On the road 3
[Luca]: Quest’anno inoltre abbiamo una new entry: il registratore “emo” con il quale cercheremo di catturare i suoni di un inter rail proprio mentre lo stiamo vivendo! 05.08.2004 Venezia (ITALIA) Ripercorreremo gli stessi passi dell’anno scorso… [Sergio]: Ci siamo lasciati Venezia alle spalle e procediamo alla conquista dei Balcani! L’inter rail comincia a prendere forma, quant’è bello stare in questo piccolo treno, tanti ragazzi/e con tanta voglia di vivere, tanto spirito d’avventura, tanta sete di conoscenza, di tante razze, culture e tradizioni diverse… Scrivo e davanti a me una coppietta di portoghesi gioca a carte, la svedese di fianco fa un cruciverba, il cileno di fronte al Roscio ascolta un Cd musicale, i due americani di Miami seduti dietro di me leggono il ”Da Vinci Code”.. Un treno, un viaggio… Tante persone accomunate da un unico scopo.
E pensare che questo treno va diretto fino ad Atene…
[Ricardo Aguayor dal Cile]: Eres muy amable y amistoso, espero que tu viaje te llene de nuevas experiencias y que lo disfrutes intensamente… 07.08.2004 Belgrado (SERBIA) Un’agenzia viaggi vende viaggi a rate… Ieri, passeggiando per il centro di Belgrado conosciamo una deliziosa ragazza di nome Marija e l’amica Lepa ed oggi siamo andati a pranzo con loro in un ristorantino locale. Contro ogni aspettativa queste ragazze ci hanno offerto tutto il pranzo. Non ce lo aspettavamo proprio ed anzi mi son pure vergognato pensando, coi miei amici, che la storia del ristorante fosse solo il classico giochetto per portarci a spendere un sacco di soldi da qualche loro parente (ndr come successe poi a Cuba).
Per digerire abbiamo fatto una bella passeggiata lungo il fiume “Ada” (parallelo del Danubio)… Che paradiso! Tra quelle ragazze meravigliose in costume da bagno… Ci sentivamo tre brutti anatroccoli! [Marija Marijanovic da Belgrado]: “Verujemo da cete doci ponovo da posetite grad u kome mi zivimo!” (Vivi come se dovessi morire domani, impara come se dovessi vivere per sempre…!) [Sergio]: Qui si vive alla giornata ed è proprio questo il bello! Ogni momento ci può riservare qualche situazione piacevole e magari qualche incontro speciale… Oh che bello! C’è un raggio di sole ad illuminare una tetra giornata qui a Belgrado. Stamattina pioveva molto e la città sembrava ancora di più avvolta da quel velo di malinconia e tristezza che si scorge negli sguardi dei suoi abitanti… Non bisogna meravigliarsi però, questa è gente che ha vissuto in prima persona una guerra che lascia ancora molte ferite aperte e che solo il tempo potrà rimarginare… [Luca]: Cosa dire della ricchezza d’animo di Marija, Ana, Lepa, Jovana ecc… Siamo noi i poveri che dietro ad un bel paio di occhi, gambe, seno o sedere vediamo la “ragazza facile”, poi trovi queste che ti parlano della sofferenza vera… e tu non puoi fare altro che sentirti il “diverso”, ma non è pietismo: è stupore, sì, io le guardavo con stupore perché sento che c’è ancora un fiume di vita da imparare! 09.08.2004 Skopije (MACEDONIA) E chi l’avrebbe mai detto! Ancora ora, quando fermiamo qualcuno per strada per chiedere qualche informazione ci domandano che cosa ci facciamo qui… Ci dicono, non c’è nulla da visitare! Già il trasferimento notturno Belgrado-Skopije è stato molto duro! Dieci ore stipati in un fatiscente vagone circondati da zingari, ladruncoli, tipi loschi… Non abbiamo chiuso occhio! Sergio è stato tutta la notte sveglio con me a vigilare sulle nostre cose, i nostri zaini e i vari zingari che come squali gironzolavano dalle nostre parti… che nottataccia! Unica nota positiva abbiamo potuto ammirare i piccoli villaggi e stazioni locali… che scenari… mi sembrava di vedere un film italiano anni ’40 o ‘50.
