Ny: niagara falls, canada: wonderfull
Fino ad oggi questo è stato per me il Viaggio con la V maiuscola; siamo io, mamma e mia cugina Alessandra; era da tempo che dicevamo di andare a trovare i nostri parenti che vivono in Canada, da tempo che progettavamo ma fantasticavamo più che altro....e finalmente il 13 luglio dello scorso anno approdiamo a New York!!!!Certo, visto che andavamo...
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Fino ad oggi questo è stato per me il Viaggio con la V maiuscola; siamo io, mamma e mia cugina Alessandra; era da tempo che dicevamo di andare a trovare i nostri parenti che vivono in Canada, da tempo che progettavamo ma fantasticavamo più che altro…E finalmente il 13 luglio dello scorso anno approdiamo a New York!!!!Certo, visto che andavamo in America, potevamo non fare una capatina anche lì???? Allora: 6 giorni a New York, 1 alle Cascate del Niagara e 1 settimana dai nostri parenti canadesi a Montreal (con escursione a Quebec). Volo prenotato su www.Lastminute.Com Milano Linate – NewArk con la Virgin Atlantic(con scalo a Heatrow, fino a lì con la BMI) 500 euro a testa; hotel a New York prenotato su www.Venere.It , Riverside Studio’s, nell’Upper West Side, 30 euro a notte; il resto del viaggio l’avremmo organizzato là. Volo perfetto, aereo della Virgin stupendo, enorme; arrivati all’aeroporto di NewArk ci aspettano le procedure di rito, foto, controllo bagagli, impronte digitali…Cioè, ero a New York, ancora non me ne stavo rendendo pienamente conto, nemmeno quando il taxi stava entrando a Manhattan, per portarci in hotel. Da quest’ultimo non è che ci aspettassimo un granchè, sapevamo che era ad 1 o 2 stelle, era quello che avevamo cercato, ma, scendendo da quell’enorme aereo, trovarci lì ci è sembrato parecchio squallido e in effetti lo era, cosa che lì per lì ci ha un po’ demoralizzato…Ma chi se ne frega, siamo a New York!!!E di corsa, racimolata una scheda internazionale, a telefonare in Italia al mio ragazzo Daniele, visto che in patria erano già le 8 di mattina: avevo fretta di dirgli che ero lì, che ero emozionatissima, volevo fargli un’invidia da paura…E poi a dormire, cioè, per modo di dire, alle 6 eravamo già tutte e 3 in piedi, fresche come le rose, pensando che fossero almeno le 10!!! E già dalla mattina cominciamo a rivalutare il nostro hotel; è un po’ squallido, lunghi corridoi un po’ da film thriller, ma è pulito, ci cambiano gli asciugamani ogni giorno, il personale è gentilissimo e simpaticissimo, e in una posizione ottima, sulla 71th, a due passi da Times Square…E ad un prezzo prezzo per di più ridicolo!!!Cosa si può volere di più??? E così si parte alla scoperta di New York!!!Chiediamo informazioni e ci dirigiamo verso Central Park che è lì vicino; la strada è invasa dai classici taxi gialli, incontriamo le prime limousine e qualche scoiattolino tra gli alberi. Il primo giorno siamo andate in giro sempre a piedi, e avevamo un passo velocissimo, tanta era la voglia di vedere quei posti tante volte già visti alla TV. Percorriamo Brodway, i cartelloni degli spettacoli sono da tutte le parti, e arriviamo a Times Square, la gente corre di qua, di là, le luci, i taxi, i semafori, i negozi…È tutto come lo avevo visto e come lo immaginavo, mi sento a casa, sto bene, potrei viverci. Incominciamo a visitare i primi negozi, a vedere che veramente qui i jeans di Calvin Klein costano 20$ e le Nike 1/3 di quello che le paghiamo in Italia; comprerei tutto; penso che è per tutti così, la prima volta che ti trovi lì sei stordito, non fai che camminare col naso all’insù, che andare di qua e di là freneticamente per paura di perderti qualcosa; che bello!!!Abbiamo camminato tanto quel giorno, sempre a piedi, siamo andate alla Fifth Ave, abbiamo visto il Crysler e siamo salite sull’Empire; niente male per essere solo il primo giorno!!!Dall’Empire la vista è stupenda, ci metti pochi secondi per arrivare all’86esimo piano, è bellissimo, chiamo Dani e gli dico: “more, sono sull’Empire, 86 piani, è stupendo”, e non so che cosa avrebbe dato per essere lì; le macchine sono piccolissime, si riconosce la Statua della Libertà, il vuoto di Ground Zero, il ponte di Brooklin, si vede il New Jersey, Central Park appare come un’enorme rettangolo verde in mezzo al grigio dei grattacieli…E la sera, ripassando per Times Square, la vedi riempita di luci, è bellissimo; la cosa più buffa di cui mi sono resa conto quel primo