Olanda improvvisata

OLANDA IMPROSSIVATA Dopo un inverno di incertezza, scontri e battibecchi con la mia dolce metà sulla fattibilità di andare in vacanza per svariati problemi “logistici” di vita , a fine luglio,ero oramai rassegnata al peggio,quando Alberto mi propone la vacanza -avventura ovvero : si parte , preferibilmente con almeno una vaga idea...
Scritto da: chri
olanda improvvisata
Partenza il: 06/08/2008
Ritorno il: 17/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
OLANDA IMPROSSIVATA Dopo un inverno di incertezza, scontri e battibecchi con la mia dolce metà sulla fattibilità di andare in vacanza per svariati problemi “logistici” di vita , a fine luglio,ero oramai rassegnata al peggio,quando Alberto mi propone la vacanza -avventura ovvero : si parte , preferibilmente con almeno una vaga idea sulla meta e si decide momento per momento lo svolgersi del viaggio.

Questa proposta mi allettava molto ma nello stesso tempo mi creava un po’ di timore : proprio io che ho pianificato tutti i nostri viaggi ora per ora, km. Per km.! Eppure sentivo che …Si doveva fare! Dopo aver ragionato un po’ sulle destinazioni fattibili e di nostro interesse, abbiamo optato per I PAESI BASSI.

06.08 Dopo aver festeggiato velocemente il mio compleanno e sistemato il ns. Gattone Cicci dai “nonni”, siamo partiti da Legnago – Verona alle 16 con la nostra mitica Golf : direzione Brennero.

Abbiamo portato poche cose per noi, quindi valigie poco ingombranti, abbiamo sistemato nel sedile posteriore un bel frighetto con presa dell’alimentazione nell’accendisigari , un fornellino da camping e la ns. Inseparabile moka per avere il ns. Vero caffè italiano e non la solita brodaglia ! A sera inoltrata ci siamo fermati alla seconda mega-stazione di servizio dopo Monaco per sosta fisiologica e per uno spuntino leggero con i nostri panini e poi di nuovo in marcia .

Le stazioni di sosta in Germania sono fantastiche: enormi parcheggi, tavoli da ogni parte per mangiare i tuoi spuntini oppure per semplice relax, bar,ristorante, enormi e pulitissime toilette, dove puoi entrare solamente facendo all’entrata un ticket da 50 c. Che poi ti viene rimborsato alla cassa con la consumazione. ( eh.. C’è poco da dire…I tedeschi sono sempre un passo avanti nelle innovazioni e nella tecnologia!) Passata Norimberga , verso mezzanotte e mezza, Alberto e’, giustamente, crollato. Abbiamo trovato con immensa difficoltà un posticino tra la miriade di bestioni della strada parcheggiati nelle varie stazioni di sosta. In effetti essendo un normale mercoledì lavorativo , il traffico pesante per strada ed in sosta era una cosa esagerata! Mai visto niente di simile: la colonna di camion nella loro corsia , ci ha fiancheggiato per tutti i circa 1000 e oltre km di autostrade !!! Riusciti quindi a trovare un buco di parcheggio, appeso l’asciugamano ai vetri per fare maggior buio a mo’ di profughi, abbassato i sedili ,avvolti nelle nostre copertine, siamo stati catturati da Morfeo fino alle prime luci dell’alba.

07.08 La luce del sole ci ha forzatamente riportato alla realtà! Dopo le stiracchiate di rito per risistemare le ossa fracassate ci siamo diretti al bar per una giusta e sana ( beh non proprio!) colazione. Adoriamo fare i “nomadi”, passando qualche notte nelle stazioni di servizio, lungo le autostrade d’Europa, , mangiare al buio e all’aperto uno spuntino, alle ore più strane, magari nelle tavole dei P, e accendendo pure il fornelletto per prepararci un caffè energizzante!:E’ un modo per noi di staccare dalla routine, dai bei modi civili imposti dalla normale vita quotidiana.

Questa nottata quindi , sebbene poco confortevole, ci ha “ossigenato”e dato la carica per vivere la ns. Avventura.

