Olanda… non solo Amsterdam 2

Un viaggio non solo per visitare Amsterdam, ma per conoscere paesi ricchi di storia e di bellezza
Scritto da: avorio
olanda... non solo amsterdam 2
Partenza il: 25/01/2012
Ritorno il: 28/01/2012
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
Ascolta i podcast
 

Mercoledì 25/01/2012

Approfittando della presenza di due nostri amici a Utrecht, in Olanda, abbiamo deciso di farci una piccola vacanza in questa bella nazione. Siamo partiti all’alba, cosicché alle nove del mattino eravamo già all’aeroporto di Amsterdam. Per andare dall’aeroporto a Utrecht abbiamo preso un treno. C’è da dire che i mezzi in Olanda sono puntualissimi e puliti (un po’ come quelli italiani…) ma queste qualità si pagano: per il tragitto da noi fatto abbiamo speso, solo andata, circa 9 euro per meno di un’ora di viaggio. La stazione ferroviaria di Utrecht è uno spettacolo: è dentro un centro commerciale, quindi appena saliamo le scale ci troviamo circondati da negozietti, chioschetti di cibarie di ogni genere e gente che va e viene. Da non sottovalutare neppure i negozi sulla strada principale all’esterno: un punto di riferimento per chi vuole acquistare souvenir tipici a prezzi contenuti. Usciti dalla stazione abbiamo preso un pullman: altri 2.50 euro di spesa. Per fortuna gli autisti sono stati molto gentili e ci hanno dato tutte le indicazioni per raggiungere il nostro albergo (il quale, abbiamo scoperto in seguito, distava neppure una decina di minuti dalla stazione e dal centro città). Dopo esser stati in albergo abbiamo fatto un giro veloce in centro, abbiamo pranzato e aspettato un nostro amico. Lui, vivendo da diversi mesi qui, ci ha mostrato le bellezze del luogo. Punto nevralgico di Utrecht è la Domtoren, la torre del duomo di Utrecht, un’imponente struttura che domina la città. Vicino si può trovare anche la piazza Domplein, dove ci sono i più importanti edifici della città. Sempre in zona si trova anche la chiesa di Pieterskerk, imponente anch’essa ma non quanto il Duomo. Non può mancare anche l’università, anch’essa vicina al Duomo. Sparsi qua e là si possono trovare anche alcuni musei interessanti. Peccato che il tempo era tiranno e non abbiamo potuto visitarli. Essendo una città olandese, non potevano mancare i canali costeggiati da miriadi di case colorate e biciclette allineate sui bordi. Scorgiamo anche due poliziotti in giro a cavallo a fare la ronda: intermezzo simpatico. Ovviamente le auto erano ridotte al minimo quindi l’aria era molto salutare e rumori di clacson manco l’ombra. L’unico inconveniente, se andate in Olanda, è di stare attenti a dove camminate, dato che le piste ciclabili sono i marciapiedi e all’inizio si fa una leggera fatica a capire dove possiamo camminare noi per non intralciare (o essere investiti) dalle bici. Essendo una cittadina non c’è il classico caos da città turistica (come potrebbe essere Amsterdam), quindi c’è poca gente e ci si può muovere tra le stradine con una certa scioltezza. Alla sera siamo usciti a cena e poi a bere qualcosa in una birreria: le strade si fanno abbastanza deserte, anche se c’è sempre qualche universitario che gironzola. Ciò nonostante non ci sentiamo in pericolo: è una città talmente tranquilla che ci muoviamo senza paura di essere aggrediti. Ognuno si fa i fatti suoi e non disturba gli altri. È infatti indicata per chi vuole fare un viaggio culturale ma non per chi si aspetta feste, discoteche o caos dalla mattina alla notte (in settimana: nel week end la città si anima). La città illuminata è ancora più bella, specialmente il Duomo che spicca imponente e i canali illuminati da luci blu elettrico. Spiazzano le case olandesi in quanto presentano enormi finestre senza tende, cosicché si può vedere chiaramente cosa stanno facendo i residenti.

