Parchi del nord e Zanzibar

Safari nei parchi del nord della Tanzania e soggiorno mare a Zanzibar.
Scritto da: alupiazza
parchi del nord e zanzibar
Partenza il: 05/07/2011
Ritorno il: 23/07/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
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Parchi del nord e Zanzibar – durata 17 giorni

Come ogni anno, anche quest’anno Gianni ed io ci poniamo la stessa domanda: dove ci piacerebbe andare in vacanza? Gianni esprime un suo grande desiderio….un safari nel Serengeti, Ngorongoro e la grande migrazione degli erbivori. Dopo una piccola indagine, mi rendo subito conto che il mese di Luglio è il mese adatto per assistere allo spettacolo desiderato, aggiudicato!!!L’organizzazione del viaggio comincia a Febbraio e come sempre comincio a leggere i diari di viaggio di TURISTI PER CASO, per cominciare a farmi un’idea. Visito qualche sito sui tours operators specializzati sulla Tanzania e dopo varie ricerche e studi approfonditi incappo in un sito che sin da subito apprezzo per la chiarezza e la ricchezza di opzioni proposte, ooooohh finalmente qualcosa di veramente ben fatto riftsafari.com. Avendo già un’idea di massima, chiedo via mail, un preventivo e con una celerità sorprendente ed inusitata ottengo una proposta di viaggio molto soddisfacente, sia per la ricchezza dei siti proposti sia per i costi contenuti, a parità dei servizi offerti, senza ombra di dubbio l’offerta risulta di gran lunga più allettante rispetto a quelle degli altri operatori del settore.

La scelta è fatta, saranno Claudia, Massimiliano e Fabio, i nostri referenti/organizzatori per la Tanzania. Il viaggio prevede 9 giorni di safari + 6 giorni di mare a Zanzibar + 1 giorno a Stone Town. Abbiamo scelto strutture un po’ ricercate, piuttosto intime e lontane dai, ”safaristi” della domenica…… quello che ci vuole per una vacanza all’insegna del romanticismo e del relax.

Per i voli optiamo per l’Ethiopian Airlines, che confrontata ad altre compagnie aeree consente di arrivare a destinazione il piu’ velocemente possibile, anche per la prenotazione dei voli ci affidiamo ai nostri amici della RIFT SAFARI. I voli prevedono FIUMICINO/ADDIS ABABA scalo di 2 ore e proseguimento per ARUSHA, base di partenza per il safari. All’aeroporto Kilimanjaro, di Arusha, troviamo la nostra guida-driver che parla in italiano, il nostro Sudi che ci accompagnerà, coccolerà e sopporterà durante il safari, grazie Sudi sei stato meraviglioso e molto paziente!!!

1° giorno: caricate le valigie nella nostra fuoristrada 4X4 super confortevole partiamo per la visita del piccolo ma prezioso parco nazionale di Arusha. Pernottamento al River Trees, dove riceviamo un’accoglienza ed un’ospitalità deliziosamente “familiare”.

2° giorno: si parte per il Lake Manyara, ma non prima di far la conoscenza, in ordine, di Massimiliano, Fabio e Claudia, e della loro cagnetta,che con un piccolo briefing presafari ci danno tutte le informazioni che possono tornare utili in caso di imprevisti, imprevisti? Personalmente sono molto positiva, ma sapere che in caso di…..possiamo contare su un satellitare, radio-trasmittente, tessere sanitarie ed evaquazione aerea, lo trovo, come dire….rassicurante e serio, quindi si parte. Strada facendo ci fermiamo per cambiare i dollari USA con la moneta locale, riusciamo ad ottenere un cambio piu’ favorevole con banconote da 100.

Giunti al parco, comincia il nostro safari fotografico, l’auto è organizzata in modo tale che dall’interno abbiamo la possibilità di fotografare e riprendere, in tutta comodità, gli animali che si presentano alla nostra vista, il tetto sollevabile, la possibilità di ricaricare i cellulari e le batterie dell’apparecchiatura, il piccolo frigo, rendono il tutto estremamente confortevole.

