Norvegia in macchina
Partecipanti al viaggio: mio marito, io e Marta (la nostra Polo SW)
Abbiamo prenotato tutti gli alberghi con internet prima di partire. Per chi ama soggiornare nei campeggi, la scelta è molto ampia e molte volte le location sono migliori di quelle degli hotel.
Noi abbiamo fatto fatica a trovare acqua in bottiglia. Ovunque era aromatizzata. In...
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Partecipanti al viaggio: mio marito, io e Marta (la nostra Polo SW) Abbiamo prenotato tutti gli alberghi con internet prima di partire. Per chi ama soggiornare nei campeggi, la scelta è molto ampia e molte volte le location sono migliori di quelle degli hotel. Noi abbiamo fatto fatica a trovare acqua in bottiglia. Ovunque era aromatizzata. In macchina abbiamo caricato generi di prima necessità (grazie anche ad un piccolo frigo da macchina). La Norvegia è un paese a volte così lontano dal nostro. Come avevamo letto in alcuni racconti, a lato di alcune strade a volte si trovano dei tavolini con un piccolo ombrellone, una cassetta con cestini di frutta, un cartello con il prezzo e un contenitore per mettere i soldi. La gente arriva, prende la frutta, lascia i soldi e se ne va. Da noi non so che fine farebbero. I traghetti sono puntualissimi. Non è necessario avere gli orari, perché ce ne sono molti, ma se volete avere un’idea il sito è www.fjord1.no/en/ Dopo molto tempo passato a preparare il nostro viaggio in Norvegia, finalmente domenica 6 agosto siamo partiti (ore 05.40) da Fossano (CN) direzione Norvegia. Dopo aver attraversato il tunnel del Gran San Bernardo e pagato il bollino delle autostrade svizzere, ci dirigiamo verso Nord. A Friburgo (CH) inizia a piovere e la temperatura si abbassa notevolmente rispetto al caldo degli ultimi giorni. La pioggia continua fino a Karlsruhe (D) e da mezzogiorno in poi iniziamo a trovare code e rallentamenti, ma grazie ai limiti di velocità delle autostrade tedesche (praticamente inesistenti) riusciamo a recuperare sulla tabella di marcia. Alle 22.30 dopo 1444 Km. Ci fermiamo per la notte a Flensburg (D), al confine con la Danimarca. Lunedì 7 Km 326 Partenza ore 8.30 direzione Copenhagen. Le autostrade danesi hanno poco traffico, ma con il limite di velocità, che tutti rispettano, di 110 Km/h. Arriviamo a Copenhagen verso le 13.00 e ci dirigiamo verso il molo per l’imbarco sulla Crown of Scandinavia che, partendo alle 17.00 ci porterà ad Oslo. Per un errore di interpretazione della cartina siamo finiti in centro città con la macchina passando davanti ai Giardini Tivoli, al Nihavn, al… Ci mancava solo che facendo manovra urtassimo la Sirenetta e poi il giro era completo. Martedì 8 Km 187 Arriviamo puntualissimi alle 9.00 al porto di Oslo e la bella giornata ci permette di ammirare l’Oslo Fjord dal ponte della nave. Appena sbarcati cerchiamo subito un parcheggio per poter iniziare la nostra prima giornata in Norvegia. In giro c’è pochissima gente e quelli che incontriamo sono solo turisti. Questa sarà una costante del nostro viaggio in Norvegia. Iniziamo subito con la passeggiata all’interno dell’Akersus Slot dalle colline del quale si gode una bella vista del Brigge. Facciamo due passi verso il porto, il municipio, i locali ricavati da vecchi magazzini dismessi. Poi ci dirigiamo verso la strada principale Karl John’s Gate. La bellissima giornata di sole, l’aria fresca e la temperatura di 22-24 gradi ci fanno amare molto questa città piena di colori, fiori e giovani. Abbiamo voglia di assaporare un po’ dell’aria di Oslo e così andiamo al Vigeland Park. Un posto stupendo! Con il bel tempo la gente si è riversata in questo parco tenuto benissimo