Norvegia, Regina Natura

Dopo mesi di attese e vibranti aspettative arriva finalmente Luglio, il mese che abbiamo scelto per sospendere la routine della nostra vita sociale e lavorativa per volare verso le bellezze naturali di un paese che, ormai, molti considerano uno dei più belli del pianeta, la Norvegia. La sua configurazione geografica e la sua estensione in...
Scritto da: pirpiri77
norvegia, regina natura
Partenza il: 04/07/2009
Ritorno il: 14/07/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Dopo mesi di attese e vibranti aspettative arriva finalmente Luglio, il mese che abbiamo scelto per sospendere la routine della nostra vita sociale e lavorativa per volare verso le bellezze naturali di un paese che, ormai, molti considerano uno dei più belli del pianeta, la Norvegia. La sua configurazione geografica e la sua estensione in lunghezza hanno reso indispensabile una attenta programmazione del viaggio. La meta non è affatto economica, ma con un minimo di pianificazione siamo riusciti ad ottimizzare il budget. L’itinerario da noi creato è la Norvegia zaino in spalla di Oslo, Bergen, dei Fiordi Occidentali, per arrivare fino alle isole Lofoten, e questa, è la nostra avventura da turisti per caso. 1° GIORNO – Arrivo a Oslo Partenza in un caldo pomeriggio di Luglio dall’aeroporto di Bologna con volo Ryanair ed arrivo in serata all’aeroporto di Oslo/Torp che dista circa 120 Km dalla città. Il viaggio di due ore in autobus ci permette già di ammirare le bellezze naturali dei boschi e la tipicità delle case in legno colorate. Arrivati finalmente ad Oslo quello che subito ci colpisce è che, nonostante siano le undici di sera, una gran luce rosea illumina la città come in un tramonto che non si decide di giungere al termine. ( Siamo in Luglio ed il buio vero e proprio scende per appena 2 ore in questa parte della Norvegia.) La seconda sorpresa ,per me e la mia compagna di viaggio, è il gran caldo afoso che pervade la città, 25 gradi con un bel tasso di umidità. Attrezzati con giubbini e felpe, le decine di persone che incontriamo a torso nudo ci fanno sentire già dei veri turisti e molto per caso. L’addetto alla reception del Best Western Hotel, dove alloggiamo, ci spiega però che la temperatura della serata è assolutamente inusuale per Oslo ,tanto da scusarsi per la mancanza di aria condizionata in Hotel.

2° GIORNO – Oslo La prima vera giornata in Norvegia la dedichiamo alla visita della sua capitale, fulcro economico, politico e culturale della Nazione. Usciti dal Best Western Anker Hotel (743 NOK = 86 Euro con prima colazione) ci addentriamo per il centro percorrendo la via principale Karl Johans Gate, cuore della città, dove ammiriamo l’imponente Palazzo del Parlamento e il Teatro Nazionale, fino ad arrivare al Palazzo Reale, residenza della famiglia reale norvegese che , per la verità, delude un po’ le nostre aspettative. Il cielo plumbeo e l’acquazzone improvviso ci fanno ripiegare nella Galleria Nazionale, che ospita la più grande raccolta d’arte norvegese del paese tra cui il quadro più famoso di Eduard Munch “L’Urlo”, nonché opere di Gaugain, Picasso, Monet, Renoir, Matisse, Cèzanne, Manet, tutto ad ingresso gratuito, interessante. Il pomeriggio, dopo un occhiata all’elegante sede del Premio Nobel per la pace ed una passeggiata all’ Aker Brigge, il porto turistico ricco di ristoranti e centri commerciali, decidiamo di imbarcarci sul traghetto per la penisola di Bygdoy, a pochi minuti dal centro di Oslo. Quest’ultima conserva la sua atmosfera rurale, ricca di eleganti case in legno colorate. Qui visitiamo il Vikingskipshust, museo delle navi vichinghe, che però, non ci entusiasma affatto, al contrario del Frammuseet, il museo del Fram, che, a dire il vero, è ciò