Giovedì 26/01/2012

Dopo una nottata di meritato riposo (fin troppo dato che ci alziamo ben oltre le dieci!), decidiamo di fare un salto ad Amsterdam. Facciamo una colazione al volo e poi dopo mezz’ora di treno (e 14 euro di biglietto andata e ritorno) arriviamo alla stazione di Amsterdam. La stazione merita una foto (sia adesso che al calar della sera). Ci spostiamo verso il centro città a piedi ma la fame ci attanaglia quindi ci fermiamo in un ‘Wok to Walk’ a mangiare pasta cucinata con le wok. Poi ci spostiamo a visitare Piazza Dam e il suo Obelisco: notevoli costruzioni e centro nevralgico di Amsterdam. Da visitare anche il museo di Van Gogh e la casa di Anna Frank (noi non siamo entrati perché non siamo cultori dell’arte e della storia ma un paio di foto ci stanno). Sul fiume potrete vedere anche il centro scientifico Nemo, dall’estetica molto curiosa. Come ogni città olandese, anche questa è piena di parchi e piccole zone di riposo. Pur essendoci tanto verde e tranquillità in questi luoghi, il freddo ci ha fatto desistere dal fermarci, anche se il solo passarci di fianco trasmette relax. Per quanto sia bella Amsterdam però c’è da dire che si respira aria di città turistica, infatti pur essendo solo giovedì le vie sono piene di turisti. Passare dalla calma di Utrecht al caos di Amsterdam spiazza un po’, ma ciò non toglie che anche Amsterdam merita sicuramente una visita. Il tempo passa e dopo aver girato un po’ per il centro torniamo alla stazione. Ceniamo in un altro bar/paninoteca dove fanno dei panini enormi a prezzi abbordabili. Poi un giro per il centro e verso le undici torniamo in albergo in quanto domani ci aspetta un altro viaggetto.

Venerdì 27/01/2012

In programma c’era farsi Rotterdam e Leiden (consigliata dal nostro amico che l’ha visitata). Sfortunatamente ci si alza con la solita flemma di chi è più portato a riposarsi che a correre per visitare tutto e di più. Quindi la mattinata la passiamo tra l’alzarsi e fare colazione. Decidiamo così di andare a Rotterdam. Tre quarti d’ora di strada e 18 euro andata/ritorno ci conducono a questa città di mare. In realtà sbagliamo fermata e invece di arrivare al centro città ci ritroviamo in periferia (sfortunatamente lo scopriamo dopo). Questa fermata si chiama Alexander ed è un paradiso per chi vuole fare shopping: ci sono svariati centri commerciali e negozi enormi uno dietro l’altro. Facciamo un giro veloce all’interno di alcuni di essi (ce n’è uno solo di mobili che merita la visita solo per il design con cui è stato disegnato l’interno) facendo anche un pranzo al volo per non perdere tempo. Chiediamo info su come arrivare al centro città ma gli interpellati ci dicono che è distante. Dalla cartina non sembrerebbe così, spronati dal nostro senso d’avventura (e dalla poca voglia di sborsare 7 euro per la metropolitana) decidiamo d’incamminarci. Pur apprezzando il paesaggio ricco di verde, le case a due piani e il silenzio della periferia, c’accorgiamo che in un’ora abbiamo percorso manco metà tragitto. Così, rassegnati, prendiamo la metrò e in cinque fermate siamo al porto. L’impressione che dà è di una città moderna. Questo cozza con l’idea della tipica città olandese, dato che siamo circondati da grattacieli enormi (alcuni anche avveniristici e che ci spingono a fare qualche foto) e da negozi ovunque. Il porto (il più grande d’Europa) presenta delle navi storiche molto belle con tanto di faro rosso che sovrasta il tutto. Addirittura c’è una nave d’altri tempi adibita a ristorante. Dal porto si scorgono due ponti, uno rosso e uno d’argento (chiamato Erasmus bridge). Al di là di quest’ultimo si vede un grattacielo insolito in quanto sulle finestre ci sono centinaia di luci che si illuminano in sequenza, realizzando dei veri e propri disegni in movimento (ad esempio ad un tratto veniva raffigurata un mulino con tanto di pale che giravano). Le solite foto di circostanza e poi facciamo un salto a vedere il municipio: maestoso e in stile rinascimentale. Casualmente ci imbattiamo anche in un marciapiede denominato ‘walk to fame’, dove alcune personaggi famosi hanno lasciato l’impronta delle mani con firma annessa. Abbiamo trovato la Pausini e Zucchero, tra i tanti. Un giro ancora del centro e poi si torna all’albergo. Dopo esserci riposati ci spostiamo a casa del nostro amico per una cena a base di cucina italiana. Le chiacchiere volano e così si fa troppo tardi per andare in qualche locale, quindi ce ne torniamo in albergo.

