Nuova Zelanda e Phi Phi Island

Viaggio di nozze autoorganizzato (vabbè, sarebbe il mio lavoro organizzare viaggi, ma non sarebbe un problema per nessuno...). Partiamo il giorno dopo il matrimonio molto prima dell'alba del 9 febbraio con volo KLM da Venezia e proseguiamo per Kuala Lumpur con Malaysia Airlines. Segnalo a tutti che con pochi accorgimenti di itinerario siamo...
Scritto da: Irene Faraon
Partenza il: 09/02/2003
Ritorno il: 03/03/2003
Viaggiatori: in coppia
Viaggio di nozze autoorganizzato (vabbè, sarebbe il mio lavoro organizzare viaggi, ma non sarebbe un problema per nessuno…). Partiamo il giorno dopo il matrimonio molto prima dell’alba del 9 febbraio con volo KLM da Venezia e proseguiamo per Kuala Lumpur con Malaysia Airlines. Segnalo a tutti che con pochi accorgimenti di itinerario siamo riusciti a fare 25.000 miglia – punti con la tessera Frequent flyer e abbiamo guadagnato un volo gratis per l’europa con un solo viaggio. Auckland è in effetti la destinazione più lontana dall’europa, tanto che si raggiunge sia via atlantico pacifico che via oriente!! Dopo 12 ore di sosta Kuala, ospitati in hotel a carico di Malaysia (ma noi siamo andati a zonzo, potevamo forse perderci Kuala?) siamo ripartiti per Auckland arrivando il giorno11 febbraio, 2 giorni dopo e con + 12 ore di fuso orario. Resistendo a stento gli attacchi di sonno siamo andati un po’ in giro per la città, abbiamo visitato il War Memorial Museum. Veramente interessante, ci sono oggetti di artigianato Maori e del pacifico e una parte dedicata ai Neozelandesi e le guerre combattute.

Per la cena auckand offre un’infinità di ristoranti di tutte le cucine. La prima cena la abbiamo fatta in un ristorante Mongolo vicino all’hotel. Devo dire che poi ho dormito tutta la notte e ho preso facilmente il fuso, merito della forza di volontà di non dormire prima e della melatonina.

13 Febbraio: Giorno intero dedicato alla città di Auckland, che ha veramente molte cose da mostrare ed è una città giovane, viva e cosmopolita. Consigliamo di salire sulla Skytower per ammirarne l’estensione (dicono sia seconda solo a los Angeles, sebbene non fittamente popolata) e magari fare anche Bungee junping dalla cima…

In effetti non ne abbiamo avuto il coraggio, ma forse abbiamo fatto male: la Nuova Zelanda va vissuta così, non solo guardata, è bello partecipare a tutte le attività all’aperto che i pazzi Kiwi si inventano, perchè è tutto molto divertente ma allo stesso tempo gestito in sicurezza. Tornando ad Auckand, consigliamo anche di fare un giro in barca per il golfo di Hauraki, perchè la prospettiva dall’acqua della skyline è molto affascinante. Cena da Kermandek, ottimo ristorante di Pesce vicino al villaggio della coppa america.

Il 13/2 Partiamo con l’auto a noleggio per Waitomo, dove si trovano le famose grotte. Per entrare meglio nello spirito del luogo, consiglio vivamente di NON fare la visita guidata tradizionale, ma di provare il BLACK WATER RAFTING: vestiti con muta, caschetto con luce e stivali di gomma, adeguatamente istruiti dalle nostre guide, abbiamo percorso qualche chilometro di un fiume sotterraneo galleggiando seduti dentro camere d’aria di camion! DIVERTENTISSIMO!!! In più, spegnendo la torcia potevamo scoprire un cielo stellato sopra di noi: I glow Worms: larve luminose che vivono nelle grotte, SPETTACOLARE!! Terminata la “giostra” siamo ripartiti alla volta di National Park, ai piedi del Tongariro, complesso di Vulcani sacro ai Maori su cui si trova il percorso trekking di un giorno più bello del paese. I Kiwi anche in questo sono molto organizzati: con l’autobus ti portano all’inizio del sentiero al mattino e vengono a riprenderti alla fine alla sera, contando bene che non si sia perso nessuno…

Peccato che quel giorno piovesse, sempre e non siamo riusciti a vedere nulla, avvolti dalle nuvole. I laghi di smeraldo li abbiamo visti solo quando li avevamo sotto i piedi. Ogni tanto mi toglievo gli scarponi per strizzare i calzini…

Peccato, ma non potevamo fermarci un giorno in più per rifarlo, dovevamo proseguire. Ho visto foto con il sole e consiglio a tutti comunque questo trekking, non difficile, basta essere in forma, ma non serve essere atleti, importante avere scarponi da montagna. Consiglio di fare base a Taupo e di informarsi sulle previsioni per il giorno dopo, se piove rinunciate e andate al lago o alle terme che è meglio…

La sera riprendiamo l’auto e raggiungiamo Rotorua.

