Paesi Baski

Dopo esserci documentati sui Paesi Baski su turistipercaso ed altri siti internet, si parte il 18.08.2009 a mezzogiorno circa da Sanremo, direzione Bilbao. Ovviamente non ci dirigiamo direttamente a Bilbao ma, dopo diverse ore di viaggio con varie soste, arriviamo intorno alle 7-8 di sera a Lourdes; visto che è praticamente sull’itinerario, una...
Scritto da: criminal
paesi baski
Partenza il: 18/08/2009
Ritorno il: 26/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Dopo esserci documentati sui Paesi Baski su turistipercaso ed altri siti internet, si parte il 18.08.2009 a mezzogiorno circa da Sanremo, direzione Bilbao. Ovviamente non ci dirigiamo direttamente a Bilbao ma, dopo diverse ore di viaggio con varie soste, arriviamo intorno alle 7-8 di sera a Lourdes; visto che è praticamente sull’itinerario, una pausa di riflessione purificatrice dell’anima sembrerebbe come minimo di dovere. Si prende il primo hotel che capita, ceniamo e visitiamo il santuario, ma dato che c’era una messa in corso, non siamo riusciti a visitare la grotta. Il giorno dopo facciamo un giro per Lourdes e poi andiamo alla grotta, dove una preghierina non fa mai male; Cmq ci sentiamo in dovere di affermare che Lourdes è diventato un grande business quindi, per quanto ci riguarda, l’importante, a nostro avviso, è la Grotta di Bernadette. Dopo mezzogiorno, ci dirigiamo a Bayonne, dove arriviamo dopo circa 1 oretta e mezza. Pranziamo nel centro storico di Bayonne, e dopo aver notato che i franzosi aquitani rinnegano la marsigliese preferendo essere baski anzikè transalpini, andiamo a Biarritz, bellissima cittadina turistica di lusso franzosa. Per fortuna il caldo è accettabile e, dopo aver fatto un breve giro per Biarritz, dopo un’altra oretta di viaggio giungiamo a San Sebastian; la città è sembrata bellissima ma purtroppo, dopo aver girato per un paio d’ore come lo sterco nei tubi, non riusciamo a trovare un posto in albergo. A quel punto Max propone di andare direttamente a Bilbao e, accordato il consenso da parte di Alessandra, si riparte e dopo un’oretta circa arriviamo a Bilbao. La fortuna vuole che in quella città è in corso la Semana Granda (hasta Nagusia, in Talledo, ovvero dialetto Basco); semplicemente grandiosa. Dopo aver trovato gli alberghi esauriti, tutti dico tutti, ecco che come per incanto all’Ibis di Bilbao Centro troviamo una camera libera; perfetto, l’hotel è in centro. Basta prendere possesso della camera x 3 giorni, parcheggiare l’auto nel parcheggio dell’Hotel e dopo poco ci troviamo coinvolti nella movida di Bilbao. Spettacolare, questi fanno festa x una settimana intera, tutti x strada a bere come le spugne, dai neonati agli ultraottantenni; la città, soprattutto nel Casco Viejo e dintorni, è colma di stand dove si beve e come optional si mangia. Scopriamo che nel Pais Vasco, la Sangria è brodaglia x turisti; a Bilbao si beve il Kalimocho (3/4 di vino tinto e ¼ di Cola), e se ne scolano a litri. Noi abbiamo preferito cominciare con la birra per poi finire a Cubalibre e Mohito, con una serie di Tapas (pintxos) di intermezzo. Dei 3 giorni alcoolici trascorsi a Bilbao non ci siamo mai annoiati, e cmq precisiamo che non ci siamo mai ubriacati, ma ci siamo semplicemente limitati a calarci nell’aria festosa della città. Purtroppo ci siamo persi la partita di calcio di Uefa Athletic Bilbao-Tromsoe, però il giorno dopo ci siamo rifatti con gli interessi: Corrida, con tanto di scontri tra animalisti e Polizia. Per nostra fortuna l’arena è a 300 metri dall’hotel quindi, dopo una siesta pomeridiana, alle 18 ci rechiamo all’arena per la corrida; e parliamo di corrida vera, non per turisti, in quanto di italiani non ne abbiamo visto neanke l’ombra. Magari ai più potrà non piacere la nostra scelta, ma la Corrida fa parte della cultura Spagnola, quindi perché perdersela???? Cmq purtroppo per loro, il Torero ha fatto fuori 6 tori con la gente che tifa come se fosse allo stadio a vedere una partita di calcio; Max tifava per il Toro e quasi quasi in un’occasione il Torero (un figone della madonna a detta di Alessandra) ci stava per lasciare le penne in quanto un Toro, particolarmente incazzuso, con una culata lo ha fatto volare per aria. Cmq dopo due ore di spettacolo, si torna in albergo, doccia e poi di nuovo immersi nella movida; immancabili 40 minuti di fuochi artificiali tutte le sere. Dopo tre giorni pieni di Bilbao, lasciamo la città per dirigerci verso la costa atlantica del golfo di Biscaglia (Bizkaia). Ah dimenticavo, ovviamente tra un pintxos ed una birra c’è scappata pura la visita al Museo Guggenheim, ovviamente di dovere; che dire sul Guggenheim??? Dipende dai gusti artistici di ognuno di noi, cmq non si può non visitarlo; a noi è piaciuto; tutto qua. Consigliamo di fare anche un po’ di shopping in quanto i prezzi nei negozi sono di circa un 15 % in meno rispetto all’Italia, soprattutto settore abbigliamento.

