Nuova Zelanda, alla scoperta dell’isola del Nord

Due settimane tra mare, verde, vino e persone deliziose
Scritto da: verotep
nuova zelanda, alla scoperta dell'isola del nord
Partenza il: 19/01/2014
Ritorno il: 05/02/2014
Viaggiatori: 1
Spesa: 1000 €
Premessa: ho scelto di viaggiare solo per l’isola del nord poiché, avendo solo due settimane di tempo e volendo passare parte dei giorni da amici che abitano a Waiheke, mi rimanevano solo 10 giorni scarsi, e prendere un volo per me era fuori discussione dopo quello lunghissimo che si fa per arrivare in Nuova Zelanda (si, ho paura dell’aereo!).

La spesa si intende senza il volo (costato 1300€).

Detto questo, l’ho trovata stupenda, anche se chiunque ho incontrato mi ha detto ‘l’isola del sud è meglio!’: non posso che ripromettermi di tornare un giorno, magari con più calma, per visitare pure quella!

Informazioni tecniche. Ebbene sì, la vita è molto più cara rispetto all’Italia, ma se si sta un poco attenti si riesce a stare in una cifra non esorbitante. Se si vuole spendere poco per quanto riguarda almeno il cibo bisogna amare Mc e le altre catene poco costose, oppure si può fare la scelta di farsi la spesa, cosa che io ho personalmente escluso poiché cambiavo ostello ogni giorno a volte arrivando anche molto tardi la sera. Per quanto riguarda le mille attività disponibili, quelle hanno il costo che hanno! Per la sistemazione, io ho sempre alloggiato in ostelli, non costano tantissimo, basta sceglierli con un minimo di criterio e sono soluzioni perfette per spendere poco e incontrare nuove persone. Io mi sono spostata ovunque utilizzando i Naked Bus. Per il viaggio che ho fatto io è stata una soluzione molto più economica rispetto ai bus più ‘turistici’, ad esempio i pass con la linea Intercity. Posso dire che, a parte un ritardo clamoroso a Matamata, per il resto mi sono sempre trovata bene, sia per la puntualità che la comodità dei bus e anche la disponibilità degli autisti. Le persone sono adorabili. Gentili a livelli assurdi, disponibili per qualunque tipo informazione, insomma non ci si può trovare male. Manca la storia, cosa che a me è pesata essendone un’amante!

Ed ora ecco qui il mio racconto.

21-22 gennaio: AUCKLAND

Auckland è una città a mio parere bellissima. Ho avuto la fortuna di alloggiare in un ostello in zona Mt Eden, che mi ha permesso di avere il primo impatto con le zone più tranquille della città, ordinate, senza caos, quartieri dotati di ogni servizio e soprattutto di verde: verde ovunque! Il centro città è un po’ più caotico. La zona del porto, Viaduct Harbour, merita davvero una lunga passeggiata! Per il resto non è che ci sia molto da vedere se non parchi, la Sky Tower simbolo della città, il Mt Eden che è davvero suggestivo e la passeggiata sul porto. per mangiare soprattutto in centro si trovano dei posticini con il tipico fish&chips a poco, nella zona del porto sono presenti anche molti ristoranti carini. Io sono un’amante del sushi e ho fatto grandi scorpacciate di quello: ci sono molti negozi che lo fanno da asporto, è buonissimo e rispetto al resto costa poco, quindi ne ho approfittato! La sera nel centro vicino a Queen Street sono raggruppati i locali, io dato il costo ho fatto poca vita notturna quindi non saprei parlarne con precisione.

23-24-25 gennaio: WAIHEKE ISLAND

Waiheke è un paradiso. A soli 35 minuti di traghetto da Auckland si sbarca su quest’isoletta piena di verde, tranquilla, con numerose calette e un mare spettacolare, e soprattutto famosa per i suoi vigneti. Le spiagge più belle sono Oneroa ed Onetangi, la cosa che mi ha lasciato piacevolmente colpita è che nonostante fosse estate c’era davvero poca gente, quindi si riesce davvero rilassarsi. Consigliato il ‘wine-tasting’, l’attività principale dell’isola: immersi nel verde delle vigne si possono assaggiare i vini dell’isola.

