Oman, Dubai, Bahrein

PRIMA TAPPA OMAN: Ho intrapreso questo viaggio con la mia amica Laura, dal 20 al 30 di gennaio, lei ha vissuto sei anni in medio oriente, mentre per me era la prima volta. Siamo partite da Francoforte con la Lufthansa e siamo atterrate a Muscat dove abbiamo alloggiato al Ramee hotel per 4 giorni. Avevamo prenotato questo hotel sul sito hotel.com e...
Scritto da: lostris80
oman, dubai, bahrein
Partenza il: 20/01/2008
Ritorno il: 30/01/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
PRIMA TAPPA OMAN: Ho intrapreso questo viaggio con la mia amica Laura, dal 20 al 30 di gennaio, lei ha vissuto sei anni in medio oriente, mentre per me era la prima volta. Siamo partite da Francoforte con la Lufthansa e siamo atterrate a Muscat dove abbiamo alloggiato al Ramee hotel per 4 giorni. Avevamo prenotato questo hotel sul sito hotel.Com e ce lo avevano spacciato per un 4 stelle (pagato 114 euro a notte), ma quando siamo arrivate abbiamo capito subito che si trattava di un tre stelle e per di più un tre stelle dell’Oman, non paragonabile ai tre stelle europei… L’Oman è un paese che ancora non conosce il turismo, almeno quello di massa, e per questo non offre molte attività turistiche, diciamo che gli indiani del luogo (che sono tantissimi) si sono improvvisati guide turistiche e quindi sono disposti a soddisfare qualsiasi tipo di richiesta.

Io e Laura, trovandoci in un paese in cui è insolito vedere due ragazze sole in vacanza, abbiamo preferito affidarci ad una ditta di questi indiani che ci ha portato, a bordo di una jeep, a vedere le principali bellezze dell’Oman. Il primo giorno abbiamo fatto un giro completo di Muscat e quindi abbiamo visitato la moschea, la più bella che abbia mai visto, per entrare però è necessario coprirsi, almeno per le donne. Poi siamo state al souq, davvero molto caratteristico, dove si possono trovare degli oggettini in argento lavorati a mano che ti fanno venir voglia di comprarli tutti, i più belli sono le tipiche caraffe del caffé e i vari portagioie… Muscat ha un bellissimo lungomare di fronte al souq, dove è possibile fare una passeggiata piacevolissima godendo del sole, dei colori e del volo dei numerosi gabbiani sul mare.

Per i vari spostamenti abbiamo utilizzato spesso anche i taxi, che sono economici, anche se i prezzi sono fissi e quindi non contrattabili, a differenza del souq dove la contrattazione è d’obbligo! Il secondo giorno abbiamo fatto una gita nel deserto, a 300 km da Muscat, dove abbiamo fatto il cosiddetto surf sulle dune sabbiose, per chi non l’ha mai fatto, consiste nel correre con la jeep da una duna all’altra, proprio come si fa col surf e se capiti con un autista abile ti diverti davvero, anzi, a volte hai la sensazione che prima o poi la jeep si ribalti… Nella stessa gita abbiamo fatto visita ai beduini del posto, che ormai di beduino hanno solo l’origine, che ci hanno offerto caffé e datteri e di hanno fatto fare un po’ di foto in groppa ai cammelli.

Subito fuori dal deserto ricordo di aver mangiato un squisito pollo con riso speziato in un ristorantino, qui ci hanno fatto mangiare in una stanza separata dagli uomini.

