Paprica

Il rosso della paprica non le si addice alla Budapest che abbiamo visto, la città tanto amata dalla principessa Sissi, la terra di magiari eroici … probabilmente solamente perché in tre giorni il cielo è stato grigio e pioveva. Gli incantevoli ponti che collegano le sponde del romantico Danubio sono delle vere opere d’arte d’ingegneria,...
Scritto da: michi.massi
paprica
Partenza il: 28/02/2008
Ritorno il: 02/03/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Il rosso della paprica non le si addice alla Budapest che abbiamo visto, la città tanto amata dalla principessa Sissi, la terra di magiari eroici … probabilmente solamente perché in tre giorni il cielo è stato grigio e pioveva.

Gli incantevoli ponti che collegano le sponde del romantico Danubio sono delle vere opere d’arte d’ingegneria, eleganti braccia che uniscono il passato al futuro.

Buda è la parte vecchia, arroccata su un monte, con il suo castello ed il labirinto, con un dedalo di cunicoli da scoprire, la Chiesa di San Mattia, il Bastione dei Pescatori, un belvedere in cui la vista spazia a 360°, particolarmente suggestivo di notte quando dall’alto si vedono le luci della città che sagomano gli edifici.

Pest è la parte giovane, con la basilica di S. Stefano e le chiese minori, la sinagoga ebraica, il parlamento, la piazza degli eroi, i musei, la via dello shopping che termina davanti al mercato centrale coperto.

Budapest è una capitale che si scopre facilmente a piedi e quando si è stanchi ci si può fermare in una delle tante raffinate pasticcerie ad assaporare dolci ungheresi o nei ristoranti tipici che offrono il gulasch e pollo alla paprica (solo per citare i piatti più tradizionali).

Turisti per caso e non, … viaggiate, non fermatevi al vostro mondo, valicate i confini perché scoprirete che il più bel racconto di un viaggio non è di uno scrittore bensì il vostro, le vostre emozioni, la vostra cultura.

Consigli utili: – il minibus dell’aeroporto è molto conveniente, vi porta a destinazione e vi viene a riprendere il giorno della partenza, ricordatevi solo di avvisare il giorno prima per l’ora esatta del ritorno; – le terme che consigliamo sono le Gellert (anche su giudizio dei locali sono le più belle), nello spogliatoio ricordatevi il numero dell’armadietto perché non corrisponde al numero che vi consegnano a mano; – per gli acquisti consigliamo il mercato al coperto centrale, offre prodotti ungheresi gastronomici (salami, paprica, vini) ed anche stoffe ricamate e suppellettili in legno; – come nelle grandi capitali vedrete anche povertà e persone nei sottopassaggi che chiedono l’elemosina, non infastidiscono i passanti, però sempre attenzione ai vostri valori; – il sito dell’Ufficio Turistico Ungherese è ben illustrato e ricco d’approfondimenti, con orari e indirizzi dei luoghi d’interesse.



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