Due mega-giganti e buonissime brioches tedesche con tanto di caffè lungo e acquoso tipico, ci hanno riempito di energie , così ci siamo rimessi in macchina per continuare il ns. Viaggio. Dopo varie soste per caffè rigorosamente italiano, spuntini veloci, qualche ora di incolonnamenti nel groviglio pazzesco di autostrade nei pressi di Colonia, verso le 16 siamo entrati in territorio olandese, passando per Venlo e rimanendo nel sud, visto che la nostra idea , maturata strada facendo, era di arrivare a Rotterdam.

Ci ha impressionato la parte di Germania vicino a Colonia : e’ molto molto trafficata, il nodo autostradale e’ complicato ed ingarbugliatissimo, dove e’ facilissimo sbagliare. Non a caso nell’area di 50 – 100 km, si passano le città tedesche più grandi ed industrializzate, il cosiddetto bacino della Ruhr: Bonn, Colonia, Dusseldorf, Essen, Dortmund.

Il confine tra Germania ed Olanda invece passa tranquillo ed inosservato, non c’è niente che lo indica, a parte un “Netherlan” scritto in piccolissimo; il paesaggio tra uno stato e l’altro non cambia, ci sono prati verdi ovunque interrotti da zone boscose, poco traffico, poche case e fattorie sparse, alcune con i tipici tetti appuntiti ricoperti di paglia: buon segno, siamo nel nord Europa! Il nostro “problema” primario era trovare il primo letto comodo dopo ben un giorno e mezzo di vagabondaggio. Ci siamo addentrati nella prima periferia di Rotterdam ma già dai primi giri a vuoto , abbiamo capito che la ricerca era molto più complicata del previsto. Le insegne degli hotel non si vedevano, le case di periferia erano piccole e tutte attaccate, formanti un groviglio di porte e finestrelle vicinissime, per di più ornate di mille cose, tendine, fiori, statuette, piante e ninnoli vari, per cui percorrendo le vie e le strade a caso e con la stanchezza addosso non capivamo più niente! Abbiamo quindi deciso la cosa più facile: Rotterdam Airport Hotel , forti del fatto che era quasi impossibile non trovare una stanza! La stanza c’era, a € 119,00 ma l’hotel non mi diceva niente, troppo anonimo ed internazionale! Per fortuna subito dopo mi e’ balenata un’idea: avevo letto nei giorni scorsi del carinissimo paese di Delft , nelle vicinanze : azzeccato! Abbiamo trascorso la nostra prima notte in un hotel a dir poco fantastico, sembrava la casa delle bambole : tutto minuscolo, curato nei minimi particolari, caldo , accogliente, pieno di arredi tipici ovunque e una padrona molto simpatica. ( www.Hoteldevlaning.Nl – €105,00 a stanza + circa €5,00 di tasse che ti trovi poi nel conto, al momento del pagamento; questo in tutti gli hotel olandesi che abbiamo fatto!) Delft e’ un bellissimo paese, famoso ovunque per le sue ceramiche bianche e blu : le maioliche di Delft e luogo natale del famoso pittore Vermeer . Siamo stati immediatamente colpiti dai suoi innumerevoli canali di acqua ferma (forse apparentemente ferma , perché perfettamente inodore)e tutti ricoperti della patina verdognola tipica degli stagni e di giganti ninfee. E’ divertente perchè l’acqua dei canali risica il bordo delle strade e le macchine sono parcheggiate a 2 cm. Dal canale! Infatti Alberto,con i riflessi provati da ben 20 ore di guida, temeva di parcheggiare la Golf dritta dentro! Sarebbe stato ideale come inizio vacanza! La cena e’ stata consumata in un Kebab del centro, con un piatto gigante di patatine fritte e carne di pollo alla griglia per me e patatine fritte e kebab per Alberto, con 2 birre e una coca per ben soli € 22,00.! 08.08 La prima parte della mattinata l’abbiamo trascorsa in centro a Delft per acquistare le ceramichine e visitare un po’ il paese di giorno. I souvenir di ceramica hanno stranamente costi veramente molto convenienti , vale la pena prenderne qualcuno. Non saranno di prima qualità ma chi se ne importa : la mia teiera e i miei quadretti comprati personalmente e direttamente a Delft : per noi hanno un gran valore!!! Passeggiando abbiamo fatto una fantastica scoperta: un mega-bancone del pesce fresco!Il nostro amato pesce affumicato, compagno di avventure durante le nostre vacanze nordiche! Ci siamo subito accaparrati delle aringhe e 2 tranci di salmone affumicati da consumare durante la giornata.

