Pantelleria, la magia è con noi!
Spesso è l’ignoranza, nel senso letterale di “situazione di chi ignora, cioè non conosce”, che può portare qualche turista a pentirsi amaramente di avere scelto quest’isola come meta vacanziera. È dunque bene sapere prima di partire che: – non è un’isola per vecchi (parafrasando il titolo di un celebre film), e secondo me neanche per bambini: gli accessi al mare, tranne rare eccezioni, sono difficili da raggiungere e il mare è subito profondo, quindi adatto solo a chi sa nuotare; – non ci sono spiagge di sabbia, ma solo scogli e rocce; – bisogna avere un mezzo per spostarsi: meglio noleggiare uno scooter se si è in due (soprattutto perchè lo parcheggi con facilità), la macchina altrimenti, tenendo comunque conto che di notte le strade sono completamente al buio, quindi chi non è a proprio agio sul motorino lasci perdere e prenda una panda; – non ci sono boutique dove dedicarsi allo shopping compulsivo, nè molti locali dove fare follie durante le ore notturne: Pantelleria è un’isola semplice, adatta a chi ama la vita di mare. Tutt’al più potete inciuccarvi con il passito o lo zibibbo e comprare salsa di capperi da portare a nonni, amici e colleghi.
L’ideale è senza dubbio affittare un dammuso. Noi l’abbiamo affittato tramite un tour operator in agenzia di viaggio, ma solo perchè avevamo ancora un buono residuo dalla nostra lista di nozze da spendere in agenzia. La cosa migliore è invece quella di affidarsi ad uno dei siti specializzati in affitto di dammusi, rintracciabili facilmente su internet con un motore di ricerca. Ce ne sono alcuni che offrono descrizioni dettagliate dei dammusi, con tanto di foto e indicazione precisa di dove si trova il dammuso.
Noi ci siamo comunque trovati benissimo perchè siamo stati fortunati, però ci hanno rifilato come superior un dammuso che non lo era e non abbiamo potuto scegliere la collocazione. Come dicevo, ci è andata bene, perchè il nostro dammuso era in località Bukkuram, quindi piuttosto comodo per raggiungere qualsiasi punto dell’isola (visto che si trova più o meno in mezzo e comunque vicino allo snodo delle strade principali dell’isola). Inoltre, era veramente carino, uno di quei dammusi vecchi, nel senso di originali (oggi costruiscono case nuove “a forma di dammuso” ma che sono case in muratura belle e buone, a cui applicano semplicemente un rivestimento esterno di sassi), ma ristrutturato proprio bene, con angolo cottura, alcova con letto matrimoniale e bagno grande con doccia e bidet. Fuori avevamo una bellissima verandina con tavolo e sedie, ricoperta da un pergolato di vite, e un altro spiazzo invece all’aperto per stendere la biancheria, con tanto di lettini per prendere il sole (diciamo quindi un solarium). Bellissimo e molto romantico, soprattutto perchè isolato in mezzo ai campi, con la vista del mare in lontananza e un silenzio rilassantissimo (non vi dico poi la sera che cieli stellati ci siamo goduti sdraiati lì fuori sui lettini!).
Su consiglio del nostro tour operator, che è venuto d accoglierci all’aeroporto, abbiamo noleggiato uno scooter subito all’aeroporto appena arrivati (è la soluzione più comoda, così poi lo si riconsegna alla partenza sempre all’aeroporto). Poi ci ha presentati il proprietario del dammuso, un ragazzo molto gentile e simpatico, che ha caricato i bagagli sulla sua macchina e ci ha guidati al nostro dammuso (noi dietro in scooter).
Anche se erano già le 4 del pomeriggio ci siamo ovviamente cambiati subito e siamo corsi a fare il nostro primo bagno lì vicino, a Suvaki. Ogni giorno abbiamo cercato posti nuovi dove fare il bagno. Quelli più belli per me sono: – Punta Nikà: una volta scesi non rimanete lì sugli scogli o a fare il bagno nello spazio antistante, andate a sinistra camminando sulle rocce finchè riuscite, poi tuffatevi, nuotate verso sinistra per qualche decina di metri, finchè arriverete in una piccola caletta, dove per magia l’acqua diventa calda, grazie a una sorgente termale sotteranea. Una sensazione che vi farà strillare per la sorpresa! – Martingana: bellissima la strada per arrivarci, non si incontra nessuno, solo folate di aria calda che vengono dall’entroterra (o meglio da sottoterra, perché non dimenticate che Pantelleria è un’isola vulcanica, e ci sono le favare, ossia getti di aria calda e vapore tipo geyser islandesi), poi una volta scesi un panorama bellissimo, un mare stupendo e calmo anche quando altrove è mosso a causa del maestrale; – Balata dei Turchi: discesa difficilissima, non fatela sotto il sole di mezzogiorno se non volete essere ricoverati! Però ne vale la pena! – Grotta di Sataria: anche qui come nella più famosa Gadir (famosa perché ci abita Giorgio Armani) ci sono vasche di acqua termale; io consiglio però di andarci verso il tramonto, quando la folla se ne va, e di farsi un bagno fuori dalla vasca, con il sole in faccia