nel quale sono esposte le opere di Gustav Vigeland: famiglie che fanno il pic-nic, persone che fanno sport, turisti che visitano o che come noi si siedono sull’erba e si godono il momento. Con una bella giornata così, la visita è caldamente raccomandata. Alle 16.00 partenza per Lillehammer e arrivo alle 18.45. La cittadina è praticamente deserta. Facciamo un giro nella Gagata (strada pedonale) e cerchiamo qualche locale per cena. Dopo cena facciamo due passi e così abbiamo il nostro primo incontro con le chiese norvegesi con intorno il cimitero cittadino: veramente una immagine serena e di gran pace. Mercoledì 9 Km 474 Partenza ore 8.30 (15°). Il cielo è carico di nuvole e infatti poco dopo comincia a piovere. Con la pioggia e la strada piena di curve i limiti del 70 Km/h sono azzeccati. Arriviamo a Trondheim alle 13.45. Facciamo un breve giro della città: la cattedrale di Nidaros, il centro, il Gamle Bybro (il ponte vecchio) e il Bryggen, ma sinceramente non ho trovato tutta la bellezza descritta da alcuni. E’ proprio vero che ognuno trova nelle cose ciò che vuole vedere! Ripartiamo per Surnadal, luogo dove pernotteremo. La strada deserta ci permette di superare i limiti visto che per molti Km. Non troviamo anima viva. Giovedì 10 Km 234 Partenza alle 8.00 direzione Kristiansund. Finalmente facciamo la conoscenza dei mitici traghetti che caratterizzano i percorsi nella zona dei fiordi: sono puntualissimi e molte volte l’attesa per l’imbarco è caratterizzata da una vendita “porta a porta” di fragole e frutti di bosco. Abbiamo deciso di fare questa strada per concederci il passaggio sulla “strada atlantica”. Devo dire che il cielo grigio e qualche goccia di pioggia hanno reso ancora più particolare questa strada: tante piccole isolette collegate una all’altra da ponti, uno dei quali con una assurda curvatura. Molde ci ha accolti con un raggio di sole. Dopo due passi in centro ci avviamo per l’imbarco su un traghetto per Vestnes per poi dirigerci ad Alesund: città carina, un piccolo centro, una bella scalinata panoramica sulla collina di Aksla (una bottiglia da 0,5 lt. Di Coca Cola € 5,00). Venerdi 11 Km 316 Partenza ore 8.15 direzione Geiranger. La bella giornata deve fare da cornice al giorno forse più spettacolare per la salita della Trollstigen e l’attraversamento del Geiranger Fjord. In effetti la “scala “ del Troll è molto entusiasmante: foto di rito al cartello della pendenza e dell’”attraversamento Troll” e poi via alla scalata. Strada ad una corsia, pezzi di pietre lungo tutto il cammino, niente parapetti, 11 tornanti e una lunga serpentina di macchine, pullman e camper che cercano di percorrerla nei due sensi di marcia. Secondo me ne è valsa la pena. La discesa verso Geiranger è molto bella e ogni curva apre un panorama da foto di questo famoso fiordo. Ci imbarchiamo sul traghetto per Hellesylt e in 65 minuti attraversiamo il fiordo: bello, ma non così mozzafiato come mi immaginavo. Forse anche dovuto al fatto che le cascate (le sette sorelle e il pretendente) avevano poca portata. Ma la giornata con più emozioni del nostro viaggio non è ancora terminata. Sbarcati a Hellesylt ci dirigiamo verso Olden per poi seguire la stradina che ci porterà verso quella che è stata per noi la vera Norvegia: la visita al ghiacciaio Briksdal. Sarà stata le bella giornata, sarà stata l’ora (le 18.00), ma la camminata fino al ghiacciaio è stata un susseguirsi di emozioni. La passeggiata è rilassante: una bella stradina con un ponticello che attraversa le impetuose acque di disgelo; un leggero fiato di vento che man mano che ci si avvicina al ghiacciaio diventa un vento gelido; l’acqua del fiume