Lasciata a malincuore la romanticissima Delft, ci siamo diretti al villaggio dei mulini a vento di Kinderdijk , vicino a Krinpen – est di Rotterdam) diventato sito del patrimonio mondiale Unesco.

Ci sono 19 mulini a vento del 1700 sparsi vicino ad una serie di canali in una vasta area verde bonificata, il cosiddetto “polder” : i mulini dovevano controllare e regolare il livello delle acque dei canali di questa zona .

Solamente un mulino e’ aperto al pubblico ( entrata € 3,00 p.P.) . Ne vale la pena visitarlo, ci si rende conto di come era piuttosto scomoda e difficile la vita di una famiglia olandese dentro un mulino.

Non mi sembrava vero vedere queste enormi pale mosse da un vento fortissimo: chiudo gli occhi e sento ancora il loro fruscio ogni volta che velocemente ci passano vicino! A metà pomeriggio ci siamo portati vicino a Rotterdam per cercare un hotel: dopo un po’ di giri e rigiri abbiamo trovato un hotel a Poeldiijk ( circa 30 km. Da Rotterdam) : www.Hotelsaintvincent.Nl – € 69,00 a stanza + le solite tasse, esclusa colazione ( €7,00 p.P.).

Le stanze sono modestissime ma pulite , con servizi e tv . Dopo una doccia ed una favolosa cenetta in camera con il pesce , il pane fresco di giornata e qualche dolcetto , abbiamo ripreso la macchina e via per ROTTERDAM BY NIGHT! Molto bella! Credo sia l’unica città in Europa a vantare un così buon numero di grattacieli e costruzioni moderne, sembra di essere in una piccola Manhattan .Tutto uno sfavillare di luci , lampioni, insegne luminose, grattacieli illuminati multicolor che si riflettono sul mare, locali, ristoranti, pub in ogni via e tanta, tanta gente. Insomma la città e’ viva e frizzante , molto probabilmente, il tutto accentuato anche dal fatto che era venerdì sera, comunque merita una visita.

Molto carina la via , tipo Sunset Boulevard di L. A. Lastricata di piastrelloni con le impronte delle mani e dei piedi di personaggi famosi , anche italiani: mi ricordo Zucchero, P. Conte,L. Pausini, Albano e Romina , ai tempi del loro amore! Ritorno in hotel distrutti e dritti a nanna!.

09.09 Sveglia regolare ore 8.00, sistemazioni di rito, colazione e partenza per le spiagge turistiche di Schevening. Al primo impatto sembra tanto una località della riviera romagnola , comunque il luogo e’ decisamente molto, molto bello! Il lungomare è ricco di locali di ogni genere, tutti affacciati sul mare, la spiaggia è grande, per nulla affollata , non ci sono ombrelloni ma qualche tenda parasole, la gente prende il sole, legge, i bambini giocano semplicemente con la sabbia o a rincorrere i gabbiani, nessuna giostrina o enorme gonfiabile a deturpare il paesaggio.

Un imponente e fiabesco hotel domina tutta la spiaggia , una passerella , in parte coperta, inizia dalla spiaggia per giungere fino in mezzo al mare tra le onde e i gabbiani. La brezza era molto, molto forte ma il sole splendeva alto e riscaldava la pelle , anche se io avevo sempre la mia bella maglia di lana!!!!! Nel complesso era tutto molto rilassante ed estremamente piacevole, lontano anni luce dall’inferno delle nostre spiagge italiane.

Panino veloce in parcheggio, pomeriggio trascorso a Katwijk, centro marittimo molto grande ed affollato, con locali e negozi ovunque. A noi non e’ per niente piaciuto, non l’abbiamo trovato per niente tipico, forse perchè non amiamo i luoghi incasinati, comunque non ci ha lasciato nessuna emozione.