10.08.2004 Skopije (MACEDONIA) Arrivati in Macedonia possiamo davvero affermare di essere “alla frutta”! Skopije: una città molto grigia, povera, triste, sporca e piena di brutta gente che ti squadra dalla testa ai piedi, proprio un posto abbandonato da Dio… o da Allah (dipende dai punti di vista) visto che qui si alternano chiese a moschee! [Luca]: Abbiamo visitato la nostra ambasciata per salutare “un amico di un amico”; ci ha raccontato di una vita diplomatica stupenda anche se vive a Skopije; si lavora tanto ma ne vale la pena perché hai un ruolo importante per la tua nazione, molto affascinante! In serata, dopo cena, abbiamo conosciuto un gruppetto di ragazzi e con loro siamo stati in giro; ci hanno raccontato dei loro rapporti con gli albanesi, della difficile situazione politico/economica della loro nazione e ritornando in hotel veniamo colpiti dalle note di una canzone inconfondibile che proveniva da un piano bar all’aperto! “Lasciatemi cantare” di Toto Cutugno; un vero inno che ci ha fatto provare un po’ di nostalgia per la nostra amata Italia! 11.08.2004 Zagabria (CROAZIA) [Luca]: Siamo in treno, si va a Zagabria, destinazione scelta all’ultimo minuto quasi a dire “vado ovunque basta che andiamo via da qui…!” Il treno va… procede infischiandosene di tutto e di tutti… Qualunque cosa succede lui va! Ogni suo abitante, al finestrino, osserva smarrito ed attonito la natura che riposa! Gli zingarelli dai piedi nudi che radunati vicino ai binari ci fanno festa e ci salutano… lui rallenta un po’… ma poi va… Ammiro il mondo slavo che mi scorre davanti, sembra un vecchio film, una vecchia pellicola la cui semplicità ti intenerisce… A volte penso a quanto siamo fortunati ad avere l’opportunità di vivere questi momenti, sensazioni che saranno per sempre scolpiti nei nostri cuori, nelle nostre menti, nelle nostre anime! Viaggiare è nutrirsi di esperienze sempre nuove ed emozionanti… solo così riesco a dare un senso a questa vita! E allora mi arrabbio: come si fa a sperperare una cosa così preziosa abbagliati da cose futili… quando vedo quei ragazzi che pur avendo le stesse “opportunità economiche” nostre pensano solo ad avere il telefonino più moderno o l’auto più potente o i vestiti più costosi solo perché firmati da quello stilista… e poi rinunciano alla vita… Condividiamo il nostro scompartimento con tre studentesse di medicina di Madrid, stanno facendo l’inter rail con dei biglietti fasulli… [Luca]: Siamo passati dal terzo mondo macedone alla piccola Svizzera croata… ma come cavolo facevano a stare tutti insieme prima? Era una follia far convivere tutte queste popolazioni così diverse tra loro sotto la stessa bandiera… ed infatti la bomba alla fine è scoppiata! Le 17 ore di treno da Skopije a Zagabria son trascorse piacevolmente anche grazie alla compagnia di altri tre studenti e studentesse di medicina di Zagabria: Ivan, Iva e Silva chiacchierando di tutto: dalla ex Jugoslavia all’alcool, dalla fecondazione assistita alle donne… [Fiona da Madrid]: Es curioso como ocurren las cosas, conocer a personas con quieres normalmente no establecerias relaciòn y estar aqui conpartiendo bebida y comida. Es un cumulo de experiencias y impresionas que me alegro de estar viviendo.
