I Palij di Sant’ Alberto a Pietramontecorvino

Una gita fuori porta tra Fede e Natura!
Scritto da: angelita.simone
i palij di sant' alberto a pietramontecorvino
Viaggiatori: 1
Spesa: Fino a €250 €
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Pietramontecorvino,”Préte” in dialetto petraiolo, uno dei borghi più belli d’ Italia e bandiera arancione del Touring Club Italiano, ogni 16 di Maggio si prepara al pellegrinaggio del Santo Patrono, Sant’ Alberto, un vescovo cattolico italiano.

Una carovana di fedeli che per 7 chilometri sviluppa un cammino di devozione, tradizione e identità culturale…e per chi non è credente non c’è molta differenza, lo spettacolo è ugualmente suggestivo e difficile da spiegare.

Ovviamente io e mio marito non potevamo mancare.

Ci svegliamo di buon ora perché la processione parte alle 8.00 del mattino da Pietramontecorvino, per dirigerci verso la “Vecchia Cattedrale del Borgo” un sito archeologico in cui si trovano i ruderi dell’antica Cattedrale dimora di Alberto il Normanno e la “Sedia del Diavolo”, la vecchia torre di Montecorvino.

Una volta arrivati, parcheggiamo a valle e percorriamo i 7 chilometri a piedi e in salita, tira un vento fortissimo anche se caldo che ci destabilizza un po’ però il panorama è mozzafiato e ripaga gli sforzi. Arriviamo con netto anticipo e cominciamo a gironzolare, ci spostiamo verso l’antica torre incuriositi dal nome e per le nostre solite foto! Ci godiamo il profumo che arriva dai campi di grano ancora verde e a dire il vero ripensiamo a tutta la storia che da più di 100 anni spinge tutti questi partecipanti a percorrere il sentiero in terra battuta sino a questi ruderi.

La leggenda narra che Sant’Alberto il Normanno apparve in sogno a due donne, dicendo loro che per alleviare l’opprimente sete dei campi, la popolazione locale avrebbe dovuto compiere un pellegrinaggio penitenziale fino alla vicina Montecorvino. Così fecero e al ritorno le nuvole riversarono sui campi la pioggia promessa.

Devo dire che, considerando la rigogliosa vegetazione che si vede da quassù, un miracolo ai tempi deve essere davvero avvenuto. Aspettiamo circa un’oretta e da lontano cominciamo a sentire grida di incitamento e a vedere questa lunga fila di uomini e pali salire. Il vento tira fortissimo, deve essere molto faticoso reggere in equilibrio questi pesantissimi fusti: pali di legno che possono pesare fino a 150 kg, sorretti per lo più da giovani, tantissimi giovani che li mantengono dritti come aste di bandiera attraverso delle lunghe funi. C’è tantissima euforia nell’aria e tantissima soddisfazione, lo leggo sui volti stanchi di questi ragazzi dalle maglie madide di sudore e dall’animo più leggero.

È ormai ora di pranzo e vedere tutta quella fatica ci ha fatto venire fame. Attendiamo la Benedizione del Santo e la fine della celebrazione religiosa, poi ripercorriamo tutti e 7 i chilometri per ritornare alla macchina. Per fortuna, questa volta, la strada è in discesa! Decidiamo di raggiungere il centro storico di Pietramontecorvino, che merita assolutamente una visita sia per la Torre Normanna che per la Chiesa Matrice che per il Palazzo Ducale e di andare a mangiare un bel panino col ” capecolle”, salume tipico, accompagnandolo ad un bicchiere di Cacc’e mitte, il celebre vino della zona di Lucera.

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