Ritornando al nostro hotel di Poeldijk per la nostra seconda notte, ci siamo fermati ad HARLEM per una visita veloce.

E’ una cittadina seicentesca, fin troppo bella, con i tipici edifici altri, con le facciate appuntite dai bordi quadrettati, curate nei minimi particolari. C’e un ‘ elegante piazza con un imponente duomo di mattoni rosso scuro ed il mercato dei fiori attorno ed ovviamente canali, ponti levatoi e barche non potevano certo mancare! Essendo arrivati verso le 18 purtroppo era gia tutto chiuso, comunque questa visita ci ha regalato un’oretta di relax, immersi nella quiete e calma di questo bel centro storico.

Ritorno in hotel, cena veloce con affettati e pane , patatine e schifezzine varie; un bel thè caldo poi e la pioggia battente ci hanno accompagnati nel modo dei sogni.

10.08 Sveglia solita ore 8.00, colazione, rifornimenti vari al supermarket del paesello, saluto all’hotel e partenza per DEN HAG ( L’AJA) . Visita anche questa abbastanza veloce : ci sembrava grave e triste lasciare il Sud- Holland senza questa tappa! Bellissima,ovviamente curatissima, tutta in ordine, inutile dire la bellezza degli edifici. Se avessimo avuto un po’ più di tempo, avrei voluto visitare il Maurithuis Museum con i capolavori di Vermeer e la sua “Ragazza con l’orecchino di perla” Peccato! Però in compenso ci siamo immortalati davanti al Tribunale Internazionale dell’Aja (e non mi sembra poco!) Una cosa mi e’ rimasta nel cuore: la residenza reale della regina Beatrice : uno spettacolare castello dalle numerose guglie appuntite, contornato da un grande canale d’acqua pieno di ninfee e cigni. Abbiamo ammirato questo quadretto fiabesco tra le piante secolari del parco di fronte. Sarà perchè ho la mania e l’adorazione dei castelli e manieri antichi ma una visita all’Aja vale anche solo per questa residenza. Dopo un veloce rifornimento in una panetteria, lasciamo la città ed il sud per dirigerci verso le dune e le dighe del nord.

Passiamo a fianco di Alkmaar ed attraversiamo la zona delle bulbose, dove in primavera sarà senz’altro un tripudio di colori con tutti i tulipani in fiore. Purtroppo noi abbiamo visto solo le foglie belle verdi! Nei pressi di Camperduin si prosegue in direzione di Petten e si seguono i cartelli dell’itinerario “Dijk en Duin” : dighe e dune da guardare. Da questo punto fino al Den Helder , nella punta nord e’ tutto un continuo d dighe sul mare e dune di sabbia, il paesaggio e’ molto particolare e suggestivo. Ci sono questi argini enormi, alti vari metri , lunghi km e km che separano e soprattutto proteggono le zone costiere dalla furia del mare del nord.

In Olanda tutte le terre sono ad un livello più basso rispetto al mare, ogni cm. Di terra è stato rubato al mare, bonificato e costantemente protetto e controllato. Un famoso proverbio olandese infatti recita ”Dio ha creato la terra ma gli Olandesi hanno creato l’Olanda”.

Ci siamo fermati a passeggiare lungo le dighe con un vento fortissimo che soffiava dal mare, a malapena riuscivamo a reggerci in piedi; la gente passeggiava calma e tranquilla, perdendosi nella lunghezza infinita e piatta degli argini.

A Den Helder abbiamo trovato una camera nell’Hotel situato alla fine della diga e della terra ! Non a caso si chiama Lands End – www.Landsend.Nl € 95,00 a stanza + tasse , colazione inclusa.

Dopo l’hotel c’è il mare ed il traghetto che porta all’isola di Texel, la prima delle Frisone.