Dicevamo, si parte da Bilbao per visitare la costa. E qui si aprono scenari incantevoli; spiagge immense che si alternano a precipizi sul mare. E poi il mare è stupendo ed in quella zona, scopriamo che impazza il Surf in quanto ci sono le onde alte e lunghe come quelle della California. Praticamente lungo la costa, tra un promontorio e l’altro, ci sono piccolissimi villaggi ben tenuti e soprattutto ben edificati senza deturpare il paesaggio; ci fermiamo a Baiko, il quale ovviamente non è citato in nessuna guida turistica. Male, anzi, malissimo. C’è una spiaggia grandissima, pensiamo lunga un paio di chilometri con un bagnasciuga di almeno 50 metri, dato che la marea sale e scende più volte al giorno. Cmq, dopo aver pranzato a base di pesce in un ristorantino sul mare, ci guardiamo in faccia e corriamo verso la macchina e, dopo 1 minuto, et voilà, costume, asciugamano e ciavatte e di corsa in spiaggia. Mentre Alessandra si lascia baciare dal sole (visto che il sole bacia solo i belli), Max va a fare praticamente il mongolo in mezzo alle onde oceaniche, dominando come Dio Nettuno la prepotenza del mare, con bagnini alla Bay Watch, acuti osservatori dei bagnanti, pronti ad intervenire in soccorso di eventuali sfigati con surf, quad e gommoni. A proposito, chi l’ha detto che l’acqua dell’oceano è freddissima???? E’ semplicemente leggermente più fredda del Mediterraneo quindi, poche storie .. Tutti in acqua; e le onde??? Altro che quelle finte degli Acquapark, quelle sono vere, alte e lunghe … Esperienza bellissima ed indimenticabile. Sembra inutile infine dire che il mare è pulitissimo e la spiaggia idem.

Ok, finito mare che si fa???? Max apre la cartina, e constata che sono quasi le 7 di sera, e Pamplona sembra essere a non più di 120 km. Si parte per Pamplona. Giungiamo alle 8,30 circa di sera, prendiamo il primo hotel che ci capita in centro (Hotel Europa, ve lo consigliamo, 3 stelle nella Piazza principale, consigliato guida Michelin a 75 Euro prima colazione inclusa).

Dato che capitiamo di sabato, di corsa a fare doccia e poi ci precipitiamo nelle viuzze di Pamplona. Ed anche li la musica non cambia, anche se Palmpolna è nella Navarra, l’influenza basca è notevole e quindi anche scritte e dialetto, compreso usi e abitudini, ovvero anche Pamplona è piena zeppa di tapas bar e quindi??? Tutti che magnano e bevono facendo il giro dei bar; e noi siamo da meno??? Certo che no.

Comunque, tra un bar e l’altro, abbiamo potuto ammirare Pamplona che è stupenda. Una piazza maestosa contornata di viuzze strette e suggestive. Da visitare, senza ombra di dubbio.

