ola ola madrid !!!
28/09/09 sole. Generalmente il lunedì è giornata di riposo per i negozi. Passiamo dal museo di arte moderna,che troviamo però chiuso. Tempio di Debod. E’ un tempio egizio salvato dalle acque del lago Masser dopo il 1968, interamente smontato pietra per pietra e trasferito qui in segno di ringraziamento per il lavoro svolto dagli archeologi spagnoli, la cui opera permise di mettere in salvo altri monumenti di inestimabile valore. Passiamo da Piazza di Spagna con le super fotografate statue di Don Chisciotte e Sancho Panza. Palazzo Reale. Il settecentesco municipio di Madrid (il lunedì dalle 17 alle 18 è permessa la visita gratuita dei suoi pregiati interni e che noi puntualmente facciamo). Per uno spuntino noi siamo andati in Calle Mayor al Forno de San Onofre. Peccato che poco più in là c’era anche il Mercato di San Miguel, una piccola chicca di raffinati ristorantini dove tapas, ostriche, gamberi e Jamòn vengono serviti a turisti e madrileni che vogliono fare un veloce brunch annaffiato neanche dirlo da chervesa (birra) e vino. Così … doppio spuntino di mezzogiorno.!!!!! Per la cena mangiamo all’aperto in Plaza Mayor al già sperimentato Museo del Jamòn, accompagnati dalla malinconia di una fisarmonica che suona nella sera. Due piatti combinati con carne e verdure un acqua ed una fanta 26 euro. 29/09/09 nuvoloso. Ci dirigiamo verso il quartiere di Salamanca, piena ma non troppo di boutique. Entriamo in uno dei mega negozi che qui hanno il logo “El Corte Ingles” e che ospitano tutte le maggiori marche di moda che altrove verrebbero dispersi in una miriade di negozi. Poi ci dirigiamo verso Plaza de Toros per vedere l’arena di Las Ventas. Scopriremo poi essere il classico esempio dello stile neo-mudejar . La più bella arena dicono essere quella di Ronda ma qui ci sono i più importanti incontri. 7 euro per l’ingresso più museo. Le corride, genericamente il sabato e la domenica, possono arrivare ad ospitare oltre 25 mila persone e sono dei veri e propri eventi sportivi alla stregua delle nostre partite di calcio con tanto di audience televisiva di tutto rispetto. Di tanto in tanto vi si rappresentano anche concerti e che concerti. Per il pomeriggio Museo Thissen Bornemisza … Http://www.Museothyssen.Org/thyssen/home , questo è sempre a pagamento 8 euro + 4 di guida, in quanto è privato. Bellissimo e particolare questo museo in quanto qui sono esibiti tutti i più grandi artisti europei, anche se solo con un ‘opera. Questa collezione rappresenta l’eredità del barone thyssen e di seguito di sua moglie. Renoir, Piero della Francesca, Tintoretto, Tiziano, Murillo, Monet, Sisley, Pissarro, Degas, Van Gogh. Per la cena ristorante Casa Labra. In realtà quando ci arriviamo preferiamo l’attiguo bar omonimo dove sicuramente a più buon mercato si può apprezzare baccalà. Bocconcini fritti, ed altri stuzzichini a base di baccalà per finire non dimenticate di gustare un bicchierino di pacharan.
30/09/09 nuvoloso – iniziamo la giornata ponendo come meta principale il Palazzo Reale, davanti la Piazza d’Oriente troneggiata dalla statua equestre di Filippo IV con intorno 20 statue di antichi sovrani. Alle 12 di ogni primo mercoledì del mese si potrà assistere al pittoresco cambio della guardia, fortunatamente l’hanno fatto anche se era l’ultimo mercoledì del mese. Poi è la volta del palazzo che il mercoledì è visitabile gratuitamente, altrimenti 9 euro. Visita che parte dalla farmacia reale, una selezione delle oltre 2800 stanze del palazzo e l’armeria. Bello. Accanto al palazzo, la Cattedrale di nostra Signora de la Almudena. Imponente sì, ma forse l’interno, risulta distante dal contesto gotico in cui si pone. Visitiamo poi il Convento dell’Incarnazione (gratis il mercoledì) abitato da suore dell’ordine agostiniano. Il convento ospita una collezione di opere d’arte del XVII secolo oltre ad un famoso reliquiario in oro ed argento. Lì vicino un altro Convento quello de las descalzas real ( gratis il mercoledì – obbligatoria la prenotazione), tutt’oggi utilizzato da monache di clausura francescane. Quelli che un volta erano gli alloggi delle suore, oggi ospitano un museo con splendidi arazzi. Entrambi i conventi furono utilizzati da figlie di regnanti che si sono fatte in differenti momenti suore e così molti furono i lasciti che i padri fecero sia in termini di opere d’arte che in preziosi. Fra i due conventi uno spuntino per soddisfare la fame alla Cerveteria 100 Montadidos. Vengono serviti dei mini bocadillos di moltissime varietà, dopo aver compilato un menù usa e getta … e per il dolce … perché no, Malorquina. Per la cena attraversiamo la città alla ricerca del ristorante Maceira dove mangiamo una zuppa di fagioli e cipolla, una cozza al pomodoro, un polpo al sale, un rombo al tegame, due torte Santiago un bicchiere di vino 41 euro buono. Alla conduzione del locale un’ italiana. 