Oslo: toccata e fuga
Ore 7.30 del mattino dell'11 novembre 2006, partenza con destinazione......beh io credevo Trentino Alto Adige per trascorrere un tranquillo weekend in montagna, invece qualcuno(un "fantastico qualcuno"!) ha deciso di farmi una meravigliosa sorpresa.
La prima tappa è l'aeroporto di Orio al Serio a Bergamo, dove un volo Ryanair ci condurrà ad...
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Ore 7.30 del mattino dell’11 novembre 2006, partenza con destinazione……beh io credevo Trentino Alto Adige per trascorrere un tranquillo weekend in montagna, invece qualcuno(un “fantastico qualcuno”!) ha deciso di farmi una meravigliosa sorpresa. La prima tappa è l’aeroporto di Orio al Serio a Bergamo, dove un volo Ryanair ci condurrà ad Oslo. L’aver effettuato il chek in online (possibile se si porta con sè esclusivamente il bagaglio a mano) ci ha evitato l’attesa al check in e ci ha concesso la precedenza al momento di salire a bordo, per questo ve lo consigliamo vivamente. Dopo circa 2 ore di viaggio siamo atterrati all’aeroporto di Torp che dista circa 120 km da Oslo. Con una macchina noleggiata da casa via internet, ci siamo imbattuti nell’unica strada principale che conduce al centro della città. Da subito il percorso ci è apparso molto scorrevole, ma ci si impiega almeno un’ora e mezza ad arrivare in quanto i limiti di velocità non superano i 100 km orari e sono molto rispettati per via delle multe salatissime in cui si incorre. Si dice che ad ogni indicatore del limite di velocità corrisponda un rilevatore elettronico della velocità raggiunta ed è impressionante come ogni conducente rallenti alla vista dei cartelli per adeguarsi alla velocità consentita. Inoltre i sorpassi sono praticamenti assenti e tutte le auto procedono ordinatamente in fila indiana, infatti, la maggior parte della strada che abbiamo percorso si sviluppa su un’unica corsia per senso di marcia. Dopo aver ammirato i graziosi paesini dalle tipiche casette rosse, giungiamo ad Oslo. Per prima cosa visitiamo il museo dei Vichinghi che vi consigliamo perchè molto affascinante (costa 50 nok, 25 per gli studenti). Purtroppo, per il poco tempo a disposizione, non siamo riusciti a visitare il famosissimo museo di Munch che tra l’altro, in questo periodo e fino a circa metà dicembre, è gratis. Mi raccomando non fatevi ingannare dalle poco precise cartine che si trovano in circolazione: il museo non è situato nella via che porta il nome dell’artista, ma un po’ più fuori dal centro della città. In compenso abbiamo visitato le altre principali attrazioni quali il Parlamento, il castello, la cattedrale, l’università e la stazione centrale con la famosa torre. Sono tutte raggiungibili a piedi perchè collegate dalla via pedonale più famosa, Karl Johans gate, dove inoltre sono concentrati tutti i principali ristoranti, negozi e locali. Unica nota negativa sono i prezzi altissimi per tutto! In particolare per il cibo, vi consigliamo di valutare bene i vari ristoranti, anche perchè noi abbiamo pagato il doppio rispetto all’Italia anche per uno spuntino al Mc Donalds! Altra nota dolente sono i parcheggi: abbiamo pagato 3 euro per meno di un quarto d’ora e 30 euro per circa 8 ore….valutate voi! Ciò non toglie che questa toccata e fuga ad Oslo è stata indimenticabile. Alla prossima. Elena e Roberto