Oslo, lofoten, bergen e ritorno
Io (Luca) ed Elisa abbiamo girato la Norvegia dal 27 maggio all’ 11 giugno 2006; non vi racconteremo tutto quello che abbiamo visto, ma tratteremo alcuni punti aspetti del nostro viaggio.
IL VOLO
Provenendo da Venezia, abbiamo scelto il volo Ryanair da Orio al Serio in quanto due biglietti da € 19.90 (sommando i vari costi di autostrada,...
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Io (Luca) ed Elisa abbiamo girato la Norvegia dal 27 maggio all’ 11 giugno 2006; non vi racconteremo tutto quello che abbiamo visto, ma tratteremo alcuni punti aspetti del nostro viaggio. IL VOLO Provenendo da Venezia, abbiamo scelto il volo Ryanair da Orio al Serio in quanto due biglietti da € 19.90 (sommando i vari costi di autostrada, benzina e parcheggio custodito) sono sempre più convenienti che non due biglietti delle compagnie aeree classiche. TEMPERATURE Considerato il periodo del viaggio, abbiamo trovato a Trondhneim circa 15°-20° con cielo limpido; alle Lofoten 8°-10° con cielo molto variabile (da sole a pioggia); Kristiansund e entroterra circa 15°; Bergen circa 20° (fresco la mattina) e soleggiato; Oslo circa 25° . Si consiglia berretto di lana e sciarpa e giacca antivento per le Lofoten. Naturalmente cambiando periodo cambiano le condizioni. ALLOGGIO Abbiamo provato diverse soluzioni: albergo (3 o 4 stelle) € 80.00 a persona con colazione, ostello o rorbu € 20,00/30,00 a persona senza/con colazione, pensione € 60,00 a persona con colazione. Le colazioni sono in linea di massima continentali con variante norvegese (crostini burro e salmone, salsicce, formaggio e prosciutto) e la ricchezza della colazione varia in base al prezzo che si paga. Negli ostelli conviene portarsi le lenzuola (altrimenti sono a pagamento) facendo attenzione che in Norvegia abbiamo trovato pochi letti matrimoniali, pur richiedendoli ed in linea di massima o vi sono 2 singoli (che abbiamo unito) o vi sono i letti a castello dove quello inferiore è largo una piazza e mezza: l’ideale è portarsi lenzuola singole senza angoli. Per quanto riguarda Oslo i prezzi aumentano del 30-40% rispetto al resto della nazione e per gli alberghi è molto difficile trovare una camera se non si ha prenotato in anticipo (non sognatevi di arrivare con qualche giorno di anticipo sulla prenotazione….noi siamo dovuti arrivare sino all’aeroporto per trovare un albergo libero). Noi abbiamo dormito: Hamar: ottimo motel di fronte lo stadio del ghiaccio Andoya: bellissime rorbu rosse o verdi, proprio in porto vicino al faro Ostello HI: ottima catena; sono molto diffusi in Norvegia e nel loro sito internet vi è la piantina di dove trovarli Hotel Scandic: ottima catena da 3 e 4 stelle a € 70.00 a notte; sono molto diffusi in Norvegia e nel loro sito internet vi è la piantina di dove trovarli Hotel Best Western: ottima catena da 3 stelle (€ 80.00 a notte a Oslo) PRANZI E CENE Essendo un paese estero, noi di principio abbiamo sempre cercato di mangiare i piatti tipici del luogo (evitate ristoranti e pizzerie italiani perché di italiano hanno poco, uno era gestito da Pakistani e addobbato con elefanti e tempi indù!!). Colazione abbondante sia di dolce che di salato (dopo un po’ ci si abitua) così partendo presto potevamo pranzare per le 14.00. A pranzo, per risparmiare, compravamo dei panini al supermercato e lì farcivamo con le loro specialità, attenzione non hanno il banco salumi e tutti gli affettati sono sigillati in busta chiusa; molti supermercati hanno il banco insalate dove si può comporre la propria insalata a piacimento e si paga a peso. A Oslo ci sono bar che vendono panini già pronti e primi da asporto con forchetta di plastica, quindi basta sedersi in un prato e mangiare (lo fanno pure loro, quindi….). Consigliamo a Bergen il panino con i gamberetti e alle Lofoten il panino col salmone affumicato. A cena ci concedevamo un ristorante o qualcosa di più salutare; escludendo i ristoranti italiani, vi consigliamo alle Lofoten di mangiare la carne