Paesaggi scozzesi
Abbiamo prenotato alcuni dei B&B dall’Italia (alcuni tramite l’agenzia di viaggi e altri tramite il sito www.Visitscotland.Com ),altri invece li abbiamo cercati di volta in volta nei luoghi che più ci piacevano. Pur essendo agosto, non abbiamo avuto alcun problema a trovare posti dove dormire; le uniche località in cui è un po’ più complicato sono Durness (nell’estremo nord, dove le possibilità di alloggio non sono numerose come nel resto della Scozia),l’Isola di Skye ed Edimburgo (in agosto ci sono sia il Military tattoo che il Fringe festival, che attirano moltissimi turisti).
Edimburgo è un’elegante e accogliente città; durante il mese di agosto è a dir poco vivace e le strade sono affollatissime di turisti, oltre che di artisti di strada che improvvisano spettacoli per tutti i gusti. Per gli spostamenti conviene acquistare il Day Saver, biglietto dell’autobus con validità giornaliera, al costo di 2,5 sterline (2 sterline il sabato e la domenica).
Il Royal Mile (storica via del centro in gran parte pedonale) è pieno di negozi turistici mentre nella moderna Princes Street si trovano soprattutto negozi di abbigliamento e grandi magazzini (Jenners è uno dei più belli).
Il castello: arrivando verso le 9.30 è possibile evitare di fare file, cosa che invece in agosto è quasi la normalità, il biglietto d’ingresso è molto caro (9,5 sterline) come d’altronde per la maggior parte delle attrazioni turistiche, può quindi risultare conveniente acquistare la Explorer card che permette l’ingresso gratuito in una settantina di siti storici del circuito Historic Scotland (va però sottolineato che molti di questi sono rovine). Il castello, a mio parere, non è nulla di eccezionale, una grande rocca fortificata con gli interni spogli, però la vista sulla città è bellissima. Una curiosità è il piccolo cimitero per i cani reali che si può osservare dall’alto delle mura.
National gallery: In accoglienti e confortevoli sale dalle pareti bordeax, sono esposti bellissimi quadri sia di autori anglosassoni sia di artisti internazionali come Tiziano, Rembrandt, Monet, Gaugain, El Greco, ecc.
Per vedere una Edimburgo insolita si può partecipare al tour sotterraneo del Mary King’s Close, che percorre gli antichi vicoli della città situati sotto le City Chambers(attuale Corte di Giustizia)i quali mostrano come vivevano le classi indigenti nel 1500/1600.
Per mangiare consigliamo il pub The World’s End (in High Street),dove in ambienti tradizionali si mangiano piatti tipici della cucina scozzese (hamburgers delle dimensioni cicopliche e, per i gastronomi accaniti , da assaggiare l’Haggis, cioè le interiora della pecora stufate nella sacca dello stomaco ed accompagnate da purè di patate e rape). Per uno spuntino si può sostare al Clarinda’s Tearoom (Canongate street) dove si possono gustare delle ottime torte fatte in casa! Da Edimburgo ci dirigiamo a nord verso Aberdeen. Facciamo una breve sosta a St. Andrews per ammirare le rovine della suggestiva cattedrale immersa nella nebbia e vedere i campi da golf più famosi del mondo.
Se la giornata è serena può valere la pena fare una sosta ad Edzell per visitare i resti del castello e soprattutto il grazioso e curatissimo giardino circondato da mura piene di fiori, un luogo incantato dove sembra di essere fuori dal tempo.
Arriviamo ad Aberdeen di sera, quindi non vediamo molto della città che comunque non ci esalta, ci appare infatti estremamente moderna e grigia. Vale comunque la pena sostare nella zona almeno una notte poiché i dintorni sono caratterizzati da castelli spettacolari, fra i quali ricordiamo il Craigievar Castle. Proseguendo verso nord in direzione di Elgin passiamo per Dufftown, punto di partenza del Malt Whisky Trail. Decidiamo di visitare la Glenfiddich Distillery dove vengono mostrate le varie fasi (dalla distillazione all’imbottigliamento) del whisky. La visita è ben organizzata (ci sono guide che parlano diverse lingue, italiano compreso), sono gratuite e l’assaggio finale è davvero abbondante!! Giungiamo poi ad Inverness sul lago di Lochness: è una cittadina molto turistica con qualche buon pub tradizionale (noi ci siamo trovati bene al Blackfriars). Il lago non è certo tra i più affascinanti della Scozia, a causa dei troppi turisti che affollano la zona nella speranza di avvistare “Nessy” e che poi si dirigono all’Uruquart Castle sulla A82 (ma gli scorci più affascinanti si possono ammirare dalla meno trafficata B862 che corre dalla parte opposta del lago). L’Uruquart Castle si trova in una posizione molto suggestiva ma le rovine non giustificano l’alto prezzo del biglietto (6 sterline, ingresso gratuito con l’Explorer Pass).
