Norvegia, cultura, natura e colori
Partiamo da Linate il 9 Agosto con volo SAS; dopo uno scalo a Copenhagen, proseguiamo con volo Wideroe alla volta di Trondheim! Tutto in perfetto orario e alle 14.00 siamo già sull’autobus Flybussen che ci porta in centro alla cittadina. Il tempo è messo al brutto, piove e tira una bell’aria gelidina, beh, il tipico tempo norvegese! Raggiungiamo l’hotel che abbiamo prenotato (nelle città principali ci siamo sempre appoggiate alla catena Thon Hotels, molto carina e con camere confortevoli); il tempo di una rinfrescata e di un panino veloce, poi ci armiamo di giacca antivento e di ombrello e usciamo per un primo giro! Piove abbastanza forte, quindi decidiamo di dirigerci subito verso la Cattedrale di Nidaros, l’edificio medievale più grande della Scandinavia, che risale all’XI secolo. All’esterno, la magnifica facciata è decorata interamente da statue di personaggi biblici, vescovi e re norvegesi. Ci rifugiamo all’interno: è illuminato debolmente e questo fa risaltare le vetrate ed il rosone, ma a poco a poco ci abituiamo alla penombra. Si può salire sulla torre della cattedrale, tramite un’angusta scala a chiocciola. Il tempo non è dei migliori, ma ugualmente decidiamo di salire: nonostante la pioggia e il cielo completamente grigio, riusciamo ad avere una bella visione del panorama di Trondheim. Ridiscendiamo e usciamo; la pioggia sembra darci un attimo di tregua (che non durerà troppo!), così attraversiamo il fiume passando dal ponte Gamble Bybro, da cui abbiamo una veduta d’insieme del Bryggen, con i magazzini che si affacciano sul fiume e con vari edifici in legno.
Ormai è pomeriggio inoltrato, una bella doccia calda prima di uscire a cena… piove a dirotto, quindi la scelta si dirige verso l’Egon Restaurant, a pochi metri dall’Hotel: consigliamo vivamente di provare la zuppa di pesce!
Il giorno dopo ci svegliamo con un po’ di sole e dopo un’ottima colazione e una fermata al supermercato “Rema1000” (uno dei meno cari, come suggerito da altri TPC), saliamo a piedi alla fortezza Kristiansten, che durante la 2° Guerra Mondiale venne utilizzata come prigione dai nazisti che misero a morte i membri della resistenza norvegese. Da qui finalmente vediamo il panorama di Trondheim con il sole e al largo vediamo l’isola di Munkholmen (“isola dei monaci”), sede di un monastero benedettino, ma anche prigione e fortino! Ridiscendiamo verso la città passando per quartieri di tipiche case coloratissime e, visto che c’è il sole, ripassiamo dalla cattedrale per qualche altra foto! Il tempo cambia però molto in fretta e mentre ci dirigiamo alla sinagoga scoppia un acquazzone! La sinagoga di Trondheim sembra essere la più settentrionale del mondo; visitiamo il museo con una guida che ci mostra la storia della comunità ebraica locale, che venne dimezzata dall’Olocausto. Quando usciamo il sole è ritornato, così continuiamo il giro della città passando dallo Stiftsgården, il più grande palazzo in legno della Scandinavia e residenza reale in città. Giriamo nelle vie principali e poi ci dirigiamo verso il porto; sole, ma aria molto fredda! Decidiamo di cenare proprio al porto, da “Benito”, locale dove troviamo piatti italiani e come sottofondo musica di De Andrè! Optiamo comunque per piatti locali, la zuppa anche qui è ottima!
Eccoci già al 10 Agosto: al mattino ritiriamo l’auto presso l’ufficio Europcar. Essendo in quattro, avevamo chiesto un’auto un po’ grande, ma non ci aspettavamo di certo una Volvo V50!!!
La nostra prossima meta è Kristiansund; dopo aver un po’ armeggiato con i comandi vari dell’auto, iniziamo il nostro girovagare sotto una leggera pioggerellina. Ogni tanto il sole fa capolino e ci permette di assaporare i colori cangianti della zona dei laghi del Gagnasvatnet e successivamente del Valsǿyfjord e dell’Halsafjorden… finalmente la pioggia ci dà tregua e davvero i paesaggi sono fantastici! Il verde dei prati e l’azzurro del cielo e dell’acqua si alternano in continuazione! Le tappe sono d’obbligo, ma infine arriviamo a Kristiansund. Anche qui alloggiamo al Thon Hotel e la camera è una vera sorpresa: finestre immense che danno direttamente sul braccio di mare che rientra e separa Innlandet dal resto della città! Subito usciamo per due passi nella Gamle Byen, o città vecchia, che occupa una parte dell’isola di Innlandet ed è costituita da una serie di case in legno, alcune risalenti anche al XVII secolo. Decidiamo di cenare al Sjǿstjerna, un ristorante di pesce nella parte più recente della città, dove il menù è talmente vario che abbiamo l’imbarazzo della scelta. Il sole è ancora alto, sono le 22.00 ma sembra pomeriggio… i colori sono particolarissimi e anche se l’aria è diventata frizzante facciamo un giro sul lungomare per le immancabili foto! E poi tutte a nanna!!
