Normandia e Loira con un pizzico di Bretagna
Per la convenienza dei voli e la concomitanza con le date previste abbiamo scelto di partire da Lamezia utilizzando lo scalo di Bordeaux sia per l’andata che per il ritorno. La cosa ovviamente ci da anche un vantaggio di tariffa sul noleggio auto che costa notevolmente di meno se si riconsegna la vettura nello stesso posto da cui si parte.
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Arrivo a Bordeaux
Arriviamo nel primo pomeriggio a Bordeaux e dopo una trentina di minuti dall’arrivo abbiamo la nostra 500 rossa per iniziare a macinare kilometri. Ci rinfreschiamo un attimo in hotel a Begels, quartiere a pochi minuti dal centro e poi subito in giro per Bordeaux. Ci concentriamo su piazza della borsa e sulle vie centrali poiché tra 6 giorni torneremo per approfondire il lungo fiume e le zone meno centrali.
Le città francesi che visiteremo, almeno quelle più grandi, sono dotate di una rete tramviaria davvero efficiente e con un paio di euro a persona si riesce a fare un giro dettagliato spostandosi comodamente. Ne approfittiamo per cominciare a testare qualche assaggio di bordeaux rosso che poi porteremo a casa in bottiglia come souvenir.
Destinazione Nantes – Day 2
Sveglia presto e via sulle autoroute francesi direzione Nantes. Entriamo nel vivo dei suggerimenti pratici. La Francia è molto cara, dovunque e comunque. Fare colazione in hotel o b&b vi costa fino a 14 euro a persona, l’acqua viene venduta allo steso prezzo della birra e della coca cola. Per ovviare cercare il primo lidl o carrefour in zona e fare la spesa lì. La cosa darà respiro al vostro budget in maniera decisiva. Per l’acqua non vi preoccupate dei prezzi, quella che vien giù dai rubinetti è potabilissima e pertanto potrete fare scorte portandovi la vs bottiglia. Nei locali ricordate di chiedere una brocca d’acqua, gratuita, fresca e abbondante e non una bottiglia di acqua minerale. I pedaggi delle autostrade (quelle con i cartelli blu per intenderci) sono improponibili e pertanto consiglio di farvi aiutare dal vs fidato tom tom con dei percorsi alternativi, magari studiati a tavolino prima di partire, che renderanno il viaggio magari più lungo ma decisamente meno caro e più interessante. Preferite le strade cosiddette nazionali, (cartelli verdi) e del tutto simili alle ns autostrade e strade a scorrimento veloce, ma anche le strade minori, contrassegnate con lettere c,d, e, ecc… (in ordine di importanza e grandezza). Detto questo ci spostiamo a Nantes dove arriviamo nella tarda mattinata spezzando il percorso a La Rochelle, caratteristica città portuale del sud ovest, con un porto vecchio (XII sec) ed uno nuovo che ne testimoniano l’importanza commerciale e strategica. A Nantes potete muovervi con il tram in maniera facile e comoda. Consigliatissime le Macchine dell’isola di Nantes, omaggio a Jules Verne, una attrazione da non perdere. Nel nostro mini tour abbiamo inserito il Castello dei Duchi di Bretagna e il bellissimo parco del Giardino Botanico.
Beauvoir – Day 3
Oggi dobbiamo raggiungere Beauvoir, paesino di 500 anime a cavallo tra Bretagna e Normandia che abbiamo eletto a base per la visita a Mont Saint Michel. Quello che vi aspetta è una rocca sul mare fiabesca, con i ritmi dettati dalle maree che, a seconda del coefficiente giornaliero che trovate su internet, passa dalla secca totale alla completa invasione delle acque che sommergono tutto lo spazio antistante la rocca rendendola un isola…All’interno è tutto un brulicare di turisti che invadono ristoranti e negozi di souvenir. Anche nei dintorni si respira un’aria fortemente commerciale ma la cosa non toglie fascino al luogo anche se diminuiscono le possibilità di viverlo in maniera “intima”. Nella prima serata ci sorprende un repentino acquazzone che ci costringe a riparare in hotel, da queste parti, inutile dirlo, la variabilità del meteo è un must. Vestirsi a cipolla é d’obbligo, così come portarsi ombrello e kway anche in piena estate.
