On the road in camper in OLANDA e altro

La prima parte del viaggio si è svolta in GERMANIA, poi è proseguito in DANIMARCA Domenica 12 agosto 2007 Io e Pietro ci svegliamo alle 7,30. Paghiamo il campeggio e facciamo CS, poi mettiamo le bimbe sui divani della dinette e partiamo, direzione AMSTERDAM. Fa nuvolo ed è anche freschino. Alle 10, piccola sosta caffè e gasolio già in suolo...
Scritto da: mpcc_camper
on the road in camper in olanda e altro
Partenza il: 27/07/2007
Ritorno il: 21/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
La prima parte del viaggio si è svolta in GERMANIA, poi è proseguito in DANIMARCA Domenica 12 agosto 2007 Io e Pietro ci svegliamo alle 7,30. Paghiamo il campeggio e facciamo CS, poi mettiamo le bimbe sui divani della dinette e partiamo, direzione AMSTERDAM. Fa nuvolo ed è anche freschino. Alle 10, piccola sosta caffè e gasolio già in suolo tedesco, fermandoci per far colazione con le bimbe e vedere la Messa in TV. Verso le 11 ripartiamo. Esce un po’ di sole. Alle 13, vicino a Brema ci fermiamo a pranzare in una bella area pic-nic, ma ripartiamo presto perchè vogliamo arrivare il prima possibile. Alle 18,30 siamo al camping Amsterdamse Bos. Si mette a piovere fortissimo, sembra proprio che il temporale abbia aspettato che noi arrivassimo!!! ci sistemiamo con tutta calma. Alla reception compriamo acqua minerale e pane caldo. Chiediamo anche informazioni per domani, in particolare se Ira può salire sui bus. Ci dicono di sì. Cena e poi a letto, domani ci aspetta una giornata impegnativa.

Lunedì 13 agosto 2007 Sveglia alle 8. Toilette e colazione, poi alle 9,30 usciamo dal campeggio. Fatti circa 200 metri a piedi arriviamo alla fermata del bus 199, che ci porta alla metro, dove prendiamo la n.51. A Zuin dobbiamo scendere causa lavori, prendiamo il tram n.5 fino alla central station. Per prima cosa, seguendo la Lonely Planet, ci incamminiamo lungo un itinerario a piedi nel quartiere mercantile, lungo i canali del centro. Il tutto viene però preceduto dall’acquisto di una pallina di vetro con la neve per Carolina (ne deve avere una per ogni luogo/città che visitiamo e devo dire che ne possiede già un discreto numero) e una calamita per Camilla (idem). Il giro ci consente di ammirare alcuni canali e case caratteristiche. Finito il giro, verso le 13, andiamo a pranzare in un ristorante-kebab sulla damrak. Sempre sulla stessa via troviamo una specie di agenzia che effettua la prevendita di biglietti per musei, battelli ecc. Compriamo il biglietto per la gita in battello di domani, ottenendo anche uno sconto (9 euro per ogni adulto anzichè 11) nonchè i biglietti per il Van Gogh Museum, che ci consentiranno di non fare la fila una volta arrivati. Compriamo anche una striscia di biglietti per il bus (il sistema è, a mio avviso, piuttosto complesso, si fa fatica a capire quante strisce usare per ognuno di noi, a seconda del tragitto – forse sarebbe meglio un bel giornaliero). Andiamo al museo con il tram. Che dire ….. Bisogna vederlo. Anche le bimbe ne sono rimaste affascinate. Compriamo anche delle cartoline nello shop (ho un amico carissimo, restauratore, capace di fare dei veri “falsi d’autore” certificati. Ci sto facendo un pensierino …) Giriamo un altro po’ per il centro, fermandoci in un bellissimo pub irlandese con tavolini all’aperto dove noi ci gustiamo una Guinness alla spina e le bimbe una mousse di cioccolata. Riprendiamo quindi tram e metro, per tornare al campeggio. Facciamo un bel barbecue e dopo cena ci troviamo inaspettatamente con due bimbi ospiti nel camper, in quanto una bimba italiana di un camper vicino, si rompe un polso cadendo e così invitiamo il fratello maggiore (che ha l’età di Camilla) e un amichetto, a guardare i cartoni da noi, così si distrae mentre i genitori portano la sorellina in ospedale. Alle 23,30 i genitori chiamano, dicendo che la sorellina deve essere operata e non sanno a che ora rientreranno. Si decide che dormirà nel camper del suo amichetto. Saluti e poi a dormire. Martedì 14 agosto 2007 Pietro si sveglia alle 8 con un fortissimo mal di testa, gli preparo un analgesico e mentre aspettiamo gli faccia effetto, porto fuori Ira e preparo la colazione. Vado anche ad informarmi sulle condizioni della bimba che era in ospedale. C’è la mamma. Mi dice che all’1 e 30 l’hanno operata e la manderanno a “casa” verso mezzogiorno (che dire … Bella efficienza!!!). Alle 9,40 partiamo tutti (Ira compresa) e alle 11 siamo alla Central Station. Vorremmo fare i biglietti per la casa di Anna Frank (che Camilla desidera molto visitare) ma sono gli unici che non si fanno in anticipo. Come prima cosa allora, decidiamo di fare il giro in battello, per cui già ieri avevamo preso i biglietti. Alle 12,40 finiamo il giro (carino, ma non eccezionale) e a rate, in due diversi supermercati, compriamo ciò che ci serve per un “pranzo al sacco” che consumiamo su di una panchina in riva a un canale. Verso le 15 andiamo a piedi alla casa di Anna Frank. Pietro ci aspetterà fuori con Ira che non può entrare. Io e le bimbe facciamo quasi un’ora di fila, poi entriamo (adulti euro 7,50 e bambini sopra i 9 anni euro 3,50). Le bimbe, Camilla in particolare, restano molto colpite dalla storia di Anna, tanto che all’uscita mi chiede di comprarle il “diario”, che comincia a leggere già in autobus tornando al campeggio. Ci riposiamo un attimo nel parco vicino ai musei, dalla scritta “I Amsterdam” e poi torniamo in campeggio, stanchissimi, alle 18,45. Doccia per tutti e cena. Dopo cena vengono da noi i bimbi di ieri sera, compresa la sorellina dimessa dall’ospedale. Tutti insieme guardano “Uno zoo in fuga”. Alle 22,30 riporto i bimbi al loro camper e poi si dorme.

Mercoledì 15 agosto 2007 Stanotte non ha piovuto …… Ha diluviato!!! Fortunatamente, alle 8, quando ci alziamo, ha smesso e comincia ad uscire un pallido sole. Paghiamo il campeggio, salutiamo la bimba infortunata, il fratellino e i genitori. Poco dopo le 9 siamo già in autostrada, in direzione della Francia. Oggi sarà una lunga giornata di trasferimento. In genere preferisco così, lo so che è ferragosto, ma per me è una giornata non bella (mio papà morì il 15 agosto 1982) e preferisco stancarmi, non pensare e nello stesso tempo non ho voglia di fare cose che richiedano concentrazione o impegno. Ci fermiamo per fare una abbondante colazione in una piazzola pic-nic. Il cielo è “a pecorelle” e tira parecchio vento, che ci costringe ad andare piuttosto piano. il resto continua in FRANCIA – ALSAZIA



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