OLANDA IN AUTO di via Strasburgo
Siamo due coppie di mezza età, , io mi chiamo Odetta, mio marito Rolando, i nostri amici Pinuccia e Vincenzo. Siamo amici da tanti anni, infatti bisogna essere molto affiatati per intraprendere un viaggio itinerante di una settimana.
A me è toccato il compito di organizzare il tutto, non è stato facile poiché l’ultima settimana di Aprile coincide con la festa di compleanno della regina , il famoso Koninginnedag (festa molto sentita in Olanda), e con la settimana clou per quanto riguarda la fioritura dei tulipani . Per queste ragioni i prezzi, già di per sé non molto economici, vanno alle stelle. Comunque, sacrificando qualche serata/nottata davanti al computer ce l’ho fatta – senza spendere una fortuna – a programmare questo viaggio che vi racconto: 1° giorno domenica 26 Aprile 2009 Partiamo da Adro di buon ora con la mega auto comodissima di Vincenzo. Durante il viaggio acquazzoni a non finire, ma noi riusciamo incredibilmente a fare un pic nic al sole in Svizzera con qualcosa che ci eravamo portati da casa. La nostra prima tappa è stata Colmar in Alsazia. Deliziosa località che ti invita a passeggiare lentamente, apprezzando la bellezza pacata del paese, visitiamo la Petite Venise e i vicoli del centro. Visitiamo anche Roquewihr paesino altrettanto bello ma un po’ troppo turistico. Riusciamo a vedere anche alcune cicogne, che qui sono di casa.
Ci rimettiamo in viaggio ed arriviamo a Strasburgo, tappa ideale per chi vuole andare in Olanda in auto, poiché si trova esattamente a metà strada. Decidiamo di pernottare al CIARUS, poiché mi aveva colpito il loro sito internet; trattasi di un Ostello della Gioventù talmente bello che vi soggiornano pure i parlamentari europei (stupore dei nostri figli a casa: ma vi hanno fatto entrare ?????) Ci troviamo infatti molto bene, ciascuna camera doppia con bagno 44 Euro, arredi spartani ma ambiente pulitissimo dove si respira un’aria internazionale e multi-culturale molto interessante. Lavata via la stanchezza usciamo dopo cena per un giro in centro, dove rimaniamo senza fiato davanti ad una cattedrale gotica magnifica, altissima, che sembra fatta di pizzo. Naturalmente di sera è chiusa, però ci ripromettiamo di visitarla durante il viaggio di ritorno. La passeggiata si spinge fino al quartiere Petite France, a fatica ritorniamo in ostello per piombare in un sonno profondissimo. Direi che come primo giorno non è stato male.
2° giorno lunedì Si parte per Amsterdam. Viaggio confortevole, senza traffico, stupore e meraviglie poiché dal finestrino vedevamo il paesaggio cambiare, fino a diventare tipicamente olandese, cioè diverso da tutte le altre parti del mondo. Arriviamo ad Amsterdam tranquillamente, il nostro navigatore GPS (da noi battezzato affettuosamente Geltrude) ci porta esattamente davanti alla porta dell’hotel Allure che avevo prenotato con www.Hotel.De . Si è rivelata una scelta felicissima poiché abbastanza in centro, vicino al Rijksmuseum e a Leidseplein, fermata Metro e bus n. 7 e 10 sotto casa, camere spaziosissime (cosa difficile da trovare in Olanda) TV al plasma e bagno supermoderno. Probabilmente appena ristrutturato. Lo consiglio a tutti: costo 79 Euro la camera doppia , compresa colazione). Unico neo il parcheggio, ci hanno dato un box vero e proprio ma al prezzo di 35 Euro al giorno! D’altra parte le alternative erano: Park vicino allo stadio Arena a 10 Km: (!!!??) oppure per strada a 1 Euro ogni 15 minuti. Pazzesco ! Doccia veloce e via verso il centro di Amsterdam. Leidseplein, piazza Dam ecc. Rimaniamo un pò perplessi, la città è sporchissima, i tram hanno una velocità da paura, sfrecciando tra biciclette e pedoni, senza un marciapiede o comunque un gradino che li separi. Per fortuna le auto sono pochissime, moto e motorini inesistenti, il traffico è formato solo da biciclette (che hanno la precedenza). Piazza Dam, di solito bellissima, è snaturata poiché in questi giorni dedicati alla regina è occupata da una mega ruota panoramica e da un Luna Park rumorosissimo. Noi ne avremmo fatto volentieri a meno, ma tant’è! Prima di cena ci facciamo un giro con battello fra i canali. Peccato che le spiegazioni sono in tutte le lingue immaginabili, tranne che in Italiano. Con un po’ di intuito e tanta immaginazione cerchiamo di afferrare qualcosina. Ceniamo poi in un ristorante argentino, poi a piedi verso l’hotel. Stramazziamo sul letto .
Domani è un altro giorno.
3° giorno martedì In programma oggi c’è la visita al Keukenhof, cioè il giardino floreale più grande d’Europa, aperto solo due mesi all’anno dove si possono ammirare distese di tulipani ed altri fiori coloratissimi a perdita d’occhio.