Nei dintorni di Inverness si può anche visitare Fort George, un antico forte, tuttora abitato da militari, a forma di freccia diretta verso il mare , che le guide definiscono “uno dei più begli esempi di architettura militare in Europa”. Noi, pur non amando molto il genere militare, l’abbiamo trovata una visita interessante, ma preparatevi a camminare molto (la passeggiata lungo i bastioni è lunga oltre un miglio…).
Proseguendo verso nord, dopo una breve sosta nel grazioso paese di Dornoch, con le sue belle spiagge, abbiamo visitato il Dunrobin Castle (6,5 sterline), davvero molto bello! Il castello, residenza dei duchi di Sutherland è arredato con sfarzo ed eleganza. All’esterno del castello vengono organizzati spettacoli di falconeria per turisti, che però noi non ci fermiamo a guardare non condividendo l’entusiasmo nel vedere questi maestosi uccelli legati ed addomesticati come cagnolini da salotto… Proseguendo verso Durness, nei pressi di Lairgh, abbiamo l’occasione di vedere uno spettacolo della natura davvero emozionante: i salmoni che risalgono la corrente presso le Falls of Shin. E’ davvero impressionante vedere questi poderosi pesci lottare con tutte le loro forze contro l’impetuosa forza delle cascate del torrente. E’ uno spettacolo affascinante ed emozionante che lascia davvero senza parole… Procediamo quindi verso la parte nord occidentale della Scozia, il paesaggio cambia definitivamente e ci si trova isolati nella brughiera: senza vedere case né alcun tipo di costruzione (a parte una stretta strada ad una carreggiata) per decine di miglia…Mi raccomando fate rifornimento di benzina (e magari anche di un po’ di viveri!).. E’ davvero un luogo affascinante ed impressionante, che non può non rimanere impresso nella memoria per lungo tempo…(il consiglio è di percorrere la strada che attraversa le Highlands e non quella costiera molto più battuta).
La costa nei pressi di Durness è selvaggia ed affascinante, con bellissime spiagge dalla sabbia bianca, ma raramente si trova tempo sereno. Nella zona non ci sono molti alloggi, né posti dove mangiare. Poco fuori Durness c’è una specie di comunità hippy piena di negozietti dove vendono prodotti fatti a mano, lì decidiamo di cenare in modo semplice, in un luogo davvero …Particolare!! Il giorno successivo percorriamo la costa nord ovest verso Ullapool, i paesaggi sono molto belli e conviene allontanarsi dalla strada principale per inoltrarsi nelle strette ed impervie stradine costiere: vi è un itinerario che consente di percorrere una strada larga appena 3 metri, con continui dossi, sulla costa per ca. 30 miglia. Ullapool è un paesone molto affollato e pieno di negozi turistici e ristorantini. Noi preferiamo proseguire verso sud dove ci fermiamo in un grazioso paese: Polewe (nei pressi di Gairloch), dove troviamo facilmente da dormire in un grazioso B&B a buon prezzo (l’unico inconveniente è che nella notte un gregge di pecore viene a belare sotto la finestra svegliandoci più volte…). Per chi passa da qui consiglio una sosta nell'(unica) tearoom del paese: servono della mega-fettone di torte squisite!! A Polewe ci sono i Giardini Inwerewe: il biglietto è un po’ troppo costoso, ma se la giornata è serena, è molto piacevole camminare tra piante esotiche, i giardini curati e gli alberi secolari.
