Oporto, una città tutta da scoprire

È poco conosciuta, ma è un piccolo gioiello
Scritto da: Barbara Nolli 1
oporto, una città tutta da scoprire
Partenza il: 04/02/2012
Ritorno il: 06/02/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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4 Febbraio

Alle 7:50 si parte per Oporto. Città quasi sconosciuta dai più, insinua in me una certa curiosità dopo aver visitato anni addietro Lisbona ed esserne stata stregata. Arriviamo all’aeroporto di Oporto alle 9:30 e già dall’aereo mostra tutte le sue bellezze con il fiume Douro che l’attraversa e la divide in due cittadine ben distinte, ma così unite… dal vino Porto. Prendiamo la metro e in men che non si dica siamo al nostro hotel il Gallery Hostel (100 euro 2 notti la doppia), un ostello tutto particolare in Rua Miguel Bombarda, la via della gallerie. Lì abbiamo prenotato una doppia chiamata Giardino Botanico per il quadro che capeggia sul nostro letto, ma al nostro arrivo dopo la presentazione del hotel, dei luoghi da vedere e dei ristoranti dove mangiare, si inizia il tour di due ore gratuito organizzato dall’ostello per conoscere la città. Un metodo ottimo per iniziare a orientarsi e per vedere scorci che difficilmente in due giorni da soli avremmo conosciuto. Vediamo Praca de Libertade, la doppia chiesa do Carmo e de las Camerlitas, un giro per la ribeira, Palacio de Cristal da lontano, la torre do Clerigos, la stazione di Sao Bento con i suoi magnifici azulejos che raccontano la nascita delle uve del vino do Porto e il trasporto da Villa de Gaia con i Barco Rebellos. Il nostro tour finisce qui, ma noi impavidi continuiamo da soli e per darci forza mangiamo un bel panino con la bifana in Rua Caterina, la via commerciale di Porto. Continuiamo poi la nostra passeggiata verso la Cattedrale del Sè che però è chiusa per la pausa pranzo. Si continua quindi nella libreria Lello, dove hanno girato Harry Potter, famosa per la sua scalinata in legno a chiocciola eccezionale, peccato non poter fare foto. Decidiamo di andare al museo della fotografia, gratuito, consigliato dal ragazzo dell’hotel in quanto la mostra è installata presso le antiche carceri. Molto bella e interessante, ma il nostro tour continua attraversando la Ribera, con le bellissime case ornate di azulejos. Passiamo il ponte dom Luis e arriviao alle mitiche cantine del Porto. Visitiamo quella Calem, che con 8 euro ti fa vedere le antiche botti, ti spiegano il procedimento per produrre il vino di Porto e alla fine degustazioni dei tre tipi di vino (bianco, rosè e rosso). Deicdiamo che è arrivato il momento di tornare al nostro albergo per farci la doccia e riuscire a scoprire le bellezze della città by night. Facciamo un sacco di strada in un continuo salie scendi… le gambre appena ci sediamo sembrano non reggere più! Ci chiedono se vogliamo mangiare in hotel, 10 € per tapas e vino; deicdiamo che mangeremo lì domani sera, ma per questa volta vogliamo vedere ancora la città. Ceniamo e beviamo benissimo in un posticino vicino a noi alla modica cifra di 20 euro in due. Andiamo a letto presto perchè domani levataccia per il nuovo tour.

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5 febbraio

L’indomani mattina colazione buonissima nella sala pranzo e poi via verso la Fundacia Serralves, con il suo giardino e le opere di artisti contemporanei nel giardino e la mostra fotografica al suo interno. La domenica l’ingresso è gratuito. Poi, decidiamo di fare un giro in pulman fino all’oceano; lo spettacolo è bellissimo! Passeggiamo sul lungomare pedonale dove tutti corrono, passeggiano e la vista dell’orizzonte soleggiato ci lascia senza parole. Finita la passeggiata riprendiamo il bus e andiamo al Palacio de Bolsa, magnifica camera del commercio di Porto ancora in uso, con ogni stanza adornata come un gioiello. Sosta per il pranzo in cui si mangia una francesina e poi via alla volta della Casa do Infante. Decidiamo quindi di fare una visita a un altra cantina, la Taylor’s. Ci arriviamo dopo una scalata su un irta salita. La visita è gratis, compresa i tre assaggi di rito… e la vista su Porto è magnifica! Torniamo poi verso il nostro alloggio e puntiamo alla Rota do Chà per un te. E’ un posto tra lo zen e il giardino d’inverno con una moltitudine di te da bere. Stasera decidiamo di mangiare la Picana presso il nostro hotel, antipasto, carne, contorni, dolce e vino a volontà a soli 10 € e poi tutti i ragazzi dell’ostello mangiano lì e quindi l’esperienza è veramente unica e bellissima. Tutti di nazionalità diversa, ma tutti su un unico tavolone a raccontare le proprie esperienze, soprattutto quelle di viaggio. Indimenticabile! Andiamo a letto relativamente presto, domani ci aspetta una levataccia, dobbiamo tornare a casa. Il gestore dell’ostello ci fa trovare la colazione il giorno dopo anche se molto prima dell’orario di inzio della stessa. Veramente gentile lo staff. Il posto è stato ristrutturato sapientemente e opsita ogni settimana una mostra diversa. Lo consiglio a tutti, come consiglio a tutti Oporto, un piccolo gioiello che rimane nel cuore!



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