Pantelleria, l’isola magica 2

Colori, sapori e profumi mediterranei
Scritto da: ronaldo1
pantelleria, l'isola magica 2
Partenza il: 22/09/2018
Ritorno il: 29/09/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Partiti con volo da Venezia Volotea delle ore 5.50 arrivati a Pantelleria verso le 7.20, ci aspettava il personale di Imperatore Travel e la proprietaria del Dammuso (sig.a Gabriella), a cui abbiamo consegnato i nostri bagagli e ci siamo recati al banco autonoleggio per la consegna dello scooter (kimko 200 cc). Abbiamo dovuto attendere sino alle 12 circa, affinchè il dammuso fosse libero e ripulito. Nel frattempo, in sella la nostro scooter, ci siamo diretti dal centro di Pantelleria verso il Lago di Venere, dove ha incominciato a piovere a dirotto e soffiava un vento molto forte. Poi, ci siamo recati a Scauri dove, dopo esserci rifocillati presso l’ottimo panificio dalla vista spettacolare, con arancini al pistacchio, melanzane e pizza al pomodoro, ci dovevamo ritrovare con la sig.ra Gabriella che ci avrebbe accompagnato sino al suo bellissimo dammuso in località Rekale.

Nel primo pomeriggio, dopo esserci riposati un po’, siamo partiti, percorrendo la strada perimetrale (costruita in epoca fascista) in direzione ”Balata dei Turchi”, suggestiva insenatura ai piedi di imponenti scogliere, nella zona meridionale dell’isola. Cena ristorante La Vela in località Scauri (Lampuga alla pantesca, caponata, melanzane alla parmigiana, insalata pantesca, dolce bacio pantesco, vino zibibbo, costo 68 euro).

Domenica, abbiamo trascorso una bellissima giornata, con il giro dell’isola in barca dalle ore 9.30 alle ore 17.00 circa (comandante Alex), partendo dal porto di Pantelleria e sosta con bagno in alcuni tratti dell’isola tra i più belli (es: cala 5 denti), pranzo a bordo a base di buonissime bruschette e spaghetti al pomodoro, acqua, vino e caffè. Temperatura 31 gradi. Al caseificio di Pantelleria abbiamo comperato ricotta fresca, la Tumma (formaggio tipico pantesco simile al primo sale) e mozzarella, che abbiamo mangiato per cena.

Lunedì siamo andati alla ricerca della grotta di Benikula, dopo il paese di Sibà, per fare la sauna naturale, e dopo aver parcheggiato ci siamo incamminati, tra cactus e querce, per circa 10/15 minuti per raggiungere la grotta, dentro alla quale vi è una temperatura di circa 37 gradi e dove vi possono stare sino a un max di circa dieci persone.

Nel pomeriggio siamo andati a Gadir intenzionati a fare il bagno nell’acqua calda termal, che sgorga in alcune punti del mare delimitati da pozze. Poi abbiamo proseguito, percorrendo sempre la strada perimetrale, in direzione del laghetto delle ondine, dopo che abbiamo curiosato per riuscire a vedere la proprietà di Giorgio Armani, nei pressi di Gadir.

Il laghetto è raggiungibile dal parcheggio, a piedi, dopo circa 15 minuti, scendendo giù nelle rocce, tramite degli scalini. È un laghetto di acqua di mare, nel quale si può fare il bagno, poiché riparato dalle rocce. Cena presso il ristorante U’Trattù in località Rekale (caponata, insalata pantesca, spaghetti alle padelle, filetti di triglia in agrodolce, cippollaccio in zuppa, bacio pantesco, acqua, vino zibibbo, costo circa 100 euro).

Martedì bagno in località Nicà, poco distante dal nostro dammuso, ricercando la sorgente di acqua calda, che dopo tanta fatica, percorrendo un sentiero scosceso e con l’indicazione di un altro turista, siamo riusciti a trovare in un punto del mare al riparo di una grotta. Nel pomeriggio siamo ripartiti in direzione della grotta di Sataria, sempre per provare il bagno nello sorgenti di acqua calda. Sataria è raggiungibile dalla strada perimetrale ed è tra la località di Scauri e Mursia. Più tardi ci siamo rimessi in viaggio verso la Fumarola Favara Grande (strada da Scauri direzione Piana della Ghirlanda). Cena presso il ristorante La Vela di Scauri, per degustare il cous cous al pesce e verdure prenotato il giorno precedente.

Mercoledì, ci siamo svegliati con una pioggia torrenziale che ci ha accompagnati, ahimè, per quasi tutto il giorno, e siamo partiti alla volta della gita enogastronomica con degustazioni di Passito presso alcune cantine (Dietro l’isola, Bonomo) e al capperificio di Scauri. Pranzo in trattoria in località Tracino. Cena presso il ristorante La Nicchia di Scauri, che contrariamente all’apparenza, ci ha parecchio deluso per la qualità delle pietanze e dei prodotti (pizza, caponata e insalata pantesca , acqua e birra 38 euro).

Giovedì ci siamo diretti verso il lago specchio di Venere, intenzionati a farci i fanghi e il bagno nelle sorgenti di acqua calda. Il lago, con la luce del sole, ha dei colori magnifici! Nel pomeriggio siamo andati a visitare il sito archeologico di Mursia, risalente all’età del bronzo della civiltà dei Sesi e a seguire il sito archeologico del villaggio dei pescatori a Scauri. Temperatura 23/24 gradi. Cena Alla Favarotta in località Kamma (antipasto pantesco, ravioli ricotta e menta, penne al sugo pantesco, polipo affogato in casseruola e filetto di ricciola in agrodolce.

Venerdì direzione cala Levante e Tramontana e cala dell’Elefante e nel pomeriggio bagno a Scauri. Abbiamo potuto vedere un tramonto bellissimo e persino le coste della Tunisia (Capo Bon). Cena ristorante La Vela di Scauri (due cippollacci, insalata pantesca, peperoni alle mandorle, acqua, vino zibbibbo, bacio pantesco, vino passito, costo 85 euro circa).

Sabato ci siamo preparati per recarci in aeroporto alla volta di Venezia, dove ci attendeva il nostro volo Volotea alle ore 12.30 per poi arrivare a Venezia alle ore 14.00 circa.



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