Orvieto città dell’Umbria
Splendida cittadina carica di storia
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Con la bella stagione si sa, viene di piu’ la voglia di uscire e andare a fare delle belle gite fuori porta, e cosi’ io, Alessio e 2 nostri amici Sara e Simone, decidiamo di partire per una citta’ abbastanza vicino a noi, da poterci trascorrere tranquillamente una giornata,e la citta’ di Orvieto fa proprio al caso nostro. Partiamo in auto di mattina presto, in modo da evitare il traffico, e verso le 10 di mattina siamo gia’ a Orvieto.Parcheggiamo nella piazza davanti al Pozzo di San Patrizio, e ci dirigiamo subito all’ Ufficio Informazioni Turistico li presente per prendere la Orvieto Carta Unica, ; una carta prepagata di euro 18 a persona, che permette l’ entrata gratuita a tutti i monumenti della citta’e l’ uso dei mezzi pubblici illimitato ( attenzione pero’ e’ conveniente se avete in mente almeno di visitare 4 attrazioni turistiche!). La carta ha validita’ di un anno, cioe’ quello che non si riesce a fare o vedere in un giorno, si puo’ tranquillamente rifare nell’ arco dell’annata conservando ovviamente la carta. Fatto questo ci avviamo verso il pozzo cosi’ famoso, il Pozzo di San Patrizio e’ stato costruito per raggiungere una vena d’ acqua sottostante la rupe di Orvieto, in modo che cosi’la citta’ fosse rifornita di acqua pura, anche in caso di assedio. E’ profondo 53,15 metri e largo 13,40 con 2 scalinate a spirale, illuminate da 72 finestroni, queste scale permettevano la discesa e la risalita di intere colonne di muli carichi di otri d’ acqua senza mai incontrarsi. In fondo c’e’ ancora una piccola polla d’acqua attraversata da un piccolo ponte di legno. E’ un posto molto suggestivo, ma la risalita e’ veramente faticosa!!!!!! Piu’ tardi prendiamo un piccolo tram e andiamo in piazza Duomo, ovvero ,la piazza centrale di Orvieto con appunto il Duomo di Orvieto uno dei suoi simboli piu’ importanti e forse il piu’ famoso. E’ un opera imponente,( degna rivale del Duomo di Firenze secondo me), al suo interno una superba illuminazione dal basso, proietta delle luci soffuse che permettono una piu’ bella veduta d’ insieme delle sue arcate fino all’ altare. Merita sicuramente una visita. Purtroppo gli dei non si sono dimostrati benevoli con noi, e da una bella giornata primaverile, la giornata si e’ presto trasformata in piovigginosa e quasi invernale, con un freddo penetrante, cosi’ abbiamo deciso di visitare la Orvieto Underground, ovvero la visita guidata della Citta’ sotterranea, unendo cosi’ la bellezza della visita, al bisogno pratico di sfuggire alla pioggia e al freddo.La visita guidata dura circa un ‘ ora, e permette di conoscere tutta la storia millenaria di questa citta’, che sorge su un masso di natura geologica particolare, il tufo, il quale ha consentito ai suoi abitanti di scavare nel corso di 3000 anni un incredibile numero di cavita’ che si estendono sotto il moderno tessuto urbano. E’ sorprendente la scoperta di quante piccole grotte, cunicoli senza fine, scale e passaggi inattesi esistono tuttora sotto terra. Riemersi dal sottosuolo, ci siamo accorti che la pioggia non era affatto smessa, anzi, aumentata cosi’ ci rifugiamo a pranzare in un piccolo generi alimentari, dove ci hanno fatto un panino con la porchetta, cosi’ buono che ancora oggi me lo sogno, ve lo consiglio vivamente questo piccolo negozio, si trova proprio davanti al Duomo in una stradina laterale Il resto del pomeriggio , l’ abbiamo passato a scappare dalla pioggia, ci mancavano 2 monumenti da visitare, e sinceramente ci dispiaceva rinunciarvi, cosi’ armati di ombrello e santa pazienza siamo andati prima al Pozzo della Cava , un enorme pozzo scavato nella roccia di tufo, il cui uso e’ ancora avvolto nel mistero, ( si narra che fosse usato per buttarvici dentro i cadaveri delle persone “ scomode”) e poi alla Torre del Moro .Alla fine del Duecento il Comune medievale di Orvieto, nel periodo di massima potenza economica e di maggior equilibrio politico, trasferì i simboli del potere negli edifici pubblici più rappresentativi della Città, e nel nuovo assetto urbano, , collocò in posizione strategicamente centrale il Palazzo dei Sette con la Torre detta del Papa, alta 47 metri . Le sue imponenti dimensioni consentivano, infatti, la dominazione visiva dell’allora vasto territorio dello stato orvietano che si estendeva ad ovest fino al mare, ad est fino alla catena montuosa preappenninica e a nord fino ai monti del Cetona e dell’Amiata. Nel XVI secolo la Torre venne ribattezzata “del Moro” quasi certamente per opera di Raffaele di Sante, detto il Moro,. Come potete immaginare, il panorama da lassu’ poteva essere bellissimo, ma vista la giornata e il vento che soffiava veloce, siamo praticamente scappati. Cosi’ siamo tornati alla macchina , e ci siamo diretti verso il lago di Bolsena poco distante, resi speranzosi da i raggi di sole che filtravano fra le nubi nere.e le nostre speranze si sono appunto avverate. Per andare al lago abbiamo percorso la strada provinciale che unisce le due citta’, e lungo il percorso si trova un piccolo punto panoramico, un belvedere appunto, da cui e possibile fare le foto della citta’ di Orvieto in tutta la sua grandezza. A Bolsena abbiamo visitato la piccola citta’ vecchia, ricca di vicolini e viuzze lastricate in un atmosfera quasi da Medioevo, culminata dalla presenza della Rocca di Bolsena, un piccolo castello arroccato vicino al lago. Con la tregua momentanea della pioggia, il cielo aveva assunto un colore bellissimo che sfumava dal rosso all’ arancione,e la presenza dell’ arcobaleno rendeva tutto ancora piu’ suggestivo. Non so quante volte ci siamo fermati a fotografare questi spettacoli della natura, tanto che si era fatta ora di cena, cosi’ abbiamo deciso di mangiare una pizza in un piccolo locale li vicino e di ritornare con calma a casa. Nel complesso e’ stata una bella giornata, un po piu’ di bel tempo non avrebbe guastato l’ atmosfera di festa,ma ogni tanto bisogna accontentarsi. Spero di esservi stata utile Alla Prossima Elisa