Itinerario tra Palmanova e Aquileia
Aquileia
Aquileia, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è tra i luoghi più importanti nella storia del Friuli Venezia Giulia e d’Italia.
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Vanta tra i più ricchi resti archeologici di epoca romana in Italia, fu una delle città di riferimento del primo cristianesimo divenendo sede del patriarcato e principale centro politico, culturale in epoca medievale. Successivamente fu amministrata dai Veneziani e poi dall’Impero Austro-Ungarico fino alla Grande Guerra.
Il grande porto fluviale commerciale, faceva di Aquileia una delle città più ricche ed importanti dell’Impero Romano.
Percorrendo un lungo viale alberato, si raggiunge l’ampia area con le rovine, dell’antico porto fluviale (I sec.) lungo circa 350 metri e largo circa 50 metri costruito sull’antico letto del fiume Natissa.
Il porto fluviale di Aquileia era posto presso le antiche mura cittadini, alle quali si addossavano i magazzini di stoccaggio. Nel corso dei secoli subì varie evoluzioni con l’espandersi della città e al cambiamento della struttura delle mura.
Il molo, dove arrivavano merci provenienti da tutto il Mediterraneo, è formato da due banchine su doppio livello con anelli d’ormeggio, i resti dei magazzini di stoccaggio delle merci e le rampe che collegavano gli imbarchi alle strade lastricate che permettevano il trasporto dei prodotti al Foro.
Andando nel centro del borgo, si raggiunge il Complesso della Basilica Patriarcale di Aquileia (1031), uno dei primi luoghi di culto cristiano, che ha avuto un ruolo importante nell’evangelizzazione e diffusione del Cristianesimo in Europa.
La Basilica presenta uno stile romanico-gotico con un maestoso interno arricchito dalla magnifica pavimentazione a mosaico (IV sec.) è suddiviso in 9 riquadri e misura circa 750 Mq, il più esteso mosaico paleocristiano del mondo occidentale.
Il grande mosaico rappresenta alcune scene di significato simbolico e le storie del profeta Giona.
L’abside conserva un maestoso affresco con al centro la Madonna in trono e, ai lati e nella parte inferiore, alcuni martiri della tradizione aquileiese.
Si giunge poi alla Cripta degli affreschi impreziosita da pitture del XII secolo, dove vengono rappresentate 19 scene con le Storie di Ermacora e Fortunato che raccontano le origini del cristianesimo ad Aquileia.
Nelle quattro lunette invece sono raffigurate le scene della Passione di Cristo e la Morte di Maria, poi le figure di Santi e nella volta centrale, la Madonna in trono col Bambino fra i simboli degli Evangelisti e Cristo in trono fra gli Angeli.
Proseguendo il percorso si arriva alla Cripta degli Scavi, zona archeologica sotterranea cui sono visibili resti archeologici di quattro epoche diverse.
Nell’Aula Teodoriana, si possono ammirare mosaici raffiguranti svariati animali raffigurati posizioni strane o con oggetti particolari.
Uscendo dalla Basilica, posto di fronte ad essa vi è il Battistero (IV sec.), dalla forma ottagonale con al centro la vasca battesimale di forma esagonale circondata da colonne che sorreggevano una copertura.
l’Aula Meridionale del Battistero (Südhalle) presenta una rilevante ed interessante pavimentazione a mosaico, suddivisa in ottagoni in cui sono raffigurati alcuni animali e ai lati decorazioni geometriche.
Sulla parete si nota una parte di mosaico che raffigura un pavone, che decorava l’abside.
La presenza di alcuni sarcofagi indica che il luogo venne utilizzato per le sepolture in età Medioevale.
Si raggiunge poi la Domus e Palazzo Episcopale dove sono visibili alcuni resti di un quartiere della città romana che si sviluppò a partire dal I secolo a.C. sul quale si sono sovrapposti elementi successivi.
Si possono infatti ammirare le strutture di una Domus del I secolo, la grande aula absidata del IV secolo e i resti del Palazzo Episcopale.
I primi resti che si vedono sono quelli del Palazzo Episcopale (V sec.), una lunga sala probabilmente collegata direttamente alla Basilica, che mostra un mosaico pavimentale con motivi geometrici complessi e una parete.
