Norvegia dei fiordi

Siti patrimonio Unesco in Norvegia
Scritto da: ateso
norvegia dei fiordi
Partenza il: 13/09/2011
Ritorno il: 20/09/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Partenza martedì 13 settembre dall’aeroporto di Pescara alle ore 6 e 30 (volo Ryanair prenotato su internet), arrivo ad Oslo Torp alle 9 e 30 e ritiro dell’auto alla Hertz (sempre prenotata sul sito).

Armati della guida Lonely Planet ci avviamo verso le cascate Voringfossen, il cielo è coperto ma non piove: pranzo all’aperto con due hamburger, patatine e birra.

Durante il viaggio attraversiamo l’Hardangervidda, un brullo e desolato altopiano fino ad arrivare a prendere il primo traghetto del nostro viaggio da Brimnes a Bruravik.

La prima notte la passiamo al Voss Vandrerhjem un moderno ostello con vista lago e dopo aver cercato invano un locale per cenare ripieghiamo sull’unico “ancora” aperto alle 19.00! Il Cafè Stasjonen, un caffè a tema ferroviario che serve fish and chips. Simpatico accadimento: in piena notte il mio compagno si alza x andare in bagno ma al buio schiaccia erroneamente il pulsante della doccia: acqua gelida in testa x un risveglio da servizio militare!!!!

Mercoledì mattina 14 settembre partiamo alla volta di Bergen: la ns prima meta patrimonio Unesco. Saliamo fino al monte Floyen con la funicolare e scendiamo a piedi in circa 45 minuti su uno dei percorsi indicati. Pranziamo al mercato del pesce della Torget dove un venditore italiano ci ha preparato un vassoio assortito con salmone affumicato, gamberi e chele di granchio reale. Purtroppo non sono riuscita a resistere ad uno splendido maglione color panna con ricami azzurri Made in Norway della Dale. Dopo la cena anche questa sera a base di fish and chips pernottiamo all’ostello City Box a 15 minuti a piedi dal centro.

La meta di giovedì 15 settembre è la fattoria Stalheim nei dintorni di Voss ma quando arriviamo sul posto il sentiero è poco segnalato e ci dà il benvenuto un cartello con su scritto in inglese: il percorso è a vostro rischio e pericolo! Rinunciamo volentieri a questa “rilassante” passeggiata sul precipizio e proseguiamo il ns viaggio verso il villaggio di Gudvangen dove si affaccia il Naerofjord. Pranzo veloce a Flam con hot dog e coca cola e via a noleggiare un paio di bici per prendere poi la linea ferroviaria Flamsbana e scendere in picchiata da Myrdal per 20 km (stamane mi sono salvata ma oggi pomeriggio non ho scampo!) Per affrontare le ripide discese le bici hanno un sistema frenante a tamburo anche sui pedali: l’ho capito perché per poco non mi schianto in mezzo ai turisti mentre pedalavo per prendere il treno che stava per lasciarci a piedi!!!! Con un paio d’ore torniamo alla base e ripartiamo alla volta di Solvorn dove pernottiamo all’Eplet. In questo minuscolo paesino non ci sono locali per cenare così siamo costretti a tornare a Sogndal e per un soffio non investiamo un cervo che ha attraversato la strada con un balzo! Solo ora capiamo perché i limiti di velocità sono così restrittivi in Norvegia: siamo al terzo giorno di viaggio e già abbiamo rischiato di uccidere un animale selvatico. Dopo aver cenato al Dolly Dimple’s con un paio di pizze poi non tanto male andiamo a letto perché in giro non c’è un’anima (e sono solo le 21.00).

Venerdì 16 settembre lasciamo l’auto sulla sponda di Solvorn e prendiamo il traghetto per Urnes; dal molo alla Stavkirke più famosa della nazione c’è 1 km in salita: la chiesa è importante per le sue decorazioni lignee riportate anche su una monetina della corona norvegese. Lungo il percorso a piedi troviamo dei tavoli incustoditi con sù cestini di prugne e sacchetti di mele da prendere e pagare self service: c’è esposto un cartello con i prezzi ed una scatolina con i soldi per prendere il resto!!!! Sosta pranzo al museo dei ghiacciai norvegesi di Fjaerland (paesino caratterizzato da scaffali di libri davanti quasi ogni abitazione sempre da acquistare self service!) poi ripartiamo e in auto arriviamo a 300 mt dai ghiacciai Supphellebreen e Boyabreen. In breve tempo siamo a Geiranger e dopo aver trovato una camera x la notte ceniamo al Laizas.

Sabato 17 settembre a metà mattina prendiamo il traghetto per una minicrociera sino a Hellesylt e ritorno, ma a metà percorso “erroneamente” scendiamo insieme ad altri turisti per un’escursione di 45 minuti in salita ripida fino alla fattoria Skagefla (altro che elettrocardiogramma sotto sforzo per la visita agonistica!!!!) Le pareti a picco lungo il Geirangerfjord sono costellate di fattorie abbarbicate alle scogliere e percorse da cascate mozzafiato. Nel pomeriggio prendiamo la Rv63 da Valldal ad Andalsnes: 11 tornanti che risalgono il pendio chiamata anche Strada delle Aquile ma questo è nulla in confronto a ciò che mi aspetta sul far della sera! La Trollstigen o scala dei Troll è una strada da brivido: è a 1 sola corsia con una pendenza del 12%. Superata anche questa senza conseguenze arriviamo all’Andalsnes Camping per far riposare le stanche membra.

Domenica 18 settembre purtroppo inizia il viaggio di ritorno verso Oslo passando per Lillehammer dove facciamo la pausa pranzo. I km non sono molti ma i limiti di velocità sono restrittivi e monitorati da autovelox sparsi sul territorio: al bordo della strada abbiamo visto pascolare tranquillamente un alce! Arriviamo ad Oslo per cena e pernottiamo al Perminalen Hotel.

Lunedì 19 settembre dedicato alla visita della città ma dopo aver trascorso 6 giorni a girare per la natura mozzafiato niente sembra tanto bello quanto i fiordi. Nel pomeriggio ripartiamo per la costa ed andiamo a visitare una torre (resto di una fortificazione) a Tonsberg; pernottamento all’ostello del paesino.

Martedì 20 settembre riconsegniamo l’auto all’aeroporto Torp alle 7:45 e prendiamo l’aereo alle 9:55…arrivederci Norway!!!!



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