Norvegia e danimarca in roulotte

Sono sempre stato affascinato dai Paesi nordici e quest’anno, dopo due estati passate a zonzo per le Alpi, ho deciso all’unanimità di fare il grande passo, forse è meglio dire lungo, e di portare tutta la mia famigliola in Scandinavia. Giovedì 19 luglio alle 8.00 in punto siamo tutti pronti: il sottoscritto alla guida, Simonetta al mio...
Scritto da: Fabio Sabatini
norvegia e danimarca in roulotte
Partenza il: 19/07/2001
Ritorno il: 09/08/2001
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
Sono sempre stato affascinato dai Paesi nordici e quest’anno, dopo due estati passate a zonzo per le Alpi, ho deciso all’unanimità di fare il grande passo, forse è meglio dire lungo, e di portare tutta la mia famigliola in Scandinavia. Giovedì 19 luglio alle 8.00 in punto siamo tutti pronti: il sottoscritto alla guida, Simonetta al mio fianco, e dietro le tre creature, Giovanni 11 anni, Enrico 9 anni e Beatrice 4. Siamo tutti abbastanza gasati, anche se consapevoli che i primi tre giorni saranno piuttosto faticosi, per raggiungere a tappe forzate la prima vera meta delle nostre vacanze: Copenaghen. La sera arriviamo al Campeggio Mariengrund, località Bernau (D) nelle immediate vicinanze dell’uscita 106 dell’autostrada Monaco di Baviera – Salisburgo, anche se deviando di circa 15 Km dalla direttrice E45. Abbiamo preferito così perché si tratta di un campeggio che già conoscevamo: ci siamo stati esattamente 2 anni fa e da lì avevamo assistito allo spettacolo dell’eclissi totale di sole; così vicino all’uscita autostradale si presta perfettamente a campeggio di passaggio, per riprendere l’indomani il nostro viaggio. Tra l’altro, siamo stati felicemente sorpresi quando le due ragazze che gestiscono il campeggio ci hanno subito riconosciuti, forse anche per il convoglio abbastanza particolare: l’abbinamento del nostro Fiat Scudo combinato 8 posti con una caravan Roller si nota abbastanza. L’unica differenze è che, anche se il colore è lo stesso, quest’anno abbiamo il nuovo Scudo con motore 2.0 JTD da 109 cavalli al posto del precedente 1.9 D da 69 cavalli, con cui avevamo comunque trainato la Roller per ben 12.000 Km in due anni: devo dire che già nel primo giorno di viaggio la differenza nella guida si sente veramente molto. Mi ero portato dietro la rivista AC Autocaravan del 11/1999 dove era stata pubblicata la vacanza dell’estate del ’99, e, visto che una delle foto era stata effettuata proprio in questo campeggio hanno subito esposto nella bacheca del camping una copia dell’articolo: una bella soddisfazione. Serata di relax dopo questi primi 718 Km di viaggio e la mattina seguente riprendiamo la E45: l’autostrada tedesca per un lungo tratto è un continuo saliscendi con pendenze spesso del 6-8% ma il nuovo Scudo è stato sempre all’altezza della situazione. Facciamo pertanto una lunga tirata di 806 Km. Fino all’uscita n. 44 di Soltau Ost: a circa 400 m. Dall’uscita ci sistemiamo al Camping Scandinavia Paradies: mi era subito piaciuto il nome considerata la destinazione delle nostre vacanze, comunque da quel poco che abbiamo potuto vedere il campeggio è molto bello. Terzo giorno: riprendiamo la E45 alla volta di Copenaghen, ma via terra; pertanto arriviamo fino a Kolding, passiamo da Odense ed il ponte sullo Store Baelt (pedaggio 350 DKK) arrivando alla capitale danese dopo 542 Km. Mentre in Germania spesso e volentieri ci siamo ritrovati tutti fermi, bloccati in ingorghi colossali,passando all’autostrada danese abbiamo notato un traffico via via meno intenso, cosa che favorisce una guida più rilassata, caratteristica dei Paesi nordici. A Copenaghen sostiamo al Campeggio Absalon, a circa 1 Km della uscita 24 dell’autostrada e a circa 9 Km dalla City. Domenica 22 ci godiamo questa città facendo un lungo giro a piedi nel centro, assistendo al cambio della guardia delle ore 12.00 di fronte al Palazzo Reale, e lungo il molo fino alla “Sirenetta”, nonostante la confusione dovuta a pullman pieni di turisti che qui sostano per l’immancabile foto. Il pomeriggio è dedicato al Parco Tivoli, nel centro della città, anche attirato dal prezzo di entrata del biglietto non troppo esoso. La sorpresa è comunque all’interno: non avendo acquistato il pass, che ha comunque un notevole costo, è necessario pagare da 10 a 50 DKK (da 2600 a 13000 L.) per singola