Il giorno successivo decidiamo di dirigerci verso Zaragozza. Un viaggio allucinante, due ore di Autobhia (autostrada) in mezzo al deserto dell’Aragona. Poi all’improvviso si apre questa città grandissima con un caldo torrido. Cmq, eccezzion fatta per la Plaza del Pilar dove abbiamo visitato la chiesa della Madonna del Pilar (da vedere), pranziamo e ce ne andiamo via; troppo caldo e poi la città non ci ha ispirato, forse perché domenica e quindi tutto deserto.

Si riparte e dove si và???? Visto che dobbiamo rientrare in Italia, decidiamo di andare sul Principato di Andorra. Altre 3 ore di macchina sempre in mezzo al deserto, di cui 1 ora di autobhia e 2 ore di statale, sempre con caldo torrido fino a quando cominciamo a salire sui Pirenei. Entriamo in Andorra con la macchina in riserva, quindi approfittiamo del primo vantaggio economico e si fa gasolio a 0,80 cent x litro, niente male, con 45 euro riempiamo un serbatoio di quasi 70 litri, i quali basteranno x gli ulteriori 800 km circa x rientrare a casa.

Andorra è allucinante, è praticamente un susseguirsi di negozi e centri commerciali a 2000 metri d’altezza. Visto che giungiamo sul Principato alle 8 di sera, prendiamo hotel nella capitale La Vella e confermiamo la stanza x 2 giorni. Avrete già immaginato il motivo. Ci siamo concessi una giornata piena di shopping sfegatato. Cmq gli alberghi hanno tutti la stessa tariffa, a seconda delle stelle. Noi abbiamo preso 3 stelle a 59 Euro (pure consigliato guida michelin) prima colazione inclusa. L’unica cosa cara che c’è ad Andorra sono i parcheggi. Cmq il giorno successivo shopping sfegatato. Cosa conviene ad Andorra??? Sigarette (2 Euro) carburanti (1,10 euro la benza e 0,80 il diesel), e poi x tutto il resto gli stessi prezzi italiani decurtati dell’Iva e di un ulteriore 10 % circa. Andarci di proposito non è assolutamente il caso, ma se vi trovate da quelle parti allora il gioco vale la candela. Il giorno successivo si riparte direzione Carcassonne, che è di strada x il rientro ed è a circa 2 ora dal Principato. A proposito, per rientrare in Francia si scollina fino a 2400 metri, oppure a 1.800 metri tramite tunnel a pagamento. Consigliamo vivamente di scollinare i 2.400 metri in quanto si vedono delle vette imponenti e poi le cime Andorrine che danno verso la Francia sono stracolme di impianti di risalita; a giudicare dalle pendenze e dal numero di seggiovie e cabinovie che abbiamo visto, il prox inverno quasi quasi invece di andare in trentino la settimana bianca ci scappa ad Andorra, visto che la distanza da Sanremo è quasi uguale.

Cmq, dicevamo, dopo 2 ore giungiamo a Carcassonne; visitiamo e pranziamo nella citè, che praticamente è la parte medievale della città circondata da mura fortificate e castelli. Ripartiamo alle 6 di sera da Carcassonne e ce ne rientriamo in Italia pigiando un po’ sull’acceleratore infischiandocene dei Velox franzosi. Scattavano flash ogni 10 minuti, tanto la multa in Italia non arriva, non vi stiamo a spiegare il motivo ma dato che Max è del mestiere, fino a quando non ratificano gli accordi bilaterali italo-francesi per la riscossione delle sanzioni amministrative, potete osare … Basta che nnn vi fate fermare dai Gendarmi della Police Routiere altrimenti li sono dolori … Morale della favola, abbiamo speso poco meno di 2000 Euro, praticamente la metà di quanto avevamo in budget, senza badare a spese, shopping escluso, ovviamente) per 8 giorni di vacanza. Abbiamo scoperto posti fantastici, soprattutto i Paesi Baschi e l’Oceano, .. Che altro dire, ci riavviciniamo lentamente al quotidiano, monotono e stressante vivere .. Pensando ad altre appassionanti mete future .. Sempre e rigorosamente su turistipercaso.



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