La mattina dopo il sole regge! Oggi ci attende la famosa “Strada Atlantica”! L’Atlanterhavsveien collega con vari ponti le isole che danno direttamente sull’Oceano. Prima però facciamo una deviazione sull’isola di Averǿya, dove visitiamo la Chiesa di Kvernes, completamente in legno e risalente al 1300. E’ davvero incredibile pensare che una costruzione fatta solamente di legno sia ancora in perfette condizioni ai giorni nostri… l’interno ci riserva decorazioni davvero insolite, con l’accostamento di elementi cattolici ad altri luterani. Decidiamo di seguire la strada costiera che porta fino a Bud, un piccolo villaggio di pescatori con un minuscolo porticciolo.
Ma ecco che finalmente inizia la “Atlanterhavsveien”… il primo ponte è di una magnificenza incredibile!!! Le sue linee e le sue curve ci lasciano senza parole, un’opera maestosa!!! Oggi c’è il sole, ma dev’essere davvero emozionante attraversarlo con un tempo inclemente!!! Da lì si snodano poi altri ponti in successione, sembra di camminare sulle acque! Va beh, dobbiamo continuare, dobbiamo arrivare ad Ålesund entro sera… e così costeggiamo il Romsdalfjorden. Iniziamo a vedere montagne con le cime innevate. Ci stiamo inoltrando nella zona dei fiordi con pareti più alte e il paesaggio inizia ad essere più selvaggio. Ed eccoci così ad Ålesund; questa cittadina costiera venne distrutta da un incendio nel 1904, l’imperatore tedesco Guglielmo II inviò navi cariche di aiuti e di materiali di costruzione, e la città venne ricostruita in stile “Art Nouveau”, arricchito di ornamenti e motivi della tradizione norvegese. Ovunque ci sono case con torrette, guglie e doccioni. E proprio qui ci godiamo un tramonto magnifico, che passa dai riflessi dell’oro a colori vermigli che striano il cielo sopra il porto… spettacolo!!! Qui staremo per due notti, sempre al Thon Hotel! Mentre siamo a cena al Bocca Restaurant, valutiamo cosa fare il giorno dopo…
Deciso… risaliamo il Langfjorden e arriviamo al lago Eikesdalsvatnet: anche qui il sole rimane con noi e ci regala angoli e colori che ci inducono a continue fermate per immortalarli. Ma la nostra meta odierna è la Mardalsfossen: un tempo era la quinta cascata più alta del mondo con un dislivello di 655 metri… a quanto pare, durante l’anno viene soffocata in tubi per lo sfruttamento idroelettrico, ma durante l’estate scorre per la gioia dei turisti! Si arriva ad un parcheggio (all’inizio della strada sterrata c’è una cassetta gialla, in cui bisogna versare il pagamento del pedaggio e auto compilarsi la ricevuta da mettere in bella mostra sul cruscotto… noi non ce ne siamo accorte, arrivate al parcheggio abbiamo notato la cosa sulle altre auto, e per fortuna c’è un piccolo bar dove si può rimediare!), da cui si può arrivare alla base della cascata con una camminata nel bosco di 30-40 minuti!!! Davvero fantastico! Beh, ormai è pomeriggio inoltrato e per ritornare ad Ålesund abbiamo un bel po’ di strada da fare, quindi si riparte! La strada somiglia alle strade montane, i tornanti si susseguono e ci portano in un paesaggio immerso nelle pinete, dove si respira un’aria freschissima! Rientriamo in città e ceniamo ancora al Bocca Restaurant: per ben 2 sere di fila siamo riuscite a cenare all’aperto!
