P.P. di Peloponneso perfetto
– Volo Easyjet Malpensa – Atene: 336 Euro per 4 persone (prenotato a Novembre 2017)
– Parcheggio a Malpensa: 99 euro
– Auto a Noleggio: 446 euro
– Benzina: 110 euro
– Pernottamenti: 1005 euro
– Pasti, entrate ai siti ed extra: 985 Euro
Totale: 2981 euro = 745 Euro/persona
Tour del Peloponneso cercando di conciliare le esigenze di due bambini di 5 e 8 anni, con quelle di 2 adulti interessati anche al risvolto storico/artistico dei luoghi.
Arrivo in mattinata del 17/08 ad Atene, recupero dell’auto presa a noleggio con la Imperial Car Rental per un costo di 446 Euro per 13 giorni di noleggio, circa 34 euro/giorno con copertura assicurativa completa, non male essendo in pieno agosto e comunque molto più economica delle compagnie più blasonate.
Imbocchiamo l’autostrada con direzione Corinto pagando pedaggi circa ogni 30/40 Km (sembra di essere in Costa Azzurra) e arrivo dopo circa un’ora in prossimità dello stretto di Corinto: per la visita si deve uscire poco prima dall’autostrada e imboccare la strada normale. Decisamente interessante il colpo d’occhio sul canale scavato nella roccia, anche se colpisce per le dimensioni relativamente contenute, infatti è utilizzabile solo da imbarcazioni di modesta stazza.
Riprendiamo l’auto in direzione sud, e pochi km dopo usciamo per visitare i resti dell’Antica Nemea, sito archeologico importante per essere stata la sede dei Giochi Nemei, infatti visitiamo i resti dell’antico stadio a cui si accede tramite una galleria voltata (caso unico nell’architettura greca) e i resti del tempio di Zeus poco distante. Interessante la visita al piccolo Museo annesso ben organizzato e con reperti di pregevole fattura. Costo dell’entrata 6 Euro l’adulto, gratis i bambini.
Nel pomeriggio arrivo nella città di Napflion, prima capitale dello stato greco moderno, nelle vicinanze della quale abbiamo prenotato i primi 3 pernottamenti tramite Booking: 3 notti al Ktima Anastasia, in un monolocale ben attrezzato al piano terra, facente parte di una casa immersa negli aranceti che caratterizzano le campagne di Napflion (237 euro per 3 notti solo pernotto).
In serata veloce giretto in città: molto elegante e animata, denominata dalla fortezza veneziana di Palamidi che visiteremo successivamente. Cena in locale tipico in prossimità del porto.
Nota sulla cucina greca: a differenza di quanto molti credano, il pezzo forte della cucina greca è la carne alla brace e non il pesce (cucinato molto spesso per venire incontro alle esigenze dei turisti e a prezzi non molto convenienti) a cui si uniscono piatti tipici come la Moussaka (pasticcio di melanzane) e le verdure ripiene, oltre ovviamente l’insalata greca con la feta (formaggio di capra). Per quanto riguarda il pesce, ritengo di dover consigliare il polpo alla brace e i calamari alla brace o fritti. I prezzi dei piatti sono sostanzialmente analoghi in tutti i ristoranti e decisamente accessibili (circa 40 Euro una cena per 2 adulti e 2 bambini); nel complesso forniscono prodotti sempre di buona qualità: in 2 settimane non mi è mai capitato di aver mangiato male, anche se alla fine non c’è una gran varietà di offerta.
Il giorno successivo (18/08) visita alla cittadella di Micene, distante una ventina di Km a nord di Napflion (notevole la famosa Porta dei Leoni) e al vicino Tesoro di Atreo, tomba ipogea ottimamente conservata. Costo del biglietto 12 Euro a testa, bambini gratis. Dirigendoci verso Napflion siamo passati per la città di Argo con visita alla fortezza di Larissa (entrata gratuita) che offre una fantastica vista sul Golfo. Rientrando all’appartamento abbiamo scorto lungo la strada le ciclopiche mura della città di Tirinto, che comunque non abbiamo visitato anche perché, ad eccezione delle mura stesse visibili anche dall’esterno, rimane ben poco.
Il 19/08 partenza per la visita al teatro di Epidauro e al sito annesso, distante circa 50 Km a est da Napflion. Costo del biglietto 12 Euro a testa, bambini gratis. Consiglio di non arrivare nei siti oltre le 10 del mattino per evitare la ressa che infastidisce notevolmente l’impatto con le opere, soprattutto nel caso di Epidauro, dove il teatro vuoto è sicuramente suggestivo.
Conclusa la visita ci siamo diretti a sud verso il paese di Didima, caratteristica per la presenza di due doline, in una delle quali sono state costruite due piccole chiese. Poco distante si trova la spiaggia di Salandi, bellissima e praticamente deserta spiaggia di ciottoli bianchi, dominata dalla struttura di un albergo abbandonato, ecomostro suggestivo da esplorare.
Rientro in serata a Napflio non prima di aver cenato sul mare nella cittadina di Kandia.