di più interessante abbiamo visto ad Oslo. Il museo è dedicato alla nave polare Fram, varata nel 1892 e guidata da Ibsen ed Amundsen nei loro viaggi esplorativi nel Polo Nord. Si può sbirciare nelle cabine, nella sala macchine, ed immaginare la vita durante la sua navigazione. Tornati in centro, terminiamo la nostra giornata ad Oslo passeggiando per la Fortezza ed il Castello di Akeshuy, di origine medioevale, che sorgono in alto, in posizione strategica sopra il lungomare di Oslo e che costituiscono, probabilmente la maggiore attrattiva architettonica della città. Avevamo sentito parlare di Oslo come una meta senza particolare attrattiva, rispetto alla Norvegia più in generale, quindi, a dir la verità, ha superato le nostre aspettative e possiamo coricarci soddisfatti del nostro primo vero giorno in terra scandinava. 3° GIORNO – Da Oslo a Bergen Lasciamo Oslo per raggiungere in serata Bergen, nella parte sud-occidentale della Norvegia, affrontando un itinerario del tutto particolare, emozionante e suggestivo. Saliamo in treno e percorriamo la linea ferroviaria Oslo-Bergen,una delle più spettacolari del mondo, fino a Myrdal. Il treno attraversa paesaggi ricchi di foreste, altopiani e località sciistiche fino al vasto Hundergeridden , un altopiano dalla bellezza desolata. Arrivati a Myrdal, una stazione di alta montagna, acquistiamo il costosissimo biglietto (223 NOK = 26 euro per soli 20 Km)e saliamo sul treno della mitica Flamsbana fin giù alla stazione di Flam, nell’estremità interna del fiordo di Aurland. Non c’è nessuna linea ferroviaria al mondo più ripida della Flamsbana raggiungendo una pendenza pari al 55 per mille per l’80% della sua estensione. Una panoramica incredibile su uno dei più selvaggi ed immensi paesaggi naturali delle montagne norvegesi con fiumi che scorrono lungo stretti crepacci, cascate che cadono a picco dai lati delle montagne e fattorie aggrappate ai pendii. Ben spesi! Arrivati a Flam decidiamo di prendere il traghetto Fjord 1 e raggiungere Bergen navigando per 5 ore lungo il Sognefjord, il fiordo più lungo del mondo ed il più profondo della Norvegia. E’ il nostro primo impatto con il paesaggio simbolo del Paese: il fiordo. L’emozione è notevole e l’atmosfera veramente caratteristica. In serata, attorno alle 20.00 tocchiamo finalmente la terra di Bergen, che si rivelerà, per noi, la città più bella ed esuberante della Norvegia. Al CityBox hotel/ostello poi siamo venuti a contatto con la nostra prima non reception. In poche parole tutte le normali procedure di check-in e check-out le abbiamo fatte con un computer che ci ha pure sputato la chiave. Finalmente nessuna coda e/o receptionist annoiato ad un prezzo ragionevole per una città costosissima. (700 NOK = 81 Euro) Da provare! 4° GIORNO – Bergen Dopo la sveglia di buon ora ci dedichiamo alla visita di Bergen, città suggestiva, circondata da sette colli e sette fiordi. Per comprenderne appieno la sua conformazione decidiamo di prendere subito la funicolare e goderne la vista dall’alto.”Saliti sopra” la città scopriamo un panorama mozzafiato ed un ambiente fatto di boschi e percorsi verdi che costeggiano persino un lago dove sguazzano germani reali. Immersi nel verde,passeggiamo per la collina scendendo man mano verso il centro città attraversando vie suggestive, acciottolate fino ad arrivare al più antico e grazioso quartiere di Bergen , nonché patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, il Bryggen. Anche se nel 1702 fu in parte devastato da un incendio custodisce ancora oggi quel sapore tradizionale che nelle città ultramoderne purtroppo non si percepisce più. Sempre nella zona del porto la città offre un affollato e caratteristico mercato del pesce dove si possono assaggiare gamberetti, stoccafisso, baccalà, balena, nonché un, per noi ormai memorabile, salmone alla piastra con cipolle e verdure (85 NOK = 10 Euro). Nel tardo pomeriggio, riprendiamo i nostri zaini e ci prepariamo a lasciare in serata Bergen per una suggestiva mini crociera tra i Fiordi Occidentali. 