Affascinati dalle dighe, non potevamo non attraversare la imponente diga di Afsluitdijk : lunga circa 25 km., unisce l’Olanda settentrionale e la regione della Frisia.. A metà percorso c’e’ un luogo di sosta con ristorante, negozietto souvenir ed una bellissima terrazza panoramica dalla quale si può ammirare questa grandiosa creazione dell’uomo: ancora una volta per alleviare la costante presenza del mare e dare la possibilità a queste due terre di comunicare tra loro. Ritornati al ns. Mitico hotel, apriamo la porta della stanza e davanti a noi una finestra –vetrata a tutta parete che dà sulla diga e sul mare, ci regala una veduta mozzafiato , la sensazione e’ quella di essere in mezzo al mare! Il tramonto, seppur coperto dalle nuvole, è comunque suggestivo, il traghetto va e viene per l’isola con pochi passeggeri a bordo e, in lontananza, si scorge ancora il profilo dell’isola. Con l’imbrunire , lucine ovunque si accendono, dai fari ai segnalatori di costa. Non sarei uscita dalla stanza per nessuna cosa al mondo, non mi sono persa un minuto di quel panorama stupendo. Abbiamo cenato davanti a questo spettacolo, gustando il ns. Amato pesce affumicato acquistato in una pescheria del centro, accompagnati dai pescherecci che nell’oscurità della notte appena scesa, uscivano dal porto per la loro “missione notturna”. Quale miglior situazione per concludere questo intenso giorno! 11.08 Lasciato l’hotel verso le 9 e 30 siamo andati in visita ai paesini piu tipici d’Olanda: Edam, Volendam, Marken, ad est di Amsterdam.

Questi luoghi sono semplicemente fantastici: forse i più belli tra tutti quelli visitati. Edam , il paese dove viene prodotto l’omonimo formaggio, e’ una chicca, molto piccolo, con ponti ,canali, hotel minuscoli e accoglienti e negozietti bellissimi di formaggette coloratissime. Volendam è molto grande, le case sono tutte molto belle e perfettamente curate, le vie dei quartieri sono calme e silenziose e i bambini giocano tranquilli in strada . La via centrale del porto è ricca di negozi e locali e purtroppo noi l’abbiamo trovata anche affollattissima di turisti . Per il pranzo abbiamo deciso di prendere paella e gamberi in uno dei furgoni del pesce . Infatti a chi piace il pesce qui c’è davvero da togliersi la voglia ! Abbiamo speso solo € 6,00 a testa e ci siamo “leccato i baffi alla grande” ! Marken e’ , a nostro parere, il più bello in assoluto. Il paesello è su un’isoletta, molto piccolo, ha le casette con i tetti appuntiti, tutte di legno verde con le finestrelle bordate di bianco, con il proprio praticello pieno di fiori; oche ,anatre , cigni nei canali ; gatti che dormono davanti alle entrate delle case e pecore sparse nei giardini grandi e nei campetti del paese, e tante barche e pescherecci fermi al porto. Questo luogo ricorda molto i villaggi di pescatori norvegesi.

Lasciati questi favolosi paesi , lungo la strada del ritorno abbiamo fatto una sosta veloce ad Alkmaar: una bella città fortificata con stradine , vicoletti carini , antichi ponti levatoi, certi risalenti al XVII sec. Molto belli, ma soprattutto famosa nei Paesi Bassi per la produzione e vendita del formaggio.

Le vie infatti sono tutte caratterizzate da insegne di ferro battuto con le varie forme e nomi di formaggi tipici, appese in alto come i festoni natalizi. Abbiamo letto che ogni venerdì mattina alle 10,30 viene fatto il tradizionale mercato del formaggio: ogni produttore espone i propri prodotti in un contesto molto folkloristico ; noi purtroppo non l’abbiamo visto ! In serata siamo ritornati al nostro mitico hotel per un’altra fantastica serata “ in altro mare”,con la nostra cenetta leggera con qualche affettato, (tra l’altro in Olanda sono veramente buonissimi, non hanno niente da invidiarci) qualche tortina alle mandorle deliziosa, acquistata in una delle tante stazioni di sevizio Texaco lungo le autostrade, un thè caldo e… Buona notte! 12.08 Sveglia, ultima colazione al Lands End, ,breve giro tra la miriade di negozi del centro di Den Helder, veloce e oramai quotidiano acquisto ittico per i pasti della giornata ( non si sà se pranzo o cena!) e poi finalmente direzione Amsterdam.