d’agnello che ha un sapore totalmente diverso dalla nostra; qui non si mangia il baccalà ma preferiscono il salmone affumicato o alla piastra. Ottima pure la zuppa di pesce e le cozze saltate a Bergen. A Oslo vi sono ottimi di ristoranti al l’AKER BRYGGE anche se i prezzi salgono. Nelle rorbu vi è pure la cucina per cui a volte si mangiava a casa e si usciva dopo, intanto c’è sempre luce. Se preferite spendere meno cercate la catena Peppe’s Pizza (presente in ogni città,garantito), dove si trovano ottime pizze all’italiana, all’americana, tachos e insalatone e con € 15,00 a testa si mangia. Lasciate perdere il caffè espresso, pessimo e costa € 5, piuttosto provate il loro caffe (all’americana) dove per € 1 ve ne danno una tazzona piena e poi tutte le altre sono gratis, ideale per scaldarsi dai venti freddi delle Lofoten. Gli orari sono vari, iniziano alle 18.00 e si trovano locali aperti sino alle 23.00, dipende dalla dimensione del paese in cui vi trovate. ITINERARIO In due settimane, abbiamo percorso 4.200 Km, quindi la maggior parte del tempo la abbiamo passata in auto, ma cosi’ si vede una natura stupenda. Abbiamo noleggiato un’auto a Oslo per € 500,00 di 2 settimane e siamo partiti in direzione nord; l’autonoleggio chiude alle 14,00 il sabato e se non si avvisa prima e si paga il supplemento, trovate tutto chiuso sino a lunedì ( il nostro gestore si è impietosito e in mezz’ora è tornato e ci ha dato l’auto in quanto doveva prendere un aereo). Noi abbiamo scelto una Micra contando sul fatto che fosse disponibile qualcosa di meglio ed infatti, vista la scarsezza di turisti e di prenotazioni, ci ha dato una Scoda Fabia allo stesso prezzo…bella differenza. Verso nord abbiamo visto: Lillehammer, Roros (bellissima cittadina antica), Trondheim (città molto giovane e viva, con gente che riempie i piccoli tavoli dei bar della zona vecchia e con le caratteristiche case affacciate sul fiume, stupenda la vista dal castello), statale E6 e Circolo Polare Artico (qui foto di rito e paesaggio lunare, evitate i souvenir), Bodo (brutta città moderna, ricostruita dopo la guerra mondiale), traghetto per le Lofoten, Andoya (piccolo paese, il più a nord delle Lofoten, con una bellissima vista dal faro verso le montagne col sole di mezzanotte, indimenticabile), Nusfjord (pittoresco paesino incastrato in un piccolo fiordo, poco turistico e più reale), A (bel paesetto, un po’ deludente dopo i molti racconti letti). Per lasciare le Lofoten abbiamo preso il traghetto postale Hurtigruten, stupenda mini nave da crociera (portarsi il costume per sauna e idromassaggio) che ti permette di riposare un giorno, dopo le molte ore di guida e da cui si vede la costa con un punto di vista diverso; meglio partire con gli orari dei vari traghetti ( si scaricano da Internet) e per sapere se c’è disponibilità si chiama direttamente la nave che interessa e si paga a bordo. Correndo, correndo, siamo arrivati a Kristiamsund (bella città che offre molte possibilità, da girare in una giornata) e poi Alesund (moderna città portuale, anche la parte vecchia è abbastanza insignificante. Poi abbiamo salito la Scala dei Troll, ripida salita con cascata impressionante e ridiscesi abbiamo preso il traghetto per il Geraingerfjord, molto stretto e lungo. Arrivati a Bergen abbiamo girato la città in 2 giorni (museo lega anseatica, cattedrale, parco e funicolare). Poi sulla strada per Oslo abbiamo visitato le Voringfoss (caratteristiche cascate) e abbiamo attraversato il parco naturale (un bellissimo altopiano deserto, ancora coperto di neve). Quindi abbiamo girato Oslo in 2 giorni. Questa è la tabella di marzia seguita: 1. Oslo-Hamar 160 km 2. Hamar-Roros-Trondheim 560 km 3. Trondheim-Strada Artica-Bodo 1360 km 4. Bodo-(Andoya)Lofoten 1730 km 5. Lofoten 200 km 6. Parte sud delle lofoten-A 2277 km 7. Traghetto Hurtigruten, Senossijojn-Trondhein 2753 km 8. Trondhein-Kristiansun-Alesund 3115 km 9. Scala die Troll – Geraingerfjord-Tryn 3410 km 10. Tryn-Bergen 3740 11. Bergen (riposo) 