Le spiagge di Omaha, Utah,Gold, Juno e Sword – Day 4
Al B&B di Joel (si chiama Chambres Les Salles) concediamo una petit dejeuner (colazione), appena 6 euro a persona (ed è tutto dire visti i prezzi medi in Francia) solo per assaggiare le sue marmellate fatte in casa ( io sono andato fuori di testa per quella al rabarbaro), i croissant e un cappuccino.Poi via a fare benzina (la verde in Francia c’è sia a 95 ottani e sia a 98 ottani, quest’ultima costa di più ma francamente non vedo il motivo della doppia verde e pertanto vado con quella da 95 ottani) e direzione Etretat. Sosta a Caen per visitare il memoriale della seconda guerra mondiale e fare un tuffo nei luoghi dello sbarco all’indomani dei 500 anni di un evento che per tanti aspetti ha cambiato le sorti del mondo. La visita al memoriale è tanto suggestiva quanto malinconica. Le spiagge di Omaha, Utah,Gold, Juno e Sword conservano bunker e reperti che ammoniscono sulla violenza della guerra che in quei luoghi ha provocato migliaia di vittime. Pranziamo a Le Havre, facendo un mini giro della città in tram e non rimanendone particolarmente colpiti. Facciamo amicizia con un gruppo di Tenerife in crociera e scesi nel porto turistico di Le Havre per fare un giretto. Passiamo (pagando un pedaggio) dal maestoso ponte della Normandia che scavalca la Senna a 60 metri d’altezza unendo la bassa Normandia e il dipartimento del Calvados, all’alta Normandia. Rimane attualmente (lo scopro da wikipedia) per la campata centrale il più grande ponte strallato in Europa. Arriviamo ad Etretat nel pomeriggio. È una corsa in spiaggia il primo pensiero per ammirare le falesie… uno spettacolo naturale unico con una insenatura tra le più belle in Europa che abbia mai visto.Ci sistemiamo in camera ed organizziamo un mini tour raggiungendo le due estremità in alto dell’insenatura, una sovrastata da una chiesa e con un punto di osservazione sulla Manica, l’altra proprio sopra la grande falesia sulla sponda sinistra. Scalate faticose ma ripagate dallo spettacolo che ti riservano.
Le Mans – Day 5
Oggi si va a Le Mans. Appassionato di automobili e di corse non me lo potevo perdere un salto al circuito della 24 ore e una visitina al museo. Stranamente appassionata anche mia moglie che si lascia trasportare nei decenni di storia dell’automobilismo e della gara di endurance più famosa al mondo. È la visita serale al centro storico di Le Mans che però riserva la sorpresa più grande.Si svolge in questi giorni la notte delle chimere. estiamo incantati dai giochi di luce prodotti sulle mura e sulla cattedrale della città plantageneta a cui dedichiamo diversi scatti fotografici.
Castelli della Loira – Day 6
Partiamo di buon’ora per concludere l’ultima parte del viaggio, i Castelli della Loira.Difficile scegliere quali visitare poiché occorrerebbe molto tempo e diverse giornate in più, saranno almeno 300 i castelli in questa zona!!! Decidiamo di fare oggi Chambord, Clos Lucé ad Amboise e Tours.Domattina invece dedicheremo la mattinata a Chenonceau, giudicando quello di Leonardo da Vinci (Clos Lucé) il più interessante in termini di contenuti e quello di Cheanonceau quello più bello esteticamente. La visita ai castelli medievali come tutte le visite ai luoghi del passato, specie se conservati e valorizzati a questa maniera merita senz’altro la spesa di tempo e di denaro. Per chi non ha più 30 anni e neanche 40 per i vasti giardini si consiglia di noleggiare una bici (nei castelli più grandi e importanti si può noleggiare anche un tandem, risciò, golf car elettriche ecc). Serata a Tours una interessante città universitaria dove ci mischiamo ai giovani studenti in una serata sul lungo Loira per bere qualche birra e fare una passeggiata. Purtroppo abbiamo toppato l’hotel, pessimo… Consigliamo di evitare la zona a ridosso della stazione per il pernottamento, troppo rumorosa e mal frequentata.
Castello di Chenonceau – Day 7
Mattinata dedicata al Castello di Chenonceau, di una magnificenza e una bellezza da togliere il fiato, costruito sopra un fiume e maison delle dame francesi più importanti dell’epoca da Caterina de Medici a Luisa di Lorena. Fu ospedale nella prima guerra mondiale e via di fuga da Vichy (occupata dai nazisti) nella seconda guerra mondiale. Nel tardo pomeriggio siamo nuovamente a Bordeaux per raggiungere il lungofiume e concludere il viaggio con una cena e un bicchiere di vino. Ovviamente la scelta dei souvenir non poteva non ricadere su un paio di bottiglie di vino rosso e qualche stampa d’epoca. L’investimento sui souvenir è d’obbligo per cui dovrete spendere 4 o 5 euro per una semplice calamita e almeno 10 euro per una tazza…io consiglio di portare a casa qualche bottiglia di vino, il camembert e qualche scatola di biscotti al burro (qui se ne fa un uso smodato) spesso in latta e con disegni d’epoca. Nonostante abbiano degli ingredienti di assoluta importanza e qualità, la mia opinione è che in molti locali non si mangi benissimo ed il rapporto qualità prezzo per un italiano sembrerà spesso sproporzionato. L’unico consiglio che mi sento di dare è di evitare i posti per turisti e farsi dare qualche dritta dagli indigeni, spenderete meno e mangerete meglio. Il caffè migliore l’ho preso nelle macchinette della Lavazza (quello che fanno loro ha solo il nome di caffè e nulla più), il Croque Monsieur è il cibo da strada che preferisco in assoluto, superiore alle baguette per me e state lontani dalle cheesecake!!!