che sembra appena uscita dal freezer e il ghiacciaio che si apre davanti ai nostri occhi e ci investe con la sua luce blu e con piccoli iceberg che galleggiano nel laghetto. Una vera emozione, da pelle d’oca (anche per l’aria gelida). E forse tutto reso ancora più spettacolare se pensiamo che finalmente, vista l’ora, non c’era più nessun turista (neanche i giapponesi onnipresenti) e che pertanto sembrava solo nostro. A malincuore abbiamo dovuto tornare verso la macchina visto che si stava facendo tardi, ma sapendo che avremmo conservato l’immagine di quella meraviglia. Notte a Loen. Sabato 12 Km 254 Partenza ore 8.10. Sosta al Boyabreen, altra lingua di ghiaccio dello Jostedalsbreen (meno emozionante perché più piccolo) e al Nigardsbreen dove invece abbiamo avuto l’occasione di vedere e soprattutto sentire la lingua di ghiaccio più grande. E’ spaventoso stare così vicini al ghiacciaio che ti sormonta e sentire continui scricchiolii e tonfi dovuti al distacco di parti di ghiaccio. Sul Nygard è possibile effettuare una passeggiata accompagnati da guide, ma con i soliti tempi ridotti non abbiamo potuto. Notte a Skyolden, dove veramente mi sono riappacificata con il mondo. Immaginate di percorrere il fiordo (Sognefjord) per 200 Km verso l’interno e alla fine, in una piccola insenatura, trovare questo paesino: non un’anima in giro, un silenzio irreale che ti spinge a parlare sottovoce, un mare che di mare ha solo il nome, ma è piatto come l’olio, un prato verde con erba che sembra appena tagliata, un piccolo molo con una barchetta di legno ormeggiata…i casi sono due: o ti spari dalla disperazione o ti godi il momento. Io ho scelto la seconda possibilità. Domenica 13 Km 270 Partenza ore 8.15. Oggi tanti Km per niente o quasi. Volevamo raggiungere, dopo una breve deviazione per vedere la Stavkirke di Borgund, Flam per prendere la famosa ferrovia Flamsbana, ma dopo aver percorso l’Aurland Tunnel (23 Km) e una mia crisi di claustrofobia, mio marito si è rifiutato di portarmi sul treno per paura di dover risolvere un’altra mia crisi di panico. Così dopo una sosta abbastanza lunga nel paesino, più che altro per ammirare l’imponenza della Costa Atlantica ormeggiata nel minuscolo porto,siamo ripartiti per Balestrand dove abbiamo soggiornato per due notti. L’indomani, infatti, abbiamo deciso di non toccare la macchina e di prendere un po’ di sole. Martedì 15 Km 202 Partenza ore 8.00 e direzione Bergen. Dopo aver preso il traghetto tra Lavik e Oppdal, siamo arrivati a Bergen con il brutto tempo. La pioggia ha quasi impedito la visita al mercato del pesce, visto che non c’era quasi più nessuno, e anche i tavoli all’aperto dei locali davanti al Briggen erano desolatamente vuoti. Vuoi anche per la stanchezza, ma Bergen ci ha un po’ delusi anche perché è molto più simile alle città europee del continente, con centri commerciali, locali, negozi. C’è da dire però che è anche la città più “viva” grazie anche alla presenza di tantissimi giovani e turisti. Mercoledì 16 Km 1207 Partenza ore 7.20 direzione Geilo. Inizia il nostro viaggio di ritorno. Un passaggio sull’Hardangevidda per ammirare la natura e il paesaggio: a bordo strada pali di legno altissimi danno l’idea di quanta neve possa cadere d’inverno e pensare che per 5 mesi l’anno questa strada rimane chiusa. Il nostro programma prevede di macinare più Km possibili, così la nostra sosta per la notte è a Nyborg (DK) verso le 02.20 del mattino/notte del 17 agosto. Giovedì 17 Km 1600 Partenza ore 9.00 e arrivo a casa a Fossano alle 2.30 di venerdì 18. Se avete bisogno di qualsiasi informazione siamo disponibili per chiarimenti o approfondimenti. Buon viaggio.