Nuova Zelanda: diario di bordo

Giusto due giorni per riprendersi dai festeggiamenti per il nostro matrimonio e poi, esattamente martedì 18 febbraio 2003, inizia la nostra avventura….. Inizia, manco a dirlo, con una levataccia: sveglia alle 3.30 perché alle 4.00 passa Anita per accompagnarci all’aeroporto di Nizza da dove spiccheremo il volo. Fatto il check-in diamo un...
Scritto da: Paolo Lineo
Partenza il: 18/02/2003
Ritorno il: 16/03/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Giusto due giorni per riprendersi dai festeggiamenti per il nostro matrimonio e poi, esattamente martedì 18 febbraio 2003, inizia la nostra avventura…

Inizia, manco a dirlo, con una levataccia: sveglia alle 3.30 perché alle 4.00 passa Anita per accompagnarci all’aeroporto di Nizza da dove spiccheremo il volo.

Fatto il check-in diamo un bacio ai bagagli augurandoci caldamente di rivederli ad Auckland (prevedendo la spiacevole sensazione che si ha quando vengono smarriti i bagagli, optiamo per l’aggiunta dei bagagli a mano, almeno per 2 giorni siamo salvi!).

Alle 7.45 partenza per Londra con British airways e da qui volo per Auckland alle 15.00 con Air New Zealand con scalo a Los Angeles, Durante il viaggio abbiamo banchettato tutto il tempo tra un film in lingua originale e panorami meravigliosi sui cieli del Canada.

Notare: Anna non ha mai preso l’aereo, prova d’amore per lei ma soprattutto dimostrazione di pazzia per me… (34 ore di viaggio, giusto per rompere il ghiaccio!) 20.02.2003 giovedì Arrivo finalmente ad Auckland la nostra meta (ore 6.00 locali).

Una volta atterrati sbrighiamo le pratiche d’ingresso che, fortunatamente, sono state velocissime. Alle 6.30 siamo già operativi, giro di telefonate ed sms a parenti e amici per rassicurarli sul nostro arrivo e ricerca disperata del bus che ci porti al parco camper della “Maui”.

Al parco si sono presentati i classici problemi del turista italiano “in the world” che capisce poco più della metà di ciò che gli viene detto. Fortunatamente l’ impiegata della “Maui”era tedesca e conoscendo bene gli italiani è stata molto comprensiva nello spiegare.

Preso possesso del camper ci riforniamo di cibo presso un supermarket vicino. Apparentemente è tutto semplice se non fosse per l’impatto, a tratti tragico, con la guida a sinistra; già sarebbe stato difficile con una macchina, figurarsi con un bestione di 6.60 m. Presi i primi due o tre marciapiedi riusciamo ad arrivare ad Orewa beach (30 Km a nord di Auckland) dove prendiamo confidenza con l’attrezzatura del camper e pernottiamo in un bellissimo camping sulla spiaggia (Orewa beach holiday park) davanti al golfo di Whangaparaoa (posto incantevole).

21.02.2003 venerdì Sveglia alle 8.00 e giro per i dintorni di Orewa Beach poi dopo aver rifornito il camper e pranzato ci dirigiamo verso Auckland dove, raggiunto il centro e cercando di arrivare in Parnell Road, troviamo il tempo di scalfire il camper e demolire la fiancata di una Toyota Corolla parcheggiata in doppia fila. Fortunatamente il proprietario della vettura, tale Peter King, (un vero re), sembra non essere assolutamente incollerito e con il sorriso sulle labbra ci aiuta a sbrigare le pratiche telefonando lui stesso alla “Maui” spiegando l’accaduto. Risolto l’incidente vaghiamo per Auckland fino ad esauririci dalla stanchezza ed arrivare ad Orere Point, il posto è immerso in un giardino enorme, tutto intorno un parco naturale a pochi passi dal mare. 22.02.2003 sabato Ci dirigiamo verso Coromandel facendo tappa nel mezzogiorno nel bellissimo parco “WHARAU”, documentiamo tutto con fotografie e riprese , è stato incredibile, ci siamo sentiti come Adamo ed Eva nel paradiso terrestre, eravamo gli unici 2 visitatori del parco. Cominciamo a renderci conto che la Nuova Zelanda è davvero un mondo a parte . Pernottiamo al “Long Beach Motor Camp” di Coromandel dopo aver fotografato dei bellissimi scorci di natura incontaminata.