Sabato 28/01/2012

Avendo l’aereo nel tardo pomeriggio, dopo esserci alzati alla solita ora improponibile usciamo per l’ultimo giro in città, a caccia di souvenir. Essendo sabato c’è più gente in giro e le strade si riempiono di persone a piedi e in bici, al punto da ricordarci Amsterdam. Ci gettiamo in alcuni supermarket dove compriamo i souvenir (più economici delle classiche bancherelle acciuffia-turista-ingenuo). Pranziamo verso l’una e poi si parte: destinazione aeroporto di Amsterdam, rimpiangendo che la vacanza sia già conclusa.

Tirando le somme: Amsterdam merita perché è comunque una capitale, quindi ricca di storia ma di contro è molto caotica. Utrecht è un bel paesino dove passare una piacevole giornata a rilassarsi perdendosi tra viuzze caratteristiche. Rotterdam spicca per il suo porto anche se è caotica come Amsterdam ma con l’aggravante che è più futuristica e piena di grattacieli (che possono piacere o meno).

Informazioni utili

Come avete letto i mezzi sono molto efficienti, puliti e puntuali. Ma costano. Quindi, che voi prendiate treno o autobus per spostarvi mettete sempre in conto di dover spendere di più che in Italia. Fare il biglietto alla biglietteria costa di più che farlo ad una biglietteria elettronica (anche se quest’ultima, pur essendo tradotta in inglese, è incomprensibile al punto che abbiamo dovuto farci aiutare da un’olandese). Occhio anche a dove fare i biglietti: alcune fermate hanno solo quella elettronica e accetta solo il bancomat!

– Idem per quanto riguarda il cibo: abbiamo trovato pizzette grosse quanto un dvd a 5 euro e un succo di frutta a 4 euro. O pranzate e cenare in pseudo ristoranti in franchising (tipo Mc Donald’s, per intenderci) dove i prezzi solo standard e abbordabili, o mettete già in conto che potrebbero spennarvi.

– Noterete subito che gli olandesi pagano qualsiasi cosa col bancomat (per un discorso di ‘caccia all’evasione’. Loro sì che sono avanti). Quindi non stupitevi se vedete pagare una brioche da un euro col bancomat!

– Abbiamo monitorato le temperature la settimana prima di partire e abbiamo scoperto che Italia e Olanda non si differenziano poi così tanto (addirittura in Olanda in alcuni giorni c’era una temperatura maggiore!). Quindi non date per scontato che faccia più freddo.

– Gli olandesi sono gentili e disponibili e sanno decisamente bene l’inglese, quindi per qualsiasi cosa chiedete pure.

Guarda la gallery
cultura-ckqqk

canale a Utrecht

cultura-94y27

Domtoren a Utrecht

cultura-zmnnb

stazione di Amsterdam

cultura-wf2u7

strada dei famosi a Rotterdam

cultura-phktv

ponte di Rotterdam

cultura-249fx

Rotterdam

cultura-2cvhf

centro di Utrecht



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche

    Video Itinerari