giorno è stata che io lì mi sentivo sicura, sarei andata in giro da sola, non avevo paura, era così pieno di gente, di luci e di colori…Mi facevano ridere tutte quelle raccomandazioni prima di partire, “attenzione”, “è pericolosa New York”, “non andate in giro di notte”…E fa ridere che chi ti dice queste cose lì non c’è mai stato!!!!Comunque, tanto per sfatare il fatto che New York è cara, io sinceramente ho trovato che i prezzi non sono più alti di qui, anzi molte cose costano persino meno; per mangiare abbiamo alternato hot dog, Mc Donald, pizza (che in molti posti è veramente buona!), panini, una sera siamo stati a mangiare in un ristorante italiano, Arte Cafè, tra la 74th e Columbus, abbiamo mangiato bene e speso il giusto. Dal secondo giorno abbiamo preso sempre la metropolitana, è un po’ vecchia e lì sotto è un caldo infernale e ci sono certe puzze ogni tanto, ma puoi andare dove vuoi e non è difficile orientarsi. I giorni seguenti siamo stati a Ground Zero, a Liberty Island e al museo di Ellis Island (il battello si prende da Battery Park), a China Town che molto carina (le Nike costano anche meno che negli altri negozi, solo magari non hanno disponibili tutti i numeri), a Little Italy, che non mi è però piaciuta tanto, è un posto solo turistico dove ti vendono magliette and co. Con scritto Firenze, Venezia…E ti fanno pagare un espresso 3$, e di italiani nemmeno l’ombra! Abbiamo visto la zona del porto, il ponte di Brooklin, il Rockfeller Center, ogni sera tornavamo a farci un bel giro per Times Square; lì c’è anche un negozio di giocattoli stupefacente, a 3-4 piani, vende di tutto, con una ruota panoramica dentro, la casa della Barbie, dinosauri giganti, grattacieli costruiti con le lego, è un vero paradiso, ci abbiamo passato tutto un pomeriggio!!!!Siamo anche scese verso la 96th, dove mia cugina si è fatta fare la manicure (8$) e molti te la fanno anche con i disegnini, soprattutto le cinesi. Da lì ci siamo fatte un bel giro per Central Park, per tornare poi nella zona dell’hotel; Centarl Park è veramente enorme, vedi i newyorkesi che vanno a correre, che portano a spasso i loro cagnolini (c’è una vera e propria cultura per i cani, ce ne sono tantissimi, possono entrare nelle banche, nei ristoranti, dappertutto, e vendono poi un sacco di accessori per loro, magliette, bandane, vestiti, carrozzine da passeggio…!!!!!); dal tramonto in poi però non è molto consigliabile andarci, e soprattutto, evitate (come abbiamo fatto invece noi!) di addentrarvi nei sentieri sperduti, perchè ti può capitare di vedere facce poco raccomandabili che ti spiano da dietro qualche albero, e ti sembra che il sentiero principale, dove si rincomincia a vedere qualche persona, non arrivi mai! L’ultimo giorno siamo state al mare, l’idea era di andare a Long Island, dove abbiamo letto ci sono delle belle spiagge, ma siccome ci hanno detto che era più lontano, avremmo dovuto prendere il treno…, abbiamo optato per le spiagge del Queens e alla fine siamo arrivate a Rockaway Beach; circa un’oretta di metropolitana, cambiandone diverse, è bello vedere che man mano che ti allontani da Manhattan le case diventano quelle dei classici telefilm americani; la spiaggia è molto lunga, ci sono i classici guardiaspiaggia sulle torrette di controllo, il mare è parecchio mosso e fare il bagno è proprio una figata!!!All’improvviso è calata anche la nebbia sul mare e non si vedeva quasi niente, stranissimo, ed è arrivata anche un’ “onda anomala” che ha fatto fare il bagno anche a mamma che ci aspettava sulla spiaggia; è stato bello, perchè non c’era tanta gente lì, per di più ragazzi e famigliole di colore; abbiamo mangiato fish and chips in un piccolo bar vicino la spiaggia, con la musica in sottofondo di “I feel good”, che ti faceva sentire in un film. Non ti senti turista a New York, vedi così tanta gente di tutte le razze che convive, lavora, e devo dire che sono tutti molto gentili; quando abbiamo chiesto informazioni tutti sono stati sempre gentilissimi e, la maggior parte, quando sapeva che eravamo italiani, incominciava a dire “Italia!!!Beautiful!!! I’ve been in Venice, Rome…, Very Beautiful!”, una gentilezza che da noi veramente non c’è, c’è propria la mentalità della convivenza con altre razze e culture, che per loro è la normalità, è veramente bello. Al ritorno siamo tornate a Times Square e abbiamo fatto gli ultimi acquisti da Grand Slam, che in questi giorni