Ora siamo in un simpatico ostello in centro, adoro la vita d’ostello, qui dentro sembrano tutti amici di vecchia data… Ci si conosce anche solo per il fatto che alloggiamo nello stesso posto… e così succede di incontrare nel corridoio una bella anglo/indiana che ti sorride con un simpatico “good morning!” come se fossimo stati tutto il giorno assieme! 12.08.2004 Zagabria (CROAZIA) Questi spaghetti italiani che uniscono tutte queste persone così diverse tra loro… E’ bastata una pentola di scarni spaghetti per radunare una tavola di gente di varie nazioni: Spagna, Inghilterra e Australia, coi succhi d’arancia allungati con la vodka che dopo poco tempo avevano già mietuto le prime vittime ma che riscalda l’atmosfera per la partita a drink cards… un gioco proposto dall’australiana Kate che consisteva nel pescare una carta da un mazzo e in base ad essa scoprivi il tuo destino alcoolico… Che sballo… Dopo esserci ripresi ci incontriamo in centro coi nostri amici croati Ivan e Silva per fare due salti in discoteca (sul lago) dopo aver ammirato una elegante Zagabria by night! 13.08.2004 Zagabria (CROAZIA) Silva mi ha raccontato la leggenda di Dora: Circa 400 anni fa, il figlio del re s’infatuò di una cortigiana: Dora. Un’umile e povera ragazza del popolo. I due s’innamorano presto follemente l’uno dell’altro ma da un lato il re (padre del ragazzo) proibì categoricamente questo matrimonio perché l’erede al trono non poteva sposare una ragazza di sangue non “blu”, dall’altro il segretario personale del re (di una bruttezza indescrivibile), s’era a sua volta innamorato della bella Dora e fece di tutto per mettere i bastoni tra le ruote ai due ragazzi! Approfittando del fatto che in quel periodo il principe combatteva una guerra contro gli ungheresi, il malefico segretario fece accusare Dora di essere una strega e finì ben presto sul rogo. Informato, il principe, giunse in città solo pochi giorni dopo e non potè salvare il suo amore… non tutte le favole hanno lieto fine! A casa di Ivan assistiamo alla cerimonia d’apertura dei giochi olimpici di Atene… Momenti di commozione al passaggio della rappresentanza sportiva di Iraq, Afghanistan, Israele e tifo da stadio a quello dei pazzi scatenati degli italiani! 14.08.2004 Budapest (UNGHERIA) Nella stazione della capitale ungherese conosciamo due imbranati palermitani ma simpatici e con tanta voglia di fare. Li abbiamo subito nominati: Tom & Jerry ricordando che l’anno scorso su questo treno conoscemmo i mitici “Grattachecca e Fighetto”! Poi c’è una scolaresca di venti ragazzi/e polacchi! Ho chiacchierato tanto in particolare con una di loro: Magda. Caratteristica principale: adora i serial killers! Attenzione! [Magda Bator da Tarnow – Polonia]: “Nie ma szczescia bez lez i zycia bez smerci” Lucjan Staniak.
“Non c’è felicità senza lacrime e vita senza la morte”.
