Nove giorni intensi nella stupenda Turchia
Due giorni interi a Istanbul, il primo con visite guidate nei luoghi classici: Moschea Blu, Santa Sofia, Palazzo Topkapi, Ippodromo Bizantino, Cisterna basilica, Gran Bazar. Secondo giorno libero: noi abbiamo scelto di vedere la stazione dell’Orient Express, Sirkeci Gari, la moschea Yeni Camii e il Mercato egizio o delle spezie, Misir Carsisi, servendoci della metropolitana di superficie molto comoda e rapida. A piedi, rigorosamente, abbiamo percorso il Ponte di Galata per spostarci dall’altra parte e sempre con i mezzi pubblici, anche con una funicolare, Tunel, abbiamo raggiunto piazza Taksim e da lì la famosa Istikal Caddesi. Volevamo visitare il Pera Hotel poiché nostalgici di Agatha Christie e lì abbiamo anche pranzato all’aperto! Nel pomeriggio crociera sul Bosforo: ma, con la complicità di una stambuliota, abbiamo raggiunto il quartiere Ortakoy, proprio a ridosso del ponte sul Bosforo e oggi molto di tendenza, dove partono battelli per mini-crociere, sconosciuti a più, ma preferiti dai turisti locali, che permettono, in un’ora circa, di assaporare le bellezze della riva europea e di quella Asiatica. L’ultima sera a Istanbul è stata di una bellezza incredibile: aspettare che il crepuscolo inondasse di luce rosata Santa Sofia e che le luci incorniciassero i minareti della moschea Blu per vedere i fedeli interrompere il digiuno e cenare seduti sull’erba dopo aver approntato accuratamente la tavola! Esperienza indimenticabile che ci fa giurare di ritornare a Istanbul!
Il giorno successivo partenza, in aereo, per la Cappadocia. Due giorni con visite guidate nei luoghi più suggestivi: i Camini delle Fate, il museo all’aperto di Goreme e le città sotterranee..e la possibilità di poter usufruire della spa, con bagno turco annesso, dell’Hotel! Dopo la Cappadocia si parte alla volta di Antalya non senza fare una sosta al caravanserraglio di Sultanhani e al mausoleo di Mevlana a Konya. Visita della città di Antalya, di Perge, città greco-romana, di Kas, di Myra e della chiesa di san Nicola. Da segnalare, poi, l’escursione in barca con possibilità di bagni ristoratori, per ammirare le città sommerse e la fortezza do Kale Koy. Questa era una tappa non prevista in altri tour, ma ne è valsa la pena se non si è scelto un soggiorno al mare! Così è possibile ammirare la costa Turchese! Proseguimento e visita di Fethiye con la necropoli rupestre e il canyon di Saklikent. Anche la visita a queste Gole naturali non è spesso prevista nei viaggi organizzati, ma sono spettacolari e l’attraversamento della corrente impetuosa del Fiume, ghiacciato!, con il solo sostegno di una fune, rappresenta una esperienza “adrenalinica” e singolare. Partenza, poi, per Pamukkale con visita alle cascate pietrificate: non c’è niente che si possa aggiungere o dire per uno spettacolo unico…
Il giorno successivo visita ad Afrodisias, Efeso e casa della Madonna, infine arrivo a Izmir da dove si partirà, il mattino successivo, in aereo, per Istanbul e da lì in Italia. Non mi sono dilungata volutamente sui luoghi del viaggio poichè sono facilmente consultabili ovunque, ma il vero scopo di questo scritto è di segnalare gli aspetti positivi del viaggio organizzato che noi abbiamo riscontarto: gruppo composto da 15 persone, casualmente, quasi tutte coetanee e con medesime esigenze, ottimo! Possibilità, quindi, di poter apportare eventuali variazioni al programma di omune accordo, aspetto non trascurabile, credete! Guida locale competente, preparata e accorta nella scelta dei ristoranti, compresi nella quota, sempre tipici e con cucina del luogo e squisita. Autista esperto e cordiale. Scelta di hotel di ottimo livello, sempre 5 stelle, soltanto quello di Pamukkale non rispondente alle aspettative, ma cambiando 7 hotel in 11 giorni ci può stare! Una vacanza, quindi, all’insegna della cultura e anche un po’ del mare della Turchia… come l’avremmo organizzata noi, ma senza lo stress degli spostamenti e di ciò che era connesso! Certamente una vacanza non all’insegna del relax, perché le distanze sono enormi e per vedere tutto le “levatacce” sono d’obbligo, ma ne è valsa la pena! Da provare!