Per la cena, a pochi chilometri si trova l’Old Inn ( a Gairloch), spazioso pub tradizionale dai tavoli di legno che serve ottimi piatti di pesce (molto buone le frittelle di polpa di granchio). Proseguendo verso sud percorriamo strade costiere fino a Plockton, pittoresco villaggio che si affaccia sul mare e che sembra uscito da una cartolina (da notare le cicogne appollaiate sui camini delle casette variopinte!). Qui è molto difficile dormire senza aver prenotato in anticipo, ma basta allontanarsi di pochi chilometri per non avere difficoltà a trovare un alloggio, noi troviamo un B&B con un magnifico giardino a Badicaul. Cena al pub del Plockton Hotel, dove gustiamo del buon salmone fresco in un ambiente accogliente dall’atmosfera decisamente marittima molto … scozzese.
Il 14 agosto lo dedichiamo interamente alla visita dell’isola di Skye. Siamo molto fortunati, infatti benchè il suo nome significhi isola delle nuvole, per tutto il giorno non vediamo nemmeno una nuvoletta bianca in cielo (cosa davvero sorprendente per qualsiasi zona della Scozia!!). L’isola ha degli angoli deliziosi, anche se sinceramente non è uno dei luoghi che ci ha colpito di più in questo viaggio…Abbiamo trovato molto più affascinanti i paesaggi dell’estremo nord o le frastagliate coste fra Durness e Ullapool! Molto simpatica è stata la breve gita in barca per vedere le foche nei pressi del castello di Dunvegan nel nord dell’Isola. Se non si ha molto tempo a disposizione questa può essere una simpatica ed economica alternativa alle escursioni che partono da diversi punti dell’Isola e che spesso durano un’intera giornata.
Pernottiamo sull’isola, vicino ad Armadale in un buffo B&B pieno all’inverosimile di divertenti cianfrusaglie e la mattina ripartiamo per dirigerci verso Fort William. Lungo il cammino ci fermiamo ad osservare il passaggio di alcune imbarcazioni attraverso le cinque chiuse che formano il Caledonian Canal. Uno spettacolo davvero curioso che richiama molti turisti! Fort William non ci entusiasma particolarmente, il centro del paese è una larga strada pedonale piena di negozi turistici e poco altro.
Il giorno successivo decidiamo di fare una deviazione verso l’interno per visitare il Blair Castle, una delle attrazioni turistiche più famose della Scozia. Si possono visitare una trentina di stanze e, se la giornata lo permette, il vasto giardino. Consiglio anche di assistere al pittoresco spettacolo del piccolo esercito privato degli Atholl Higlanders che viene organizzato quotidianamente nel piazzale antistante il castello.
Nei dintorni c’è Pitlochry, graziosa cittadina molto vivace, dove non ho potuto resistere a fare qualche acquisto presso lo Sheep Shop, negozio tutto dedicato ad uno dei simboli nazionali: la pecora!! Nei dintorni si può fare anche una visita alla più piccola distilleria di tutta la nazione: la Ebradour Distillery. Sulla strada che conduce alla distilleria si passa davanti al Moulin Inn, albergo-pub situato ad un miglio da Pitlochry, sosta che consigliamo sia perchè il pub ha una gradevole atmosfera scozzese (con luce soffusa, bancone di legno scuro, divanetti comodi), sia per la deliziosa birra (ale)prodotta dai proprietari stessi.
Proseguiamo il viaggio verso Oban. Dopo tanti giorni cominciamo a sentire un po’ la stanchezza, quindi facciamo una breve visita al paese col suo affollato porto. Mangiamo all’Oban Inn, un pub fondato nel 1790, dove si mangia bene a prezzi onesti. Nei dintorni di Oban si può visitare una piccola Smoked House dove si acquistano prodotti locali affumicati.
Il giorno dopo ci dirigimo verso Stirling, dove visitiamo il famoso castello: la parte più interessante secondo noi sono le cucine dove si trova la ricostruzione della vita di un tempo. Pranziamo nel vicino ed affollato Pub Portcullis: prezzi onesti e buoni piatti.
Tornando verso Edimburgo facciamo un’ultima sosta presso la Falkirk Wheel: un enorme “ascensore” rotante per imbarcazioni.
Ormai il nostro viaggio volge al termine, dedichiamo l’ultima giornata a spendere le ultime sterline rimaste e a passeggiare per le piacevoli e vivacissime strade di Edimburgo, già con nel cuore un po’ di nostalgia e con la speranza di poter tornare presto fra queste persone ospitali e questi luoghi affascinanti e pieni di atmosfera… Simona e Matteo