Questa giornata e’ stata solamente di spostamento e ricerca dell’hotel per i prossimi ultimi giorni.

Abbiamo fatto un “salto” in centro città ma ci siamo resi conto ben presto che cercare a caso rischi solamente di perdere la testa e non venir più fuori dai sensi unici e di “caricarti” sul tetto dell’auto qualche ciclista o pedone ! In effetti la città e’ molto, molto incasinata! Siamo così usciti dal centro ed abbiamo cominciato a “perderci” tra i parcheggi e le uscite del Ring della città. Infatti l’anello autostradale che circonda la città è intervallato da giganti parcheggi ( P+R) collegati a sua volta con la linea del metrò che porta verso il centro: decisamente ottimo come organizzazione per i turisti.

Dopo una piccola crisi d’isterismo sfociata nello sconforto, ci siamo fermati in un’area di sosta, ci siamo bevuti 2 super concentrati caffè italiani con la nostra moka , ci siamo concessi un po’ di relax per poi ripartire un po’ più fiduciosi.

Dopo circa 5 minuti di strada, abbiamo visto un hotel, non volevamo crederci ! Abbiamo immediatamente prenotato per 3 notti …Fantastico …Nemmeno stasera riusciamo a dormire nella ns. Golf! L’hotel è della catena francese Campanile – www.Campanile.Com – € 91,00 a stanza + 4 € di tasse – colazione esclusa, però la signora delle pulizie lasciava in stanza tutto il necessario per una fugace colazione: 2 tazze di plastica, 2 confezioni con un paio di biscotti al burro, 2 bustine di thè , 2 di caffè solubile e 2 di crema di latte; poi noi ogni mattina abbiamo abbondantemente integrato con i ns. Dolci vari ed il ns. Caffè, anche se era disponibile il bollitore elettrico .

Il Campanile e’ situato nella periferia sud-est di Amsterdam, comunque fuori dal Ring, la zona si chiama Gaasperplas ; davanti all’hotel c’e’ la fermata della metro molto comoda. Noi siamo stati parecchio sfortunati perché la linea centrale era chiusa per lavori e quindi il primo giorno abbiamo avuto un grandissimo casino e confusione per raggiungere il centro città. La prima serata è stata felicemente trascorsa in stanza con la solita cenetta fugace ma rilassante , guardando il resoconto giornaliero delle Olimpiadi a Pechino.

13.08 Sveglia solita ora, colazione in stanza e partenza per il nostro ultimo “tour de force” a zonzo per la capitale! Raggiungere il centro senza la metro e’ stato snervantissimo: dopo aver chiesto un po’ in giro per le varie stazioni agli addetti alle info, aver smanettato con le casse automatiche , abbiamo finalmente fatto un ticket per la linea del treno e, dopo aver gironzolato per trovare questo treno in partenza , in circa 5 minuti ci siamo trovati alla stazione centrale! Il sistema dei trasporti cittadino è molto complicato: il metrò ha 4 linee ed il resto è una rete fittissima e ingarbugliatissima di linee del bus e del tram. Siamo stati obbligati ad impararle, se volevamo ritornare in hotel! Fuori della stazione centrale , si trova l’ufficio informazione turistica , dove abbiamo fatto la I Amsterdam Card per 72 ore ( € 53 p.P.) con la quale si può usare tutti i mezzi di trasporto in città , ci sono entrate libere a certi musei e riduzioni per ristoranti , pub, negozi ed altri musei. Il costo è elevato ma senza questa card non si va da nessuna parte,soprattutto per chi, come noi, alloggiava fuori città.

In 3 giorni pieni abbiamo girato Amsterdam in lungo e largo a più non posso.

Trovo inutile l’elenco dettagliato delle cose viste, tutto e’ gia indicato nelle miriadi di guide turistiche su Amsterdam ma ciò che caratterizza una vacanza sono le emozioni e le sensazioni che ha suscitato.

Noi abbiamo deciso , come al solito, di fare pochi musei, preferiamo piuttosto vivere la città fuori, passeggiando per le vie, osservando la gente , il loro stile di vita, gustando quindi l’essenza e l’atmosfera che il luogo stesso trasmette.