12. Bergen-Ulvik-Voringfoss-Oslo 4363 km 13. Oslo 14. Oslo 15. Oslo-Bergamo (Italia) STRADE Sono poche e tutte della grandezza di una nostra statale; i limiti di velocità vanno sempre rispettati altrimenti fioccano multe, però passata Trondheim in direzione nord lungo la E6, invece dei 80 km/h si può arrivare anche a 100/110 in quanto non c’è molta gente da quelle parti. Comunque se calcolate il tragitto sulla piantina non fate il mio errore, la media dei 100Km/h non si tiene ed è verosimile un 80 Km/h in più aumentate del 30% le ore così calcolate perché molte curve non risultano dalla cartina stradale, perché trovato un camion non si supera facilmente, perché ogni angolo nasconde un bel panorama da immortalare, per esempio da Trondheim a Bodo ci abbiamo messo 12 ore (correndo!!). Ogni cartello che comunica un controllo automatico della velocità, nasconde SEMPRE un autovelox (palo grigio che sembra un semaforo) dopo circa 300-500 metri. In città è tassativo rispettare il limite dei 60/40 Km/h, anche se il paese è composto da 20 case (e ne troverete…). Nelle città più grandi, negli incroci con strade di pari importanza non vi sono i cartelli di dare la precedenza ma la si dà sempre a chi viene da destra (non vi dico la prima volta che ho scoperto sta cosa, sparato attraverso l’incrocio schivando un’auto). La benzina costa come in Italia; tutti i traghetti sono a pagamento dai € 10 a max €40; tutti i tunnel subacquei sono a pagamento; i ponti sono gratis; entrata ad Oslo è a pagamento e qualche tratto di strada (ne abbiamo trovati 2 o 3). In tutte le stazioni di servizio vendono ottimi hot-dog cucinati al momento e aiutano per uno spuntino quando si è nel desertico nord. Le targhe degli autoveicoli sono bianche per uso privato e verdi per quello commerciale. COMMENTO Le Lofoten sono il posto più bello della Norvegia, a nostro avviso, con panorami unici, montagne verdi e spiagge bianche (caraibiche). Comunque girando da nord a sud questo paese si vedovo una varietà di paesaggi molto variegata. In questo periodo non vi sono gruppi organizzati di tursti ma solo qualche avventuriero come noi, quindi non si hanno problemi a dormire alle Lofoten (di solito è difficile trovare una stanza senza prenotare mentre nel resto della Norvegia non ci sono problemi comunque); ci si può muovere tranquillamente senza trovare pullman di gente, si vede la vita vera dei piccoli paese non influenzata dal turismo; di contro dormire costa di più in quanto c’è meno richiesta (da metà giugno i prezzi si abbassano), i negozi di souvenir sono ancora chiusi, ed il tempo è variabile (anche se sentendo vari racconti tutti hanno trovato un paio di giorni di pioggia sia che fossero a giugno che a settembre). La vita in Norvegia non è cara, infatti con il nostro euro forte direi che è come in Italia (a parte Oslo dove tutto costa il 30-40% in più); piuttosto è costoso fare questo tipo di viaggio in quanto vi sono costi non indifferenti, a partire dal noleggio dell’auto a finire con i € 50 spesi giornalmente per la benzina. Questo è un paese che ci ha affascinato e colpito, ci piacerebbe tornarci magari in inverno per vederlo innevato ed i norvegesi sono persone molto disponibili, si fermano per chiedere se hai bisogno d’aiuto, tutti parlano inglese (persino una vecchietta di circa 80 anni a cui ho chiesto la strada) e soprattutto sono amanti dell’aria aperta e dello sport, vedrete dopo le 17.00 molte persone correre o pedalare. Invidio il loro rispetto degli orari, dove tutto chiude alle 18.00 (che ci sia lavoro oppure no); nelle grandi città abbiamo visto che i negozi hanno orari diversi mentre nel centro della Norvegia anticipano alle 17.00. Vi è un gran rispetto per il pedone, che ha sempre ragione e per il prossimo in generale, nella capitale ho contato solo 2 auto della polizia circolare (provate a farlo a Roma!!). Stupendo paese che ci ha lasciato bellissimi ricordi. Aspettiamo ora i vostri commenti. Ciao da Luca e Elisa Per info bruss1973@yahoo.it