Piccola parentesi: abbiamo deciso di pernottare sempre nei campeggi, anche se, in realtà, per il tasso di delinquenza che c’è, avremmo potuto stare tranquilli anche al di fuori. I campeggi comunque, sono attrezzatissimi: tutti sono forniti di lavanderia, cucine in comune pulitissime, come del resto i bagni, di stirerie e molti hanno anche un “Internet Point”. Oltretutto i prezzi sono davvero convenienti, considerato che abbiamo speso circa 10 $ a notte a persona (Il dollaro neozelandese vale circa 1000 lire – 0,53 Euro).

23.02.2003 domenica E’ domenica e cominciano i guai, la spia dei freni si accende ma proseguiamo in direzione di Tauranga dove speriamo di risolvere il problema il giorno dopo da un meccanico. Durante il tragitto ci fermiamo in un luogo chiamato “Hot water bay” cosi nominato per via di un vulcano che rende tiepide le acque della baia, Anna approfitta per fare un bagno vista la temperatura. Proseguendo verso Tauranga costeggiamo la baia di “Tairua”, che è una via di mezzo tra un fitto bosco e una splendida località balneare, ed arriviamo a “Mount Manganui” dove pernottiamo.

24.02.2003 lunedì – 25.02.2003 martedì Subito andiamo alla ricerca di un meccanico che molto gentilmente ci fa capire che dovremo stare fermi 2 giorni per la riparazione. Ne approfittiamo per fare la solita passeggiata per la natura. Non aspettatevi di visitare la Nuova Zelanda con l’idea che abbiamo delle città dal punto di vista di artistico, del resto il termine Nuova vorrà pure dire qualcosa. L’arte più antica è quella proposta dai Maori, i veri indigeni, per il resto si possono trovare anche qui chiese e cattedrali, ma si tratta di costruzioni moderne o, al massimo, risalenti al 1800, edificate dai coloni inglesi. Ci rendiamo conto che questo straordinario paese è il vero e proprio ombelico del mondo: basta guardarsi intorno è assolutamente multietnico , nelle strade esistono migliaia di ristoranti di provenienze diverse: indiani, cinesi, thailandesi, turchi, italiani, francesi, messicani e chi più ne ha più ne metta, e tutti uno a fianco all’altro. Un esempio di integrazione perfettamente riuscito, forse è in campo neutro, in fondo quella terra appartiene ai “Maori”. La cultura predominante è quella inglese, ovviamente le abitazioni, il cibo e lo stile di vita sono anglosassoni, ma i Maori sono riusciti ad imporre la loro visione delle cose per ciò che riguarda la tutela dell’ambiente. Per questo la Nuova Zelanda è un posto più unico che raro. Un’altra cosa che ci ha colpiti è la presenza di moltissimi culti religiosi , alcuni sentiti per la prima volta, non ci saremmo meravigliati di trovare il culto dei marziani. In N.Z. Le strade costeggiano sempre le montagne, non esistono gallerie, (l’unica che abbiamo trovato è stata quella per raggiungere “Milford Sound”), questo può essere un problema per chi ha lo stomaco debole. Quello che salta all’ occhio sono i contrasti, si passa con rapidità da un bosco ad una spiaggia, a pascoli immensi dove pascolano pecore mucche alpache cavalli ecc., cascate, laghi, montagne che si specchiano nell’oceano, sino ad arrivare a città modernissime e tecnologicamente avanzate.

Quindi munitevi di macchina fotografica e telecamera per immortalare uno degli ultimi paradisi del mondo. Il costo della vita qui è molto inferiore alla nostra, inoltre i supermarket sono fornitissimi.

26.02.2003 mercoledì Finalmente riusciamo a ripartire con i freni riparati, direzione Rotorua dove troviamo un camping vicino al lago, la particolarità è che essendo sopra un vulcano il terreno è caldo. In mattinata visitiamo il quartiere Maori di “Ohinemutu”, dove molti geysers sbuffano, li incontriamo 2 signori italiani di Imperia (noi siamo di Savona), che stanno facendo il giro del mondo, con cui facciamo quattro chiacchere con foto annesse a suggello dello storico incontro. La giornata prosegue con visita al museo di Rotorua, ex edificio termale, e acquisto di vari souvenirs, facciamo quattro chiacchiere con un artigiano locale, che appena saputo che siamo italiani si mette subito a parlare di Michelangelo Raffaello ecc, il che ci fa capire, orgogliosamente, che in fatto di arte e cultura, in Italia, non siamo secondi a nessuno. Il tutto viene festeggiato alla sera con un ottimo risotto alla milanese preparato da Anna.

