Oasi Zegna: che bella scoperta
Facciamo €58,00 di gasolio all’area di Servizio che si trova circa a Modena Nord.
Poco dopo Piacenza, alle 21 circa, ci fermiamo per cenare, anche perché c’è molto traffico e speriamo che intanto si diradi un poco.
Verso le 21.45 ripartiamo in direzione di Milano, di cui percorriamo la tangenziale ovest (per fortuna a quest’ora con poco traffico) poi prendiamo la A4 verso Torino fino al casello di Cossato, qui usciamo e prendiamo la statale in direzione Biella, poco dopo si cominciano a vedere i cartelli che indicano la “Panoramica Zegna”, passiamo Trivero e verso l’una di notte siamo in un grande piazzale, indicato come P camper e situato circa 1.500 metri dopo Bielmonte (dove si può sostare anche nel piazzale degli impianti di risalita) a 1.400 metri di altezza, in asfalto, non completamente pianeggiante, ma da cui la mattina dopo ci renderemo conto si gode una vista fantastica. Sabato 26 giugno 2004 Sveglia di Camilla alle 8.20. Siamo circondati dalle nuvole e fa un po’ freddino. Mentre facciamo colazione arriva sul piazzale un signore con un camper che si mette a preparare un campo di volo per surf a ruote tirati da aquiloni e che ci spiega che attualmente all’interno dell’Oasi si può scaricare sotto al parcheggio dove ci troviamo, dove ci sono i cavalli, ma che per settembre 2004 è in progetto proprio in questo parcheggio un vera AA con piazzole delimitate, CS e docce, ma che comunque si può sostare dove si vuole.
Verso le 10 partiamo attraverso i campi e raggiungiamo “Bocchetto Sessera” da dove parte il sentiero nr.16 chiamato “Strada dell’Artignaga” che è pianeggiante o quasi e che a metà circa, all’Alpe Monticcia, ha un alpeggio dove tengono capre e mucche, con punto di ristoro molto rustico e dove noi abbiamo comprato 2 fantastiche tome di capra e una di mucca a €8,20 al kg. Per un totale di €18. Fatti i nostri acquisti proseguiamo ancora lungo il sentiero e alle 13 all’Alpe Artignaga pranziamo coi nostri panini in riva a un ruscello.
Mentre stiamo ripartendo arriva un cane bianco che corre dietro a Ira e comincia a seguirci, la cosa più buffa è che quando Pietro e Camilla, con Ira, vanno verso le baite per riportarlo dai suoi padroni, vengono “assaliti” da un mulo infuriato, che sembra prendersela specialmente con Ira, che scappa guardandosi le spalle. Scappiamo e ritorniamo verso il camper, stavolta usando il sentiero che corre parallelo al primo, ma leggermente più sotto, in mezzo al bosco, che d’inverno è una pista da sci di fondo. Torniamo al camper alle 16, stanchissimi. Devo però dire che le bimbe sono state davvero brave, Camilla ha camminato per tutti e 13 i km. Del giro e Carolina ha ceduto solo gli ultimi 2 km, che ha fatto in spalle al babbo. Arrivati al camper ci organizziamo un attimo poi ci spostiamo già più a valle, verso Trivero, percorrendo la Panoramica a ritroso fino alla “Bocchetta di Stavello” a 1220 m di altitudine dove c’è una grande “spianata” davanti ad un ristorante e che capiamo essere una enorme serie di campi da bocce e che ha a fianco un parcheggio sterrato dove potrebbero trovare posto circa 15 camper, non male anche se quello della scorsa notte era meglio, specie come panorama.
Arrivati qui ci riposiamo un po’ (Camilla dorme come un sasso per più di un’ora, mentre Carolina “Duracell” non dà segni di cedimento) poi mentre io cucino Pietro fa la doccia e vediamo anche arrivare un camper di Verona. Vorremmo telefonare ai nonni ma qui manca completamente il segnale sia Tim che Vodafone. Ceniamo, poi Pietro lava i piatti e mentre guardiamo la partita Olanda – Svezia degli europei, le bimbe si mettono il pigiama, facciamo una partita a domino poi tutti a nanna.
Domenica 27 giugno 2004 Stamattina la sveglia “Camilla” suona alle 8.30 ma riusciamo a rispegnerla (nel senso che si mette a leggere un giornalino della Pimpa) fino alle 9. Ci alziamo, facciamo colazione poi, studiata la guida e la cartina, riprendiamo il camper e torniamo per la Panoramica verso Bielmonte e poco dopo la “Chiesetta Alpina” sul lato destro della strada troviamo un bello spiazzo dove lasciare il camper, facciamo a piedi altri 400 metri verso Bielmonte fino all’inizio del sentiero nr.7 “cammino di San Bernardo” facile e breve (circa 40 minuti i leggera salita) che porta ai 1400 m dell’Oratorio San Bernardo circondato da un bel prato dove ci sono già parecchie famiglie. Qui Camilla e Carolina fanno un po’ le mammine con due bimbi di un anno e il papà della femminuccia, saputo dalle nostre figlie (che non potrebbero MAI lavorare nei servizi segreti) che siamo camperisti ci fa un po’ di domande perché gli piacerebbe tanto comprare un camper.
Verso le 11.30 scendiamo nuovamente al camper e andiamo ancora verso monte, per girare alla “Bocchetta di Margosio” dove c’è un largo piazzale che si presta alla manovra di inversione per tornare a valle e dove vediamo il 6° camper di questo fine settimana (se si pensa alla concentrazione di mezzi che c’è in altre zone d’Italia nei fine settimana estivi, qui è proprio “solitario”). Torniamo quindi a Trivero e da qui, seguendo le facili indicazioni stradali per la A26 la imbocchiamo dopo Borgo Scrivia. Alle 14 usciamo dall’autostrada a Casale Monferrato sperando di trovare una trattoria (lungo le statali percorse prima….Nulla) ma c’è solo una pizzeria, dove mangiamo così così, anche se spendiamo solo €45.
Riprendiamo quindi l’A26. A Tortona facciamo € 54 di gasolio, poi a Piacenza riprendiamo l’A1 dove, per fortuna, non c’è molto traffico (il grosso va nella direzione opposta alla nostra) e alle 18 siamo a casa, accorgendoci, scendendo dal camper, che il gradino estraibile della cellula non rientra fino in fondo ed è urgente rimediare prima di partire, a fine luglio, per la Norvegia.