Ci fermiamo all’interno del parco per consumare il nostro lunch box, il primo di una lunga serie che ci accompagnerà per tutta la durata del safari. Pernottamento al Lake Manyara Wildlife Lodge.

3° giorno: destinazione Ngorongoro, Gianni è molto eccitato all’idea di vedere con i suoi occhi immagini che ha sempre visto in tv, e lo spettacolo è molto molto suggestivo. Dopo le 6 ore di permanenza nel cratere, limite massimo consentito dalle autorità locali, decidiamo di fare un po’ di trekking sull’orlo del cratere in modo da raggiungere un punto panoramico sul lago Eyasi, ma non troviamo la disponibilità di un ranger e allora raggiungiamo il nostro lodge a pochi chilometri, e tutto sommato non mi sembra una cattiva idea. La camera ha una vista incredibile sul cratere, mi faccio una super doccia e mi stendo sul letto vista cratere, veramente bellissimo. Ci riposiamo e poi usciamo al tramonto per le ultime foto di rito. Pernottamento al Ngorongoro Wildlife Lodge.

4° e 5° giorno: partenza per il Serengeti, oggi si fa veramente sul serio, il Serengeti ci lascia senza parole, è, dopo il Kruger, il parco nazionale più grande al mondo, per questa ragione decidiamo di consacrare 4 notti a questo parco, in modo da poter assistere al fenomeno della migrazione e al contempo cambiare scenario di volta in volta. Deve il suo nome alle sterminate savane ed alla parola masai Siringet, letteralmente Piana Senza fine, ed effettivamente non poteva essere scelto nome più appropriato, e’ uno scenario magnifico. Pernottamento a Lemala Ewanian Camp.

Merita qualche parola in piu’ la descrizione del campo tendato…… perfetto stile coloniale, non manca proprio nulla, è dotato di qualunque comfort, una piccola abitazione immersa nella savana, con le gazzelle di Thompson e le giraffe appena fuori e il ruggito del leone durante la notte a tenerci compagnia. Il servizio è impeccabile e tutto il personale sembra che abbia come missione nella vita renderci il soggiorno perfetto, pronti ad esaudire qualunque tipo di esigenza, sembrava che ci aspettassero da sempre.

Mi è piaciuta anche l’impostazione delle serate, dopo il game drive di un’intera giornata, si rientrava al campo, una doccia calda rigenerante e poi l’aperitivo intorno ad un falo’ in compagnia degli altri ospiti provenienti da tutte le parti del mondo, un momento di scambio e di conoscenza molto interessante e divertente, per poi ritrovarsi intorno alla stessa tavola, raffinata e molto curata, e continuare a raccontare aneddoti, storie personali e condividere pensieri, riflessioni con persone che fino a qualche ora prima non conoscevamo e con cui in quel momento si stabilisce un contatto, dove ognuno racconta un pezzetto della propria storia……..ed a me tutto questo sembra una cosa meravigliosa, mi sembra di viaggiare dentro il viaggio.

6° e 7° giorno: rimaniamo nel Serengeti, ma ci trasferiamo vicino al confine con il Kenya, nella speranza di assistere al fenomeno del crossing, in base al quale un numero sterminato di gnu nel prosieguo della migrazione, si trova di fronte il fiume Mara ed obbligato a guadarlo.

Sveglia all’alba, Sudi, la nostra guida tenta di intercettare il crossing, ore e ore di spostamenti ed appostamenti, fino ad arrivare a perdere le speranze, ma ecco che improvvisamente (dopo 7 ore di tentativi e di giri) intravediamo il tutto accadere, per un’ignota ragione uno gnu, forse il più furbo…o forse il meno, si tuffa in acqua ed una massa immensa seguirlo a ruota, credo sia stato il momento piu’ spettacolare della vacanza, grazieeeee Sudi.

Pernottamento al Lemala Camp Mara.