attrazione, e noi siamo in 5! Martedi 24 luglio ripartiamo alla volta di Oslo, passando per il recente ponte tra la Danimarca e la Svezia (pedaggio 500 DKK). Se in Danimarca avevamo notato la diminuzione del traffico, in Svezia questo non si nota proprio: è praticamente rarefatto. Costeggiando la Svezia fino alla Norvegia ci gustiamo la verdissima campagna ed i vari villaggi immersi completamente in piccoli boschi. La sera, dopo 623 Km. Arriviamo ad Oslo e ci fermiamo al primo campeggio segnalato: il Fjord Camping; tuttavia la mattina successiva dopo avere fatto un sopralluogo ci spostiamo al Campeggio Ekeberg, situato su una collina da dove si sovrasta l’intera città (e con dei servizi che ci sembrano più adeguati). Acquistata la card di 24 ore per l’utilizzo dell’intero sistema pubblico di pullman, tram, metrò e battelli (50 Nkk per gli adulti e 25 Nkk per i bambini da 4 a 16 anni), ci apprestiamo a visitare la città. Il pomeriggio lo passiamo immersi nel Parco Frogner dove sono esposte le 200 sculture di Vigeland, e passeggiando per le vie del centro. La mattina successiva visitiamo sulla penisola di Bygdoy il Vikingskipshuset, il museo che accoglie splendide navi vichinghe risalenti a oltre 1000 anni fa e varie scoperte archeologiche del periodo vichingo come carri, barche a remi, utensili e slitte. Poi ci spostiamo al Norsk Folkemuseet, che si estende su una vasta area all’aperto: qui infatti sono stati ricostruiti scorci norvegesi dell’800 con piazze, palazzi e negozi, e piccoli villaggi di costruzioni del 5-600 provenienti da tutta la Norvegia (con il tipico tetto ricoperto di erba), oltre ad una stupenda stavkirke (chiesa in legno) del 1200. Nel pomeriggio, approfittando della card, rientriamo in città via mare con il battello attraversando il bellissimo fiordo di Oslo. Venerdi 27, dopo vari giorni destinati a viaggiare o visitare città, sentiamo quella che per noi è una vera e propria esigenza: una passeggiata nei boschi, presenti sulle alture subito fuori la città, di per sé comunque molto verde. Pertanto ci dirigiamo verso Holmenkollen, passando prima davanti al famoso trampolino di salto con gli sci, arrivando alla vasta area boscosa denominata Nordmarka, fino a Frognerseteren da dove partono alcuni sentieri: devo dire che tuttavia non appaiono curati e numerosi come quelli che siamo abituati a vedere in Alto Adige, dove ci rechiamo abitualmente. Nel pomeriggio facciamo una visita a Drobak, a circa 40 Km da Oslo dove è presente la Casa di Babbo Natale (ognuno dei Paesi scandinavi in effetti ne ha una): in realtà si tratta di un negozio con numerosi oggetti e decorazioni natalizie, ma vi abbiamo visto esposte lettere indirizzate a Babbo Natale, provenienti anche dall’Italia; facciamo anche un giro nel piccolo paese, caratteristico e pittoresco. Dopo alcuni giorni a queste latitudini è interessante notare come cambiano certe abitudini, a causa della luce diurna; in effetti non abbiamo assistito al sole di mezzanotte, ma il chiarore che c’è fino alle 23 inoltrate ha scombussolato i nostri orari ed a volte ci ritroviamo a cenare alle 22.00. La luce del sole che invece filtra tra gli oscuranti la mattina alle 4.30 è un po’ più noiosa, per non dire di peggio. Sabato 28 luglio, alla ricerca di paesaggi più selvaggi di quelli visti finora, tramite la E16 velocemente arriviamo fino a Grindaheim, a circa 250 Km da Oslo. Lo scenario durante il tragitto è veramente superbo, simile a volte a viste alpine, ora in mezzo a folti boschi ora lungo stupendi laghi,: la differenze è che qui il paesaggio simil-alpino dura centinaia e centinaia di chilometri. Il campeggio Boflaten si trova direttamente sul Lago Vangsmjosa, dove il giorno dopo i ragazzi si divertono cercando di pescare qualcosa. La mattina successiva, dopo una nottata caratterizzata da un vento fortissimo e a raffiche, partiamo per un giro che ci porterà a vedere il nostro primo vero fiordo (quello di Oslo è talmente dolce ed esteso che secondo noi non rende l’idea). Procediamo lungo la statale 53, costeggiando il lago Tyin: impressionante come a circa 1000 m di altitudine la vegetazione praticamente diventi assente, un po’ come sui valichi alpini più elevati. Arriviamo a Ovre Ardal da dove si intravede un meraviglioso fiordo (in realtà un ramo del lunghissimo Sognefjorden che con i suoi 204 Km è il più