5° GIORNO – Hurtigruten Prima del viaggio troviamo un’offertona sul sito dell’Hurtigruten: due notti in cabina interna con bagno al 50% in meno. La Hurtigruten è una costiera che si dirige verso Nord partendo da Bergen facendo scalo nei 35 porti lungo il suo viaggio di sei giorni fino a KirKenes, dove fa inversione di rotta per tornare verso Sud. La Midnatsol (sole di mezzanotte), la nostra nave non delude affatto le nostre aspettative anche se l’età media a bordo è di 80 anni! Poco male, ci concentriamo sul paesaggio di fiordi e montagne e acquistiamo per 980 NOK a testa (114 Euro) l’escursione organizzata al Geiranger. Lo spettacolare Geirangerfjord dall’alto è un’altra cosa. Strabiliante! Lungo 20Km , dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco per le sue pareti a picco costellate da fattorie e percorse da cascate mozzafiato, tra le quali le famose “Sette Sorelle” regala vedute emozionanti che non ci fanno pensare alla giornata di pioggia. L’autobus dal fiordo percorre la “Golden Route” e si addentra per la campagna di Valldal, dove ammiriamo, incuriositi e sorpresi, distese di colture intensive di fragole e ciliegie. Risaliamo lo spettacolare Trollstigen (la terra degli ormai celebri Trolls) per arrivare in serata a Molde, nota come città delle rose per le sue numerose aiuole fiorite, ma che, per la verità non ci entusiasma affatto, sembra proprio non offrire molto. Molto cupa!. Come programmato a Molde ci imbarchiamo di nuovo sulla nostra Hurtigruten Midnatsol per proseguire la navigazione verso Nord. Ci piace segnalare che le navi Hurtigruten, se pur nella loro discreta eleganza, offrono servizi essenziali e non ci sono molte attività da fare a bordo e, a parte le escursioni, sono un mezzo utile più per spostarsi da una città all’altra più che per visitare cittadine lungo la rotta, in quanto fermano in porto un tempo alquanto ristretto. Per noi è stato l’ideale. Semplicità e puntualità! 6° giorno – Trondheim Lasciamo l’Hurtigruten al suo viaggio verso l’Estremo Nord dopo due notti di crociera e ci dedichiamo alla scoperta della città di Trondheim, la prima capitale della Norvegia ed oggi la terza città più importante dopo Oslo e Bergen. Fondata da Olav il Vichingo, scopriamo , passeggiando per il centro città che si snoda lungo il fiume Nid, la sua natura vivace e giovanile in quanto sede universitaria. Il quartiere più caratteristico è il Bakkelet, oltre il vecchio ponte cittadino, formato da vecchi edifici in legno colorati che sorgono come palafitte lungo il fiume. Impossibile non visitare la sua famosa cattedrale gotica, dove avvengono le incoronazioni della famiglia reale norvegese. Merita una visita anche la fortezza che domina dall’alto la città e da dove si ammirano splendidi panorami. Obiettivamente abbiamo però pianificato troppo tempo per una città che si visita con 3-4 ore. Quindi giunta la sera, è ormai intenso il nostro desiderio di varcare il Circolo Polare Artico, che ci sistemiamo sul treno per Bodo delle ore 23.35 che abbiamo prenotato per soli 399 NOK (46 Euro) e che, correndo tutta la notte verso il Nord ci avvicina alla meta finale del nostro viaggio, le isole Lofoten. 