Al livello più profondo sono state rinvenute parti di una Domus del I secolo, con decorazioni ad affresco.
Il percorso termina poi all’aula absidata appartenente ad una Domus del IV secolo, misura oltre 5 metri ed è riccamente decorata da un pavimento musivo con semplici trame a esagoni e cerchi allacciati con figure policrome.
Il biglietto del complesso basilicale comprende:
- Basilica con le cripte
- Battistero
- Süd halle
- Domus e Palazzo Episcopale
- Campanile (Sospeso nel periodo in cui ero sul posto)Prezzi:
- Adulti: € 10,00
- Gruppi: € 7,50 (min. 15 persone)
- Bambini fino a 10 anni compiuti: Ingresso gratuito
- Ingresso Gratuito ai possessori della FVGcard
All’esterno dell’abside alla Basilica si sviluppa il Cimitero degli Eroi di Aquileia, sito storico molto importante perché da questo luogo è partita nel 1921 la salma del Milite Ignoto verso l’Altare della Patria a Roma, il cui scultore è di Sacile (PN).
Raccoglie 214 salme dei primi caduti nel 1915 sistemate in tombe individuali, all’altezza dell’abside un grande sarcofago in pietra custodisce le 10 salme dei soldati ignoti raccolte sui vari campi di battaglia.
Vennero recuperate ed esposte 11 salme all’interno della Basilica, la Sig.ra Maria Bergamas, scelta come la “Madre Ideale”, in rappresentanza di tutte le madri dei soldati disperso, indicò a caso una delle salme, questa fu portata a Roma in modo solenne per essere custodita nell’Altare della Patria, simbolo dei caduti di tutte le guerre.
Le tombe presenti sono caratterizzate da una croce in ferro ornata da un intreccio di alloro e quercia, riportano il nominativo del caduto con la frase in latino “Morire per la Patria è dolce e decoroso”.
Si trova inoltre la tomba di Giovanni Randaccio, Maggiore dei Lupi di Toscana (77° R. F.), amico di Gabriele D’Annunzio e suo compagno, caduto sul Timavo.
Ai lati del cimitero altre due sculture dedicate a tutti i Caduti, rendono ancora più emozionante questo luogo sacro, “Il Sacrificio” (1921), opera marmorea che raffigura Gesù Cristo in croce mentre conforta due fanti morenti ai suoi piedi e “L’Angelo della carità” (1917) dove un soldato morente è sostenuto da una figura femminile con le ali.
Aquileia ha ospitato le riprese de “𝐋𝐚 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚”, docufilm ripercorre attraverso ricostruzioni filmiche e repertori d’epoca la vicenda storica del Milite Ignoto attraverso gli aspetti umani dei protagonisti.
Il 4 Novembre 2021 sarà trasmesso in prima serata su Rai 3, in occasione del Centesimo Anniversario dalla tumulazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria a Roma.
Il film diretto da Francesco Miccichè, ha tra i protagonisti Cesare Bocci, Alessio Vassallo e Sonia Bergamasco che interpreta Maria Bergamas.
Cento anni fa, nell’Ottobre del 1921, la salma di un soldato senza nome caduto nel fronte della Grande Guerra partì da Aquileia in direzione Roma, Altare della Patria.
Era il viaggio del Milite Ignoto.
Un modo solenne per ricordare, senza distinzioni di provenienza, grado e condizione sociale, tutte le centinaia di migliaia di soldati che caddero tra il 1915 e il 1918 e che in molti casi non poterono nemmeno essere tumulati in una tomba con il loro nome.
(Fonte: https://www.turismofvg.it/)
A ridosso della Basilica Patriarcale, nei pressi del parcheggio vicino alla biglietteria, si trova il Fondo Pasqualis (V sec.), il complesso dei mercati meridionali di Aquileia.
Non molto distante dal complesso della Basilica Patriarcale di Aquileia si trova il Foro Romano (I-II sec.), cuore pulsante della vita politica, amministrativa e sociale della città.
L’antica piazza si estendeva per circa 115 metri in lunghezza e 57 in larghezza, era lastricata e sui lati si trovavano dei portici rialzati dove si trovavano le botteghe.
Il lato meridionale del Foro era occupato dalla Basilica, della quale non rimangono molti resti, vi si svolgevano le attività amministrativo-giuridiche del Senato cittadino.