27.02.2003 giovedì Oggi visita alle Waitomo Caves. Arriviamo in mattinata dopo aver attraversato il solito paesaggio da fiaba e subito visita alle “Glow Worms caves“, spettacolari per via degli insetti che si adagiano sulla volta delle grotte e brillano come diamanti: assolutamente da visitare. Al pomeriggio passeggiata verso le “Aranui Caves”, ma la pioggia ci fa ritornare sui nostri passi inzuppati e infangati.

28.02.2003 venerdì Arriviamo a Taupo sul lago omonimo, percorrendo la strada 32. Passiamo il pomeriggio a prendere il sole sulle sponde del lago e a scrivere cartoline. 01.03.2003 sabato Prima di metterci in viaggio assistiamo al passaggio del campionato nazionale di triathlon, poi via verso sud direzione Wanganui ultima tappa prima di arrivare a Wellington, la capitale, dove attraversiamo sulla “road 1” il deserto di “Rangipo”, e passiamo di fianco al monte “Ruapehu”.

02.03.2003 domenica Partenza per Wellington dove domani prenderemo il traghetto per l’isola del sud, facciamo tappa a “Porirua”, ma visto il posto poco accogliente proseguiamo verso “Lower Hutt” un sobborgo di Wellington dove ci accampiamo.

Al pomeriggio visita alla città che si presenta giovane moderna e multietnica. Nel nostro girovagare ci accorgiamo che in ogni angolo ci sono riferimenti al film “Il Signore degli anelli”. Inoltre assistiamo alla sconfitta per 5 a 0 del team “New Zealand” contro “Alinghi” per la coppa America di vela, l’atmosfera che si respira è un po’ come se l’Italia avesse perso la finale ai mondiali di calcio.

03.03.2003 lunedì Sveglia alle 6,30 carico del camper e partenza per il porto di Wellington dove ci aspetta il traghetto. Sotto una pioggia battente, troviamo l’unica coda che abbiamo visto finora in N.Z, ma arriviamo in tempo per il check in e imbarchiamo il camper sull’ “Arahura”. Il viaggio di circa 3 ore è meraviglioso anche perché nel frattempo la pioggia ha lasciato posto a un bel sole.