Il giorno successivo (20/08) trasferimento verso sud: passiamo Astros e arriviamo a Leonidio sulla costa, pausa pranzo preventiva con bagno a Lakkos (spiaggia di ciottoli grigi e acqua cristallina). Svoltiamo verso l’interno salendo, tramite una strada tortuosa, a Kosmas, paese caratterizzato da una bella piazza ombrosa nella quale ci fermiamo per pausa frappè (tipico caffè freddo con ghiaccio che si beve ovunque in Grecia) e fetta di torta. Da Kosmas ridiscendiamo verso il mare, passando per Skala, e arriviamo finalmente alla prossima meta ovvero la città bizantina di Monenvasia, che sorge su un imponente promontorio collegato con la terraferma, che visitiamo con le luci del tardo pomeriggio. Molto suggestiva la vista dal Kastro a cui si accede dal paese sottostante per mezzo di un percorso tutto in salita, dopo aver acceduto dall’unica porta (moni-emvasis) della città murata.
Cena in un ristorante sul mare dell’antistante paese di Gefira con bellissima vista sul promontorio. Pernottamento in un appartamento situato poco distante (soggiornare a Monenvasia è decisamente costoso vista la scarsità di alloggi disponibili), prenotato con Airbnb al costo di 68 euro.
Il mattino successivo ci rimettiamo in viaggio verso sud, oltrepassiamo la cittadina di Neapoli e arriviamo, dopo aver percorso circa 20 Km di una strada tutta curve, alle grotte di Kastianà. Si tratta di una bellissima grotta di recente apertura al pubblico, seconda in Europa per densità e varietà di stalattiti e stalagmiti, molto bella e sicuramente da consiliarne la visita. Costo 7 euro gli adulti e 3 euro i bambini ben spesi. Visite guidate ad orari prestabiliti.
Dopo aver cenato a Neapoli ci dirigiamo verso Pounta dove prendiamo il traghetto che, in 15 minuti di traversata, cin permette di raggiungere l’isola di Elafonissos (da non confondere con la località di Elafonisis a Creta). Alloggiamo 7 notti presso il Kontogoni Apartments (prenotato direttamente contattando la struttura, 70 euro/notte per una camera tripla uso quadrupla con possibilità di prepararsi la colazione). L’isola, pur non costituendo l’archetipo dell’isola greca come è nell’immaginario collettivo, è comunque caratterizzata da una delle più belle spiagge del mediterraneo, Simos. Posso tranquillamente dire che è una delle più belle spiagge che abbia mai visto, notevole sia per lunghezza, sia per profondità. Sabbia quasi bianca che si estende per parecchi metri verso il largo, degradando lentamente e quindi offrendo una gradazione di colore dal bianco al verde/azzurro fino al blu all’orizzonte. Assolutamente notevole e nemmeno troppo affollata considerando che siamo in agosto! L’unica cosa che può guastare questa condizione paradisiaca è il Meltemi che per un paio di giorni ha soffiato fastidioso rendendo difficilmente fruibile la spiaggia.
Dopo 7 giorni in paradiso, il 28/08 siamo ripartiti verso la città bizantina di Mystras, nei pressi di Sparta. Abbiamo prima però deviato verso la penisola del Mani, a ovest di Elafonissos.
Passando per Gythio e Areopoli, ci siamo diretti verso Vathia, quasi sulla punta del Mani, cittadina caratterizzata dalle case-torre in pietra, abitazioni fortificate per difendersi dalle incursioni dal mare dei Saraceni. Il paese, in gran parte abbandonato, ad eccezione di qualche casa-torre restaurata, sorge in un territorio aspro e arido tipico di questa regione, ancora al di fuori dei battuti itinerari turistici.
Risalendo verso nord, diretti verso Sparta, ci siamo fermati per un bagno ristoratore, poco dopo Areopoli, nel paese di Limeni, caratteristico borgo sul mare che sta vivendo un notevole boom turistico, come testimoniato dagli edifici in pietra restaurati e di nuova costruzioni e dai numerosi locali a picco sul mare.
In serata, superata Sparta, siamo finalmente giunti all’ultima tappa del viaggio, ovvero il sito patrimonio Unesco di Mysrtras, importante cittadina del periodo bizantino, fulcro, con Monevasia, del despotato di Morea e, dopo Costantinopoli, seconda sede imperiale.
La Città antica si sviluppa alle pendici della montagna ed è caratterizzata dalla presenza di un notevole numero di chiese affrescate, dal palazzo imperiale in corso di restauro e della rocca sulla sommità che domina l’antico insediamento. Entrata 12 euro gli adulti, gratis i bambini.
Pernottamento nella cittadina di Mystra nuova a pochi km dall’entrata inferiore del sito archeologico (Mystra presenta due entrate: una inferiore da utilizzare per la visita della città bassa, ed una superiore comoda per accedere alla rocca) presso il Mystras inn, prenotato con Booking al prezzo di 70 euro/notte per camera quadrupla e pantagruelica colazione.
Cena presso la taverna Pikoulianika, nell’omonima località poco distante a 600 m di altitudine, gestita dalla gentilissima Sig.ra Maria, con coniglio in umido, souvlaki, zucchini fritti. Dolce offerto. Solita spesa, circa 40 euro.
Prima del rientro, avendo il volo nel primo mattino, abbiamo pernottato nei pressi dell’aeroporto, nella cittadina di Porto Rafti, per sfruttare fino all’ultimo il fantastico mare greco. Cena conclusiva ovviamente a base di carne alla brace presso la taverna O Dimitri di Porto Rafti (straconsigliata) dove abbiamo gustato delle ottime verdure ripiene ed un sensazionale maiale allo spiedo.
Tirando le somme, è stato un tour con un buon compromesso tra spunti archeologici e un mare fantastico, il tutto nella calda atmosfera greca caratterizzata da un’ottima cucina e prezzi ancora abbordabili.