci siamo trovati bene a dormire nel Downtown, anche perché la sera è una zona molto tranquilla con bellissimi grattacieli. Inoltre la linea rossa della metropolitana è comoda ed è quella che ferma anche a Hollywood. Abbiamo parcheggiato la macchina in un parcheggio pubblico a pagamento vicino all’hotel; anche a Los Angeles parcheggiare l’auto è molto costoso, noi abbiamo girato la città con i mezzi pubblici e abbiamo usato la macchina per gli spostamenti più lunghi, tipo per andare a Santa Monica e Venice.
A Los Angeles oltre alle classiche visite tipo Hollywood e le spiagge, abbiamo visitato il LACMA, Los Angeles Museum of County Art, un bel museo dove c’era, quando siamo stati noi, una splendida mostra delle opere di Tim Burton. Davvero una meraviglia!
Abbiamo trascorso un’intera giornata a Disneyland comprando il biglietto prima (ingresso a testa 107 $). Che dire? E’ sicuramente caro ma è bellissimo! Consigliamo di arrivare presto per non avere problemi a parcheggiare e di portarsi una bella scorta d’acqua perché fa caldissimo. Da usare il sistema FastPass per abbreviare le code (in realtà non si saltano del tutto, ma solo in piccola parte) e consigliamo di fermarsi la sera per vedere lo spettacolo Water of Colour alle 21; se si riesce meglio prendere il biglietto il prima possibile, ci sono delle macchinette dove vengono distribuiti nel California Adventure Park (il parco di fronte a Disneyland, dove si entra con lo stesso biglietto). Noi abbiamo visto lo spettacolo anche senza biglietto, ma le zone migliori sono transennate.
Una mezza giornata siamo stati anche agli Universal Studios; consigliamo di fare il giro nei set televisivi al mattino per evitare di fare lunghissime code. Il parco è molto bello e ci sono delle attrazioni molto divertenti, se avete intenzione di visitare anche Disneyland potreste interrompere con un giorno di relax al mare per riprendere le forze!
L’ultimo giorno ci siamo riposati un po’ al mare a Hermosa Beach, più o meno in zona aeroporto. Abbiamo riconsegnato la macchina all’agenzia della Dollar e abbiamo scoperto di aver percorso circa 6000 km… sono tanti, ma non pesano per niente perché le strade sono comode e i paesaggi che si attraversano sono sempre molto diversi e bellissimi. Questo viaggio è stato molto bello e ci ha dato grandi soddisfazioni: abbiamo sempre avuto la sensazione di poter stare tranquilli e tutto è filato liscio, considerando che, contrariamente a quanto facciamo di solito, avevamo stabilito tutte le tappe in Italia e prenotato già tutti i motel. Non ci resta altro che augurarvi un buon viaggio e se volete dei consigli scriveteci!