abbiamo saccheggiato. E qui finisce la prima parte del viaggio; viaggeremo di notte con l’autobus e la mattina ci troveremo alle cascate del Niagara; abbiamo scelto l’autobus perchè il treno, strano ma vero, ci metteva 9 ore, l’autobus 7, e costava leggermente meno; una cosa che voglio sottolineare è che gli americani non hanno una buona concezione delle distanze; a parte il fatto che tutti ti dicono che Niagara Falls e Montreal sono vicine, e così credevamo anche noi prima di partire veramente, e invece sono 8 – 10 ore di autobus (va bè, tutto è relativo alle grandi distanze che hanno negli States), ma più di una persona, compreso l’addetto al Centro Informazioni di Times Square, ci hanno che detto che, dato che non c’erano mai stati, non lo sapevano, pensavano a 3 – 4 ore al massimo…Un’ultima cosa su New York: la stazione degli autobus è enorme, 5 piani, più di 300 gates, da paura!!!!!!!!!!! Purtroppo non sapevamo la differenza tra versante americano e canadese e abbiamo visto quello americano; è veramente bello anche lì, ma l’altro è migliore; si arriva con l’autobus a Buffalo e da lì se ne prende un’altro per arrivare alle cascate; buffalo è carinissimo, tutte casette alla Dawson Creek; lungo il tragitto abbiamo fatto chilometri senza incrociare un paese o anima viva, solo qualche truck di quelli che vediamo nei film. Arrivate Niagara Falls (è proprio il paese sul versante americano che si chiama così) cerchiamo un hotel dove possiamo lasciare le valigie, siamo fortunate, lo troviamo subito e, tanto per cominciare cerchiamo un bar per fare colazione, ma sembra un paese fantasma, non c’è nessuno, è tutto chiuso, va bè che siamo arrivate alle 6, ma fino alle 9 non abbiamo visto anima viva! Il rumore delle cascate si sente da lontano, ma mano che ci avviciniamo una specie di pioggerellina ci bagna, si intravede l’arcobaleno ed ecco le cascate, che però sono quasi tutte coperte dal vapore; man mano che si alza il sole lo scenario si libera sempre più, e noi prendiamo il trenino che ci porta negli altri punti; sono veramente belle, enormi, facciamo un sacco di foto e poi decidiamo di prendere il battello che ci porta fino a sotto le cascate; questo è proprio da fare, è veramente una figata!!!Ci fanno indossare le incerate e partiamo; da qui è veramente pauroso, si vede proprio quanto sono imponenti, la forza della natura è strabiliante; man mano che ci avviciniamo il vapore aumenta, tanto che non si riesce a distinguere bene niente, siamo letteralmente bagnati dalla testa ai piedi, la forza dell’acqua ci sposta, è bellissimo!!!!!Ci avrei fatto altri 4 – 5 giri credo, è proprio bello!Abbiamo poi proseguito il nostro giro per il parco, pranzato e nel pomeriggio ripreso l’autobus per Buffalo; anche da qui avevamo fatto male i nostri conti e, per arrivare a Montreal, tra cambi di autobus ad Albany e a Toronto, ci abbiamo messo ben 10 ore!!!!Siamo arrivate a Montreal stravolte, alle 4:30 di notte, un taxi ci ha portato a casa della cugina di mamma, che è stata gentilissima, come tutti gli altri poi del resto. Da qui è proseguito tutto in modo un po’ più rilassante; a parte unagiornata a Quebec (è molto carino, merita veramente), il resto lo abbiamo trascorso in giro per Montreal, a fare shopping, cene e merende a casa di tutti i parenti, che faecvano a gara per invitarci, un pomeriggio siamo andate alla casa sul lago di uno di loro, proprio da film, a un’oretta da Montreal, immersa nel bosco…Abbiamo visto persino una partita di pallanuoto dell’Italia, visto che in quei giorni c’erano i mondiali di nuoto e visitato anche una riserva indiana; siamo capitati mentre facevano uno spettacolino per turisti, però è comunque suggestivo e puoi comprare un sacco di robette carine, scacciaspiriti, braccialetti, collanine…E pensare che lì, dalla gente del posto, gli indiani non vengono visti affatto bene, sono molto emarginati e trattati con diffidenza, perchè dicono che vendono roba di contrabbando, non si avvicinano nemmeno alle riserve…E purtroppo è finito subito, ancora autobus fino a New York, ultimo saluto a Times Square con le valigie e 40° all’ombra penso, quel giorno è stato veramente torrido, e via, si riparte con la Virgin, scalo a Heatrow e si torna in patria…
E’ passato quasi un anno da questo viaggio ma i ricordi sono ancora così nitidi e ogni tanto mi riguardo le foto (tra me e mamma abbiamo sviluppato 9 rullini!!!)…Andateci che è stupendo!!!!!