Norvegia low cost

Capo Nord con 5 voli, l’imbarco sul famoso Hurtigruten (il postale dei fiordi), i pernottamenti, pit stop in Polonia avendo a disposizione solo 4 giorni e un budget di 350 euro

24 luglio

Il nostro viaggio, un po’ avventuroso avendo a disposizione solo 4 giorni, ha richiesto una buona pianificazione relativamente ai voli aerei, tutti rigorosamente low cost, e all’imbarco sul postale, per giungere ai confini nord del mondo.

Siamo partiti da Bergamo alle 10.30 con volo Ryanair per Danzica, in Polonia, per poi proseguire per Tromso in Norvegia con volo Wizzair alle 15.00. Coincidenza tra i 2 voli di circa 2 ore che ci ha permesso di pranzare a Danzica airport.

Il secondo volo, da Danzica a Tromso, ha accumulato circa un’ora di ritardo, motivo per il quale appena sbarcati a Tromso abbiamo dovuto prendere immediatamente un taxi per il porto, da dove sarebbe partito il famoso Hurtigruten Lofoten, il postale dei fiordi, mitico battello del 1964 con arredamenti d’epoca. Senza tale ritardo avremmo potuto tranquillamente prendere il bus urbano, che ferma proprio all’uscita dell’aeroporto, che ci avrebbe condotto direttamente al porto. La distanza tra aeroporto e porto è minima, circa 5 km, per cui in soli 10 minuti eravamo già sulla banchina del porto.

Alle 18.30 il postale è salpato, diretto verso nord: nello stesso giorno avevamo tre diverse coincidenze che, con un po’ di fortuna, abbiamo rispettato.

Il postale dei fiordi, nato con la funzione di portare posta e pacchi nei sperduti villaggi lungo i 2.500 km di coste dei fiordi, oggi si è “riconvertito” anche a spartana nave da crociera. L’itinerario classico parte da Bergen e risale fino a oltre Capo Nord, con un viaggio che dura 7 giorni. Noi abbiamo acquistato il biglietto solo per alcune tappe, quelle oltre il circolo polare artico da Tromso a Honningsvag, punto di partenza per Capo Nord.

Il nostro viaggio sull’Hurtigruten è iniziato nel tardo pomeriggio per concludersi nella tarda mattinata del giorno successivo. Durante la notte il postale ha svolto il proprio compito: carico e scarico di merci a Skjervøy alle 22.30, poi a Øksfjord alle 2 di notte e a Hammerfest alle 5 del mattino. Il cielo, sereno nella prima parte del viaggio, si è coperto verso nord ma abbiamo apprezzato comunque la luce durante tutta la nottata, permettendoci di godere del meraviglioso paesaggio dei fiordi norvegesi. Fino alle fine di luglio è infatti ancora presente il sole di mezzanotte per cui c’è luce anche di notte. Nottata (che non c’è) passata in coperta ad ammirare questo stupendo spettacolo.

25 luglio

Giunti al piccolo villaggio di Honningsvåg, con una breve passeggiata lungo il fiordo siamo giunti al Vandrerhjem hostel, nostro punto di appoggio verso Capo Nord. All’ostello abbiamo avuto la fortuna di incontrare delle persone di Roma che ci hanno gentilmente offerto un passaggio sulla loro auto. L’alternativa sono alcuni bus, molto costosi, che organizzano il trasporto fino a Capo Nord.

Da Honningsvåg parte una piacevolissima strada di circa 30 km, lungo la quale si possono ammirare paesaggi sempre nuovi e si fanno incontri con bellissime renne. Giungere a Capo Nord è emozionante: cielo, mare, nuvole e Sole si mescolano tra loro in uno straordinario scenario. Qui sono d’obbligo le classiche foto al globo terrestre, simbolo del luogo. Siamo ben oltre il circolo polare artico e quello sotto di noi è proprio il grande mar glaciale artico. A mezzanotte l’ultima passeggiata notturna per vedere il Sole, che al 71° di latitudine si può vedere fino alla fine di luglio.

26 luglio

Il villaggio di Honningsvåg non offre molto dal punto di vista turistico, anche se è piacevole passeggiare tra le casette lungo il porticciolo. Famosi sono l’Ice Bar realizzato con ghiaccio e l’annesso negozietto di souvenir con oggettini tipici e un grazioso reparto che fa pensare subito al Natale. Vicino al porto si trova invece la statua di un cane eroe della seconda guerra mondiale, Bamse, che ricorda il Balto che abbiamo visto al Central Park di New York qualche anno fa.