Il giorno dopo, ci svegliamo presto; dobbiamo arrivare per sera a Sogndal, ma abbiamo in mente alcune tappe intermedie. Innanzitutto il Geirangerfjord: le pareti a picco di questo fiordo lungo 20 km e dalle acque color verde smeraldo sono imponenti. Arrivando da nord percorriamo la Ørnevegen, la “Strada delle Aquile”; ogni tornante che scende verso il paese ci regala dei panorami mozzafiato di questo stretto fiordo; ci fermiamo al belvedere e ci facciamo largo tra tutti i turisti per fare qualche scatto, poi continuiamo la discesa. Abbiamo deciso, vista anche la giornata che sembra volgere al bello, di fare una gita in battello lungo il fiordo; arriviamo con 5 minuti di ritardo per il battello che parte alle 11.30 e il prossimo parte solo alle 14.30… ok, ci facciamo un giro per il minuscolo paese e curiosiamo per la prima volta nei vari negozi di souvenir. Poi ci accaparriamo un tavolo al sole, vicino al troll preso d’assalto per le foto, pranziamo e ci rilassiamo un po’ al sole. Finalmente partiamo (perfettamente in orario!) e il fiordo si scopre ai nostri occhi: sulle scogliere si intravedono fattorie abbarbicate – ma come ci si arriva??? Non si vedono sentieri per arrivarci dai pontili – e ci sono tantissime cascate che precipitano impetuose!!! Insomma, da non perdere!
La crociera dura un’ora e mezza; ridiscendiamo dal battello e iniziamo a risalire verso Hellesylt; purtroppo il tempo inizia a cambiare… avevamo pensato di fare un’ulteriore deviazione per arrivare a toccare i ghiacciai dello Jostedalsbreen, ma il peggioramento, unito alla strada piena di stretti tornanti e a tratti avvolta dalla nebbia, ci fanno desistere. Riusciamo però a scattare diverse foto anche abbastanza ravvicinate di questi ghiacciai: anche se il sole ci ha abbandonate, i riflessi azzurrini sono una meraviglia, e pur di fare qualche scatto affrontiamo la temperatura scesa a 5°! Si risale subito in auto, la strada è ancora lunga e le condizioni meteo sono peggiorate ancora… a tratti con pioggia, e tanta foschia. Finalmente riusciamo ad arrivare in basso, i tornanti sono finiti, ma i km sono ancora tanti!!! Ci fermiamo per un panino veloce e si continua; arriviamo a Sogndal solo verso le 21.00: qui pernottiamo al “Hofslund Fjord Hotel”, con posizione stupenda sul fiordo. E’ un peccato non essere arrivate prima, per goderci anche la piscina riscaldata!!! Stasera niente passeggiata, doccia e a nanna! Ci spiace che questo Hotel sia solo di passaggio…
Il mattino dopo ci rivede subito in auto verso Flåm; ci fermiamo a Kaupanger per visitare la chiesa in legno del 1184, con un interno a forma di nave vichinga capovolta e pregevolissime decorazioni e dipinti sui muri che raffigurano note musicali. Ovviamente, la chiesa è circondata dall’immancabile cimitero. Proseguiamo e, visto che la giornata è piovosa, facciamo tappa al borgo di Otternes: si tratta di un insieme di 27 edifici il più antico dei quali risale al XVII secolo, dove si possono osservare alcune delle attività rurali tradizionali. La vista sull’Aurlandsfjorden sarebbe fantastica, se solo ci fosse il sole! Ma non lamentiamoci, costeggiando il Sognefjorden arriviamo a Flåm, dove pernotteremo all’Heiml Pensionat, pensione molto semplice ma con una stupenda vista sul Sognefjorden! La pioggia ci dà una tregua e andiamo a cena al Togresrestauranten, originale per il fatto di essere ospitato in vecchie carrozze ferroviarie. Quando usciamo, dopo esserci gustate piatti di pesce freschissimo, la pioggia è ripresa… speriamo che passi durante la notte, vorremmo riuscire – la mattina dopo – a farci un giro sulla famosa linea Flåmsbana.
Il giorno successivo purtroppo rimaniamo “fregate”: è arrivata una gigantesca nave da crociera e non ci sono possibilità di infilarci sul treno, tutto preso d’assalto e pieno all’inverosimile! Siccome il tempo non è comunque dei migliori, decidiamo di costeggiare il Nærøyfjorden, un fiordo dalle acque blu scure, fino ad arrivare a Gudvangen e vedere la cascata Kjielsfossen, tra le 10 più alte del mondo. Mentre proseguiamo verso Voss il sole fa capolino. Voss è una cittadina dell’entroterra, niente di che… solo per gli appassionati di sport estremi può avere qualche attrazione! Visitiamo comunque la Vangskyrkja, un edificio in pietra in stile gotico che ha mantenuto l’originale guglia di legno.