che tramonta a pelo dell’acqua. Luci ed emozioni indescrivibili! – Lago Specchio di Venere: da solo meriterebbe un racconto di viaggio tutto per sé. Vi dico solo che quando sulla strada verso il lago ad un certo punto abbiamo svoltato ad una curva e ce lo siamo trovato davanti in tutta la sua maestosità e lucentezza, io e mio marito abbiamo urlato in coro: oddiooooo guardaaaaaaaaaa!! Toglie il fiato, davvero! Scendendo, la sponda che vedete sulla destra è quella dove si possono fare i fanghi (cercate le strisce più nere, segno che il fango è più ricco di zolfo). Immergendo i piedi nel lago si avvertono sensazioni particolari: l’acqua è calda (dicono 50 gradi, ma io credo sia meno, se no non mi spiego come io abbia fatto a non uscire cotta e cucinata dopo averci passato dentro ore!), il fondo è melmoso e si affonda, l’acqua è salata, il colore è il verde-azzurro più fosforescente che abbia visto! Lì tra l’altro c’è l’unica spiaggia dell’isola, dove ci si può sdraiare comodamente a prendere il sole come Dio comanda! – altri punti bellissimi sono quelli raggiungibili solo via mare: ecco perché è indispensabile secondo me fare almeno un giro dell’isola organizzato, preferibilmente all’inizio della vacanza, così da capire subito come è fatta l’isola e dove sono i posti più belli. Vi posso consigliare la barca Futura di Franco: è molto gentile, simpatico, divertente e durante il giro vi prepara pure tartine con salsa di capperi, una buonissima pasta al pesto pantesco con una cottura incredibilmente perfetta e un buon espresso, il tutto servito con un vinello zibibbo filtrato una volta sola che è una bontà! A proposito di mangiare, noi abbiamo cenato fuori tutte le sere e vi posso quindi consigliare: – La Vela (a Scauri Scalo): carina la strada per raggiungerlo, illuminate da lucine blu, bellissima la posizione, nel porticciolo di Scauri, è un posto molto romantico, dove si mangia un pesce fresco strepitoso. La proprietaria viene al tavolo con un vassoio su cui ci sono tutti i pesci che potete scegliere per la vostra cena: questo è il menu. E che il pesce sia fresco è garantito: un’aragosta era talmente viva che è saltata in braccio a una signora, facendole rovesciare per lo spavento il tavolo, giuro, l’ho visto coi miei occhi (e ho riso un’ora!). Quanto ai primi, io ho mangiato ottimi spaghetti coi ricci. Prezzo: circa 35-40 euro a testa col vino. Prenotare se non volete aspettare mezzanotte per avere un tavolo! – Agriturismo Zinedi: insuperabili per gentilezza, bontà dei piatti e economicità! Con 20 euro a testa, in questo Agriturismo sulla strada tra Bukkuram e l’aeroporto, si mangia un antipastino della casa delizioso, gli spaghetti al nero di seppia migliori della mia vita, e un buon secondo. Niente dolce, ma si fanno perdonare con un passito molto buono. Il mercoledì fanno su prenotazione ravioli alla menta, il giovedì cous cous (ottimo!).
– La Favarotta: in località Khamma, su una collina verso l’interno da cui si gode di un’ottima vista, questo ristorantino è gestito da uno staff molto cordiale e professionale. Mangiate fuori (“sotto l’albero”, come dicono loro), e non perdetevi l’antipasto (con melanzane giganti e saporitissime e formaggio fresco) e i ravioli alla menta, superbi. Per chi ama il genere (non io), la loro specialità è il coniglio alla pantesca. Prezzo: circa 30-35 euro. Prenotazione straconsigliata.
– La Trattoria (a Scauri): a noi è andata male, perché non avevamo prenotato e abbiamo dovuto mangiare dentro, che non è un granchè, mentre fuori c’è una bella verandina, anche se dà sulla strada. Si mangia molto bene e non si spende molto (circa 25 euro) – Mi hanno parlato bene anche della Nicchia (sempre a Scauri), ma non ci sono stata quindi non so dirvi.
Altri consigli sparsi: 1) portatevi scarpe comode, ci sono passeggiate molto carine da fare sulla Montagna Grande (dove i locali dicono che trovano pure i porcini!), e il panorama da lassù è spettacolare! 2) Non perdetevi il bagno turco naturale nella Grotta di Benikulà: andate al mattino presto, però, in modo da essere voi soli. Parcheggiate nell’apposito spiazzo, incamminatevi sul sentiero per circa 15 minuti e poi non abbiate paura: sì, è proprio lei, quella stretta fessura l’ingresso della grotta. Entrate e gustatevi il vapore che “trasuda” dalla roccia, seduti su quei sassi che sembrano fatti apposta, e godetevi questo bagno turco offerto dalla natura! 3) Lasciate perdere Pantelleria paese: andateci solo per le strette necessità, come benzina, giornali e supermercato. Non c’è niente da vedere.
4) Se siete interessati a fare anche qualche gita culturale, ci sono acropoli e siti archeologici sparsi sull’isola.
A Pantelleria non ci si annoia mai, questo è certo. È un’isola magica, ed è per questo che l’anno prossimo ci torneremo, stavolta però per almeno due settimane, perché una non è sufficiente!!!