Paesaggio unico al mondo, credo ! Acquistiamo qualche bulbo e via verso Zaanse Shans, decidiamo di non fare l’autostrada, ma piuttosto di passare per i paesini dove si può osservare la vera vita degli olandesi: casette piccole, giardini minuscoli ma curatissimi, pieni di fiori ed assolutamente privi di recinzioni.
Tutti in giro in bicicletta, si ha l’impressione che qui la vita scorra tranquilla, senza stress. Chissà se è proprio così ! Giungiamo a Zaanse Shans, classica meta obbligata di ogni turista, dove si può passeggiare in mezzo a molteplici mulini a vento, funzionanti (si possono anche visitare all’interno).
Peccato che pioviggina, d’altra parte sarà l’unica mezza giornata di cattivo tempo in tutta la settimana.
Mangiamo un panino divino nel ristorante appena dentro il parco (consigliabile!) e passiamo un bel po’ di tempo nei vari negozi di souvenir coloratissimi. Pinuccia non ne uscirebbe più, la dobbiamo trascinare fuori a forza (scoprirò più tardi a casa che quel bellissimo vaso blu porta-biscotti che ha comprato era proprio un regalo per me! Grazie!).
Torniamo in hotel per una doccia, poi via di nuovo in centro. Visitiamo il Bejinhof, il quartiere delle beghine, abitato ancora oggi da donne nubili votate alla preghiera, un luogo che fatichiamo a trovare perché sembra che nessuno lo conosca! Ma io, che l’avevo visto su una guida, non demordo e infatti lo troviamo. Praticamente bisogna aprire una normale porticina (nel quartiere Spui) per entrare in una specie di grande cortile austero dove regna una pace ed un silenzio che non ti aspetti nel centro di una città come Amsterdam. Con molto rispetto facciamo un giretto, ammirando anche la casa più vecchia di Amsterdam (del 1200). Risaliamo in tram e scendiamo in stazione. Curiosissimo in zona un autosilo multipiano con sole biciclette. Imperdibile! Girovagando, i nostri mariti non resistono davanti ad un’insegna “Ristorante Italiano” e noi li facciamo contenti cenando a pastasciutta/pizza. Proprio lì vicino c’è il quartiere a luci rosse, che è la nostra meta di stasera. E’ molto vivace ed è da vedere,non è come uno se lo aspetta secondo me, non è per niente volgare, le ragazze in vetrina sono delle “serie” professioniste e non assistiamo a scene spiacevoli, anzi! Puntatina al Nieuw Markt , vero cuore della città, dove c’è anche lì un mega luna park. Torniamo rigorosamente a piedi verso l’hotel passando vari canali, nelle vie fervono i preparativi per la festa della regina. Tutto si sta dipingendo di arancio, deve essere uno spettacolo imperdibile, ma noi domani mattina ce ne andremo da Amsterdam.
4° giorno mercoledì Lasciamo Amsterdam per il nord dell’Olanda, facendo tappa obbligatoria a Volendam, passeggiando nelle strade del porto fra casette coloratissime tutte diverse l’una dall’altra. Durante il viaggio è un susseguirsi di praterie di tulipani colorati ma anche di campi dove convivono pacificamente liberi e belli vari animali, mucche, cavalli, pecore, anatre, aironi in una natura verdissima, solcata da canali e da laghetti incantevoli. Vincenzo, che è cacciatore dentro, pensa che questo sia il paradiso terrestre, ma noi, che siamo dalla parte degli animali, lo invitiamo tornare sulla terra ferma ed a seguire i consigli di Geltrude. La quale infatti ci porta in breve tempo a Bovenkarspel, all’hotel Het Roode Hert prenotato su www.Booking.Com.
Come albergo non è un gran che, le camere sono decadenti, non manca niente ma secondo noi non sono molto a norma! Il ristorante invece è una sciccheria. Raffinatissimo, con arredi antichi e oggetti di pregio, una collezione di pendoli, quadri meravigliosi. Fotografo ogni angolino possibile immaginabile e … non c’è storia: stasera si cena qui! Anche se si capisce che spenderemo una cifra! Prima di cena visitiamo la vicina Enkhuizen e la diga dell’Ijsselmeer (lunga 30 Km) che ha trasformato ad “O” un territorio che prima era ad “U”. Complimenti agli olandesi per aver saputo combattere contro la forza distruttrice dell’acqua e vincere una battaglia ritenuta da molti impossibile.
A cena paghiamo 170 Euro in quattro, ma ne è valsa la pena ! La signora Cristina è cordialissima e (con nostra somma felicità) parla un ottimo francese. Il ristorante, che è del 1593!!!, ha parecchie stelle di non so quale guida olandese! 5° giorno giovedì Oggi è il Koninginnedag (compleanno della regina) e noi partiamo per Den Haagen, che è la punta più a nord dell’Olanda, dove prendiamo il traghetto per Texel, la più grande delle isole Frisone.