26 gennaio: WELLINGTON

Wellington, la capitale, è piccola e carina. In mezza giornata ho visitato i giardini botanici (ai quali si arriva attraverso la tipicissima cable car), il centro, la passeggiata al porto e soprattutto il Te Papa, un museo gratuito interattivo che percorre la storia della Nuova Zelanda, con particolare attenzione all’argomento naturalistico. Quel giorno era domenica e ho potuto constatare che tutti i neozelandesi erano davvero sparsi per i mille bar per il tradizionale brunch domenicale!

27-28 gennaio: ROTORUA – HOBBITON

Sono arrivata qui in bus da Wellington nel tardo pomeriggio. Purtroppo il tempo non era a favore, quindi prima che iniziasse a piovere sono riuscita a fare solo una passeggiata sul lungo lago da cui si vedono le montagne attorno, e per il centro pedonale della città. La mattina dopo ho visitato Te Puia, una zona geotermica dove sono presenti numerosissimi geyser, tra i quali uno che arriva a 30 metri di altezza! Al pomeriggio invece mi sono recata a Hobbiton, dove si può visitare l’area nella quale hanno girato i film del Signore degli Anelli e Lo Hobbit: vedere le case degli hobbit dal vivo è un’esperienza che non potevo non fare data la mia passione, anche se non è stata particolarmente economica. Ne è però valsa la pena, soprattutto per la guida molto simpatica e precisa che ci ha deliziati con divertenti e curiosi aneddoti ma soprattutto trucchi della regia riguardanti le riprese dei film.

29 gennaio: TAURANGA

Tauranga è una città molto carina, il lungomare e il centro sono tenuti bene e pieni di localini. La parte migliore da vedere è però la zona di Mt Maongonui: qui c’è il monte dove si possono fare delle passeggiate con viste spettacolari, un centro città pieno di bar e ristoranti, ma soprattutto le spiagge bellissime, grandi, spaziose e semideserte!

30 gennaio: WAITOMO CAVES

Non può mancare la visita alle grotte, in particolare io sono rimasta affascinata dalle Glowworms caves: grotte dove degli insetti lasciano una scia luminosa, tanto che nella grotta guardando all’insù sembra di essere sotto a un cielo stellato! Le cave in sé sono molto suggestive.

31 gennaio – 1-2 febbraio: PAIHIA

Il nord della Nuova Zelanda è stupendo. Paihia è una piccola cittadina molto bella, da cui si può fare una lunga passeggiata per arrivare a Waitangi, il piccolo centro dove è nata la Nuova Zelanda. Da qui si può arrivare con una camminata di un paio d’ore alle cascate Haruru: le cascate sono fondamentalmente una delusione, ma la strada in mezzo ai boschi e alle mangrovie che si fa per arrivarci vale il giro. Il giorno dopo ho prenotato la gita per CAPE REINGA, il punto dove si incontrano l’Oceano Pacifico e il Mar di Tasmania, molto suggestivo, e la 90 Miles Beach, una spiaggia lunghissima in cui ci sono delle alte dune di sabbia su cui si fa sandboarding (si scende dalla duna scivolando con una tavola!). La gita è stata un poco costosa ma davvero bella, vale la pena per vedere l’estremo nord. La mattina dell’ultimo giorno l’ho dedicata ad una visita a Russell, raggiungibile da Paihia in traghetto. Un centro davvero molto carino.

3-4 febbraio: AUCKLAND

Ultimi giorni prima di dire addio alla città. Tappa a Ponsonby, il quartiere dove vive un mio amico, davvero molto carino, pieno di bar e con un parco in dislivello davvero particolare. Poi gita a Mt Eden e come ultimo un immancabile saluto al Viaduct Harbour!

Guarda la gallery
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Oneroa, Waiheke Island

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Te Puia, Rotorua

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Viaduct Harbour, Auckland

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Cape Reinga

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Bilbo Baggins Hobbithole, Hobbiton

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Mt Maongonui, Tauranga



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