Nove mesi in viaggio negli USA: come realizzare un sogno
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Una famiglia: 2 genitori che hanno sognato per una vita di girare gli Stati Uniti in camper e una figlia che come regalo per il loro 40° anniversario di matrimonio ha deciso di aiutarli ad organizzare il viaggio (e lo ha condiviso in parte).
Ne avevamo parlato un’infinità di volte, ma riuscire a realizzare un viaggio del genere sembrava quasi impossibile per tanti motivi, soprattutto perché non volevamo vedere i 4 o 5 posti famosi dove vanno tutti, ma girare davvero gli Stati Uniti, che sono più grandi di tutta l’Europa che abbiamo visitato in quasi 30 anni.
Uno dei problemi maggiori era il fatto che i miei genitori, quasi settantenni, non hanno nessun rapporto con la tecnologia, perciò dovevo trovare io il tempo per organizzare tutto il viaggio tranne l’elaborazione dell’itinerario (per quello è bastato conoscere bene la geografia dell’America e comprare un buon atlante stradale e delle guide).
Anche adesso che siamo tornati, aver visitato 40 stati USA senza navigatori satellitari o computer e con un telefono che serviva solo a telefonare è ciò che stupisce di più le persone che incontriamo.
Qualcuno ci ha definiti viaggiatori analogici. Ci è piaciuta l’idea e quando abbiamo deciso di condividere il diario quotidiano di 9 mesi di viaggio (scritto rigorosamente a mano!) su internet, abbiamo chiamato così il nostro blog e la nostra pagina facebook.
Come siamo passati dal sogno alla realizzazione del viaggio?
Non sembrava mai il momento giusto, finché un giorno ho detto ai miei genitori: “E’ una vita che ne parlate, ma se aspettate ancora non lo farete mai. Volete davvero andare negli Stati Uniti in camper? Siete convinti? Bene: l’organizzazione del viaggio inizia oggi.” Ho acceso il computer, ho ordinato dagli Stati Uniti un atlante stradale e così è iniziato tutto.
La preparazione è stata lunga.
Mio padre si è studiato l’atlante e varie guide per iniziare a capire cosa valeva la pena di visitare, le distanze, quando tempo sarebbe servito, quando e dove il viaggio sarebbe iniziato e finito.
L’unica certezza che avevamo all’inizio era che l’itinerario avrebbe dovuto basarsi sul clima: visitare gli stati del sud in inverno per evitare il troppo caldo e quelli del nord in estate per evitare il troppo freddo, evitare le zone soggette a uragani ecc. nei periodi in cui questi potevano verificarsi.
Quando abbiamo iniziato ad avere le idee più chiare sul viaggio che volevamo fare, mi sono messa al lavoro con la burocrazia e con tutte le questioni pratiche: dal visto al prolungamento del permesso di soggiorno (con il visto turistico si può rimanere massimo 6 mesi); dall’importazione delle medicine che servivano ai miei genitori per 9 mesi (una delle cose più complicate e stressanti) all’assicurazione sanitaria; dalla valutazione delle varie ipotesi per il camper (spedire il nostro dall’Italia, noleggiarlo o comprarlo là? Abbiamo scelto la terza) all’assicurazione del camper e la patente internazionale; dalla ricerca di una casella postale per avere un indirizzo americano per i documenti a quella di un abbonamento telefonico a una compagnia che avesse copertura ovunque (questa mi è andata male e siamo rimasti isolati dal mondo nel deserto anche per 2 settimane)…
L’elenco potrebbe continuare con un’infinità di altre questioni, ma non voglio annoiarvi e tutto è bene quel che finisce bene!
Ho avuto dei momenti di sconforto in cui ho pensato che sarebbe saltato tutto, ma poi mi sono detta che non potevo abbandonare: volevo ringraziare i miei genitori per avermi permesso di girare quasi tutta l’Europa fin da piccola, volevo realizzare il loro sogno, perciò dovevo farcela!
Cosa dire in breve del viaggio?
Non posso certo fare l’elenco delle tappe, ma qui potete vedere il nostro itinerario: . Abbiamo visitato 40 stati, all’incirca in senso orario iniziando a Miami e finendo a Washington D.C.: Florida, Georgia, South Carolina, Alabama, Mississippi, Louisiana, Texas, New Mexico, Arizona, California, Nevada, Utah, Colorado, Oregon, Idaho, Wyoming, Montana, South Dakota, Nebraska, Iowa, Minnesota, Wisconsin, Michigan, Illinois, Indiana, Ohio, Pennsylvania, New York, Vermont, New Hampshire, Maine, Massachusetts, Rhode Island, Connecticut, New Jersey, Delaware, Maryland, North Carolina, Virginia e Washington D.C.
Siamo partiti con le spiagge tropicali e attraverso paludi e deserti abbiamo attraversato tutti gli stati del sud.
Abbiamo girato in lungo e in largo il Far West, visitando i più celebri parchi del Sud Ovest, ma anche tanti altri parchi e località meravigliosi ma sconosciuti perché non sono nel circuito del turismo di massa.
In totale abbiamo visitato 22 parchi nazionali: una collezione di meraviglie che abbiamo immortalato in questa galleria
Abbiamo percorso tutta la costa della California verso nord, scoprendo in mezzo alla nebbia paesaggi lontanissimi dall’immagine comune del sunshine state.
Da lì siamo passati all’Oregon, l’Idaho, il Wyoming, il Montana e i North e South Dakota, dove ci siamo quasi sempre trovati in mezzo a straordinari spettacoli naturali in completa solitudine, a parte per i bisonti che ogni tanto venivano a brucare intorno al camper.
Abbiamo attraversato le Grandi Pianure al fianco di treni interminabili e poi abbiamo girato intorno ai Grandi Laghi, che ci hanno affascinato per la loro immensità e per la natura che trionfa anche qui nonostante le grandi città industriali nelle vicinanze.
Abbiamo visitato anche quasi tutte le città principali, così come alcune città meno conosciute ma in cui si respira la storia degli Stati Uniti, come ad esempio Charleston, Savannah o San Antonio.
Tante delle località che ci sono rimaste più impresse non sono famose, perché sono lontane dai classici circuiti turistici o semplicemente meno pubblicizzate, ma sono delle autentiche meraviglie che meritano senza dubbio una visita. Alcuni esempi: White Sands e El Malpais in New Mexico, Wupatki in Arizona, John Day Fossil Beds in Oregon, Door Peninsula in Wisconsin, Ocracoke Island in North Carolina… Qui trovate una galleria di alcuni dei nostri posti preferiti lontani dal turismo di massa: . E’ stata un’esperienza preziosa e indimenticabile per cui ci sentiamo molto fortunati.
Auguriamo a tutti di poter realizzare il viaggio dei loro sogni, senza lasciarsi scoraggiare dall’età o dalle tante altre difficoltà che si possono trovare.
Noi siamo la dimostrazione che si può fare, anche se ci hanno dato dei pazzi e ci hanno detto che pensavano che non saremmo tornati vivi!