Attracchiamo a Picton verso mezzogiorno e ci dirigiamo verso Nelson passando per la Queen Road strada panoramica dove ammiriamo la stupenda baia di Shakespeare, prima di arrivare a Nelson in serata dove ci attende la nuvoletta del rag. Fantozzi… 04.03.2003 martedì Visita alla città di Nelson in mattinata e poi via verso Greymouth attraversando il “Kahurangi National Park” e costeggiando il fiume Buller, decidiamo di fermarci a una quarantina di Km da Greymouth a Punakaiki, dove visitiamo le Pancake rocks e le Blowholes delle formazioni rocciose scavate dal mare che formano delle figure stravaganti. Vedere per credere! 05.03.2003 mercoledì Al mattino ci svegliamo e pur essendo ai primi di marzo (paragonati ai primi di settembre dell’emisfero nord) la temperatura è di 5 gradi, in alcune zone d’ombra sulla spiaggia c’è il ghiaccio, non c’è che dire la N.Z. È il regno dei contrasti: solo il pomeriggio prima prendevamo il sole sulla stessa spiaggia rischiando l’ustione e morendo dal caldo. Ci dirigiamo verso il “Franz Josepth Glacier” fermandoci sul lago Matahi, per strada assistiamo alla cattura di un opossum da parte di un falco, che purtroppo non riusciamo a documentare con la telecamera, in quanto fatalmente spenta. 06.03.2003 giovedì Al mattino visita ai 2 ghiacciai “Franz Joseph” e “Fox” che distano solo 25 Km l’uno dall’altro. Lo spettacolo è da cartolina, ci intristisce il fatto che questi 2 ghiacciai sono destinati alla sparizione visto il surriscaldamento terrestre: sono cose che fanno riflettere… Riprendiamo il viaggio verso sud direzione Haast, ammiriamo la splendida baia “Bruce Bay”, poi a Haast beach seguiamo un percorso naturalistico bellissimo dove incrociamo diverse specie di animali, una sorta di arca di Noé. 07.03.2003 venerdì Via verso Wanaka dove costeggiamo 2 laghi bellissimi, Hawea e Wanaka, questa è una zona dove si possono effettuare un sacco di attività, dal rafting al paracadutismo allo sci d’acqua oltre alle più tradizionali passeggiate a cavallo o in bicicletta, visitiamo una specie di fiera dell’agricoltura con gara di equitazione.Con sommo dispiacere alla sera decidiamo di saltare la tappa del monte Cook (troppi Km in più). 08.03.2003 sabato Pochi km per arrivare a Queenstown passando per l’ennesima strada panoramica, parcheggiamo il camper e poi via per la visita della città, molto turistica, con molti locali di diverse etnie, il lungolago e il parco sono meravigliosi. Assistiamo a una partita di rugby, il calcio qui è popolare come da noi può esserlo il curling!..Fa strano vedere orde di ragazzini impazzire dietro ad una palla ovale. Sarà per questo che in questo sport sono maestri… 09.03.2003 domenica Partenza per Te Anau dove costeggiamo il lago “Wakatipu”, questa è la zona più selvaggia della N.Z. E di conseguenza la meno abitata, il centro di Te Anau è molto piccolo, da qui partono molte escursioni per il fiordi della zona Sud Ovest dell’isola, Facciamo tappa prima di partire domani per Milford Sound. Questo è il luogo più incontaminato che io conosca, a parte che in N.Z. La tutela dell’ambiente è al primo posto, questo è anche reso possibile grazie alla scarsissima densità abitativa : basti pensare che in un territorio grande circa come l’Italia la popolazione è circa di un sedicesimo. Durante il viaggio le strade ci appaiono deserte: chissà il trauma che avremo quando ripiomberemo nel traffico di casa! 10.03.2003 lunedì Partenza per il fiordo di Milford Sound, la zona più piovosa di tutta la N.Z. , ma a discapito delle previsioni incappiamo in una giornata meravigliosa, prendiamo il traghetto “Red Cruise” che ci porta in giro per il fiordo dove riusciamo a riprendere una foca che prende il sole su uno scoglio e passiamo sotto una cascata gigantesca che ci bagna completamente. E’ un’emozione fortissima sentire su di sé l’impeto della natura, ce la porteremo dentro per tutta la vita. Assolutamente da provare. Non c’è “Bungee jumping” che tenga..Credete! La sera rientriamo a Te Anau.

11.03.2003 martedì Partenza in direzione Invercargill, la città più a sud della N.Z., giro per la città dove visitiamo il bellissimo parco cittadino con uno splendido roseto. In serata ci accorgiamo di aver comprato troppi souvenirs che non riusciamo a portare in valigia.

Non ci resta che spedire il tutto via posta. Pregando il santo protettore dei turisti che il pacco arrivi a destinazione e soprattutto che lo faccia in modo integro! 12.03.2003 mercoledì Partenza per Dunedin, città universitaria, viaggiamo sempre immersi nel verde e parcheggiamo in un bel campeggio vicino al centro. Facciamo una passeggiata in centro dove troviamo qualcosa che si possa definire architettonico e vagamente artistico: 3 chiese, 2 presbiteriane e 1 anglicana. Città molto giovane e gradevole è costruita intorno alla zona centrale il così detto “ottagono” che è la piazza principale, e la stazione ferroviaria.

13.03.2003 giovedì Sveglia e dopo un rifornimento al supermarket per gli ultimi 2 giorni di permanenza ci dirigiamo verso Timaru, visita per la città che ha un bellissimo parco vicino al mare. Il clima essendo oceanico riserva sempre mille sorprese, abbiamo ormai la sana abitudine di vestirci “a cipolla” (ovvero a strati) abitudine che spesso ci ha salvati durante il viaggio compreso oggi: giornata particolarmente instabile.

14.03.2003 venerdì Partenza verso Christchurch, in città visitiamo il centro, con la cattedrale e la piazza principale dove facciamo una partita a scacchi con la scacchiera gigante. La sera prepariamo le valigie, domani si ritorna in Italia. ( sigh e sob…) 15.03.2003 sabato Partenza da Christchurch, via Auckland Londra arriviamo a Nizza domenica 16, dove Anita e Fabio ci vengono a prendere.

Viaggio indimenticabile, difficilmente ripetibile, che consigliamo vivamente a tutti. E’ una meta fuori mano che però riserva enormi sorprese dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, paesaggi commoventi. Un vero paradiso per chi ama la natura selvaggia, un enorme parco giochi per gli amanti degli sport estremi. Una vacanza assolutamente lontana…Dall’idea del solito viaggio di nozze.



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