Continuiamo il nostro percorso lungo l’Hardangerfjord e arriviamo a Ulvik, dove resteremo per 2 notti al Rica Brakanes Hotel, da cui si gode una delle migliori vedute sul fiordo. Tra l’altro, è anche l’unico ristorante di questo minuscolo paese! Qui decidiamo di prenderci un po’ di riposo: nel pomeriggio breve giro tra le poche case, siesta e cena con un fantastico piatto di Halibut (pesce locale). Il giorno dopo ce la prendiamo comoda e dopo una lauta colazione ci spostiamo a Eidfjord, dove facciamo una bella passeggiata a piedi lungo la costa, mentre nel pomeriggio ci rilassiamo e ci godiamo il sole!
Dobbiamo ripartire verso la nostra ultima meta, Bergen: dopo giorni passati nell’assoluto silenzio dei fiordi, eccoci ricapultate nel caos cittadino (che comunque è di gran lunga più accettabile di quello delle nostre città!). Con lo storico quartiere del Bryggen, patrimonio Unesco, le sue eccezionali case antiche, il suo mercato ittico, Bergen ci conquista immediatamente (o quasi!)… causa un concerto di Rihanna, è praticamente impossibile trovare un parcheggio; giriamo in lungo e in largo prima di riuscire a trovare un posto in un parcheggio a pagamento a prezzi davvero molto alti (ma fortunatamente poi scopriremo che nei giorni successivi, dopo le 17.00 alcuni di questi parcheggi diventano liberi… consigliamo comunque di non tenere l’auto per i giorni da trascorrere a Bergen!).
Iniziamo subito con un giro del quartiere Bryggen, lungo la riva del porto: le sue lunghe file parallele di edifici con le fondamenta formate da pietre accatastate e le vecchie costruzioni in assi di legno si estendono rivolte verso il molo. Da qui si arriva al Torget, il mercato del pesce dove si possono gustare vari assaggi di pesce, dal salmone ai gamberetti, alla balena!! Inutile dire che diventerà la base delle nostre cene!!!
Il giorno dopo saliamo con la funicolare Fløibanen, con una pendenza del 26%, in cima al monte Fløyen, da cui c’è una bellissima vista panoramica della città. Dalla cima del monte partono vari sentieri; ci facciamo una passeggiata e costeggiamo un laghetto. Ridiscese, visitiamo il duomo e altre chiese. Serata ancora al Bryggen e cena al Torget.
Il giorno dopo, vista la pioggia, è dedicato alla visita della torre di Rosenkrantz, postazione di difesa che racchiude al suo interno parte del maschio di re Magnus, risalente al 1273, e la fortezza del 1520. Continuiamo con il Museo Anseatico, che illustra il mondo dei commercianti della Lega Anseatica: è un esempio dello stile di vita e delle difficili condizioni di lavoro dei marinai e dei commercianti, in contrasto con l’agiatezza della classe dirigente. Molto interessante è anche la Schøtstuene, ricostruzione di una delle sale in cui l’ordine dei mercanti della Lega teneva riunioni di lavoro o festeggiava bevendo birra. All’uscita, stavolta scatta un po’ di shopping: ci intrufoliamo nei stretti vicoli e visitiamo negozietti in cui si trova veramente di tutto, ma rimaniamo comunque estasiate dagli addobbi natalizi!!! La giornata termina ovviamente al Torget per una cena e l’acquisto di salmone da portarci in Italia.
Già perché siamo ormai arrivate alla fine della vacanza; la mattina dopo ci resta il tempo di visitare Troldhaugen, casa del compositore Grieg. Molto interessante è la Hytte dove il compositore si rifugiava in cerca di ispirazione proprio in riva al lago.
E’ ora di raggiungere l’aeroporto, lo facciamo sotto una pioggia sferzante e con una temperatura davvero bassa, poche ore di volo con la SAS (con scalo a Copenhagen) ed eccoci nell’afosissima Linate, con tanta nostalgia di quanto abbiamo vissuto in questi 12 giorni.
Certo, la Norvegia non è una meta economica, anzi è davvero costosa, ma i paesaggi e la pace compensano il tutto. Il verde brillante dei prati e delle foreste, il celeste del cielo accostato alle acque turchine che riflettono il paesaggio circostante, il rosso delle case con i tetti ricoperti di erba continuano ad essere impresse nelle nostre menti. Sicuramente varrà la pena di tornarci, magari organizzando la zona più a nord!!! Un grazie particolare alle compagne di viaggio e… alla prossima avventura!