Normandia e Saint Malo
03/05 Ci svegliamo di buon ora e lasciamo l’hotel, fortunatamente possiamo “mollare” i bagagli alla réception in modo da poter concludere la visita a Rouen liberamente. Compriamo due ottimi pains aux raisins nella pasticceria sotto l’albergo e li mangiamo dirigendoci nuovamente verso il centro, visitiamo il museo della medicina, nonché casa di Gustave Flaubert, nativo di Rouen, poi un’altra “capatina” in piazza du Vieux Marché e via verso L’Hotel de Ville con la statua di Napoleone a cavallo di fronte. Il Comune è costeggiato dall’”Abbatiale du Saint Ouen” e da un grandissimo parco dove troviamo un sacco di gente distesa in relax sui prati, bambini che giocano e skateboarders impegnati in acrobazie, ci sediamo in una panchina e dopo un po’ arriva trotterellando un calessino pieno di turisti che fa il giro del parco, restiamo altri 10 minuti e poi riprendiamo la passeggiata. Anche oggi pranzo al sacco (baguette e brie) nel parco che avevamo visto il giorno prima e poi nel tardo pomeriggio prendiamo il treno per la nostra seconda tappa CAEN; fortunatamente anche oggi il tempo è splendido e il sole esalta ancora di più la bellezza della campagna normanna ed i suoi splendidi colori primaverili. Scendiamo a Caen e con il tram (www.Twisto.Fr per orari, tariffe e percorsi) arriviamo all’hotel “ASTRID” (€ 49 a camera senza colazione) che si trova proprio in centro, lasciamo i bagagli in camera e usciamo per decidere dove cenare. Ci fermiamo vicino al porto e dopo un giro di perlustrazione ci rendiamo conto che i ristoranti hanno prezzi inavvicinabili per pietanze che non ci sembrano un granché e quindi optiamo per un pub indiano dove gustiamo un ottimo kebab (che non delude mai!) dopo cena giratina nei dintorni dell’albergo per finire in bellezza la giornata ci fermiamo al “Ficelle” per gustare un’ottima crepe. 04/05. Oggi giornata caratterizzata da programma intenso di visite, quindi ore 07.30 sveglia e come al solito colazione in pasticceria a base di pain aux chocolat, poi prendiamo il tram per andare verso uno dei più significativi monumenti di Caen e dello Sbarco in Normandia “ Le Mémorial”, tappa obbligatoria se veramente si vuole rivivere la storia. Il giro è abbastanza lungo dato che ogni cosa è documentata nei minimi dettagli, ci sono addirittura i resti di due pilastri appartenuti alle Twin Towers; il luogo, non ci sarebbe bisogno di dirlo, è molto suggestivo, la visita avviene in un’atmosfera silenziosa e di riflessione. Torniamo nel salone principale molto colpiti e ci dirigiamo verso il piano inferiore per visitare la Galleria dei Premi Nobel, altra attrattiva del monumento. Facciamo pranzo al bar del Memoriale e dopo decidiamo di andare a fare due passi all’esterno, mentre girelliamo senza meta ci imbattiamo nell’ingresso de “les colines aux oiseaux” bellissimo parco cittadino ricco di aiole fiorite, disposte splendidamente, uccelli, stagni, una ricostruzione della Normandia in miniatura, ed un labirinto. Non ci sembra possibile che in mezzo ad una città sia stato possibile creare un così caratteristico spazio verde, scopriamo addirittura che alla sommità “des colines” c’è un serraglio di animali, pavoni , capre con i piccoli, lama e struzzi, che possono essere sfamati da chiunque abbia voglia di prendere, per pochi centesimi, del cibo distribuito da un dispenser sistemato lì nei pressi, veramente geniale, soprattutto per i bambini. Continuiamo la nostra passeggiata e dopo un po’ a malincuore usciamo dal giardino e torniamo verso il Memoriale per riprendere il tram che ci riporterà in centro; qui ci fermiamo al Castello di Guglielmo il Conquistatore e facciamo un giro sui Bastioni da dove si ammira un panorama mozzafiato, tra le case s’innalzano le Abbazie “aux Hommes e aux Dames” e dopo essersi riposati un po’ nei giardini del castello decidiamo di fare un giro e di andarne a vedere almeno una. Arriviamo a l’”Abbaye aux Hommes” imponente e molto caratteristica anche perché, oltre ad essere circondata da stupendi giardini (caratteristica predominante delle città della Normandia che abbiamo visitato) è attaccata all’Hotel de Ville (il Comune). Rientriamo in hotel passeggiando tra le viuzze interne della città e curiosando qua e là e dopo la cena al pub indiano finiamo la giornata rilassandoci su una panchina al porticciolo..