Nel tardo pomeriggio abbiamo lasciamo a malincuore questi posti idilliaci e siamo ritornati a Tromso con un volo della compagnia aerea norvegese WIDEROE, dotata di aerei a elica di circa 40 posti, gli unici che possono decollare sulle cortissime piste dell’estremo nord. L’aeroporto è minuscolo e gestito da un gruppo di sole donne.

Arrivo a Tromso alle 19,30 e coincidenza alle 22.30 per un altro volo Wizzair per Danzica, dove siamo giunti a notte fonda: qui ormai era buio totale e già rimpiangiamo il Sole del Nord. Poche ore di sonno ristoratore ci hanno permesso di essere di nuovo attivi per una gradevole visita alla città polacca.

27 luglio

Il centro storico di Danzica non è originale, gli edifici antichi furono rasi al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale, ma ricostruito il più fedelmente possibile ispirandosi a fotografie e dipinti che lo raffiguravano. Si possono ammirare la Porta Verde che dà accesso alla Piazza del Mercato Lungo, il cuore della vita di Danzica oggi divenuta una zona per il passeggio che permette di vedere i monumenti e gli edifici più importanti della città; lungo il fiume si trova invece la Gru in legno, una struttura meccanica medievale anch’essa ricostruita. Lungo il canale è possibile fare escursioni su velieri turistici, tipo Pirati dei Caraibi, che portano a vedere il porto commerciale fino al mare e ritorno in centro.

Con un economico bus dal centro si raggiunge l’aeroporto moderno di Danzica.

Da Danzica ultimo volo per Bergamo e qui si conclude il nostro mitico viaggio ai confini del mondo.

Informazioni, consigli pratici e costi reali (cronologia eventi allineata al viaggio):

1° Volo Bergamo – Danzica con Ryanair 35 euro (1 pax), prenotato 6 mesi prima

2° Volo Danzica – Tromso A/R con Wizzair, 70 euro (1 pax), prenotato 6 mesi prima

Taxi dall’aeroporto al porto di Tromso 10 euro (2 pax)

Hurtigruten da Tromso a Honningsvag (1 notte) 80 euro (1 pax)

Ricordarsi di prenotare dal sito in lingua norvegese, l’unico che consente di prenotare singole tratte da porto a porto. Sul sito tradizionale in inglese sono in vendita solo i pacchetti di 1 settimana che costano nettamente di più.

Vandrerhjem hostel ad Honningsvåg 60 euro a camera (2 pax)

Semplici stanzette, con bagno condiviso e cucina comune, molto carino.

Ingresso Capo Nord 18 euro (1 pax)

Per l’ingresso a Capo Nord ci sono tre tipologie di biglietti: circa 27 euro quello completo con visita al piccolo museo, quello ridotto a 18 euro senza museo, quello ridotto a 12 euro per ragazzi. L’ingresso è gratis per chi arriva a piedi o in bici oppure dopo l’una di notte. Attenzione all’insistente signorina all’ingresso che vuole vendere assolutamente i biglietti più cari.

3° Volo Honningsvåg – Tromso con Wideroe 60 euro (1 pax), prenotato molto prima

Semplicemente stupendo atterrare sulle cortissime piste del grande nord con aerei ad elica. Abbiamo anche fatto scalo ad Hammerfest.

4° volo da Tromso a Danzica con Wizzair costo rientra nell’A/R

Taxi dall’aeroporto Danzica al Novotel 8 euro (2 pax)

Tratta svolta alle 2,30 di notte, prezzo concordato via mail, lo consiglio

Hotel a Danzica: Novotel centrum , 40 euro a camera (2 pax)

Ottima scelta sia per la posizione centrale che per il prezzo

Bus pubblico da Danzica all’aeroporto 1 euro

5° volo Danzica – Bergamo con Wizzair, 25 euro (1 pax), comprato in anticipo

Tutto sommato con una spesa modica abbiamo passato alcuni giorni indimenticabili nel grande nord. La scelta delle coincidenze aeree ha richiesto un po’ di pianificazione ma i costi sono assolutamente abbordabili: per 5 tratte aeree, l’Hurtigruten, 2 hotel, ingresso Capo Nord, 2 taxi e bus abbiamo speso soli 350 euro a testa (35+70+5+80+30+18+60+4+20+1+25=348)