Non potevo certo però sognarmi di ritornare a casa senza aver finalmente visto dal vivo i miei amati “Girasoli” al museo Van Gogh ! Con la card l’entrata e’ pure libera , c’e’ il solito shop annesso al museo ed ovviamente una copia di “Girasoli” me li sono anche portati a casa.! La coda al museo è abbastanza costante e notevole , noi siamo stati doppiamente fortunati a trovarci ad Amsterdam al venerdì sera, quando tutti i musei sono aperti fino alle 22, quindi andando tardi, tipo dalle 20 in poi, si va benissimo perché la gente è pochissima. Al museo si trovano le opere più famose e più belle del “genio” e…Intenditori o meno di arte,vale la pena almeno fare una visita veloce.

Siamo andati al Museo Van Loon : una tipica casa dell’alta società olandese del 1700 abitata dalla nobile famiglia Van Loon avente ruoli di prestigio nella società del tempo, come per esempio appartenente al gruppo di comando della Compagnia delle Indie . La casa è perfettamente ammobiliata e completa di oggettistica preziosissima e foto di famiglia; è aperta al pubblico solamente da pochi decenni per volere di uno degli ultimi eredi. L’entrata è libera grazie alla card , la visita è leggera, rilassante e ci si può far un’idea di come erano le abitazioni e lo stile di vita dell’alta società olandese nei secoli scorsi.

Un altro tipico museo e’ l’Houseboat Museum: si entra in una barca adibita a casa , aperta al pubblico da pochi anni e tutt’ora gestita dal proprietario; è bello vedere come sono organizzate queste famose case sull’acqua e come può essere la gestione della quotidianità al suo interno. Un video all’interno della barca mostra velocemente le case sull’acqua più belle e particolari di Amsterdam : in totale sono circa 2.500 e certe sono veramente fantastiche ! Invece ci è andata buca con la visita alla fabbrica –museo della Heinneken : chiusa per restauro fino ad ottobre. Inutile sottolineare la delusione di Alberto davanti alle porte sbarrate! Sarà per la prossima volta! ovviamente la terremo come prima tappa! Abbiamo passato molto tempo passeggiando per le vie e viette della città, lungo i canali , fermandoci ed ammirando tutti i vari scorci che questa bellissima città offre, abbiamo sgranocchiato un sacco di craker e biscotti per tutte le anatre, oche, gabbiani che si incontrano lungo i canali.

La caratteristica che diversifica, forse rende unica questa città tra le capitali europee è la presenza degli ormai famosissimi coffe shop, dove sia giovani che vecchi, solitari o compagnie si fumano in relax le loro canne. Nuvole di fumo escono dalle porte e dalle finestre di questi locali catturando ed inebriando pure i passanti per le vie del centro. Comunque l’erba e gli spinelli vengono tranquillamente fumati anche fuori dai coffe shop , direi ovunque!.

Altra caratteristica di Amsterdam è il suo RED LIGHIT DISTRICT : un vero e proprio quartiere con le signore e signorine in vetrina per tutti i gusti: bionde , more, giovani, vecchie, grosse, grasse. Perfette, bianche, nere, trans !.Molto suggestivo visitarlo di sera, forse per il gioco di luci delle vetrine, delle insegne luminose dei cinema porno e gay, delle videoteche e dei sexy shop per ogni gusto e tendenza e per la miriade di gente, tutta appassionatamente e ordinatamente in fila, come in una processione, che passa lentamente davanti alle vetrine. La prima volta che lo si vede, è molto divertente, e si è super presi da tutto questo strano luogo; gia la seconda volta ti diverti un po’ meno , anzi!… Almeno a noi ha fatto questo effetto!. Il colmo di tutto questo quartiere della “perdizione” si sviluppa attorno alla chiesa più bella, più grande e più antica della città: la Oude Kerk.