lungo della Norvegia e ne è anche il più profondo): le montagne sono quasi a picco sull’acqua, che a differenza dei numerosi laghetti blu cobalto, è di un intenso colore verde. Pranziamo a Ardalstangel sempre sulla riva del fiordo, e rientrando ci fermiamo ad ammirare le stavkirke di Borgund, molto grande ed imponente, e la piccola, ma non meno bella, di Oye. Al rientro al campeggio un’amara sorpresa: la veranda, che aveva resistito al vento di tutta la notte, non ce l’ha fatta al colpo di grazia delle raffiche del giorno ed è miseramente crollata su se stessa, piegando i tre pali principali: peccato, d’altra parte ero stato io a cercare la natura selvaggia. Martedi 31 Luglio, alle 7.00 partiamo alla volta di Goteborg, in Svezia, da dove prenderemo il traghetto per Frederikshavn, in Danimarca (costo 1.915 SEK). Per noi è la prima esperienza del genere e sono abbastanza agitato: tuttavia tutto va per il meglio e la sera alloggiamo al Nordstrand Top Camp di Friederikshavn. Mercoledi 1 agosto, anche se la giornata è piuttosto grigia, facciamo una lunga passeggiata sul mare, a caccia di ambra: in effetti praticamente tutti in spiaggia camminano a testa china per intravedere frammenti di resina fossilizzata e magari celanti un insetto al loro interno (la mia aspirazione, ovviamente rimasta tale). Giovedi 2 agosto ci rechiamo fino a Skagen e precisamente al parcheggio di Grenen, sulla punta più settentrionale della Danimarca. Da qui tramite trattori con rimorchi adibiti al trasporto di persone, ma anche a piedi come abbiamo fatto noi, ci possiamo recare sulla lingua di terra estrema da dove si assiste allo spettacolo unico dello “scontro” del Mare del Nord col Mar Baltico. Essendo le correnti opposte, si forma in effetti un’unica onda che è come una linea in mezzo al mare: spettacolo veramente particolare anche se oggi i due mari sono molto calmi per cui meno evidente. Facciamo poi visita a Skagen al Rav-Sten che è insieme museo e negozio di oggetti di ambra: qui notiamo che ciò che avevamo trovato sulla spiaggia il giorno precedente sono probabilmente sassi trasparenti… Altra cosa unica, nel pomeriggio facciamo una puntata alla Rabjerg Mile, a circa 15 Km. Da Skagen: un insieme di dune simili al deserto, di cui una alta circa 50 m; un divertimento che per i ragazzi forse ha superato quello del Tivoli di Copenaghen. Sabato 4 agosto approfittando della giornata di sole pranziamo in riva al mare, dopo di che partiamo alla volta di Billund a circa 280 Km di distanza, nel centro della Danimarca e ci fermiamo al Campeggio omonimo, di fronte all’entrata di Legoland. Il giorno dopo, nonostante buona parte della mattinata trascorra sotto un intenso acquazzone, siamo all’interno del parco. I ragazzi, ma anche noi adulti, sono sorpresi di quanto si possa fare con i mattoncini Lego, ovviamente basta averne qualche milione: imponente è la ricostruzione dell’aeroporto di Monaco o l’insieme di chiuse e canali di altre città o una piattaforma petrolifera circondata dal mare agitato. Oltre alle attrazioni per i più grandi ci sono anche molte occasioni di gioco per i bambini più piccoli ed in effetti Beatrice si é veramente divertita un mondo. Lunedi 6 agosto ci trasferiamo sulla costa occidentale e precisamente in località Argab al Camping Holmsland Klit, posto su una lingua di terra tra il mare ed il Ringkobing Fjord. Tutta la costa in questa zona ha una caratteristica: tra la spiaggia ed i villaggi è stata creata e bloccata un’unica lunga duna, una specie di muraglia alta circa 20 metri per proteggersi dal vento, altra caratteristica della zona. Il giorno seguente la giornata è splendida, e anche se la temperatura è di circa 20 gradi, la passiamo in costume sulla spiaggia, sdraiati perché in piedi è troppo freddo. Mercoledi 8 agosto: la mattina è un vero diluvio ma tanto abbiamo deciso di rientrare. Percorrendo la E45 sostiamo dopo ben 882 Km al Campeggio Estenfeld posto a circa 6 Km dall’uscita n. 101 Wurzburg/Estenfeld; campeggio perfetto per la sosta di una notte. Il giorno successivo, visto il traffico poco intenso, decidiamo addirittura di arrivare fino a casa: è questa la nostra tappa più lunga, ben 1.046 Km, durante i quali abbiamo già cominciato a progettare il viaggio del prossimo anno: ce la farò ad aspettare tanto?


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