Sulla strada di ritorno, lungo i 300 km di montagne rocciose e nient’altro, ci siamo fermate in un’oasi dove l’acqua sgorga dalle montagne creando un piccolo fiumiciattolo che, percorso a nuoto, arriva fino ad una grotta, ma noi purtroppo non l’abbiamo vista dato che la temperatura non era proprio da fare il bagno, almeno per noi, visto che tedeschi e francesi non sembravano farsi tanti scrupoli… Il terzo giorno abbiamo fatto un giro in barca, il famoso dolphin watching, speravamo di vedere qualche delfino, perché mai avremmo immaginato di vederne così tanti… E’ strano, ma lì dove c’era un gruppo di gabbiani che svolazzava sulla superficie dell’acqua, si trovavano di sicuro dei delfini che sembravano quasi farsi i dispetti e giocare con i gabbiani. Abbiamo visto tantissimi delfini saltare liberi fuori dall’acqua, è uno spettacolo che colpisce e fa capire quanto sia ancora incontaminata la natura dell’Oman! Ci hanno detto che, con un po’ di fortuna, a volte è possibile avvistare anche delle balene, ma noi evidentemente non ne abbiamo avuta… So che in determinati periodi dell’anno, è possibile vedere i piccoli della tartaruga che, appena nati, percorrono la loro strada dalla spiaggia fino al mare… Nel pomeriggio del terzo giorno ci siamo rilassate sulla spiaggia vicino il nostro hotel, ma anche lì siamo dovute rimanere coperte, non è vietato spogliarsi, ma già in pantaloncini e maglietta eravamo l’attrattiva della spiaggia, figuriamoci in costume!!! A fine gennaio fa caldo, ma non tantissimo da fare il bagno, quando poi il sole va via non guasta avere una maglietta più pesante a portata di mano.

Il quarto giorno a malincuore abbiamo dovuto lasciare l’Oman per proseguire il nostro itinerario e quindi per andare a Dubai (Emirati Arabi Uniti).

SECONDA TAPPA DUBAI: Siamo arrivate a Dubai con un volo diretto della Emirates e abbiamo alloggiato al Novotel (70 euro a notte colazione esclusa) del Trade Center, stavolta davvero un 4 stelle e davvero molto bello e pulito, lo avevamo prenotato sul sito di bookings.Com.

Dubai mi ha colpito per le sue stranezze e contraddizioni, è un paese che vuole mostrarsi all’avanguardia rispetto al resto del mondo, ma presenta ancora quelle difficoltà tipiche della cultura araba. Faccio qualche esempio: le donne sull’autobus hanno dei posti riservati che fanno tanto pensare alla segregazione razziale americana, la città è difficile, se non impossibile, da girare a piedi, se si capita in una strada con dei lavori, il che è molto probabile, non si può nemmeno attraversare la strada per non so quanti chilometri e quindi per farlo si è costretti a prendere un taxi! Oppure se si vuole attraversare il fiume, non si ricorre al classico e comodo ponte che lì non esiste, ma si deve pagare un diram (circa 20 centesimi di euro) ai barcaioli che ti portano sull’altra sponda…Mentre con la macchina si passa nel tunnel che attraversa il fiume da sotto, logico, no? Ma Dubai è bella proprio per questo, se tutte le città fossero uguali sarebbe una noia viaggiare… Il mezzo di trasporto più usato è il taxi, che costa pochissimo ed è molto affidabile. Si spende il corrispettivo di due euro per la corsa più lunga da un capo all’altro della città.

Io e la mia amica abbiamo scelto di girare la città con il comodo autobus turistico a due piani, che con un biglietto unico ti permette di fare molte cose. Innanzitutto ci sono due tipi di tour, la linea rossa e quella blu, la rossa fa un percorso più storico, mentre la blu fa un percorso per la spiaggia e i centri commerciali più famosi. La caratteristica di questi bus, per chi non li conosce, è che si può scendere alle fermate desiderate e riprendere lo stesso bus che ripasserà di lì ogni 20 minuti per la linea rossa e ogni 30 per la blu e questo consente di saltare i luoghi meno conosciuti vedendoli comunque dal bus e fermarsi per il tempo desiderato in quelli che più interessano.