A Texel, prendiamo il bus e scendiamo in un paesino. Ogni casa ha la bandiera esposta, tutta la gente è per strada, palloncini arancio dappertutto , musica e allegria ovunque. Ci chiediamo come sarà oggi Amsterdam se qui in un piccolo paesino su un’isola c’è questo clima festoso! Ma la cosa più incredibile è questa: la gente espone per strada le cose di cui vuole disfarsi e le mette in vendita. D’altra parte le case olandesi sono piccole, non hanno né cantine né soffitte pertanto sono obbligati a fare così.
Pinuccia acquista una vestina, una maglietta e una trottola di latta per i nipotini al prezzo di 50 centesimi cadauno. Sì, avete capito bene, un totale di un euro e mezzo! Una bella fetta di Apple Pie e di nuovo in bus per Den Koog. Qui facciamo la spesa in un supermercato e facciamo un pic nic in spiaggia.
Mentre Rolando e Vincenzo si scolano una birra, Odetta e Pinuccia fanno una passeggiata sulla battigia. Certo che il mar Nero è veramente nero ! Nel pomeriggio si torna sulla terraferma. Inizia il ritorno. E qui noi donne abbiamo una folgorazione! Come si fa a tornare dall’Olanda senza vedere “La ragazza dall’orecchino di perla” del Vermeer, uno dei quadri più belli del mondo? Consultiamo una delle numerose guide che ci siamo portate e scopriamo che si trova in un museo dell’Aia (in olandese Den Haag). Fatti due calcoli ci bisbigliamo che, anziché tornare da Amsterdam, potremmo tornare verso la costa Ovest, facendo sosta appunto a Den Haag. Comunichiamo il nostro desiderio ai nostri uomini, i quali sono perfettamente d’accordo. Informiamo anche Geltrude, anche lei sembra gradire, e in un centinaio di km. O poco più ci scarica davanti all’hotel Ibis, in pieno centro dell’Aia. Hotel molto confortevole ed in pieno centro. Arrivati in camera apprendiamo dalla TV che c’è stato un attentato durante la festa della regina, a poca distanza da noi. Ne siamo addolorati poiché vediamo che un paese in festa si trasforma in pochi minuti in un paese in lutto.
Rinfrescatina veloce e usciamo per il centro. La città è, a nostro parere, è più bella di Amsterdam, austera ed elegantissima, Ci facciamo un giro intorno al laghetto che fa da centro alla città, attorniato da palazzi meravigliosi, il Bijinnenhof, sede del Parlamento, dove notiamo che c’è la bandiera a mezz’asta. Vediamo anche dov’è il museo Mauritschuis dove ci recheremo domattina di buon’ora.
6° giorno venerdì Facciamo colazione in un bar del centro, dove aprono apposta per noi, sono le nove ed è tutto chiuso, mah.
Emozionatissimi entriamo in questo museo, non molto grande, ma questo ci consente di godere appieno della bellezza dei quadri esposti.
Ci sono vari quadri di Rembrandt, quali “La lezione di anatomia del dott. Tulp” la famosa veduta di Deft, del Vermeer ma soprattutto siamo incantati dalla nostra ragazza con la perla. Autentico capolavoro! Viene chiamata infatti la Gioconda fiamminga, non vorrei essere blasfema, ma io la preferisco…
Usciamo dal museo quasi in estasi e ci rimettiamo in macchina. Il viaggio lo trascorriamo commentando quanto abbiamo visto ,sembriamo dei veri critici d’arte, dei piccoli Sgarbi, ognuno dice la sua e spariamo in libertà ogni genere di giudizio, tanto non ci sente nessuno! Ma sono impressioni vere: le nostre ! Attraversiamo una parte d’Olanda che non avevamo visto, passiamo un pezzo di Belgio, di Lussemburgo ed infine ritorniamo per pernottare a Strasburgo. Peccato che al Ciarus non c’era posto, abbiamo optato per un hotel mediocre lì vicino.
Usciamo per una cena alsaziana a base di tarte flambée e subito a nanna.
7° e ultimo giorno sabato Finalmente riusciamo a visitare la Cattedrale Notre Dame di Strasburgo , il famoso orologio astronomico e le vetrate multicolori, saliamo anche per ammirare il panorama e dall’alto vediamo un’altra chiesa che non ci possiamo perdere. I nostri mariti sono disperati, allora noi li consigliamo di andare in hotel a preparare il bagaglio . Intanto le mai-stanche Odetta e Pinuccia, si macinano ancora qualche kilometro per vedere la chiesa Riformista di St. Paul. Bel colpo d’occhio, simile a Notre Dame a Parigi.
Si parte infine verso l’una per casa. In macchina facciamo il riassunto e siamo tutti veramente soddisfatti. E’ stato un viaggio completo, abbiamo visto tante cose, molto diverse fra loro ed abbiamo scoperto un mondo che conoscevamo solo virtualmente.
Abbiamo sempre mangiato benissimo, dessert stratosferici, non abbiamo mai avuto nostalgia della pappa di casa. Da questo punto di vista siamo partiti molto prevenuti ma ci siamo dovuti ricredere.
Stanchissimi ma felici ! E’ stato un viaggio bellissimo.
(Km. Totali 2.750)