Palinuro, perla del Cilento
Mare blu, baie rocciose e alle spalle una rigogliosa pineta
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Siamo partiti per Palinuro in due, io e mio marito, per un week end romantico, lontani da pensieri e problemi. Il viaggio lungo la Salerno- Reggio Calabria per fortuna è stato tranquillo, senza troppo traffico nonostante i continui cantieri di lavori in corso. Consiglio prudenza e rispetto dei limiti di velocità! Arrivati a destnazione lo spettacolo ci ha incantato: proprio di fronte al nostro hotel – La Torre, adiacente a un’antica torre saracena- il porto turistico e un mare blu da favola con baie rocciose e alle spalle una rigogliosa pineta. Un paradiso! L’albergo è un piccolo gioiello, pulito, confortevole, stanze belle e nuove.La nostra aveva una spledida vista sul mare e un grande terrazzo con sdraio per prendere il sole, angolo cottura con frigobar ben fornito di bevande e lavabo. Siamo usciti per una passeggiata al porto. Ci sono pescatori e sub che tornano dalle escursioni in mare e regna una tranquillità surreale: nessun rumore molesto, solo pace e odore di bouganville. Dagli alberi sul ciglio della stradina checonduce al porticciolo abbiamo raccolto e mangiato gelsi bianchi squisiti e abbiamo ammirato con un pò di invidia (noi abitiamo in una città fredda) piante di limoni e fichi d’india e splendidi olivi. La sera scorpacciata “Da Carmelo”, un trionfo di pesce frschissimo e un servizio ineccepibile. I piatti sono stati cucinati con mirabile maestria, dall’antipasto- carpaccio di salmone-ai primi-spaghetti alla Carmelo gamberie e peperocino e spaghetti vongole e patate- al secondo- una pezzogna cotta al sale e divinamente- al dessert. Torta ricotta e pere e delizia al limone. Infine assaggi di liquori casarecci- al finochietto selavatico, alla liquirizia, al cioccolato e un conto giusto. Circa 50 euro a testa. La mattina dopo, all’alba, gita alle grotte marine con il gozzo di “Alessandro”(sulla spiaggia del porto) guidati dall’eccezionle Vincenzo, un ragazzone simpatico e colto che con grande competenza ci ha narrato storie e leggende su Palinuro(nome del nocchiero di Enea) condite da battute e aneddoti divertenti. La grotta azzurra è uno spettacolo indimenticabile:il mare è di un blu intenso mai visto prima. Capo Palinuro, a forma di pentadattilo, rivela sorprese continue:anfratti rocciosi, una finestrella naturale nella roccia da cui riesci a scorgere la stazione meteo, scogli che per l’erosione degli agenti atmosferici hanno assunto la forma di mammut o di coniglio, baie incontaminate raggiungibili solo via mare. Che favola! Anche il centro del paese merita un visita:vie e viuzze senza frastuono, con tante botteghe allegre e colorate fra cu perfino il calzolaio che fabbrica scarpe belle ed economiche. Come dicono i locali Palinuro è davvero la perla del Cilento!