Cena a base di costolette d’agnello. SQUISITE.

Nota alimentare: in NZ si mangia benissimo la carne, ma tutto il cibo è sempre di ottima qualità, anche la verdura e il pesce sono molto buoni. NON MANGIATE PASTA, eviterete brutte avventure…

A Rotorua, il giorno dopo, ci aspetta una visita molto più tranquilla. WAKAREWAREWA è il villaggio Maori sorto proprio su un sito ricco di fenomeni geotermici: pozze blu di acqua bollente, camini fumanti, fango bollente (tipo pasta e fagioli…) e perfino un Geyser. La guida è rigorosamente maori, e spiega sia i fenomeni che le tradizioni del luogo, davvero interessante. Ci sono poi anche gli spettacoli maori e gli artigiani del legno da cui comprare direttamente favolose sculture.

Al pomeriggio siamo andati in centro a Rotorua, molto grazioso e abbiamo fatto un giro in riva al lago.

La sera consiglio a tutti l’escursione al TAMAKI MAORI VILLAGE. Si può prenotare su internet o anche in loco. Un pullman passa a prenderti in Hotel. Lungo la strada l’autista racconta storie della tradizione, trasformando il bus in una canoa da guerra e i passeggeri in tribu maori: la WAKA, e si elegge un capo tribu. Si arriva alla ricostruzione di un villaggio maori in mezzo al bosco, dove siamo “ACCOLTI” dall’antica cerimonia di sfida: HAKA. Dopo gestacci, urla e sberleffi entriamo nel villaggio, dove sono state ricostruite le attività antiche del popolo con dimostrazioni viventi in costume da parte di veri MAORI. Poi tutti si va nella casa delle riunioni dove assistiamo ad uno spettacolo favoloso, molto più bello di quello visto al mattino. Le musiche sono molto varie e bellissime. Alla fine dello spettacolo si cena a base di piatti cotti nell’HANGI, tipico forno scavato nel terreno. Tutto buonissimo, anche se pensavo di trovare cose più strane. Il giorno dopo prendiamo un aereo per Christchurch, coincidenza per Invercargill, nell’estremo sud dell’isola del sud. La cittadina è carina, ma la cosa migliore da fare è andare a BLUFF, a circa 50 km, dove oltre al panorama e al cartello stradale più fotografato trovate le ostriche più favolose al costo di una pizza. Una trattoria lungo la strada ha scritto fuori OYSTERS, non potete sbagliarvi. Anche il resto del cibo è ottimo e anche il vino.

Al giorno dopo, 17 febbraio, partiamo lungo la Southern Scenic Route (Spettacolari Panorami) e raggiungiamo Milford Sound, il fiordo più popolare dove abbiamo prenotato una crociera pomeridiana. Peccato che anche qui il tanto atteso spettacolo sembra essere guastato dalla pioggia… Dimenticate le foto con il sole su tutti i cataloghi, qui piove 7 metri di acqua all’anno, e non c’è storia, difficile scampare. Ma il vero spettacolo è proprio quello: UNA CASCATA DOPO L’ALTRA. Purtroppo non abbiamo visto ne foche, ne delfini, ne altro, ma dicono che gli avvistamenti siano frequenti.

Alla sera raggiungiamo Te Anau, e ovviamente ritorna il sole.

Il 18 lasciamo Te Anau e passiamo per Queenstown. Consigliamo di salire sulla funivia, il panorama vale da solo un viaggio fin qui. Oggi c’è il sole, ma non dura a lungo. Raggiungiamo Wanaka, dove abbiamo prenotato, e piove. La zona di Queenstown offre moltissime attività: Rafting, Sentieri, Bunjee Jumping, Voli panoramici, Sport estremi di vario tipo, vale la pena di fermarsi un po’, ma non abbiamo poco tempo, purtroppo…

Da Wanaka scavalchiamo le Southern Alps per arrivare nella West coast, uno dei luoghi più piovosi e per questo più incredibili della terra. La costa è impervia, il mare agitato, la vegetazione è una vera e propria foresta pluviale a una latitudine equivalente alla nostra, ma a 200 m slv si trovano le basi di due ghiacciai!!! Al pomeriggio abbiamo previsto l’escursione al Franz Josef Glacier, consigliatissima. Pioveva un po’ ma per fortuna poi ha smesso. Le guide dividono il gruppo in due: più o meno paurosi. Consigliamo di farvi coraggio, non c’è nessuna difficoltà a seguire il gruppo dei tosti e camminare tra il ghiaccio è stata una delle esperienze più straordinare della nostra vita! Il colore turchese intenso non ha trovato degno responso nelle foto, ma non lo dimenticheremo mai! Il giorno dopo Percorriamo la West coast fino a Greymouth (niente di speciale). Raggiungiamo Punakaiki, unico sito interessante di questa zona, dove le rocce della costa erose dal mare hanno creato strutture molto spettacolari chiamate Pancakes, e si trovano anche dei Blowholes (andateci per scoprire cosa sono…).