7°-8°-9° Giorno- Isole Lofoten Dopo un sorprendente comodo e rilassante viaggio notturno in treno, arriviamo alle 8.00 del mattino a Bodo, la più grande città del Nordland, ma anche, a nostro giudizio, una delle più tristi e anonime città mai visitate così ci affrettiamo ad imbarcarci sul traghetto. Dopo tre ore e mezzo di navigazione spuntano all’orizzonte con il loro profilo alto e roccioso, quelle che si riveleranno ciò che di più bello ed emozionante vediamo in Norvegia le isole Lofoten. Le isole principali sono Austvagoy, Vestvagoy, Flakstadoy, e Moskenesoy, tutte collegate dalla magnifica strada E10. Noi approdiamo nel primo pomeriggio a Moskenesoy dove ci attende il titolare dell’ostello da noi prenotato che ci porta in macchina fino al suo Eliassen Rorbuer ad Hamnøy. Consigliatissimo per la posizione meravigliosa e unica ed i prezzi: 1 250,00 NOK (145 Euro) per tre notti. Alle Lofoten è caratteristico alloggiare nei Rorbuer, casette in legno sull’acqua solitamente rosse tipo palafitte abitate in Inverno da pescatori e in Estate a disposizione dei turisti. Noi abbiamo comunque optato per un ostello, decisamente più economico e altrettanto tradizionale. Il primo pomeriggio lo dedichiamo al passeggio ed il senso che si sveglia per primo è l’olfatto. C’è profumo di mare e a volte tanfo di merluzzo stagionato: il celeberrimo stoccafisso delle Lofoten esportato in tutto il mondo. Poi è la volta dell’udito, i gabbiani la fanno da padrone ed il rumore che fanno è realmente assordante. I colori e le sfumature della sera regalano uno spettacolo per noi quasi irreale così ci ergiamo protagonisti di questi paesaggi da cartolina. In serata ci gustiamo una cenetta da Mat e Vinbu, l’unico ristorante nel raggio di km e km, a 450 NOK (52 Euro) per un baccalà veramente norvegese. Slurp slurp! Il giorno successivo percorriamo la E10 verso Nord con destinazione iniziale nella capitale Svolvear. Un po’ troppo globalizzata e simile alle città della terra ferma per noi con il ritorno dei fast food e grandi hotel. Per carità torniamo giù. Incredibile da credere dopo un po’ ma ci sono delle spiagge bellissime di sabbia bianca con un mare tipo Maldive dove divoriamo un panino stile hamburger ripieno di salmone in una pescheria ambulante: delizioso. L’ultima giornata alle Lofoten è stata senza dubbio la più bella del viaggio. Abbiamo noleggiato mountain bikes e caschetti alla scoperta del Sud. Meta finale Å (si pronuncia o e significa piccolo fiume), il villaggio di pescatori più decantato. Il percorso è abbastanza impegnativo e lungo per dei principianti come noi ma ne vale la pena. Rocce a picco sul mare, incantevoli insenature, villaggi fiabeschi ci seducono ripetutamente. Estasiati arriviamo ad Å che ospita il Museo dello Stoccafisso delle Lofoten. Nei pressi dell’abitato prendiamo il sentiero per un entusiasmante trekking che ci porta su un selvaggio fiordo. Ci siamo solo noi, il legame con la natura è autentico e appassionante. A cena proviamo anche se con più di un rimorso di coscienza il piatto caratteristico del posto: bistecca di balena. Sarà che l’animale è un mammifero, il sapore è proprio di carne selvatica. Buona. L’ultima passeggiata si tinge di rosa. Il cielo ha dei colori incredibili per un tramonto che non giunge mai. Restiamo fuori fino alle 2 a scattare foto e c’è una gran luce. E’ impossibile spiegare le sensazioni che si provano. Questo posto è veramente fantastico. 10° -11° giorno Ritorno a Oslo e in Italia Purtroppo è giunta l’ora di lasciare uno dei paesaggi più magici che abbiamo mai visto. Torniamo in traghetto a Bodo dove ci aspetta un volo della Norwegian per Oslo. In serata siamo ad Oslo e pernottiamo al Thon Hotel Astoria: ottima posizione , colazione e buon rapporto qualità-prezzo (700 NOK = 81 Euro). Il mattino seguente acquistiamo qualche Trolls (piccoli mostri-soprammobili portafortuna) poi andiamo a prendere il nostro volo di ritorno. Costo complessivo del viaggio: 1300 Euro a testa.



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