Palermo: istruzioni per l’uso

Informazioni pratiche per scoprire la città
Scritto da: modicat2
palermo: istruzioni per l'uso
Partenza il: 03/03/2016
Ritorno il: 07/03/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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PALERMO ISTRUZIONI PER L’USO

Arrivare a Palermo

A Palermo ci si arriva o con l’aereo o con il traghetto da Napoli. Noi abbiamo preso un volo della Volotea da Napoli spendendo 90 euro in due andata e ritorno. Noi ci siamo stati a Marzo e, salvo che non piova, la città in questo periodo ha meno turisti ed è più accogliente!

Arrivati all’aeroporto, che è abbastanza lontano dalla città, avete tre scelte. Un taxi privato che costa circa 45 euro, oppure prendete il bus che parte a destra, nel parcheggio fuori dall’aeroporto e parte ogni mezzora, e vi porta in centro con 6,30 euro a testa; oppure, proprio vicino allo stazionamento dell’ autobus, verrete assaliti dal personale dei taxi collettivi che a 7 euro a persona vi portano più velocemente al centro. Abbiamo scelto il taxi perché più comodo e veloce. Ci ha portato direttamente sotto il nostro hotel ed è stato un tragitto di circa 20/25 minuti.

Come è fatta Palermo?

Palermo si allunga sul mare, ma la cosa incredibile sono delle strade, lunghe anche 12 kilometri che la attraversano, parallelamente al mare. Ad esempio, via Libertà che continua in Via Ruggiero VII, che continua in Via Maqueda, che continua ecc. ecc. Comunque, Via Roma e Via Maqueda sono le strade centrali principali. A 90°incrociano Via Vittorio Emanuele e Via Cavour o anche altre strade, ma comunque una mappa di Palermo rende il tutto più facile. Lungo via Ruggiero VII-Via Maqueda ci sono i due teatri principali: Il politeama a Piazza Ruggiero VII e il Teatro Massimo in Piazza Verdi. Questa è la zona che io chiamo il centro e che è pedonalizzata (Via Maqueda). Ci sono tanti bei negozi, specialmente di scarpe a via Roma e di lusso a Via Ruggiero VII.

Come girare Palermo?

Indubbiamente a piedi. Io vi consiglio di prendere una guida turistica autorizzata. Formando un gruppetto di amici vi costerà relativamente poco e non c’è modo migliore di conoscere una città se non con una guida. Alessandra D’Acquisto può essere una buona scelta (3388818375) altrimenti ci sono molti walking tour gratuiti (con mancia alla fine) che vi portano in giro. Vedete su Trip Advisor o su internet e ne troverete tanti.

I bus costano 1,90 euro ed il biglietto dura 90 minuti. Si comprano nei bar tabaccherie o anche a bordo del bus. I taxi non sono economici, ma a volte è necessario prenderli se avete poco tempo.

Un po’ di cose assortite da vedere

Di solito non elenco le cose che ci sono da vedere, ma solo quelle che abbiamo visto noi o che ritengo siano imperdibili. Eccovene una piccola lista.

Che percorso fare per vedere il meglio se ho poco tempo?

Partendo dal Politeama, verso l’alto, troverete via Santa Oliva, Via Carini, Porta Carini ed il mercato del Capo (che non è granchè, ma va visto) e continuando dritto arriverete alla Cattedrale.

Vista la Cattedrale e le tombe dei re normanni, salite a Piazza Indipendenza dove c’è il Palazzo dei Normanni che va assolutamente visto assieme alla Cappella Palatina che è una cosa unica al mondo.

Da piazza Indipendenza, sotto il Palazzo dei Normanni, prendete l’autobus circolare 327 che vi porta alle catacombe dei Cappuccini. Imperdibili perché davvero uniche! Tornando nella piazza Indipendenza, sempre con lo stesso bus o con un taxi, scendete a piedi dal Palazzo dei Normanni, verso il mercato di Ballarò che vale assolutamente la pena di essere visto perché è davvero caratteristico e con prezzi così bassi che viene da piangere pensando a quanto paghiamo le stesse cose a casa nostra. Traversato Ballarò uscirete su via Maqueda, vicino alla chiesa della Martorana che va assolutamente vista, la fontana della Vergogna ed i Quattro Canti (che se avete una guida ve li spiegherà bene, altrimenti non capirete che ci stanno a fare, e che cosa rappresentano, le statue che ci hanno messo).