Questo è in breve in percorso della linea rossa: si passa per il souq accanto al creek (fiume) dove, compreso nel prezzo, c’è il tour sul creek in barca, lì vicino c’è anche una moschea, nella quale però non si può entrare, poi si va ad Al Fahidi Fort Museum, Dubai Old Souq, Sheikh Saeed Al Maktoum House all’interno dell’Heritage Village, una delle cose più belle di Dubai, vale a dire la casa del vecchio sceicco e tutta la zona dell’heritage village che è suggestiva per le casette tipiche e dove ci si può fermare a mangiare o a bere tè e fumare shisha (narghilé). Forse l’heritage village è davvero la parte storica più bella di Dubai, vale la pena spenderci qualche ora… Poi, sempre con la linea rossa si va al gold souq, dove si compra l’oro a prezzi vantaggiosi, e si ha la possibilità di vedere alcuni shopping mall come il Wafi city dal quale si cambia linea e con la blu si va a visitare il famoso hotel a sette stelle Burj Al Arab (50 dollari solo per vedere la hall, ma è bello anche da fuori) e da quella zona si intravedono le famose isole artificiali a forma di palma. Accanto al Burj Al Arab c’è il souq Madinat, anche se non è un vero e proprio souq in quanto è al coperto e ha poco di artigianale, ma è anche più bello del souq accanto al creek… Riprendendo la linea blu si arriva ad uno dei più grandi centri commerciali, il Mall of Emirates, dove si trova il famoso ski Dubai, ovvero 400mt di pista da sci al coperto… fantastico! Si paga circa 15 euro da visitatore, un po’ più per sciare, ma vale la pena entrare, ti danno anche tuta termica e scarponi e dentro la temperatura è di meno 5 gradi! Dentro ci sono anche statue di ghiaccio e i bambini possono scivolare sulla neve con un ciambellone gonfiabile… E’ una sensazione strana trovarsi lì dentro, soprattutto per me che sono cresciuta a L’Aquila in mezzo alle montagne dove la neve e i paesaggi sono quelli autentici… Per chi vuole visitare una moschea, l’unica che permette l’accesso ai turisti è la Jumeira Mosque alla quale si può arrivare in taxi o con la linea blu, basta però informarsi sugli orari di apertura al pubblico.

Per visitare Dubai bastano anche due giorni pieni come abbiamo fatto noi… TERZA TAPPA BAHREIN: L’ottavo giorno della nostra vacanza abbiamo ripreso un volo diretto della Emirates e siamo atterrate in Bahrein, un’isola che offre poco di turistico, ma non per questo meno bella.

Il Bahrein è il paese dove la mia amica aveva vissuto per sei anni e quindi era una tappa obbligata del nostro tour, sia per salutare i suoi amici, sia perché ero curiosa di vedere i luoghi dei suoi racconti! Da visitare c’è l’albero della vita, ovvero un grande albero in mezzo al deserti, chiamato della vita perché simboleggia la speranza di vita in un luogo ostile come il deserto. Poi per gli appassionati di F1 c’è anche una moderna pista, sempre nel bel mezzo del deserto, e lì accanto c’è un parco naturale con molte specie di animali come le tartarughe da terra giganti, i fenicotteri, le giraffe, i falchi… si può fare un vero è proprio safari che piacerà sicuramente ai bambini, ma non solo.

Un’altra moschea molto bella è quella del Bahrein, una delle poche con la cupola e sicuramente l’unica ad organizzare visite guidate individuali dove viene spiegata la religione e messa a confronto con la nostra, si possono imparare molte cose e il clima è di vera amicizia. La nostra guida era una ragazza tedesca di Hannover con la quale ci siamo trovate molto bene.

Altra caratteristica del Bahrein sono i ristoranti e i vari locali, davvero molto belli e dove si mangia molto molto bene! Resto disponibile per qualsiasi informazione vogliate chiedermi all’indirizzo elia_marta@hotmail.Com, mettendo in oggetto “turisti per caso Oman Dubai Bahrein” Grazie per la lettura e buona vacanza! Marta



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche