Nozze tra lucidi limoni, terrazze sull’infinito e i luoghi della fiction “Capri”

“A passo lento e a quattro ruote tra i brividi della Costiera Amalfitana e Sorrentina. Saliscendi, curve mozzafiato, colline, ulivi, mare. Scenari spezzafiato e poetiche isole che imprimono ricordi indelebili: per qualche giorno dominiamo tutta la costiera a sud di ...
Scritto da: Desidefra
nozze tra lucidi limoni, terrazze sull’infinito e i luoghi della fiction capri
Partenza il: 04/07/2014
Ritorno il: 11/07/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Novembre. Per poter respirare il desiderio di freschezza dell’isola di Capri, occorre prenotare con largo anticipo. Per l’estate dell’anno successivo, in pieno autunno il nostro hotel era già prenotato. La “scusa” che ci ha permesso questo anticipo temporale, è stata un’amica che ha deciso di convolare a nozze in quel di Ravello, dove il presente si mescola con un eterno fluire di bellezza e per coglierla fino in fondo bisogna staccare completamente la spina e dunque carpire la simultaneità dell’accadere di ogni istante che passa. La sua preziosità e unicità. Voliamo audaci alla scoperta della Costiera Amalfitana e di quella Sorrentina, mete di viaggi di accaniti turisti del mondo. E quando dici Capri, dici “Fiction”. Dal Salento, in una bollentissima giornata, si parte alla volta di Vietri dove troviamo subito Villa Guariglia (Museo della ceramica e set tv della fiction) che ci appare subito nella sua bellezza; le ceramiche che conserva sono un tesoro inestimabile della cultura artistica ed artigianale ed una testimonianza secolare della lavorazione locale della ceramica, che ancora oggi viene ardentemente praticata. Purtroppo però, parte della Villa versa in stato di abbandono, da quando cioè la troupe televisiva ha terminato di girare la serie tv “Capri” (non proprio tutta ambientata sull’isola, anzi!). Due chiacchiere con i custodi, ci fanno apprendere qualcosa sulla storia del Cavalier Guariglia, il magnate proprietario originario della Villa (oggi di proprietà della PROVINCIA di Salerno) e rimaniamo affascinati dalle informazioni e dall’estetica che la rendono ancora più stregata.

Da qui siamo pronti a spiccare il volo alla volta di Amalfi, l’antica e più grande Repubblica Marinara, che ci accoglie con il suo piccolo centro storico e il Duomo di Sant’Andrea con la sua imponente scala, che ci appare ad un tratto, lasciandoci senza fiato. Esterno ed interno sono un insieme di meravigliosi diversi stili architettonici che convivono armoniosamente insieme: neoromanico, neogotico, barocco; la cripta un gioiello nascosto della storia ed il Chiostro del Paradiso (non a caso chiamato così) che ci regala sublimi prospettive.

Positano: amore e odio. Scenografica di giorno e di notte, a picco sul mare, sembra una sorta di “erosione marina ascendente” sulla scogliera. Scendere a livello del mare è semplice, risalire a piedi è una sfacchinata divertente: paesino ricolmo di gradini e vie con una pendenza tale da rendere la risalita una vera opera da scalatori! ( per questo chiamata “Città Lenta”). Ma la Chiesa di S.M. Assunta con la sua inconfondibile cupola ed i negozietti particolari che si trovano in basso valgono l’impresa.

Nel pomeriggio il matrimonio nel Duomo di Ravello, che presenta un pavimento in discesa verso l’antistante omonima Piazza Duomo per dare un senso di profondità al luogo di culto, ed il particolare pulpito realizzato tutto in marmo di diversi colori, sorretto da sei colonne tortili.

La spettacolare foto con gli sposi sulla scalinata, con davanti a noi i turisti della piazza che applaudono, ci rende un po’ “vip” della situazione e la poetica Terrazza sull’Infinito di Villa Cimbrone, che ci attende per il rinfresco, regalano mille e un sospiro alla nostra rilassante vacanza.

Percorrendo la S.S. 163, la strada costiera amalfitana, ci accorgiamo di quanto sia giusto considerarla una delle più belle del mondo: regala panorami unici, dai paesini ubicati in discesa sulla roccia a destra, a quelli che si trovano sulla sinistra a picco sul mare; dalle straordinarie forme che la scogliera assume per ospitare sul suo fianco la strada statale, agli altri luoghi che continuano a ricordarmi le scene della fiction Capri.

Scopriamo che Cetara è il villaggio dei pescatori dove girano molte scene con le barche e dove c’è la casa di Totonno; che i faraglioni inquadrati sono anche quelli tra Vietri e Salerno, che la Torre, dove abita Lucia nella seconda serie, è la Torre Cristarella a Vietri e la grotta non è quella “Azzurra” di Capri, ma è la Grotta dello Smeraldo, sita verso Conca dei Marini, subito dopo Amalfi, verso Sorrento.

Una domenica all’insegna degli spettacolari tuffi dal ponte di Furore, che degli atleti ripetono ogni anno, e pronti alla volta di Sorrento, dove ci ritroviamo con degli amici del luogo che ci fanno compagnia e da guida locale.

Tanti turisti e soprattutto tanto caldo non ci permettono di godere appieno dell’escursione tra i vari punti d’interesse: la terrazza panoramica dei giardini pubblici permette di avere una visione sull’intera costiera sorrentina, sulle isole di Ischia e Procida in lontananza, e su Napoli. La chiesa di S. Francesco, attigua alla villa comunale, ha un suggestivo chiostro, molto più piccolo di quello del Duomo di Amalfi, ma che vale la visita.

Suscita molto la nostra attenzione il piccolo borgo di Marina Grande: è l’estensione di Sorrento, ma sembra di stare in un posto totalmente diverso, con pochi turisti e tanto silenzio, usata anch’essa come set per la fiction, come altri luoghi del circondario. Dopo lo shopping per le caratteristiche vie centrali, torniamo in hotel, pronti, l’indomani, per un’altra giornata.

Eccoci a percorrere la strada costiera a Ovest di Sorrento, che ci condurrà verso Massa Lubrense, Nerano e Marina del Cantone, dove, alla fine degli stabilimenti, ci attende un bell’angolo di scogliera ed un bel bagno ristoratore nelle ore più calde della giornata.

Scopriamo che proprio da qui partono le barche per l’escursione verso Punta Campanella (estrema punta ad Ovest della penisola sorrentina, che si affaccia direttamente sull’isola di Capri).

Ci incuriosisce parecchio, ma la voglia di continuare ad esplorare il territorio con la nostra auto ed i nostri orari ci piace di più. Il nostro interesse ora è rivolto al paese di S. Agata sui Due Golfi: chiediamo informazioni sul punto più caratteristico dove mirare insieme il Golfo di Napoli e quello di Salerno, con le rispettive costiere sorrentina e amalfitana, e ci ritroviamo sulla spettacolare terrazza del giardino di un convento di Suore: la meraviglia naturalistica che si apre ai nostri occhi è sbalorditiva. Sembra di poter essere sull’isola di Capri con un salto, di poter toccare con un dito Napoli e di poter “dialogare” ad alta voce con la città di Salerno che si vede all’orizzonte: che angolo pieno di poesia.

Riprendiamo la strada del ritorno verso l’hotel e, dopo una breve sosta, nel tardo pomeriggio-serata, scegliamo Vico Equense, un paesino che all’inizio lascia un po’ interdetti, ma che lascia sorpresi dalla sua breve e stretta terrazza che con due piccole chiese si affaccia sul mare ed assistiamo ad un romantico tramonto: Vico val bene una passeggiata dopo una calda giornata di sole! Troviamo anche un ottimo ristorante pizzeria “Titos” che ci accoglie come persone di famiglia e i proprietari ci consigliano i piatti tipici del luogo.

Stasera c’è anche una partita dei Mondiali… non ci resta che guardarla sul maxi schermo del locale: abbiamo mangiato molto bene e ci siamo trovati talmente a nostro agio che siamo tornati anche la sera successiva. Se siete nei paraggi è una sosta imperdibile. Sotto Vico, gli stabilimenti sulla costa sono stati altro set della serie “Capri”.

Di mattina presto ci attende il traghetto che ci porterà ad Ischia ed il motorino che ce la farà esplorare in giornata, in una sua piccola parte.

La spiaggia di Cartaromana è molto affollata, proseguiamo per Maronti e dopo una lunga sosta in mare, si riprende il cammino per andare a scoprire il paesino di Sant’Angelo che ha fatto da panorama al nostro bagno marino. Sarebbe più comodo raggiungerlo in barca con 3 euro, ma l’escursione in motorino oggi la fa da padrona: è un tragitto lungo una ventina di minuti, ma il paesaggio del Monte Epomeo merita il tempo d’attesa.

Il borgo di Sant’Angelo è una bomboniera, una Capri in miniatura, con meno turismo e meno caos, con una piazzetta centrale con i tavolini dove potersi sedere di fronte ad un piccolo porticciolo di pescatori e ad un caratteristico faraglione.

Andiamo in avanscoperta del migliore locale dove pranzare e rilassarci prima di riprendere la via del ritorno e fare una passeggiata tra i negozietti di Ischia Centro, Ischia Porto e Ischia Ponte; abbiamo poco tempo, non ci basta per visitare il Castello Aragonese e a malincuore ci rinunciamo; solo pochi minuti per assaggiare il gelato presso la pasticceria “Calise”, la più nota su quest’isola, con diversi punti vendita in tutta Ischia.

Mercoledì mattina ci ritroviamo sull’isola di Capri! Il giorno più atteso di tutta la vacanza, in base al quale ho organizzato tutto il giro in costiera. Arrivare nel porto turistico è una sensazione particolare e ancora più eccitante è arrivare con la funicolare fin sopra la celeberrima Piazzetta e rigirarsi di qua e di là per notarne la sottile eleganza e la sconfinata bellezza, con quella piccola aria da jet set che si respira in ogni angolo.

Cominciamo il giro per i vicoli che partono dalla piazzetta, senza sapere dove conducono; lasciamo la mappa nello zaino ed iniziamo il tour di Capri a piedi, senza sosta: Punta Tragara con l’omonimo lussuoso Hotel progettato dall’Arch. Le Corbusier, che per mia deformazione professionale non posso non notare ed ammirare, con i Faraglioni e Marina Piccola; Villa Malaparte, della Fondazione Ronchi, quindi privata e non visitabile (purtroppo), l’Arco Naturale, di nuovo la Piazzetta. E ancora i Giardini di Augusto, la via Krupp (che non si percorre più per il pericolo di frana della roccia sovrastante) che fece costruire l’Armatore Krupp per raggiungere il suo panfilo in mare dalla sua suite dell’hotel in alto.

La Certosa di San Giacomo è per metà un Liceo classico e per metà il Museo Diefenbach, pittore simbolista tedesco, che amava rappresentare Capri nelle sue tele ( luoghi questi usati come set della fiction, soprattutto nella seconda serie, quando Umberto cerca di conquistare Daiana).

Un giro per Anacapri… la piazzetta, la via principale, la Chiesa di San Michele e quella di Santa Sofia ed una deliziosa mini caprese per una merenda pomeridiana sana, gustosa e golosa.

Molto altro ci manca da vedere, come il panorama dal Monte Solaro raggiungibile dalla seggiovia attigua a Piazza Vittoria, stavolta assalita dai tanti giapponesi in vacanza su quest’isola: non mancherà occasione di tornare per salire lì sul punto più alto in questa fantastica isola italiana più conosciuta al Mondo. È quasi sera, la Piazzetta si trasforma in un grande salotto mediatico, pieno di incontri, anche con le stars del cinema internazionale, e pieno di gossip, ma a malincuore dobbiamo tornare a Marina Grande dove ci aspetta l’ultimo traghetto del giorno che ci riporterà a Sorrento in hotel.

L’ultimo giorno. Napoli non può mancare nel nostro itinerario campano. Arriviamo in tarda mattinata ed un bus ci porta in pieno centro storico: Piazza Dante, da qui il Duomo poi il Maschio Angioino, la Galleria Umberto con davanti il Teatro San Carlo, Piazza Del Plebiscito, il Palazzo Reale (visto dall’esterno) e l’infinita passeggiata sul lungomare, fino alla Riviera di Chiaia e tutta la zona nuova sotto al quartiere Vomero, con tanti bei negozi per lo shopping. Zona che mi è piaciuta di più rispetto al centro storico che è molto caratteristico si, ma anche molto buio.

Rifornimento di dolci napoletani da portare a casa, la tipica pizza napoletana per cena in un locale nel quartiere spagnolo ed un tassista tanto caro e simpatico che ci fa da guida per Napoli mentre ci riaccompagna in hotel concludono la nostra vacanza estiva di quest’anno. Peccato non avere un giorno in più per poter vedere il Museo di Capodimonte che conserva tanti gioielli artistici.

Tra il matrimonio a Ravello ed i luoghi televisivi di una fiction in rosa, la mia vacanza è segnata dall’amore: amore platonico tra due metà che coronano il loro sogno (i miei amici sposi) e l’incontro tra me ed una bellissima Regione italiana come la Campania. Con gli occhi lucidi dall’emozione non posso non strappare la promessa di un imminente ritorno al mio ragazzo e per il mio compleanno una nuova prenotazione per Capri compare magicamente. I know that this is not goodbye…! (come gli U2 insegnano…).



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