Lungo via Vittorio Emanuele scendete fino a via Roma e svoltando a sinistra tornerete verso i teatri ed il centro (non perdete la chiesa del SS Salvatore al n.328!).

La cattedrale, con le tombe dei re normanni e di federico II dovete vederla per forza e poi anche il Palazzo Abatellis. Lì guardate il fantastico affresco chiamato “il trionfo della morte” di anonimo del 1446, (che ha ispirato anche Guernica di Picasso) e godetevi la straordinaria Annunciata di Antonello da Messina.

Visitate la Chiesa del Gesù, la Chiesa del Carmine a Ballarò, San Giovanni degli Eremiti con il suo delizioso giardino, Chiesa di san matteo a Via V.Emanuele/Quattro canti.

Non mancate il museo del vino a via IV aprile, pal. Palagonia, dove per 5 euro il direttore Dr. Guido Ferla, un simpaticissimo personaggio, vi farà da guida e vedrete delle cose interessantissime. Di fronte al numero 13 andate a vedere dei lavori di cartapesta artigianali, specialmente i cavallucci, veramente deliziosi e compratevene uno come ricordo.

Nella piazza Marina vedrete un incredibile ficus di 170 anni nel giardino Garibaldi ed il palazzo Chiaromonte/Steri con i graffiti delle carceri borboniche e le sale affrescate da Guttuso. Nella stessa piazza, la domenica, c’è un divertente mercatino delle pulci che vale la pena di visitare. Saltate la nominata Vucciria perché non c’è niente da vedere.

Non mancate a Via Vittorio Emanuele 382, la chiesa del Santissimo Salvatore che è davvero speciale perché è tonda e dove Francesca, esperta d’arte ve la illustra per 1,50 a persona. Vicino alla Piazza XIII Vittime, vicino al mare, non mancate di vedere, in via Valverde l’Oratorio del SS Rosario che va visto ed illustrato da una guida perché interessantissimo.

Entrate in ogni chiesa o chiesetta che troverete aperta e godetevi le statue spagnoleggianti di santi, madonne e crocifissi che sono davvero speciali.

Con l’autobus 329 cittadino o con l’autobus della AST (entrambi partono dall’angolo di Via Calatafimi con la piazza Indipendenza) salite a Monreale (25 minuti di percorso) e visitate il duomo che è una cosa che, assieme al chiostro, vi lascerà senza parole. L’autobus parte ogni ora e dieci… quindi studiatevi bene gli orari. Il duomo, al mattino apre 8,30-12,45, al pomeriggio riapre alle 15,30 fino alle 17,30 e tenete presente che vi servono circa due ore per vederlo bene e mangiare una fetta di cassata strepitosa al bar centrale in piazza.

La domenica, l’associazione Sicilyemotionaltours (3276678054) organizza tour tematici in città a 7 euro a testa. Ma di tour organizzati ce ne sono tanti. Accertatevi sempre che la guida sia una guida autorizzata. In questo caso si chiama Sara Cirincione ed è molto brava.

Dormire a Palermo

Scelta enorme di alberghi, B&B, ecc. La scelta da fare è prendere l’hotel che più si adatta alla vostra tasca, ma che sia in centro. Centro vuol dire vicino al Teatro Massimo o al teatro Politeama. Abbiamo scelto l’Hotel Joli perché aveva un’ottima offerta. E’ un hotel molto carino, familiare, con arredamento un po’ retrò, ma simpatico. Il personale è cortese e gentilissimo. La colazione del mattino è ricchissima di dolci con una piccola possibilità di salato. Tutto molto buono e fresco. Si trova a metà strada fra i due teatri un po’ più verso il mare in via Amari. La cosa positiva è che vicino ci sono un numero infinito di ristoranti e ristorantini per tutti i gusti e per tutte le tasche, l’unica cosa negativa e che proprio vicino c’è un pub che se ne frega di suonare musica a tutto volume fino all’1 di notte e pare che nessuno riesca a farlo tacere. Io ho il sono duro e dopo una giornata in giro a piedi si è stanchi, per cui non mi ha dato molto fastidio, ma a qualcuno potrebbe disturbare. Nel caso chiamate i Carabinieri e fatelo tacere.