05/05 ore 8.00, salutiamo Caen e prendiamo il treno per Bayeux, che abbiamo scelto data la sua vicinanza alle cittadine dello Sbarco, arriviamo dopo circa una ventina di minuti e appena scesi ci dirigiamo a piedi verso l’albergo. Vediamo la cattedrale gotica da lontano e attraversiamo il fiume Aure sul quale è stata costruita la cittadina, arriviamo all’hotel “LE BAYEUX” (€ 65 a camera senza colazione) depositiamo i bagagli e ci incamminiamo tra le stradine del paese in cerca di qualcosa da vedere. Bayeux, la città famosa per l’Arazzo della Regina Matilde, è un posto molto caratteristico, medievale ma in contrasto con la modernità dei negozi e dei ristoranti, sul fiume ci sono due mulini ancora in funzione e ad ogni finestrella è attaccato un qualche merletto. Ad ogni angolo troviamo un richiamo alla Seconda Guerra Mondiale, ci colpisce il fatto che qui in quasi tutti i ristoranti i reduci alleati “les alliées” hanno vitto offerto dal proprietario; dopo aver gustato il nostro solito pain aux raisins andiamo a visitare la maestosa cattedrale di Notre Dame, qui ci colpisce un pulpito arricchito con figure in gesso che si staglia imponente al centro, purtroppo ci dobbiamo affrettare un po’ nella visita dato che alle 13.30 abbiamo il pullman (www.Busvert.Fr per costi ed orari) che ci porterà a COLLEVILLE SUR MER. Il biglietto costa 3 andata e ritorno, il pullman è quasi vuoto e quindi il percorso risulta molto rilassante. Attraversiamo numerose cittadine immerse nel verde, la giornata è limpida e soleggiata e abbiamo l’occasione di goderci appieno il paesaggio, colza fiorita e mucche al pascolo (il simbolo della Normandia) ovunque, siamo contenti di aver scelto di muoversi con i mezzi pubblici. Arriviamo al cimitero americano costruito sulla collina che si affaccia su OMAHA BEACH una delle più famose spiagge dello sbarco. Regnano il silenzio il rispetto e l’ordine, qui come nelle altre città ci sono giardinieri ovunque che mettono una cura meticolosa nello svolgimento del loro lavoro e che, per mantenere questa quiete surreale, invece di usare i taglia erba elettrici come altrove, sono “armati” cesoie. Cominciamo la visita leggendo i nomi dei dispersi e poi ci inoltriamo nei lunghi prati verdi ricoperti di croci e stelle di David immacolate…Ad ogni ora viene suonato l’inno americano..L’atmosfera è carica di emozioni e la sola cosa che mi viene in mente è un muto ringraziamento per tutti coloro che si trovano seppelliti lungo queste coste. Troviamo la strada che porta alla spiaggia di OMAHA ma non scendiamo perché comunque la vista da quassù è migliore, dopo un po’ decidiamo di tornare verso Bayeux e quindi riprendiamo il nostro puntualissimo bus vert. Decidiamo di concludere la prima giornata dedicata allo sbarco andando a visitare il cimitero britannico della cittadina; naturalmente ci muoviamo a piedi, il posto non è lontano dall’albergo, durante il percorso ci imbattiamo anche in un piccolo museo bellico circondato da un giardino dove stazionano veri carri armati e lanciafiamme dell’epoca. Il cimitero britannico è molto più piccolo di quello americano ma ci colpisce di più, sulle lapidi dove è inciso un discorso commemorativo per ognuno dei caduti ci sono foto e fiori di mogli e figli (molti dei quali non hanno potuto conoscere il proprio padre). Molto impressionati e con la mente focalizzata sulla storia torniamo verso il centro, dopo una sbirciatina ai negozi, la giornata si conclude con cena in una pizzeria all’aperto vicino al fiume, nella più totale tranquillità (qui alle 20.00 le strade sono già deserte).
06/05. Oggi partiamo per andare a visitare altro paese caratteristico dello sbarco: ARROMANCHES dove si trovano ancora i resti del poderoso porto artificiale “Mulberry” voluto da Churchill; naturalmente per andarci prendiamo il “nostro” mitico bus vert. La fermata è sul belvedere dove si trovano il Cinema a 360° e “le Musée du débarquement”, si vedono chiaramente i resti del porto e il nostro pensiero corre a 64 anni fa quando questo suolo fu calpestato non per passeggiare ma per combattere, restiamo ancora un po’ in riflessione e poi scendiamo percorrendo una graziosa stradina verso la cittadina adagiata in una lieve depressione della scogliera. Anche qui carri armati, mezzi bellici a volontà, il vero ponte montato in loco e usato dagli alleati per lo sbarco e naturalmente l’immancabile museo. Dopo una camminata nel piccolissimo centro ci fermiamo per mangiare e dato che abbiamo portato il pranzo al sacco, sostiamo ai margini della spiaggia in modo da poter vedere, al ritirarsi dell’acqua, i resti delle piattaforme che costituivano il porto artificiale, riemergere lentamente dal mare; ci rilassiamo e ci godiamo il calduccio insolito per questa regione in questa stagione. Da alcuni chioschi arriva un profumino invitante che scopriamo appartenere a una squisitezza regionale “la GAUFFRE”, una specie di galletta morbida da “condire” a nostra scelta tra marmellate, panna, Nutella e chi più ne ha più ne metta..Da farsi “male”.