Insomma c’e’ un insieme di cose che rendono Amsterdam una capitale particolare, con un’atmosfera strana, un po’ “alternativa”, che attira soprattutto gente estremamente giovane e magari anche un po’ stravagante; forse vedono questa città come il luogo dello sballo da droghe e del sesso ammesso e concesso senza sotterfugi , insomma un luogo di abbandono totale. Noi invece ci siamo abbandonati alla degustazione delle più svariate e grandi “schifezze culinarie” : Burger King, Mc- Donald, pani farciti di ogni tipo, coni enormi di patatine fritte inondate nella maionese, pizze di vario tipo e natura.

Infatti credo sia la città che ha il più alto numero di catene americane di cibo veloce e di cucine di tutte le nazionalità possibili. Forse perchè proprio gli olandesi stessi sono di provenienza multietnica , basti pensare per esempio alla gente che si vede in città proveniente dalle varie colonie come le Antille, l’Angola, il Suriname.

In una città di acqua e canali abbiamo fatto il tradizionale, seppur molto turistico, giro in battello ( gratis con la card)per goderci la città ed in particolare la veduta dei suoi bellissimi e particolari palazzi ; tra l’altro si è messo pure a piovere ma queste “barche” sono accuratamente coperte; questo mi fa pensare che la pioggia, il vento forte ed il brutto tempo siano una cosa piuttosto frequente in questa città ! Abbiamo trascorso molto tempo anche a zonzo per i numerosi mercati cittadini, forse il più bello e folkloristico è quello dei fiori, dove si possono trovare quintali di bulbi di tulipani di ogni genere a prezzi anche molto convenienti.

Una visita veloceè ’ stata fatta pure all’Amsterdam Arena, per accontentare Alberto; ci siamo limitati a vederlo dall’esterno in quanto la visita completa dello stadio e del campo da gioco era di un’ora e mezza e con tanto di attesa , perchè organizzata ad orari ben precisi ( € 9,00 p.P.). Siamo stati soddisfatti comunque, perché abbiamo visto la squadra dell’Ajax mentre si stava allenando con il Mister Van Basten in persona! Alla casa di Anna Frank non siamo andati, la coda per entrare era sempre, costantemente chilometrica, quindi l’idea di metterci in colonna non ci ha nemmeno sfiorati…Ovviamente con tutto il rispetto per Anna Frank! Abbiamo allora optato per una visita all’Orto Botanico, uno dei giardini più antichi del modo;la visita si e’ rivelata molto rilassante e piacevole,soprattutto la serra delle farfalle, dove ti svolazzavano attorno e qualcuna ti si posava anche sopra la testa o le spalle! veramente fantastico! L’ultimo giorno abbiamo fatto un giro con il Canal Bike:un’ attrazione turistica che offre piccoli pedalò a 2 – 4 posti con i quali puoi fare un bel tour dei canali , con la possibilità di fermarti e scendere in tutti i vari punti di attracco dell’organizzazione stessa , dislocati in varie zone del centro.

Noi abbiamo fatto un po’ di casino perchè non e’ molto facile come può sembrare, orientarci tra la moltitudine di canali, anche se ti danno la mappa, quindi abbiamo fatto un po’ di giri avanti e indietro, pedalando come i scemi e divertendoci un sacco, anche perché Alberto sarà un gran guidatore con l’auto per le strade d’Europa, ma con il pedalò e’ un disastro: ha speronato tutte le houseboat di Amsterdam , compreso il nostro bel museo sull’acqua che abbiamo visitato il giorno prima! La penultima sera ci siamo accorti, con grande felicità, che il ns. Caro frighetto ha scaricato tutta la batteria della Golf. Proprio una fantastica sorpresa scoprire di essere a piedi la sera prima di partire per il ritorno! Così, dopo un po’ di panico generale, abbiamo deciso di fare un’altra notte in hotel per calmare gli animi .

La mattinata del 16, una buon’anima olandese ci ha aiutato a fare il “ponte” con i cavi e fortunatamente la nostra auto è partita e alle 10,30 circa abbiamo lasciato Amsterdam.

Il ritorno è stato tranquillo, senza problemi ed alle 4,00 del 17 agosto abbiamo aperto la porta della nostra “home sweet home” , sfiniti ma felici della nostra bellissima avventura.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche