Pane, amore e Costa Azzurra
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II Giorno: venerdì 16 marzo 2012
Sveglia alle otto e con molta calma facciamo colazione e usciamo per addentrarci e “perderci” nella Vieux Ville. Percorrendo le viuzze strette si ha l’impressione di essere in un suk arabo. I colori dei prodotti e delle merci, misti ai profumi e agli aromi sono una sorta di droga cromatica / olfattiva. Da li prendiamo una delle stradine che s’inerpica verso la Collina del Château che domina dall’alto la città e il mare. Si chiama così perché vi sorgeva una cittadella distrutta nel 1706. Vi si trovano le rovine di un’antica cattedrale (Sainte Marie du Château), oltre ad uno splendido parco e tanto spazio per i bambini. Poco prima della cima si trova una splendida cascata artificiale, ma comunque suggestiva. Insomma un’oasi di pace in una metropoli. Nelle prime ore del pomeriggio abbiamo preso l’auto e imboccata la Moyenne Corniche, ci dirigiamo verso Montecarlo e ci fermiamo a Eze village, un vero gioiellino medievale. Salendo per le viuzze si arriva al Jardin Exotique (da non perdere, entrata 4 euro). Appena dentro il panorama cambia totalmente, tra piante grasse di ogni dimensione e tipo di tutto il mondo. In cima al giardino si trovano le rovine di una chiesa, dalle quali si ha un panorama da mozzare il fiato e nelle giornate limpide si vede anche la Corsica. Sulla via del ritorno per Nizza, abbiamo lasciato la strada principale per percorrere in auto tutto Cap Ferrat per goderci il panorama. Cena al solito posto.
III Giorno: sabato 17 marzo 2012
Sveglia alle otto e dopo la colazione alle 9,30 partiamo alla volta del Principato di Monaco. Dopo circa un’ora parcheggiamo alle piscine (gratuito i festivi e il sabato dalle 12). Saliamo a piedi alla città vecchia, dove si trova il Palazzo del Principe. Visitiamo la cattedrale che riprende forme romaniche – bizantine. La cattedrale accoglie le tombe dei Ranieri, tra le quali naturalmente anche quella di Ranieri III e Grace Kelly. Proseguiamo poi per gli splendidi giardini che partono dalla cattedrale e che portano al Museo Oceanografico diretto a lungo da Jacques Costeau (che non visitiamo perché visto già molte volte). Ci incamminiamo di nuovo verso al palazzo per vedere il cambio della guardia (tutti i giorni alle 11,55), per raggiungere il palazzo attraversiamo la città vecchia che conserva l’aspetto tipico di una cittadina ligure e i vicoli si chiamano carruggi come a Genova. Nella piazza del palazzo ci troviamo davanti al Principe Alberto II e consorte, in compagnia di una coppia di amici e senza guardie del corpo. Terminato il cambio della guardia, mangiamo al volo qualcosa nella città vecchia e scendiamo per incamminarci lungo il percorso del Gran Premio. Visitiamo la chiesa di Sainte Devote, poi saliamo verso il Casinò che domina il Porto. La piazza del Casinò offre un bel colpo d’occhio e come sempre piena di persone. Noi saliamo verso gli splendidi giardini curatissimi e con varie fontane e scendiamo dalla parte opposta al porto per dirigerci verso la spiaggia del Larvotto (l’unica gratuita del Principato di Monaco) per farci una bella passeggiata al sole sino alla Promenade de Champions, dove ci sono le impronte di molti dei giocatori di calcio più forti di sempre. Al ritorno visitiamo i giardini dietro il Casinò e poi torniamo verso Nizza, una decina di km li abbiamo “macinati”. Cena sempre da Coco, poi nanna.
IV Giorno: domenica 18 Marzo 2012
Lo dedichiamo tutto a Nizza, ci “perdiamo” nel mercato di Place Gautier, dove c’è uno splendido mercato dei fiori, assieme a quello tradizionale, sbuchiamo sulla Promenade des Angleis e vaghiamo senza meta solo per il piacere di vedere. Per la cena scegliamo La Claire fontaine in Place Rossetti nella vecchia Nizza, ottima pizza ma prezzi “nizzardi” Poi camminata sulla Promenade des Angleis per goderci lo spettacolo delle luci della notte.
V Giorno: lunedì 19 marzo 2012
Dopo colazione prendiamo l’auto per andare alla scoperta di monumenti che attestano la dominazione romana. Prendiamo la Moyenne Corniche verso Monte Carlo e alla segnalazione Grande Corniche svoltiamo a sinistra e iniziamo a salire. Il panorama diventa “extraordinaire”.
Arriviamo alla Turbie, uno splendido paesino medievale, dove si trova le Trophèe des Alpes, che attesta le vittorie dei Generali dell’Imperatore Augusto che sottomisero 46 tribù alpine e servi’come linea di demarcazione tra il confine tra l’Impero Romano e la Gallia Narbonese. Da lì si gode la più bella vista panoramica del Principato di Monaco. Poi via verso Roquebrune, altro splendido paese medievale con una bella fortezza, dopo la visita prendiamo per Mentone. Passeggiamo sulla Promenade du soleil godendoci il sole e il turchese del mare che solo la Costa Azzurra offre. Ci inerpichiamo su per la città vecchia, dove mangiamo al volo in uno dei tanti chioschi. Dopo la sosta ci mettiamo ancora in cammino sotto a un cielo terso e di un colore, che per noi “padani” sembra impossibile esistere. Raggiungiamo la Basilica di San Michele Arcangelo, che si trova alla fine di una bella scalinata e si ha una splendida vista. Poi ci inoltriamo nei carruggi e scendiamo per tornare alla macchina, ma prima ci stendiamo un’oretta a goderci il caldo sole. Al rientro verso Nizza, non resistiamo alla tentazione di tornare a visitare Eze, è talmente spettacolare che la rivedremmo ogni giorno (consiglio la luce del pomeriggio dalle sedici in poi). Cena da Coco e tanti saluti con tutto il personale e i proprietari, domani si tornerà a casa. La Costa Azzurra vissuta fuori dai soliti luoghi e locali dove si ritrova tutto il mondo, perde la propria caratteristica di località per vip e ricconi, assumendo una connotazione onirica, diventando quasi una condizione mentale. Rilassa, emoziona, riempie occhi e cuore con sferzate di pura energia rigenerando interiormente.
TPC. Massimo Brancaleoni e Samuela Fiamengo