01/10/09 Toledo. Prendiamo il treno alla stazione di Atocha. 15,10 euro andata e ritorno per due. Apprezziamo la puntualità ed il servizio offerti dalla RENFE, anche se, pur arrivando in anticipo sull’orario di partenza del treno, dobbiamo aspettare il successivo perché non sono ammessi posti in piedi. Toledo è una delle città che meglio testimoniano lo splendore della Spagna medioevale. Si può tranquillamente visitare con una gita di un giorno. La città vecchia è concentrata su un ansa del Rio Tajo. Arroccata su una collina, il centro è attraversato da strade ripide. Visitiamo il Museo di Santa Cruz (museo provinciale- gratis), Catedral de Toledo 7,00 euro, Alcazar (solo esternamente perché in restauro), Chiesa di San Tomè 2,30 euro (più che altro per vedere il dipinto di El Greo – El entierro del conte de Orgaz), Sinagoga di Santa Maria 2,30 euro. La Cattedrale è senz’altro il pezzo forte in quanto oltre che essere il centro spirituale della Spagna è una delle più grandi ed elaborate del mondo. Notevole il coro, la cui parte inferiore tutta in legno intagliato mentre la parte superiore tutta in marmo. L’altare maggiore e la sacrestia con delizioso soffitto a volta e una galleria con opere di El Greco. L’Alcazar invece è il simbolo della città, nato come accampamento militare romanico poi fortezza araba, poi cristiana ed infine museo. Incantevole l’artigianato locale con oro 18 e 24 carati, non potrete tornare a casa senza. E’ giunta la sera ed il paesaggio è incantevole. Alle 22 torniamo a Madrid giusto in tempo per un altro rito… churros con cioccolata alla cioccolateria San Gines. 02/10/09 Escorial – Segovia. Dalla stazione tramviaria di Moncloa si possono raggiungere diverse località limitrofe a Madrid, noi oggi da qui partiremo alla volta del Monastero de San Lorenzo de el Escorial, dopo un tragitto di circa due ore. Il maestoso complesso monastico fu costruito nel XVI secolo come luogo di villeggiatura dei reali. Sorge sulle pendici delle vicine montagne che circondano Madrid. Ingresso 8 euro + 3 di guida. Dentro il palazzo un ricco museo della pittura con opere spagnole, italiane e fiamminghe del XVII secolo. Imponente il Panteon Reale dove sono sepolti quasi tutti i sovrani che hanno fatto grande la Spagna e che dire della imponente Biblioteca in grado di contenere oltre 40000 volumi e manoscritti principalmente del 400 e 500. Sempre nelle mura del Monastero, la Basilica, che fra l’altro ospita un pregevolissimo crocifisso in marmo di carrara del Benvenuto Cellini. Se tutto questo riuscite a farlo prima delle ore 14,00 dalla stazione di Escorial parte un treno in grado di portarvi al vicino paese di Segovia. Città protetta dall’Unesco, Segovia in virtù del suo acquedotto romano, i monumenti medioevali ed alla spettacolare posizione tra le colline della Castiglia. L’acquedotto romano è un autentico capolavoro d’ingegneria. Lungo 894 m. Alto 28 e sorretto da 163 archi, venne costruito senza l’impiego di malta, secondo la tipica tecnica romana e si presenta ai turisti dopo un profondo restauro ultimato negli anni 90. La bella giornata ci consente di fare un giro del paese visitando la Cattedrale (3 euro – mi ha fatto ricordare quella di Toledo, a 3 navate molto raffinate, con cappelle laterali, un bel coro e pregevoli finestre) e l’Alcazar di Segovia di epoca medioevale. Un castello fiabesco che sembra aver ispirato Walt Disney nel suo La Bella Addormentata, ricostruito nel 1862 dopo un rovinoso incendio. Dovete sapere che Segovia è conosciuta, culinariarmente parlando, per i suoi maialini da latte in crosta. Ma se li volete mangiare in un signor ristorante fate pure i conti di non ritornare la sera a Madrid. Infatti le combinazioni via treno terminano alle ore 20 e 30 minuti dopo quelli in corriera. Noi abbiamo cenato alla Meson Don Fimeno vicino all’alcazar, l’unico che apriva la cucina alle 19,00. Due porzioni di maialino, due dolci, pane vino ed un liquore 44,00 euro. Noi comunque abbiamo rischiato grosso prendendo al volo l’ultimo tram per il ritorno. 03/10/09 Casa. Alle 9,15 avevamo il ns. Volo di ritorno, contenti di aver fatto il check in on line il giorno prima, ci siamo attardati e così abbiamo corso anche l’ultimo giorno ma che spasso!! Bellissime anche queste vacanze, ricche e piene, alla faccia di chi dice che per le capitali bastano tre giorni. Basta guardarsi attorno e di cose da fare se ne trovano sempre, anzi non sarebbe stato male inserire qualche altra città come Cordoba o Salamanca o frequentare di più la movida spagnola ma siamo contentissimi di questo viaggio e per questo speriamo che possiate farne tesoro anche voi che avete pazientemente letto questo racconto di viaggio. A presto Daniela e Paolo.