Pantelleria, l’isola del vento 2
Affascinati dai racconti delle persone che ci sono state e dalle immagini reperite su internet abbiamo optato per questa meta non tra le più battute dal punto di vista turistico e anche per questo ancor più affascinante.
primo giorno
Il primo giorno è stato legato al trasporto, dove ci siamo affidati in toto all’ottima agenzia locale Vivere Pantelleria, e ad un primo assestamento nel nostro Dammuso in zona Bukkuram perfetto sia dal punto vista logistico, essendo a metà strada tra Scauri e Pantelleria, sia da quello della tranquillità essendo in piena campagna con vista sul versante del tramonto sul mare.
Per girare l’isola abbiamo noleggiato uno scooter 125 che si è rivelato ottimo per le prestazione e per raggiungere ogni tipo di destinazione a qualsiasi ora del giorno (abbiamo percorso 400 chilometri in tutto).
Come detto la vera avventura pantese è cominciata il secondo giorno dalla zona Est e Sud dove sono situate le cale più belle; nella nostra personale classifica delle migliori zone di mare mettiamo al primo posto sicuramente Cala Rotonda, zona Martingana, intima, rilassante e con un mare dalle molte sfaccettature.
Abbiamo apprezzato molto anche Cala cinque denti (facilmente raggiungibile), Balada dei Turchi e Arco dell’Elefante dove suggerisco di non fermarsi nel “punto comune”, ma scendere sugli scogli in basso a destra.
Sotto queste, ma pur sempre degne di nota, ci sono punta Karuscia, Nicà dove magari visto il percorso in salita da visitare non nelle ore più calde del giorno e punta Kharace, mentre invece non ci hanno entusiasmato il Lago di Venere, molto bello per i colori, ma un po’ “strano” per i fanghi e il Lago delle Ondine dove per evitare il ristagno dell’acqua è da visitare con il mare molto grosso.
Poi indubbiamente il giro in barca deve essere un must, noi ci siamo affidati a Fabio della barca Maria Antonietta che, a differenza dei barconi zuppi di turisti che si vedevano passare, con un massimo di dieci persone ti fa passare una bellissima giornata portandoti nelle grotte e rivelandoti i vari segreti che quest’isola può regalare come la grotta dell’amore a Punta Sciacazza o cala Arancio.
Dal punto di vista del cibo a pranzo ci siamo sempre portati qualcosa al mare, gli arancini del panificio Terremoto a Khamma ottimi in tal senso, mentre per cena i ristoranti dove abbiamo mangiato sono stati Il Principe e il Pirata, La Nicchia e Altamarea in ordine non casuale. I prezzi comunque si equivalgono e antipasto più primo/secondo, dolce e calice di vino si aggirano tutti sui trentacinque euro a persona che sono da vedere nell’ottica di essere su un’isola turistica nel mese di Agosto.
Sicuramente però il posto più bello per fare un aperitivo o una cena è L’Officina di Costa Ghirlanda, luogo più ricercato con una location pazzesca immersa tra i vigneti che è assolutamente da assaporare.
Insomma, una settimana a Pantelleria vola via come il vento che soffia sulle sponde di questa bella isola e il sapore che lascia è dolce come quello del passito con una sensazione di appagamento e di consapevolezza che il saluto finale non è un addio, ma un bell’arrivederci.