Una cosa che mi ha sempre affascinato degli inter rails è, un po’ come il film: “Sliding doors”, il fatto che non sai mai chi avresti potuto incontrare se tu avessi preso un treno o un altro… A questo e tanti altri interrogativi non sapremo mai darvi una risposta… direbbe qualcuno! 15.08.2004 Cracovia (POLONIA) Sky Hostel again! Ci dà il benvenuto il mitico Wictor! L’atmosfera è quella di sempre! Ma io e il Roscio, stanchi e morti di freddo ben presto ci chiudiamo nei nostri sacchi a pelo sorprendendo anche lo stesso Wictor… ma è solo la prima sera! 16.08.2004 Tarnow (POLONIA) Tarnow è una cittadina polacca.. Ma polacca vera, senza turisti, né italiani, né lingua inglese…
17.08.2004 Cracovia (POLONIA) Noto con dispiacere che qui non è più come l’anno scorso… Ha ragione il Takx quando dice che le cose belle non si devono ripetere e faceva bene Paganini a non concedere mai il bis! 18.08.2004 Cracovia (POLONIA) [Marco di Stefano da Palermo]: I vostri insegnamenti non saranno sottovaluati. Conquisteremo Jelenia Gora e poi da lì ogni paese che ci verrà incontro! [Giovanni Romano da Palermo]: Alla fine il richiamo del treno ha prevalso e rieccoci in viaggio. Questo è lo spirito dell’inter rail, vero? Domani andremo a far visita alle nostre care amiche Iwona e Kasia conosciute l’anno scorso! 19.08.2004 Rybnik (POLONIA) Il trasferimento in treno è stato un calvario ma l’accoglienza ci ha ripagati… Da Katowice a Rybnik abbiamo viaggiato coi portelloni aperti… Il massimo della sicurezza! Rybnik è un dolce e tranquillo paesino immerso in una foresta, sconosciuto anche agli stessi polacchi! Kasia, Iwona e la sorella Wioleta son state carinissime. Che bello passeggiare per le vie della piccola cittadina chiacchierando con loro sotto lo sguardo incuriosito delle altre persone come per dire: “Guarda, conoscono tre stranieri!”, pensiero confermatomi quando la sera, chiacchierando con una loro amica, improvvisamente mi dice trionfalmente: “Sai, ho un amico in Ungheria!”. Brava! Che divertimento poi girare per la città con la 126 super di Wioleta, mezza rotta e che ogni tanto perdeva qualche pezzo! La sera, in discoteca con un bus che assomigliava in tutto e per tutto alla carovana di Mangiafuoco che conduceva Pinocchio, Lucignolo e company al “Paese dei balocchi”, arriviamo a destinazione: “Magic” il suo nome, una stanza piccola ma stracolma di ragazzi che ballavano scatenandosi! Alle 2.30 ritorniamo a casa in taxi con Kasia e Iwona che teneramente non facevano altro che salutare le loro amiche (non l’avevano mai preso il taxi per andare a casa!) Mezz’ora dopo tutti a tavola perché il nostro buon chef Sergio ci prepara un bel piatto di spaghetti! [Luca]: Credo che noi siamo incantati dal loro stare bene senza niente… quegli occhi pieni di stupore per i nostri racconti son fantastici… 20.08.2004 Rybnik (POLONIA) Mentre Wioleta si cambia mille abiti e si trucca, noi cerchiamo di “truccare” i biglietti per cercare di prolungare un po’ di più questo viaggio così bello! [Luca]: Prima pensavo: “Una vacanza così solo noi ce la potevamo costruire!” 21.08.2004 Cracovia (POLONIA) Sto troppo male…Mal di testa e di gola… E’ sabato sera ed io sono infagottato nel mio sacco a pelo… Ieri son stato molto male e nei vari momenti di delirio, solo in camera e in dormiveglia mi son venuti in mente vari flash del passato, mi rivedevo bambino, viziato e impertinente, a letto con la febbre e la mia dolce mamma che si prendeva cura di me… invece qui ero solo, in una nazione straniera lontana migliaia di chilometri, senza medicine e termometro… meno male che i miei due compagni di viaggio son stati formidabili, ragazzi vi ringrazio di cuore già da ora, è anche questa l’amicizia! 23.08.2004 Cracovia (POLONIA) Stamattina il grande Wictor ci ha fatto quasi commuovere! Nono solo ci fa stare in camera anche oltre al check out ma addirittura ci ha regalato quest’ultima notte appena trascorsa visto che non son stato bene. Dziękuję Wictor! Ancora una volta i nostri fratelli dell’Est Europa ci insegnano qualcosa! Tra un paio di ore si riparte… mentre scrivo passa una coppietta di spagnoli, che pena, la ragazza è stata malissimo… in ospedale, qui a Cracovia, le hanno diagnosticato un tumore al cervello, ma per fortuna non si è certi al 100%! Domani tornano in patria e lì vedranno… anzi qualcuno che sta molto, ma molto in alto dovrebbe vedere per loro… Buena sorte! Ed io che mi lamentavo per una stupida febbre… [Luca]: Stamattina ho vissuto un bellissimo momento… Nel centro di Cracovia, con il sole che ci avvolgeva ed io e Sergio che gustavamo un po’ di wurstel locali con una bella birra polacca! Pensavo: “Questa è la mia vita…Di nessun altro… la mia e fanculo tutto e tutti…!” [Sergio]: Sorpresa, per raggiungere Bratislava dovremo viaggiare in cuccetta! Fa un caldo bestiale qui dentro insieme ad Otto, un tedesco gay della Baviera, ragazzo “molto sensibile”! 24.08.2004 Bratislava (SLOVACCHIA) Quattro anni dopo, seduto sugli stessi gradini dove conobbi il mio grande amico Pedro! L’Orange Hostel, l’ostello che abbiamo scelto fa pena… sporco, tenuto male… sembra una caserma russa abbandonata… nessuna meraviglia se ogni tanto qualche inter railer dopo aver fatto un sopralluogo nella camera ritorna in reception, consegna le chiavi e va via in cerca di un posto migliore… Ma per una notte, e soprattutto dopo Skopije siamo pronti a tutto! Sergio ai fornelli vuol dire: pasta al sugo! Bratislava è carina, tranquilla, pulita e direi anche elegante! Una pioggia tremenda però ci blocca mentre passeggiamo nel centro storico rendendo più malinconica la nostra ultima serata da inter railers! 25.08.2004 Bratislava (SLOVACCHIA) [Sergio]: Il bello di un inter rail penso che siano quei piccoli momenti di vita quotidiana, dallo svegliarsi la mattina stanchi per la nottata alla colazione, alla passeggiata nel centro della città senza una meta, commentando senza la minima conoscenza i vari monumenti incontrati lungo il percorso e cercando di rimediare un appuntamento con qualche ragazza locale per la sera… Un bel pranzetto in ostello e se il frigo lo consente (quello dell’ostello in comune), anche un buon secondo! 😉 Adesso torniamo con molti bei ricordi e con un altro mitico viaggio da poter raccontare ed un futuro da organizzare… Se non fossimo partiti avremmo perso tutto questo… 26.08.2004 Venezia (ITALIA) Viaggiare con due esperti viaggiatori ha reso tutto più semplice, ci alternavamo quasi in tutto senza problemi, tranne per la cucina, regno incontrastato di Fighetto, anche se, ogni tanto anche le mie insalatone davano una mano! Come sempre accade abbiamo conosciuto un mucchio di gente speciale, nuova ed interessante… persone che hanno sempre qualcosa da dire e da insegnare… poi, confrontare le proprie esperienze e aneddoti, belli o brutti che siano è di capitale importanza! [Luca]: Siamo entrati in contatto con le varie popolazioni del posto in modo così limpido, puro e sincero che è sembrato quasi un mimetizzarsi tra loro…Da questa gente si imparano cose che non ci insegnano a scuola… Figuriamoci… S’impara la vera portata dei soldi, il loro valore e la loro terrena futilità.
Si apprezzano le piccole cose, senza TV e telefonini, né auto o bancomat… Persone ad un tavolo, in una stessa stanza, in un ostello, per strada… che cercano di capire il perché di tante cose senza pretese di riuscita… ringraziando la vita, non sprecandola.
I fatti sono ampiamente documentati, le emozioni invece restano tatuate in questi 22 giorni appena passati con l’unico privilegio lasciato a questi attori di poter dire: “Era la mia vita ed io c’ero”.