8° giorno: partenza per il Lake Natron, il tragitto è piuttosto impegnativo, arriviamo al campo dopo 5 ore di strada sterratissima e polverosissima, lo scenario cambia totalmente e fra quelli a cui ho assistito finora mi sembra un po’ meno interessante praticamente si attraversa il mare della tranquillità…sulla luna. Il campo dove alloggiamo è gestito dai masai locali, che ci accolgono in maniera calorosa e con un atteggiamento piuttosto professionale, certo quest’aspetto “commerciale/imprenditoriale” mi fa un po’ sorridere perché per certe cose si improvvisano un po’ ed anche perché cozza con le loro origini e storia, ma ad ogni modo gli sforzi e l’impegno che ci mettono sono davvero apprezzabili.

Nel pomeriggio facciamo l’escursione alle cascate di Ngaresero, bello, lo scenario cambia di nuovo, facciamo anche il bagno, l’acqua è freddina ma è proprio quello che ci vuole un bagno rigenerante.

Pernottamento al Natron tented camp.

9° giorno: sveglia all’alba e partenza con guida masai per l’escursione alle rive del lago popolate da fenicotteri. Anche qui cambia tutto, i colori, gli odori, il soffio del vento che facendo volare le piccole scaglie della crosticina salata che riveste la superfice delle rive, e che si spacca ad ogni nostro passo, riproduce un suono simile al ……………Brioschi che si scioglie nell’acqua, un friccichio singolare.

Partenza per il Tarangire, parco famoso per i giganteschi baobab e per le grandi famiglie di elefanti.

Pernottamento al Tarangire Safari Lodge.

10° giorno: partenza per l’aeroporto Arusha per il volo domestico che ci porterà a Zanzibar.

In aeroporto ci raggiunge Massimiliano che ci tiene compagnia nell’attesa del volo il tempo per scambiare quattro chiacchiere e rassicurarsi che sia andato tutto bene, curioso ed attento ascolta i nostri racconti.

Tutta questa attenzione la trovo sorprendente, è la prima volta che trovo tanta cura del dettaglio, ecco perché mi soffermo ad elogiare il lavoro di questi ragazzi che hanno lasciato l’Italia per trasferirsi in Tanzania e hanno messo su quest’attività che esercitano con grande professionalità, passione ed entusiasmo. Bravi ragazzi vi auguro il meglio!!!

10°/11°/12° ZANZIBAR, trasferimento al mare al Kono Kono, sistemazione in camera vista mare, la struttura è molto tranquilla (eravamo 3 coppie) e pensata per coppie che optano per qualche giorno di puro-relax-post-safari, ogni sera la cena si svolge in spiaggia a lume di candela il servizio é di una dedizione che spiazza e durante il giorno si rischia di non incontrare anima viva….

13°/14°/15° ZANZIBAR, trasferimento al Matemwe Bungalows, sistemazione in suite bungalow. La sola vista fruibile dalla nosta amaca matrimoniale appagherebbe la maggior parte dei viaggiatori, ma noi siamo incontentabile e qui il fenomeno delle maree è ancora piu’ forte, regalando una continua metamorfosi della spiaggia, dei colori e condizionando fortemente tutte le attività acquatiche, tra cui il diving ed il sail ….per cui tutto e subito…il sail é forse l’esperienza più lontana dagli schemi europei ! sicuramente imperdibile !

16° STONE TOWN, finito il soggiorno mare ci trasferiamo nella vecchia cittadina di Stone Town, che immaginavo decadente ma ……….non decaduta, forse un po’ troppo.

Pernottamento al 236 Hurumzi, molto carino, ma la scelta della camera, all’ultimo piano e con il bagno a cielo aperto, non si è rivelata azzecatissima, il caldo e le zanzare non ci hanno dato tregua.

17° giorno, rientro in Italia, la gente ci guarda incuriosita e forse sembriamo dei turisti ma in effetti siamo molto di più ……dei viaggiatori

Alla prossima.



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