Pamplona è S. Fermin
Arrivo in una zona inconsueta alla mia vista…Spagna!! la mia Spagna è terra bruciata, la spagna andalusa è rossa e caliente fino a mozzare fiato al primo guardo…Siiii, ma no la Navarra!! Non ero mai stato in questa zona e forse nulla mi ci avrebbe portato se non l’aria della Fiesta descritta dal mito: Ernest Hemingway!! Nulla sarebbe senza tale “pubblicità” la fiesta dell’encierro di Pamplona. La corsa dei tori è risaputa in più zone della Spagna ma questa è la Navarra descritta dallo Scrittore.
Zone verde e lussureggiante, clima fresco la notte e caldo al punto giusto di giorno, cittadina tranquilla senza ostentazione. Parte vecchia con viottoli e ciottoli da labirintite e zona nuova non da trascurare…200.000 persone e buona qualità di vita. Poche pretese forse. Ma da destra a sinistra aleggia il mito di Hemi, esistono statue e riferimenti all’Ernestillo più controverso, geniale e travolgente del 900.
Partenza dopo una lunga giornata di lavoro. Ore 20.00 ritrovo e presentazioni perchè i componenti del gruppo non si conoscono. 1370 km in auto portati a termine con determinazione alle 10 della mattina. Campeggio e spedizione nel cuore della Fiesta!! Senza pause e con la grinta giusta sopraggiunge il nuovo giorno impregnato d’alcool e odori di vite all’estremo…Loche!! Coinvolti fin da subito in brindisi, cori, fanfare non saremo mai in grado di abituare le nostre nari all’odore acido di vomito, alcool e latrina…Fiesta comprende tutto. Vita, morte e miracolati.
Il camping Ezcaba, leggermente fuori Pamplona, è discreto. Dotato di piscina e tutti i confort diventa difficilmente gestibile dalla ressa di persona e dalla pioggia; i più convinti ce la possono fare.
Noi dal giorno successivo alloggiamo a Villava (5km da Pamplona) ospiti di una famiglia; i prezzi sono alti ovunque e sotto i 50euro per notte non siamo stati in grado di trovare. L’unico mezzo a disposizione è prenotare con largo, largo anticipo. Gli spostamenti tramite bus sono agevoli in quanto le fermata e vicinissima. 1 euro a corsa e 5 minuti di tragitto. La Fiesta procede sotto l’acqua ma senza tentennamenti. Dopo due giorni di bagordi puntiamo la sveglia alle 6 di mattina per osservare da vicini la corsa del tori.
Indicazione tecniche: la corsa si svolge ogni mattina alle 8.00 in cui partono 12 tori seguiti da pastori che li incitano. La folla ha due accessi: uno vicino alla partenza ed uno all’Estafeta. Il percorso è delimitato da transenne ed un cancello chiude il termine della via Estafeta. Alle 7.50 il cancello che sbarra l’Estafeta si apre e la gente partecipante può defluire camminando fin quasi a ridosso dell’arena. È chiaro che chi sta più vicino alla partenza è condizionato dall’incontro dei tori e chi si sposta nell’arena riesce ad entrare nella tale anche un minuto prima dell’arrivo degli animali. Il vero Encierro consiste nell’aspettare la mandria e correre dinanzi ad essa per poi lasciarsi superare. È provato che una persona riesce a tenere testa alla corsa del toro per 20 secondi dopo di che si deve spostare. Il rischio di cadute o di “empitonate” taurine nasce in questa fase in cui ci si defila per fare passa la mandria e si viene travolti la folla: pericolo numero uno della manifestazione. Il risultato è cadute rovinose a catena. I tori percorrono un tracciato di circa 850 metri in 2minuti e 10 secondi…Corrono eccome! L’arrivo nell’arena e poco prevedibile in quanto la folla si distribuisce sulla circonferenza della stessa e i tori sfilano fino all’uscita, oppure se la prendono con qualcuno…A discrezione.
Una volta terminato tutto entrano i torelli giovani i quali permangono per qualche minuto scalciando e incornando le persone; le corna sono avvolte da protezioni di gomma.
È possibile assistere alla corsa sia dalle transenna sia all’arena: il prezzo per quest’ultima è 6 euro.
Sei dei dodici tori alle 18.30 dello stesso giorno faranno parte della corride che li vedrà protagonisti sconfitti nel 99,9% dei casi. Noi siamo riusciti a vedere la vittoria del toro…Gran giorno quello! Assistere alla corrida costa 28 euro e tante ore di coda per acquistare: noi 4 ore.
Da visitare è il bar descritto da Hemingway, che si trova nella piazza principale e farsi travolgere dalla Fiesta per eccellenza. La notte è anche disco con la città che arricchita da americani, francesi, baschi, spagnoli e italiani…Noi, pochi ma buoni…E campioni del mondo!! Buona Fiesta a todo 100.