Oman… dov’è che vai?
1) Dov’è che vai?
Questa è la domanda che mi poneva in genere chi ha nozioni geografiche ristrette e non sa nemmeno dove l’Oman si trovi: un luogo indistinto in Medio Oriente, spesso confuso con il vicino Yemen. “No, non Yemen: O-m-a-n” rispondevo io, cercando di scandire meglio la parola. Non mi sento di accusare nessuno di ignoranza: provate a chiedermi di collocare in una cartina muta gli stati degli USA e mi farete arrossire di vergogna. O provate a interrogarmi sulle capitali dell’Africa… Stessa scena. In verità la domanda “Dov’è che vai” coglie una verità dell’Oman: è un paese discreto e silenzioso che ha fatto poco parlare di sé e per questo poco conosciuto e poco preferito come meta di viaggio. Ma sono proprio queste due caratteristiche gli aspetti principali della sua unicità.
2) Ma cosa c’è di particolare in Oman?
Questa è l’altra domanda che mi sono sentita porre più volte prima di partire. Ecco, le prime cose che mi verrebbero in mente sono queste:
- Mondo Arabo: sono stata in altri due paesi facenti parte del mondo arabo, la Giordania e il Marocco. Due paesi simili per alcuni aspetti culturali ma anche estremamente diversi. Nonostante queste precedenti esperienze è in Oman che ho avuto la sensazione di essere di fronte alla tradizione araba più pura e autentica. L’Oman è un paese molto moderno ma che allo stesso tempo ha preservato con fierezza le sue tradizioni più antiche e questo vi farà spesso sentire parte di una pagina delle Mille e una notte: donne velate dalle coperture più bizzarre a testimoniare l’appartenenza a diverse tribù, mercati del bestiame che si svolgono immutati da secoli – nonostante i parcheggi siano pieni di moderni suv – villaggi beduini dove la vita scorre lenta e silenziosa. Questo rende l’Oman un paese autentico e molto ospitale e il suo essere poco conosciuto e visitato lo ha preservato dallo sviluppo di personaggi e attività che rendono, ad esempio, i souq dei luoghi finti e tutti uguali – da Marrakech a Istanbul – e i commercianti e chi ha a che fare con il turismo particolarmente aggressivo e insistente con gli stranieri.
- Incenso: l’Oman è stato nei secoli il centro principale di produzione del franchincenso e centro importante lungo le vie carovaniere che trasportavano le merci attraverso la penisola arabica, fino alle coste del Mediterraneo. Oggi l’incenso – che è una resina prodotta da arbusti che crescono appunto in queste zone, da non confondere con i bastoncini sintetici cinesi in vendita un po’ ovunque – non è più utilizzato come una volta, ma il suo profumo pervade ancora gli ambienti e le strade delle città dell’Oman.
3) Ok, la cultura, l’atmosfera, i profumi… ma cosa c’è da vedere in Oman?
È una domanda lecita. Perché è vero che ci sentiamo tutti dei piccoli esploratori, anzi, viaggiatori, ma in verità per la maggior parte abbiamo tutti un animo da turista e come tali, visitiamo un posto alla ricerca di qualcosa di nuovo, di diverso… di “cose” da vedere e, soprattutto, fotografare. E allora, ecco cosa visiterete in Oman:
- Wadi: significa letteralmente “valle”. Si tratta di valli aperte nelle rocce, montagne di rocce, scavate da acque dolci e fresche che corrono verso il mare. Trattandosi di un paese per lo più desertico capirete subito perché questi posti sono particolari: proprio per la presenza dell’acqua. All’interno di queste valli scenografiche si sono sviluppati piccoli villaggi e giardini terrazzati, e risalirle è una bella e piacevole passeggiata tra palme e pozze d’acqua dove rinfrescarsi. Ce ne sono tantissimi, ma i più famosi sono il Wadi Shab, Wadi Tiwi e Wadi Bani Khalid.
- Deserto: Siete stati nel Sahara, avete dormito nel Red Centre dell’Australia, avete ammirato il tramonto tra le rocce del Wadi Rum, avete attraversato il Gobi a piedi… Bene, allora come me amate il deserto! Io non mi stancherò mai di andarci e trovo che ognuno dei posti che ho citato sia diverso dall’altro (be’, il Gobi a piedi mi manca!), sebbene sempre di sabbia e di rocce a perdita d’occhio si tratti. Un tramonto e una notte nel deserto sono per me un’esperienza irrinunciabile e le Wahiba Sands dell’Oman soddisferanno chi visita il deserto per la prima volta e chi ha già “vari deserti” aLL’attivo nel suo portfolio viaggi.
- Presepi viventi: mi riferisco ai villaggi sui monti Hajar nelle montagne intorno a Nizwa. Sono villaggi color ocra, ancora una volta silenziosi e nascosti, affacciati fino a sembrare quasi in bilico sui canyon delle montagne e circondati da giardini terrazzati: qui sembra davvero che il tempo si sia fermato.
- Fondali e fauna marina: mi rivolgo non solo agli esperti divers incalliti (ai quali non ho la fortuna di appartenere, almeno non ancora) ma anche a chi si accontenta di guardare il fondale dalla superficie, armato solo di pinne e maschera. I fondali dell’Oman sono davvero spettacolari, consiglio un’escursione alle Isole Daymaniyat.
E se ancora non vi ho convinto, e volete qualche indicazione più concreta vi dico in sintesi a chi consiglierei di visitare l’Oman e a chi no.
L’Oman fa per te se…
- Ti interessa e affascina il mondo arabo
- Hai pochi giorni disposizione: le principali attrattive dell’Oman che ho citato sopra sono tutte visitabili in 9 giorni compreso il viaggio – con partenza venerdì sera e ritorno la domenica successiva e ci sono solo 3 ore di fuso
- Hai un’età compresa tra 0 e 99 anni: è un viaggio davvero per tutte le età, poco rischioso, la maggior parte dei posti sono facilmente accessibili e non ci sono grossi rischi legati all’igiene. Lo consiglierei vivamente anche a chi viaggia con bambini.
- Vuoi fare un viaggio itinerante ma poco faticoso: niente autobus scassati, niente distanze interminabili, niente treni luridi; in Oman noleggi una macchina e giri sereno e la buona notizia è che la benzina costa pochissimo!
- Ami il trekking (io per esempio non amo i trekking di giorni e altre cose così, ma in Oman ce n’è davvero per tutti i gusti, lunghezze e difficoltà).
L’Oman non fa (ancora) per te se…
- Viaggi da solo e speri di incontrare compagnia: gli omaniti sono felici di fare due chiacchiere, ma sono molto discreti; in giro ci sono pochi turisti o backpackers e la maggior parte si spostano autonomamente in macchina, il che rende più rari gli incontri. In più se sei una donna, rischi veramente di patire la solitudine, visto che per rispetto quasi nessuno oserà rivolgerti la parola
- Ami le città vivaci e cosmopolite
- Ami visitare luoghi di interesse storico o “monumenti”
- Sei alla ricerca di emozioni forti…dal bungee jumping al full moon party…Non troverai niente del genere in Oman.
Per maggiori informazioni sul mio viaggio, per vedere tutta la foto gallery visita il sito dedicato ai miei viaggi: www.theescapediaries.it