Ritorniamo verso Bayeux , qui prendiamo il treno che ci porterà a Pontorson, un paese vicino a Mont Saint Michel, dove andremo domani.
Arriviamo in tarda serata e troviamo subito l’albergo “FRANCE VAUBAN” (€76 a camera senza colazione) che è vicino alla stazione poi cerchiamo un posto dove cenare. Nel paese c’è un piccolo supermarket e ne approfittiamo per fare un po’ di rifornimento di cibarie, facciamo due passi lungo il fiume Couesnon che arriva al Mont Saint Michel e lo circonda e che spesso viene costeggiato da turisti a cavallo o a piedi che hanno voglia di arrivare al Mont percorrendo sentieri e guadi; a parte il fiume e poco altro Pontorson non ha molto da offrire alla vista.
07/05. Oggi grande giorno! Andremo a Mont Saint Michel la metà più agognata del nostro viaggio, prenderemo il bus che parte dalla stazione (BUS MANEO linea 6, costo del biglietto 4€ andata e ritorno), il tragitto è breve circa 15 min. In lontananza ci appare la figura imponente del Mont avvolta dalla nebbia che piano piano si sta alzando, siamo molto emozionati, quando scendiamo dal pullman rimaniamo incantati. Il Mont è uno spettacolo! Le nostre aspettative non rimangono deluse!, mentre scattiamo foto su foto ci accorgiamo che la marea si sta ritirando (in questo periodo sale la mattina presto verso le 07.00 e raggiunge la sua massima altezza verso le 09.00 e la sera dalle 19.00 alle 21.30), ho prenotato una camera con vista sulla baia all’Auberge Saint Pierre all’interno del Monte, il prezzo non è dei più economici (€128 senza colazione) ma siccome non è cosa da tutti i giorni venire a Mont Saint Michel è uno “sfizio” che ci vogliamo concedere. La camera si trova in una casetta distaccata dall’Auberge che è sulla Gran Rue la via principale, è veramente carina, è situata in un posto non di passaggio e, come sperato, ha una vista stupenda sulla baia, siamo soddisfatti! Usciamo subito e ci addentriamo per le stradine strette del Mont, risalendolo arriviamo all’imponente Abbazia di Notre Dame che non visitiamo data l’enorme affluenza di turisti, costeggiamo i bastioni (remparts) ed eccoci sulla Gran Rue, piena zeppa di negozi, ristoranti e pub, ci concediamo una sosta su una panchina in uno dei tanti giardini che sono all’interno proprio vicino ad una delle pareti dell’Abbazia dove notiamo un enorme montacarichi medievale utilizzato in antichità per rifornire i suoi occupanti di generi alimentari. A questo punto ne approfittiamo anche per pranzare, qui tutto è estremamente caro fortuna che abbiamo comprato un po’ di vivande a Pontorson, il resto del pomeriggio lo passiamo a girello, assaggiamo l’ottimo sidro normanno e di nuovo la gauffre. Verso le 18.00 ci appostiamo sul bastione che volge verso il mare per attendere l’arrivo della marea, ci sono ancora persone che passeggiano nella baia in compagnia di guide esperte dato che le sabbie possono nascondere dei pericoli. Verso le 19.00 un altoparlante invita caldamente gli automobilisti che hanno lasciato la macchina alla diga di rimuoverla velocemente, l’alta marea non perdona, ci hanno detto che l’innalzamento è molto rapido e in effetti vediamo arrivare l’acqua che in poco tempo ricopre le sabbie della baia, è uno spettacolo affascinante peccato stia piovendo. Restiamo fino alle 21.00 non riusciamo a distogliere lo sguardo dalla baia così diversa da stamani, ormai l’acqua del mare si è mischiata totalmente a quella del Couesnon e a malincuore torniamo in camera per cenare. Per finire in bellezza questa fantastica giornata decidiamo poi di fare un giro in notturna per il Mont; l’atmosfera è surreale, ormai i turisti se ne sono andati tutti, i negozi sono chiusi, il Mont è completamente deserto, l’Abbazia si sta illuminando e dai bastioni è uno spettacolo, l’ingresso principale è bloccato dall’acqua riusciamo ad andare sulla diga per fare le foto in notturna solo passando da una porticina seminascosta, ci fermiamo sui bordi per “riempirci gli occhi” con questo indescrivibile panorama e fissare per sempre nella memoria questo luogo da sogno.
08/05 Ci sveglia l’arrivo della marea che osserviamo dal balconcino della nostra camera, oggi partiremo per Saint Malo ultima tappa di questo viaggio indimenticabile. Salutiamo la gentilissima proprietaria del Saint Pierre e il Mont Saint Michel (siamo già nostalgici) e prendiamo il bus per ritornare alla stazione ferroviaria di Pontorson. Il viaggio per Saint Malo è lungo, più ci avviciniamo alla Bretagna più cambia il paesaggio, giungiamo alla meta con la pioggia e dato che oggi in Francia è festa abbiamo dei problemi a trovare il bus che ci deve portare dentro la città vecchia, alla fine siamo costretti di armarci di buona volontà ed andare a piedi. La città non ci colpisce un granché forse influisce il brutto tempo e il fatto che eravamo abituati ad ambienti più silenziosi e verdi, qui è tutto molto grigio e triste, anche l’albergo LE CROISEUR (€65 senza colazione) nonostante sia moderno e ben accessoriato rispecchia questa sensazione. Ci aggiriamo nei dintorni, arriviamo fino alla piazza principale, ci sono molti bei negozi, poi facciamo due passi fino ai famosi REMPARTS di Saint Malo, da quassù riusciamo ad apprezzare maggiormente il paesaggio e la veduta della città. In lontananza le isole fortificate: Fort National, Petit Bé e Grand Bé dove è seppellito Chateaubriand, che si possono raggiungere quando c’è bassa marea, facciamo un giro veloce e poi rientriamo in albergo decisi a ritornare domani per approfondire la visita.
09/05 Come deciso, rifacciamo un giro della cittadella e dei bastioni, con guida Routard alla mano seguiamo la storia legata alla città ed a queste isolette che stamani non vediamo chiaramente dato che c’è molta nebbia. A parte per la cinta muraria, Saint Malo non ci ha lasciato entusiasti e dopo aver ritirato i bagagli dall’hotel decidiamo di prendere il TGV anticipatamente per raggiungere Parigi dove domani riprenderemo l’aereo per tornare in Italia.
Anche se quest’ultima tappa ci ha un po’ deluso, siamo felici che tutto sia andato come volevamo. Arrivati a Parigi scendiamo alla stazione di Saint Lazare prendiamo la metro e ci fermiamo vicinissimo all’hotel Sport che si trova nei pressi del Bois de Vincennes (€65 senza colazione) la proprietaria parla italiano (è l’unica tra tutti quelli che abbiamo incontrato) e gentilmente ci rifornisce di opuscoli e cartine della metro. Dato che siamo nel primo pomeriggio decidiamo di fare un salto alla Tour Eiffel e anche se sono stata già a Parigi due volte mi fa piacere tornarci e comunque il mio fidanzato non l’ha mai vista. Prendiamo la metro e scendiamo alla fermata Champs de Mars, subito vediamo la Torre che si staglia imponente in fondo ai campi di Marte e dopo un po’ arriviamo sotto la su gigantesca struttura, le file sono lunghissime e sinceramente non abbiamo voglia di aspettare così non saliamo, in compenso né approfittiamo per andare a visitare un monumento che anche io non avevo mai visto: la riproduzione della Statua della Libertà sistemata in modo da fronteggiare la sorella maggiore negli USA, è veramente il “modellino” di quella che si trova su Liberty Island! Facciamo una lunga passeggiata per tornare alla fermata della metro e dopo tanto camminare siamo sfiniti..Acquistiamo la cena e torniamo in albergo.
10/05 Le nostre vacanze sono purtroppo giunte al termine, oggi ripartiremo per tornare in Toscana quindi arrivo all’aeroporto Charles de Gaulle e dopo 1 e mezza eccoci di nuovo a Bologna in attesa del pullman che ci riporterà nella nostra città.
Siamo rimasti molto soddisfatti e sicuramente riproveremo in futuro ad organizzare un viaggio del genere da soli, abbiamo trovato gente cortese che ci ha accolto con estrema gentilezza ci siamo stupiti anche della fiducia riposta dai proprietari dell’hotel dato che nessuno mi ha chiesto la caparra al momento della prenotazione. Per quanto riguarda la parte economica credevamo di spendere molto di più ma con gli accorgimenti che abbiamo preso (soprattutto per quanto riguarda i pasti) siamo rimasti su una cifra accettabile, inoltre consiglio vivamente a coloro che hanno intenzione di provare a fare come noi di consultare tutti i siti segnalati dato che gli orari e le tariffe dei biglietti di treni e bus sono esattamente quelli che vengono indicati.
Francia ritorneremo!!! F&M