Mangiare a Palermo

Inutile dire che c’è da mangiare dappertutto e in generale è tutto molto buono.

A Palermo si devono assaggiare varie cose, fra cui le panelle (quadratini di ceci fritti) che vanno mangiati caldissimi e con un goccio di limone sopra, i croquet di patate che qui mangiano anche nel panino e soprattutto gli arancini di riso che qui si chiamano Arancine, al femminile. Sono palle di riso impanate e fritte con un ripieno a scelta all’interno. Ce ne sono tanti tipi ed il prezzo è fra 1,40 e 2,00 euro. Io consiglio quella al ragù che da Spinnato è con salsa e poca carne oppure al bar Santoro, piazza indipendenza di fronte al Palazzo dei Normanni che le fa con riso, zafferano e tanta carne. Ogni arancina pesa quasi mezzo chilo e vale un primo piatto. Dopo un’arancina ci vuole solo un bel cannolo e il pranzo è fatto.

I carciofi preparati in vario modo sono ottimi ed ovviamente il pesce è un’altra caratteristica di Palermo. La pasta alla norma e la pasta con le sarde sono un’altra specialità locale. Non mancate di assaggiare la caponata di melanzane che è un misto di sedano,olive verdi, pomodoro, capperi e, ovviamente melanzane in agrodolce.

Come ristoranti posso dirvi che abbiamo provato la pizzeria-ristorante Primavera a Via Principe di Belmonte (100 metri dal Politeama) che prepara cose buone, ma che a noi non hanno entusiasmato perché non ci piace molto l’agrodolce che invece va molto nella cucina palermitana. Prezzo medio alto, ma fa offerte di menù.

Ristorante Leone, alla fine di Via Cavour, vicino alla chiesa di (chiusa) San Giovanni dei Genovesi, è bello e raffinato. Personale simpatico e di prezzo medio alto, dove sicuramente i ravioli con ricotta, noci, salsa e melanzane, sono da provare.

Quello che è stata una sorpresa sul prezzo è stato Umberto a Ballarò (all’ingresso dell’omonimo mercato). Nel senso che ha cose buonissime e cotte al momento sulla piastra, ma il conto è stato piuttosto salato rispetto a quello che ti aspetteresti da una trattoria spartana in mezzo a un mercato molto popolare come Ballarò.

Per uno spuntino veloce e non solo, Nonna Gilda a Via Principe di Belmonte fa degli involtini di carne che sono ottimi come anche le focaccette/pizzette con vari condimenti. Cucina Messinese, molto economico.

Poi ci sono negozi di street food dappertutto. Degli amici mi hanno raccomandato la trattoria Ferro di Cavallo, ma non l’ho provata. Il pane con sopra il sesamo è di una bontà incredibile e lo trovate dappertutto.

Se restate a Palermo nel weekend, ricordatevi di prenotare altrimenti restate fuori dai locali migliori.

Per i dolci è un discorso a parte, perché dolci così buoni, quasi tutti con ricotta o pasta di mandorle, li trovate solo in Sicilia. Vicino al teatro Politeama, c’è Spinnato che è il non plus ultra delle pasticcerie, con panificio e rosticceria di altissimo livello, ma anche la pasticceria bar Cheri a fianco al Teatro Politeama merita un applauso specialmente per i suoi bignè mignon alla panna.

I biscotti di pasta di mandorle sono deliziosi. Spinnato li ha tra i 28 ed i 40 euro al kilo. La Cherì li vende a 18 euro, ma ad esempio nella panetteria a Porta Carini, appena dietro la porta (entrando nel mercato del Capo) li pagherete solo 12 euro al kilo… Ovviamente una differenza c’è… per cui regolatevi con la vostra tasca.

Ricordate che i dolci, e specialmente i cannoli, all’aeroporto ve li fanno imbarcare senza storie anche se ne portate via alcuni chili come noi. Un’altra ottima pasticceria è il bar centrale a Monreale nella piazza del Duomo. Una cassata buona come quella, mai l’ho mangiata in vita mia.

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