Cena a base di fish and chips (una Vasca, non riuscivo a finirli…).

Il giorno dopo riattraversiamo le montagne e arriviamo a Christchurch, città bellissima dall’aspetto molto British.

Passiamo una bella serata in un pub, filetto, insalata e birra per 20 euro in due! Il giorno dopo volo per Wellington, veramente stupenda. E’ la città della NZ che mi è piaciuta di più. Questa sera, ultima sera in NZ, troviamo all’Embassy Theatre il nostro film preferito: Il signore degli anelli, interamente girato in questo paese. Un Gollum enorme incombeva da sopra l’edificio, bramando di acchiappare un enorme anello roteante…

Alla fine della fiera posso dirvi che questo paese è favoloso, sicuro, molto ben organizzato turisticamente, da girare assolutamente in piena libertà. Per i pernottamenti consiglio a chi ha poco tempo di prenotare su internet le catene Best Western o Flag (Choice Hotels), che offrono ovunque Motel molto carini ed economici (da 50 euro a camera a notte). I gestori sono molto simpatici: ci sembra di aver trovato uno zio o una zia in ogni luogo visitato…

Per chi non prenota molti motel espongono la scritta Vacancy se c’è posto. Molto comodo! Alcune zone hanno davvero limitata disponibilità, soprattutto i ghiacciai. Meglio prenotare per tempo. Quando siamo arrivati a Franz Josef nessun motel aveva la scritta Vacancy!!! Anche io prenotando due mesi prima ho fatto fatica a trovare posto. Data la piovosità della zona il campeggio è sconsigliatissimo! Sconsiglio poi gli open Voucher legati ad una sola catena perchè quasi sempre c’è solo una struttura per paese, a parte nelle grandi città. Tantovale non comprare i voucher e trovare quel che c’è sul posto.

I voli interni non sono cari. Ho trovato dei voli siglati Qantas e operati da Origin Pacific molto più convenienti dei voli Air New Zealand acquistabili in italia (le tariffe basse sono solo per i Kiwi… No Komment).

Forse adesso sono acquistabili anche on line.

Le escursioni guidate sono molto ben fatte e si trovano tutte sul web. Fatene qualcuna, non sono care.

UN SITO PER TUTTI: www.Purenz.Com : è il sito ufficiale dell’ente turismo e vi dice davvero tutto.

Dopo la Nuova Zelanda ci siamo concessi 5 notti in un paradiso tropicale: Phi Phi island. Un po’ scomoda da raggiungere: dopo il volo Wellington – Auckland- Kuala Lumpur abbiamo passato una notte a Kuala, a spese di Malaysia. L’autista dell’Hilton non voleva che ci portassimo le valigie e ho dovuto litigarci. La sua risposta è stata: IL TUO AGENTE DI VIAGGI TI HA INFORMATO MALE (Non credo proprio dal momento che sono io l’agente di viaggi). Naturalmente ci ha concesso di portare le valigie…

Il giorno dopo volo per Pukhet. Una notte a Patong (un vero puttanaio, evitatelo se non state cercando proprio quello…), dove a parte un po’ di shopping, molto caldo e caos ricordo volentieri solo il RISTORANTE ROMA: cuoco Romano, spaghetti al dente ed espresso! Bene, potrei resistere altre due settimane adesso… Peccato che ci sono rimaste solo 5 notti…

Consiglio a tutti il Pee Pee Island Village: si trova sull’isola a un’ora di barca da Pukhet (che diventano 4 se vi hanno organizzato il trasferimento assieme agli escursionisti da Pukhet), su una spiaggia bianca ne troppo grande ne piccola digradante con barriera corallina raggiugibile a nuoto, in un palmeto stupendo su una baia a forma di mezza luna, con bungalow confortevoli e ottima cucina. Avendo un solo ristorante ogni sera è a tema con cucine diverse. La serata italiana abbiamo preferito evitare il buffet, cenando a base di aragosta sulla spiaggia a lume di candela. I locali di giorno di portano in giro per il piccolo arcipelago. Stupendo! unica pecca le barche che girano provenienti da Puket, ma sopportabili.

Spero di essere utile, se avete necessità di info contattatemi pure!



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