Norway in a nutshell

Giro della Norvegia tra città e natura
Scritto da: AnnaPaola
norway in a nutshell
Partenza il: 10/08/2010
Ritorno il: 19/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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“Norway in a nutshell” è il nome di uno dei più famosi tour proposti dalle agenzie di viaggio per far conoscere in pochi giorni le bellezze della Norvegia, ma il nostro è stato un tour fai da te, il che lo ha reso ancora più entusiasmante. Il viaggio è iniziato ben prima della data della partenza…da quando abbiamo incominciato a “surfare sul web” alla ricerca di tutte le informazioni che potevano esserci utili. Ed ecco che partiamo.

Volo Roma – Oslo 8con la Norvegian.com) e già sorvolando il territorio è facile intuire che sarà un viaggio in cui la bellezza ed i colori della natura domineranno su tutto.

Oslo è una città piccola, si visita tranquillamente in 2-3 giorni, vivace e molto, molto bella. Di Oslo voglio indicare i luoghi che secondo me sono assolutamente da non perdere… Si può incominciare con una piacevolissima passeggiata nella zona dell’Aker Brygge sulla banchina da cui partono i traghetti, ma passeggiando consiglio di non fermarsi subito ai ristoranti che si susseguono uno dopo l’altro, ma di arrivare fino in fondo… vi troverete nella zona di Tjuvholmen (parzialmente ancora un cantiere in costruzione) dove palazzi di vetro, legno e acciaio svettano verso il cielo, con linee oblique e slanciate, tra ponti e canali come in una Venezia post-moderna. Si tratta di un progetto avviato nel 2005 e che sarà completato nel 2014 volto ad unire le risorse economiche della città con il fiordo, mediante la creazione di un quartiere modernissimo pieno di uffici, appartamenti, hotel, ristoranti e gallerie d’arte. Se un giorno dovessi decidere di vivere ad Oslo, di sicuro vivrei qui! Magari con la mia barchetta attraccata sotto il terrazzo!

Con un barca a motore si raggiunge facilmente l’isola di Bygdøy, dove ci sono i musei delle navi vichinghe e il museo della nave polare Fram, ma al di là dei musei sicuramente molto interessanti, anche solo passeggiare nelle stradine è uno spettacolo: casette bianche con meravigliosi giardini, tetti super spioventi di tegole nere lucenti… non a caso anche i reali hanno qui la loro dependance estiva. Altro museo da visitare è il Nobel Peace Centre, nei pressi del municipio in cui non solo la sensazione di rispetto che inevitabilmente avverti verso questi grandi uomini ma anche gli effetti speciali delle esposizioni..il tecnologico Nobel Garden, o il fantasioso Libro Magico, renderanno la visita indimenticabile. Da non perdere è anche il verdissimo Vigeland Park, le cui statue in bronzo e granito rappresentanti tranquille coppie di anziani, amanti, figure di atleti, balli, momenti di tenerezza… sono state per noi fonte di ispirazione di simpatici scatti fotografici. Una divertente statua è quella della “Piccola testa calda” o Sinataggen! Altra opera di architettura è la New Opera House, che sembra emergere dall’acqua del fiordo, come i ghiacciai che hanno ispirato la sua architettura, con finestre in vetro e acciaio come ponti di una nave polare. L’opera vuole essere un simbolo di democrazia per gli architetti Snøhetta ed è per questo che il tetto ed il foyer sono aperti al pubblico. Anche con il cielo grigio che ci ha accompagnato quel giorno, il fascino è rimasto intatto. Infine rimanendo in tema di freddo, un salto va sicuramente fatto all’Icebar, un bar interamente costruito in ghiaccio al cui interno la temperatura è di 5 gradi sotto zero, dove sorseggiare un drink “in the rock”..(non “on the rock”)… non preoccupatevi… prima di entrare forniscono mantella, con guanti e cappuccio, da veri eschimesi!

Lasciamo Oslo per avviarci verso Bergen in treno. Il viaggio è lungo, ben 7 ore, ma i panorami delle montagne, i ruscelli rigogliosi, i villaggi in cui circolano quasi esclusivamente biciclette, sono stupendi, soprattutto perché durante il nostro viaggio abbiamo vissuto praticamente le quattro differenti stagioni, dal grigio nuvoloso dell’inverno al giallo oro del sole dell’estate. Il tempo cambia rapidamente! Bergen è un vero gioiellino! Lo dicono tutte le guide e non posso che confermarlo. Cosa fare a Bergen per 3 giorni? Beh prima di tutto rilassarsi godendo dell’aria che si respira e dei panorami da ammirare…poi nello specifico ecco alcuni suggerimenti: perdersi nelle stradine del Bryggen, il quartiere vecchio, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, con le casette colorate in legno tutte storte a causa del cedimento delle fondamenta, rovistare nelle botteghe di souvenir; sorseggiare una birra accomodati tra i numerosi tavoli posti di fronte al Bryggen; pranzare nel caratteristico mercato del pesce sulla Torget, con una baguette super farcita di gamberetti, granchi e salmone affumicato, sul letto di insalata, oppure un bel piatto di salmone e scampi alla piastra; salire con la funicolare Fløibanem fino a 320 mt. per ammirare il panorama della città dall’alto, ma ridiscendere a piedi, perché oltre a fare esercizio fisico si respira un’aria pulita; prendere la funivia Ulriksbanem fino ad 642 mt per poi affrontare come fanno le famiglie intere (anche con passeggini al seguito) dei percorsi di trekking, con varie difficoltà o perché no, una piccolo sorvolo in parapendio..

Da Bergen siamo salpati per il tour denominato “Sognefjord in a nutshell” (già prenotato dall’Italia on line): si parte in barca con una navigazione di circa 5 ore nel fiordo Sognefjord, il fiordo più lungo (204 km) e più profondo (1.308 m) della Norvegia. La giornata era nuvolosa ma forse anche per questo attraversare le acque immobili, circondate dalle montagne cupe e scorgere le piccole cascate alternate alle rocce, ha reso la navigazione ancora più misteriosa ed affascinante. Lasciando la fenditura principale del fiordo per entrare in quelle laterali più strette, la sensazione di maestosità della natura si amplifica. La navigazione viene interrotta da alcune soste in piccoli villaggi o dalla coincidenza con altre navi che, affiancandosi alla nostra, permettono ad alcuni passeggeri di cambiar nave. Ed ecco che si giunge a Flam, un piccolo villaggio nel fiordo di Aurland. Flam è l’unico villaggio servito dalla linea ferroviaria, la Flamsbana, un’opera di alta ingegneria che si inerpica fino ad 865 mt raggiungendo la cittadina di Myrdal, attraversando valli con impetuosi ruscelli e la cascata di Kjosfossen dove il treno fa una sosta per permettere qualche scatto fotografico. Ed ecco che mentre sei lì concentrato a scattare, con il rumore assordante dell’acqua che precipita dall’alto, inizia a diffondersi nell’aria una musica dolce fiabesca… e tra le rocce delle ragazze che come delle fate danzanti ammaliatrici ti invitano a raggiungerle… per poi scomparire tra le acque impetuose della cascata… uno spettacolo davvero inaspettato e misterioso… Da Myrdal sempre in treno lungo la linea Oslo-Bergen si rientra in giornata a Bergen.

Dopo Bergen il nostro viaggio prosegue con un volo di un’ora verso Kristiansund, sulla costa nord-occidentale nella regione Molde e Romsdal dove abbiamo affittato un’auto per 2 giorni. Obiettivo di questa deviazione rispetto agli itinerari più tradizionali, era il voler percorrere 2 strade particolari: la Atlanterhavsvein (Strada dell’Atlantico) e la Trollstigen, che assieme ad altre rientrano in un progetto più ampio di riqualificazione turistica (Strade Turistiche Nazionali) di vari km di strada costiera e di montagna per motociclisti ed ovviamente automobilisti, che il governo norvegese sta realizzando e completerà entro il 2012.

La Strada dell’Atlantico è un tratto di soli 8 km che attraversa e congiunge 17 isolotti. Partendo con semplici curve a pelo d’acqua sugli impetuosi flutti dell’oceano, s’impenna verso il cielo troncandosi apparentemente a metà, per poi ridiscendere da un ponte vertiginoso creando giochi ottici dalle geometrie impossibili. Ovviamente la strada l’abbiamo percorsa varie volte in entrambi i sensi, poiché la sensazione è completamente differente e ci siamo soffermati lungo il ciglio della strada per poterla filmare ed ampiamente fotografare. Dopo un pernottamento nella piccola cittadina di Molde, la città delle rose, con un sole splendente ci siamo avviati verso l’altra nostra meta. Il percorso è stato un’esplosione di colori: fiordi con acqua trasparente, immensi prati verdi con erba simile ad un soffice tappeto, piccole fattorie alle pendici dei monti con campi di grano arancione, montagne che si stagliano su un cielo azzurrissimo: nemmeno la mano di un esperto pittore avrebbe potuto scegliere meglio le gradazioni e le combinazioni di colori di questi quadri spettacolari… Meravigliosa inaspettata natura! La Trollstigen è invece una strada da brivido che, con 11 tornanti a gomito con una pendenza del 12%, sale fino ad 800 mt di altezza. Dall’alto poi si può ammirare la strada percorsa che appare come una pista di automobiline per bambini…e ti domandi come hai fatto ad arrivare fin lassù. E’ talmente suggestiva che sembra quasi possibile, come indicano i cartelli stradali, poter davvero incontrare i Troll, le fantastiche creature mitologiche che, si dice, si nascondano in questi luoghi. Dopo un pernottamento a Kristiansund, con cena a base di merluzzo, siamo rientrati ad Oslo e poi a Roma. Ecco, questa è stata la nostra “Norway in a nutshell”, 10 giorni indimenticabili in cui la natura ha davvero riempito i nostri sguardi e senza voler esagerare anche il nostro spirito!



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